"SFUEI DAL FRIÛL LIBAR - IL GIORNALE DEL FRIULI LIBERO". INDIRIZZO INTERNET http://www.ilgiornaledelfriuli.net EDIZIONE ON LINE DELLA TESTATA ISCRITTA COME GIORNALE QUOTIDIANO ON LINE, A STAMPA, RADIOFONICO E TELEVISIVO NEL REGISTRO DEL TRIBUNALE DI UDINE IN DATA 8 APRILE 2009 AL N. 9/2009. Si pubblica dal 25 novembre 2008. Proprietario: Alberto di Caporiacco. Direttore responsabile: Alberto di Caporiacco. Sede di rappresentanza in Udine, piazza S. Giacomo 11/16, 2. piano.
SFUEI DAL FRIÛL LIBAR. ULTIMO AGGIORNAMENTO ORE 11.46 DI MERCOLEDI' 15 APRILE.
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domenica 12 aprile 2009
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1 commento:
L'ISLAM PER LA PRIMA VOLTA AI FUNERALI DI STATO ITALIANI. UN SEGNALE GRAVE E PERICOLOSO.
MI SPIACE INTERVENIRE IN MODO FORTE E IN UN MOMENTO DI FESTA. CHI PERO' ABBASSA LA GUARDIA O E' CIECO, COMMETTE UN GRAVE ERRORE E POICHE' SU QUESTO BLOG, COME SU ALTRI BLOG, CIASCUNO SCRIVE CIO' CHE GLI PIACE, SPESSO NEMMENO IN TEMA, ALLORA ANCHE IO LEVO UN GRIDO DI ATTENZIONE. POI, COME ACCADE DA SEMPRE, SE QUALCUNO LO COGLIERA' E LO VALUTERA' SERIAMENTE BENE, ALTRIMENTI SARA' UN'ALTRA VOCE CHE GRIDA NEL DESERTO. MA LE CONSEGUENZE, SAPPIAMO QUALI SONO. Non utilizzerò parole sommesse ma chiare, forti e precise. Nessun atteggiamento da "politicamente corretto" è tollerabile. Pane al pane. Che cosa sta accadendo? Stiamo covando serpi nel nostro seno e sorridiamo ebeti. Possibile che non ci stiamo accorgendo di quanto avviene, di quanto è stato detto, predetto e sottolineato dagli stessi Imam di varie moschee internazionali? E pensare che i Turchi ci sono stati in Europa, e in Friuli. Con metodi molto persuasivi hanno convertito e ammazzato migliaia di persone. Fortuna nostra che uomini, frati nel caso, come Marco d'Aviano, li hanno fermati. Sono ricordi antichi, forse riviviamo le loro gesta nei romanzi. E con una birra o un bicchiere di vino, tutto scompare. E per "par condicio", parola mostruosa, non si tirino polemicamente in ballo le Crociate. Non sarebbe serio né utile. Gli errori nessuno li nega, ma certe azioni sono state un fatto decisivo perché non ci fosse la mezzaluna su Udine e sulle città del Friuli. Allarmismi, allarmisti. Esagerati. Così si dice di chi alza i toni per svegliare coloro che dormono e credono che tutto sia sotto controllo. Non è così. Conosco i musulmani, conosco il mondo islamico, soprattutto quello fondamentalista. Salafita e Wahabita. Conosco il progetto del grande califfato mondiale. Al Qaida non è che una parte di un movimento più ampio come la Fratellanza musulmana. Sono ovunque, organizzati, con i loro centri di cultura, cosiddetti, o le moschee. Emettono Fatwe, fanno proclami, pregano nelle piazze (islamizzandone l'area – pochi sanno che dove prega un musulmano quello diviene suolo islamico). E noi, soprattutto la sinistra sciocca, progressista e “aperta”, lascia fare. In nome di un “ecumensimo” ridicolo o di una “fratellanza” scellerata. E mentre noi sciocchi non diciamo una parola, per convenienza, perchè “politicamente corretto” o meglio, perché “islamicamente corretto”, l'amico del Premier, Erdogan, ai turchi di Germania si rivolge dicendo qualcosa che dovrebbe farci rabbrividire: “«Non assimilatevi» - «Avremo presidenti turchi in tutti i paesi europei» - «I nostri minareti sono le nostre bajonette, le nostre cupole sono i nostri elmi, le nostre moschee sono le nostre caserme e i nostri fedeli sono i nostri soldati». E noi, davanti a queste frasi pericolosissime e chiare facciamo silenzio, ridiamo come beoni. Mentre altri autorevoli imam proclamano “Con le loro leggi (le nostre italiane ed europee) li conquisteremo, e con le nostre (la Sharia) li domineremo”. Come possiamo dormire sonni tranquilli mentre pendono le scimitarre sopra le nostre teste? Ma lo sanno lor signori amministratori cosa significa Taqiya o Kitman? Una garanzia che permette al fedele di mentire e negare la propria fede o devozione per non compromettere la religione islamica? Un attegiamento che consente di far sì che il fedele passi inosservato per poi poter reagire quando opportuno? Proprio come le cellule “dormienti” di al Qaida? E come non bastasse, nelle giornate precedenti alla Pasqua cristiana, un esponente dell'Uccoi è chiamato a fianco delle massime autorità italiane e del Segretario di Stato Vaticano, ai funerali de l'Aquila. Sentiamo qualcosa in proposito di chi conosce bene questo signore, come Magdi Cristiano Allam che scrive: “Ci rendiamo conto che cosa significhi legittimare ufficialmente il presidente dell’Ucoii (Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia), Mohamed Nour Dachan, accreditarlo come guida suprema dei musulmani nel nostro Paese, invitandolo per la prima volta nella storia repubblicana a presenziare ai solenni funerali di Stato per le vittime del terremoto svoltisi all’Aquila venerdì scorso, consentendogli di pronunciare un discorso pubblico, mettendolo sullo stesso piano del segretario di Stato Vaticano il cardinale Tarcisio Bertone, del capo dello Stato Giorgio Napolitano e del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi? Non ha importanza se sia stato o meno il sottosegretario Guido Bertolaso ad invitarlo, dal momento che è l’ennesimo caso in cui le nostre istituzioni commettono un gravissimo errore di cui probabilmente non ne sono consapevoli. Anche se ciò non li affranca dalle loro responsabilità. Sono anni che ormai tutti dovrebbero sapere che l’Ucoii è ideologicamente e operativamente legata ai Fratelli Musulmani, il movimento estremista islamico globalizzato che predica la distruzione di Israele, legittima i terroristi suicidi palestinesi, promuove l’avvento di un Califfato islamico mondiale sottomesso alla sharia, la legge islamica. E che non a caso nei territori palestinesi è rappresentato dal gruppo terroristico di Hamas. Sono anni che ormai tutti dovrebbero sapere che l’edizione italiana del Corano, a cura di Hamza Roberto Piccardo con la revisione e il controllo dottrinale dell’Ucoii, la più diffusa in seno alle moschee e nelle librerie d’Italia, è un testo che incita all’odio nei confronti dei cristiani e degli ebrei, delle donne e degli omosessuali, dei comunisti e dei liberali; dove tra l’altro si legge che gli “oppressori dell’islam”, i mustakbirun, sono nell’ordine “gli orientalisti, le autorità di altre religioni altre che l’islam, i giornalisti e tutti coloro che contribuiscono alla campagna di disinformazione a proposito dell' islam e dei musulmani. Costoro riceveranno un cocente castigo, mentre è possibile che Allah nella Sua infinita misericordia perdoni gli oppressi”. Quanto a Dachan, dopo essere fuggito dalla Siria, il suo paese natale, proprio per la sua militanza in seno ai Fratelli Musulmani, ha trovato da noi un facile e accogliente rifugio. Ma il suo legame con i Fratelli Musulmani non è mai venuto meno. Il primo settembre 2003 Dachan ha firmato un comunicato in arabo, insieme a 222 teologi islamici sunniti, tra cui figuravano il leader spirituale di Hamas, Ahmad Yassin, il leader politico di Hamas, Khaled Mashaal, il nuovo premier palestinese di Hamas, Ismail Haniyeh, il leader dei Fratelli Musulmani in Egitto, Mohammad Ma’mun Al Hodeiby. Nel condannare la strage della moschea sacra di Najaf in Iraq costata la vita a un centinaio di fedeli tra cui l’ayatollah Mohammad Baqer al-Hakim, i firmatari addossano “la responsabilità dell’attentato sull’autorità di occupazione, chiunque siano gli esecutori di questo deplorevole crimine, così come essa è responsabile del caos totale, dello stillicidio di sangue, della violazione delle case, dal momento che non fa nulla se non per proteggersi e consolidare la propria occupazione (dal sito ufficiale dei Fratelli musulmani, www.ikhwanonline.net). Rincresce il fatto che Dachan continui ad avvalersi del biglietto da visita di membro della “Consulta per l’islam d’Italia”, un organismo creato nel 2005 dall’allora ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu, successivamente congelato e di fatto seppellito e sostituito con la “Federazione dell’islam italiano” dal suo successore, Giuliano Amato, proprio perché non voleva aver più nulla a che fare con Dachan e l’Ucoii. Il 7 marzo 2006 Dachan presentò ad Amato un documento in cui ipotizzava la creazione di una entità islamica all' interno dello Stato italiano, chiedendo un censimento dei musulmani, la censura dei testi scolastici, le scuole private islamiche, la celebrazione delle feste islamiche nelle scuole, la pausa per la preghiera del venerdì nei luoghi di lavoro, le banche e i mutui islamici, l' erogazione dell' 8 per mille ai musulmani e perfino un «bollino verde» per i cibi islamicamente corretti. Sarebbe più che opportuno che Roberto Maroni intervenga una volta per tutte per chiarire la posizione del ministero dell’Interno nei confronti della Consulta per l’islam d’Italia, dell’Ucoii e di Dachan”. Ebbene, non ci troviamo davanti a cose di secondaria importanza, nemmeno davanti a sciocchezze. Rischiamo di pagare molto caro il prezzo della nostra superficialità, creduloneria e ignoranza. Dobbiamo recuperare la saggezza e ascoltare coloro che conoscono bene questo mondo, i progetti che da Maometto giungono ai nostri giorni, come quello del grande Califfato mondiale caro a Khomeini e agli Imam che oggi parlano nelle moschee. Qui non ci sono le esagerazioni dei ma c'è solo un grido di allerme di chi, conoscndo i fini e i mezzi di certi movimenti, non vuole che l'Italia e l'intera Europa, divenga terra di sottomissione. Politici! Svegliatevi! Qui non ci troviamo davanti a ideologie di destra o sinistra ma davanti a una emergenza molto ma molto seria. Di sciocchezze ne facciamo tutti un po' troppe, ora è tempo di ragionare con il cervello abbandonando le posizioni che spaccano le comunità e ritrovare un senso comune che unisca e salvaguardi l'integrità del nostro Paese.
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