"SFUEI DAL FRIÛL LIBAR - IL GIORNALE DEL FRIULI LIBERO". INDIRIZZO INTERNET http://www.ilgiornaledelfriuli.net EDIZIONE ON LINE DELLA TESTATA ISCRITTA COME GIORNALE QUOTIDIANO ON LINE, A STAMPA, RADIOFONICO E TELEVISIVO NEL REGISTRO DEL TRIBUNALE DI UDINE IN DATA 8 APRILE 2009 AL N. 9/2009. Si pubblica dal 25 novembre 2008. Proprietario: Alberto di Caporiacco. Direttore responsabile: Alberto di Caporiacco. Sede di rappresentanza in Udine, piazza S. Giacomo 11/16, 2. piano.

SFUEI DAL FRIÛL LIBAR. ULTIMO AGGIORNAMENTO ORE 11.46 DI MERCOLEDI' 15 APRILE.

IL NOSTRO GIORNALE E' COMPLETAMENTE GRATUITO. MA CHI VUOLE PUO' SOSTENERCI CON UNA DONAZIONE

Notizie del giorno e l'archivio completo cronologico del giornale

domenica 21 dicembre 2008

CHE VERGOGNA!!! L'UDINESE SCONFITTA DAL MILAN 5-1


Senza parole

CHE VERGOGNA!!! L'UDINESE SCONFITTA DAL MILAN 5-1


Senza parole

CHE VERGOGNA!!! L'UDINESE SCONFITTA DAL MILAN 5-1


Senza parole

IL SERVIZIO. ELUANA ENGLARO. LA SENTENZA DELLA CASSAZIONE.



Siccome abbiamo il convincimento che spesso si parli a vanvera, esaminiamo gli atti.


Ecco per estratto la sentenza della Corte di Cassazione in merito alla causa di Eluana Englaro.

Diritto alla vita, eutanasia, legittimità, limiti.

Cassazione civile, sez. I, sentenza 16.10.2007 n° 21748.Diritto alla vita – eutanasia – legittimità – limiti [art. 32 Cost., art. 357 c.c.]

Nelle prime righe si legge:


in una situazione cronica di oggettiva irreversibilità del quadro clinico di perdita assoluta della coscienza, può essere dato corso, come estremo gesto di rispetto dell’autonomia del malato in stato vegetativo permanente, alla richiesta, proveniente dal tutore che lo rappresenta, di interruzione del trattamento medico che lo tiene artificialmente in vita, allorché quella condizione, caratterizzante detto stato, di assenza di sentimento e di esperienza, di relazione e di conoscenza – proprio muovendo dalla volontà espressa prima di cadere in tale stato e tenendo conto dei valori e delle convinzioni propri della persona in stato di incapacità – si appalesi, in mancanza di qualsivoglia prospettiva di regressione della patologia, lesiva del suo modo di intendere la dignità della vita e la sofferenza nella vita.


Ne consegue che:


- il tutore di Eluana Englaro è il padre Beppino;

- il tutore di Eluana Englaro ha adito l'autorità giudiziaria;

- l'autorità giudiziaria si espressa.


Resta ora al padre Beppino, tutore di Eluana Englaro, di richiedere - o meno - l'interruzione del trattamento medico che tiene la figlia artificialmente in vita.


Naturalmente trovando una istituzione medica pronta ad esaudire questa richiesta.


A nostro avviso interferenze e protagonismi vari di Stato italiano e Regione FVG andavano assolutamente evitati.


Riteniamo comunque, dal nostro personalissimo punto di vista, che se il valore preminente in tutta questa vicenda è la dignità di Eluana Englaro come persona, la giovane donna avrebbe potuto essere da tempo portata in uno stato, magari facente parte dell'Unione Europea della quale facciamo parte sempre (e non solo quando ci comoda), evitando di innescare polemiche in Italia ove sul problema dell'eutanasia si è lontani ad arrivare a una serena analisi e risoluzione delle problematiche dal punto di vista strettamente giuridico (mentre è chiaro che sussistono implicazioni etiche delle quali però, nel caso in questione, il "parafulmine" è, e non può essere altrimenti, il tutore e padre Beppino Englaro).
E quindi la domanda si concretizza in quanto segue:
- è più importante la dignità umana di Eluana Englaro oppure importava effettuare una battaglia civile-giudiziaria in Italia (evidentemente sulla pelle di Eluana Englaro)?
Qui di seguito, non per pedanteria, ma per semplice precisione, esponiamo il quadro giuridico allo stato dell'arte.
Italia
In Italia, l'eutanasia attiva è assimilabile, in generale, all'omicidio volontario (art. 575 c.p.). In caso di consenso del malato si configura la fattispecie prevista dall'art. 579 c.p. (Omicidio del consenziente), punito con reclusione da 6 a 15 anni. Anche il suicidio assistito è un reato, giusta art. 580 c.p. (Istigazione o aiuto al suicidio).

Attività parlamentare in Italia
Già nel 1984 il deputato socialista Loris Fortuna - autore nel 1970 della legge sul divorzio - presentò un progetto di legge al fine di disciplinare l'interruzione delle terapie ai malati terminali.
In seguito, sulla spinta dell'opinione pubblica e dei fatti di cronaca, 16 deputati dell'Ulivo presentarono nel 1999 un progetto di legge avente come titolo Disposizioni in materia di consenso informato e di dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari. Con analogo titolo fu presentata, nel giugno 2000, una bozza di legge a cura dei senatori Verdi Manconi, Carella e Pettinato.
Una proposta di legge di iniziativa popolare fu presentata dai Radicali nell'agosto 2001, il cui titolo era esplicitamente Legalizzazione dell'eutanasia.
Nel corso dell'attuale legislatura sono state promosse varie iniziative legislative: tra le più rilevanti vi sono il progetto di legge d'iniziativa popolare a cura dell'associazione Libera Uscita, tendente a ottenere la depenalizzazione dell'eutanasia e l'introduzione del testamento biologico, ed un documento sull'interruzione delle cure promosso dalla Rosa nel Pugno. Il 19 dicembre 2006 è stato inoltre presentato dal senatore Villone il disegno di legge dal titolo "Disciplina del rifiuto di trattamento sanitario in attuazione dell'articolo 32 della Costituzione"[28], ancora in fase di discussione[29].

Europa
Austria. Esisteva una legge permissiva sull'eutanasia, ma fu abrogata nel 1977.
Belgio. Dal 16 maggio 2002 è in vigore una legge che disciplina l'eutanasia.
Danimarca. Le cosiddette "direttive anticipate" hanno valore legale. I parenti del malato possono autorizzare l'interruzione delle cure.
Germania. Il suicidio assistito non è reato, purché il malato sia capace di intendere e di volere e ne faccia esplicita richiesta.
Lussemburgo. Il 19 febbraio 2008 il parlamento del Granducato di Lussemburgo ha approvato una proposta di legge che prevede l'eliminazione delle sanzioni penali contro i medici che mettono fine, su richiesta, alla vita dei malati. In particolare, il provvedimento prevede che l'eutanasia venga autorizzata per i malati terminali e coloro che soffrono di malattie incurabili, solo su richiesta ripetuta e col consenso di due medici e una commissione di esperti. A questa data il Lussemburgo si colloca terzo, dopo Olanda e Belgio, ad aver legalizzato l'eutanasia.
Olanda. Dal 1994 l'eutanasia cessò di essere perseguita penalmente, pur rimanendo un reato. Nel 2000 i Paesi Bassi divennero il primo Paese al mondo a dotarsi di una legge che regolamentava l'eutanasia e dal 1° aprile 2002 la legge è in vigore.
Regno Unito. L'aiuto al suicidio è perseguito a norma del Suicide Act del 1961, anche se sul piano giurisprudenziale e giurisdizionale vi sono aperture consistenti all'eutanasia passiva. È attualmente in discussione alla Camera dei Comuni l'Assisted Dying for the Terminally Ill Bill (Legge sulla morte assistita per malati terminali), che permetterebbe una forma di suicidio assistito simile a quella prevista dallo statunitense Oregon Death with Dignity Act del 1997.
Svezia. L'eutanasia non è perseguita penalmente.
Svizzera. È previsto il suicidio assistito. Viene praticato al di fuori delle istituzioni mediche statali dall'associazione Dignitas, che accetta le richieste indipendentemente dalla nazionalità del richiedente. In Italia le informazioni sull'attività svolta dall'associazione Dignitas sono fornite dall'associazione Exit Italia[30].

Resto del mondo
Australia. In alcuni Stati le cosiddette "direttive anticipate" hanno valore legale. I Territori del Nord legalizzarono (1996) l'eutanasia attiva volontaria, ma il parlamento federale annullò tale provvedimento nel 1998.
Canada. Negli Stati di Manitoba e Ontario le direttive anticipate hanno valore legale.
Cina. Una legge del 1998 autorizza gli ospedali a praticare l'eutanasia ai malati terminali.
Colombia. Non esiste una legge specifica sull'eutanasia. Tuttavia, in seguito a un pronunciamento della Corte Costituzionale, la pratica è permessa.
Stati Uniti d'America. La normativa varia a seconda degli Stati. Le direttive anticipate hanno generalmente valore legale. Nello Stato dell'Oregon è possibile, da parte del malato, richiedere farmaci letali. Una regolamentazione specifica di tale materia è tuttavia bloccata per opposizione di un tribunale federale.

IL SERVIZIO. ELUANA ENGLARO. LA SENTENZA DELLA CASSAZIONE.



Siccome abbiamo il convincimento che spesso si parli a vanvera, esaminiamo gli atti.


Ecco per estratto la sentenza della Corte di Cassazione in merito alla causa di Eluana Englaro.

Diritto alla vita, eutanasia, legittimità, limiti.

Cassazione civile, sez. I, sentenza 16.10.2007 n° 21748.Diritto alla vita – eutanasia – legittimità – limiti [art. 32 Cost., art. 357 c.c.]

Nelle prime righe si legge:


in una situazione cronica di oggettiva irreversibilità del quadro clinico di perdita assoluta della coscienza, può essere dato corso, come estremo gesto di rispetto dell’autonomia del malato in stato vegetativo permanente, alla richiesta, proveniente dal tutore che lo rappresenta, di interruzione del trattamento medico che lo tiene artificialmente in vita, allorché quella condizione, caratterizzante detto stato, di assenza di sentimento e di esperienza, di relazione e di conoscenza – proprio muovendo dalla volontà espressa prima di cadere in tale stato e tenendo conto dei valori e delle convinzioni propri della persona in stato di incapacità – si appalesi, in mancanza di qualsivoglia prospettiva di regressione della patologia, lesiva del suo modo di intendere la dignità della vita e la sofferenza nella vita.


Ne consegue che:


- il tutore di Eluana Englaro è il padre Beppino;

- il tutore di Eluana Englaro ha adito l'autorità giudiziaria;

- l'autorità giudiziaria si espressa.


Resta ora al padre Beppino, tutore di Eluana Englaro, di richiedere - o meno - l'interruzione del trattamento medico che tiene la figlia artificialmente in vita.


Naturalmente trovando una istituzione medica pronta ad esaudire questa richiesta.


A nostro avviso interferenze e protagonismi vari di Stato italiano e Regione FVG andavano assolutamente evitati.


Riteniamo comunque, dal nostro personalissimo punto di vista, che se il valore preminente in tutta questa vicenda è la dignità di Eluana Englaro come persona, la giovane donna avrebbe potuto essere da tempo portata in uno stato, magari facente parte dell'Unione Europea della quale facciamo parte sempre (e non solo quando ci comoda), evitando di innescare polemiche in Italia ove sul problema dell'eutanasia si è lontani ad arrivare a una serena analisi e risoluzione delle problematiche dal punto di vista strettamente giuridico (mentre è chiaro che sussistono implicazioni etiche delle quali però, nel caso in questione, il "parafulmine" è, e non può essere altrimenti, il tutore e padre Beppino Englaro).
E quindi la domanda si concretizza in quanto segue:
- è più importante la dignità umana di Eluana Englaro oppure importava effettuare una battaglia civile-giudiziaria in Italia (evidentemente sulla pelle di Eluana Englaro)?
Qui di seguito, non per pedanteria, ma per semplice precisione, esponiamo il quadro giuridico allo stato dell'arte.
Italia
In Italia, l'eutanasia attiva è assimilabile, in generale, all'omicidio volontario (art. 575 c.p.). In caso di consenso del malato si configura la fattispecie prevista dall'art. 579 c.p. (Omicidio del consenziente), punito con reclusione da 6 a 15 anni. Anche il suicidio assistito è un reato, giusta art. 580 c.p. (Istigazione o aiuto al suicidio).

Attività parlamentare in Italia
Già nel 1984 il deputato socialista Loris Fortuna - autore nel 1970 della legge sul divorzio - presentò un progetto di legge al fine di disciplinare l'interruzione delle terapie ai malati terminali.
In seguito, sulla spinta dell'opinione pubblica e dei fatti di cronaca, 16 deputati dell'Ulivo presentarono nel 1999 un progetto di legge avente come titolo Disposizioni in materia di consenso informato e di dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari. Con analogo titolo fu presentata, nel giugno 2000, una bozza di legge a cura dei senatori Verdi Manconi, Carella e Pettinato.
Una proposta di legge di iniziativa popolare fu presentata dai Radicali nell'agosto 2001, il cui titolo era esplicitamente Legalizzazione dell'eutanasia.
Nel corso dell'attuale legislatura sono state promosse varie iniziative legislative: tra le più rilevanti vi sono il progetto di legge d'iniziativa popolare a cura dell'associazione Libera Uscita, tendente a ottenere la depenalizzazione dell'eutanasia e l'introduzione del testamento biologico, ed un documento sull'interruzione delle cure promosso dalla Rosa nel Pugno. Il 19 dicembre 2006 è stato inoltre presentato dal senatore Villone il disegno di legge dal titolo "Disciplina del rifiuto di trattamento sanitario in attuazione dell'articolo 32 della Costituzione"[28], ancora in fase di discussione[29].

Europa
Austria. Esisteva una legge permissiva sull'eutanasia, ma fu abrogata nel 1977.
Belgio. Dal 16 maggio 2002 è in vigore una legge che disciplina l'eutanasia.
Danimarca. Le cosiddette "direttive anticipate" hanno valore legale. I parenti del malato possono autorizzare l'interruzione delle cure.
Germania. Il suicidio assistito non è reato, purché il malato sia capace di intendere e di volere e ne faccia esplicita richiesta.
Lussemburgo. Il 19 febbraio 2008 il parlamento del Granducato di Lussemburgo ha approvato una proposta di legge che prevede l'eliminazione delle sanzioni penali contro i medici che mettono fine, su richiesta, alla vita dei malati. In particolare, il provvedimento prevede che l'eutanasia venga autorizzata per i malati terminali e coloro che soffrono di malattie incurabili, solo su richiesta ripetuta e col consenso di due medici e una commissione di esperti. A questa data il Lussemburgo si colloca terzo, dopo Olanda e Belgio, ad aver legalizzato l'eutanasia.
Olanda. Dal 1994 l'eutanasia cessò di essere perseguita penalmente, pur rimanendo un reato. Nel 2000 i Paesi Bassi divennero il primo Paese al mondo a dotarsi di una legge che regolamentava l'eutanasia e dal 1° aprile 2002 la legge è in vigore.
Regno Unito. L'aiuto al suicidio è perseguito a norma del Suicide Act del 1961, anche se sul piano giurisprudenziale e giurisdizionale vi sono aperture consistenti all'eutanasia passiva. È attualmente in discussione alla Camera dei Comuni l'Assisted Dying for the Terminally Ill Bill (Legge sulla morte assistita per malati terminali), che permetterebbe una forma di suicidio assistito simile a quella prevista dallo statunitense Oregon Death with Dignity Act del 1997.
Svezia. L'eutanasia non è perseguita penalmente.
Svizzera. È previsto il suicidio assistito. Viene praticato al di fuori delle istituzioni mediche statali dall'associazione Dignitas, che accetta le richieste indipendentemente dalla nazionalità del richiedente. In Italia le informazioni sull'attività svolta dall'associazione Dignitas sono fornite dall'associazione Exit Italia[30].

Resto del mondo
Australia. In alcuni Stati le cosiddette "direttive anticipate" hanno valore legale. I Territori del Nord legalizzarono (1996) l'eutanasia attiva volontaria, ma il parlamento federale annullò tale provvedimento nel 1998.
Canada. Negli Stati di Manitoba e Ontario le direttive anticipate hanno valore legale.
Cina. Una legge del 1998 autorizza gli ospedali a praticare l'eutanasia ai malati terminali.
Colombia. Non esiste una legge specifica sull'eutanasia. Tuttavia, in seguito a un pronunciamento della Corte Costituzionale, la pratica è permessa.
Stati Uniti d'America. La normativa varia a seconda degli Stati. Le direttive anticipate hanno generalmente valore legale. Nello Stato dell'Oregon è possibile, da parte del malato, richiedere farmaci letali. Una regolamentazione specifica di tale materia è tuttavia bloccata per opposizione di un tribunale federale.

IL SERVIZIO. ELUANA ENGLARO. LA SENTENZA DELLA CASSAZIONE.



Siccome abbiamo il convincimento che spesso si parli a vanvera, esaminiamo gli atti.


Ecco per estratto la sentenza della Corte di Cassazione in merito alla causa di Eluana Englaro.

Diritto alla vita, eutanasia, legittimità, limiti.

Cassazione civile, sez. I, sentenza 16.10.2007 n° 21748.Diritto alla vita – eutanasia – legittimità – limiti [art. 32 Cost., art. 357 c.c.]

Nelle prime righe si legge:


in una situazione cronica di oggettiva irreversibilità del quadro clinico di perdita assoluta della coscienza, può essere dato corso, come estremo gesto di rispetto dell’autonomia del malato in stato vegetativo permanente, alla richiesta, proveniente dal tutore che lo rappresenta, di interruzione del trattamento medico che lo tiene artificialmente in vita, allorché quella condizione, caratterizzante detto stato, di assenza di sentimento e di esperienza, di relazione e di conoscenza – proprio muovendo dalla volontà espressa prima di cadere in tale stato e tenendo conto dei valori e delle convinzioni propri della persona in stato di incapacità – si appalesi, in mancanza di qualsivoglia prospettiva di regressione della patologia, lesiva del suo modo di intendere la dignità della vita e la sofferenza nella vita.


Ne consegue che:


- il tutore di Eluana Englaro è il padre Beppino;

- il tutore di Eluana Englaro ha adito l'autorità giudiziaria;

- l'autorità giudiziaria si espressa.


Resta ora al padre Beppino, tutore di Eluana Englaro, di richiedere - o meno - l'interruzione del trattamento medico che tiene la figlia artificialmente in vita.


Naturalmente trovando una istituzione medica pronta ad esaudire questa richiesta.


A nostro avviso interferenze e protagonismi vari di Stato italiano e Regione FVG andavano assolutamente evitati.


Riteniamo comunque, dal nostro personalissimo punto di vista, che se il valore preminente in tutta questa vicenda è la dignità di Eluana Englaro come persona, la giovane donna avrebbe potuto essere da tempo portata in uno stato, magari facente parte dell'Unione Europea della quale facciamo parte sempre (e non solo quando ci comoda), evitando di innescare polemiche in Italia ove sul problema dell'eutanasia si è lontani ad arrivare a una serena analisi e risoluzione delle problematiche dal punto di vista strettamente giuridico (mentre è chiaro che sussistono implicazioni etiche delle quali però, nel caso in questione, il "parafulmine" è, e non può essere altrimenti, il tutore e padre Beppino Englaro).
E quindi la domanda si concretizza in quanto segue:
- è più importante la dignità umana di Eluana Englaro oppure importava effettuare una battaglia civile-giudiziaria in Italia (evidentemente sulla pelle di Eluana Englaro)?
Qui di seguito, non per pedanteria, ma per semplice precisione, esponiamo il quadro giuridico allo stato dell'arte.
Italia
In Italia, l'eutanasia attiva è assimilabile, in generale, all'omicidio volontario (art. 575 c.p.). In caso di consenso del malato si configura la fattispecie prevista dall'art. 579 c.p. (Omicidio del consenziente), punito con reclusione da 6 a 15 anni. Anche il suicidio assistito è un reato, giusta art. 580 c.p. (Istigazione o aiuto al suicidio).

Attività parlamentare in Italia
Già nel 1984 il deputato socialista Loris Fortuna - autore nel 1970 della legge sul divorzio - presentò un progetto di legge al fine di disciplinare l'interruzione delle terapie ai malati terminali.
In seguito, sulla spinta dell'opinione pubblica e dei fatti di cronaca, 16 deputati dell'Ulivo presentarono nel 1999 un progetto di legge avente come titolo Disposizioni in materia di consenso informato e di dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari. Con analogo titolo fu presentata, nel giugno 2000, una bozza di legge a cura dei senatori Verdi Manconi, Carella e Pettinato.
Una proposta di legge di iniziativa popolare fu presentata dai Radicali nell'agosto 2001, il cui titolo era esplicitamente Legalizzazione dell'eutanasia.
Nel corso dell'attuale legislatura sono state promosse varie iniziative legislative: tra le più rilevanti vi sono il progetto di legge d'iniziativa popolare a cura dell'associazione Libera Uscita, tendente a ottenere la depenalizzazione dell'eutanasia e l'introduzione del testamento biologico, ed un documento sull'interruzione delle cure promosso dalla Rosa nel Pugno. Il 19 dicembre 2006 è stato inoltre presentato dal senatore Villone il disegno di legge dal titolo "Disciplina del rifiuto di trattamento sanitario in attuazione dell'articolo 32 della Costituzione"[28], ancora in fase di discussione[29].

Europa
Austria. Esisteva una legge permissiva sull'eutanasia, ma fu abrogata nel 1977.
Belgio. Dal 16 maggio 2002 è in vigore una legge che disciplina l'eutanasia.
Danimarca. Le cosiddette "direttive anticipate" hanno valore legale. I parenti del malato possono autorizzare l'interruzione delle cure.
Germania. Il suicidio assistito non è reato, purché il malato sia capace di intendere e di volere e ne faccia esplicita richiesta.
Lussemburgo. Il 19 febbraio 2008 il parlamento del Granducato di Lussemburgo ha approvato una proposta di legge che prevede l'eliminazione delle sanzioni penali contro i medici che mettono fine, su richiesta, alla vita dei malati. In particolare, il provvedimento prevede che l'eutanasia venga autorizzata per i malati terminali e coloro che soffrono di malattie incurabili, solo su richiesta ripetuta e col consenso di due medici e una commissione di esperti. A questa data il Lussemburgo si colloca terzo, dopo Olanda e Belgio, ad aver legalizzato l'eutanasia.
Olanda. Dal 1994 l'eutanasia cessò di essere perseguita penalmente, pur rimanendo un reato. Nel 2000 i Paesi Bassi divennero il primo Paese al mondo a dotarsi di una legge che regolamentava l'eutanasia e dal 1° aprile 2002 la legge è in vigore.
Regno Unito. L'aiuto al suicidio è perseguito a norma del Suicide Act del 1961, anche se sul piano giurisprudenziale e giurisdizionale vi sono aperture consistenti all'eutanasia passiva. È attualmente in discussione alla Camera dei Comuni l'Assisted Dying for the Terminally Ill Bill (Legge sulla morte assistita per malati terminali), che permetterebbe una forma di suicidio assistito simile a quella prevista dallo statunitense Oregon Death with Dignity Act del 1997.
Svezia. L'eutanasia non è perseguita penalmente.
Svizzera. È previsto il suicidio assistito. Viene praticato al di fuori delle istituzioni mediche statali dall'associazione Dignitas, che accetta le richieste indipendentemente dalla nazionalità del richiedente. In Italia le informazioni sull'attività svolta dall'associazione Dignitas sono fornite dall'associazione Exit Italia[30].

Resto del mondo
Australia. In alcuni Stati le cosiddette "direttive anticipate" hanno valore legale. I Territori del Nord legalizzarono (1996) l'eutanasia attiva volontaria, ma il parlamento federale annullò tale provvedimento nel 1998.
Canada. Negli Stati di Manitoba e Ontario le direttive anticipate hanno valore legale.
Cina. Una legge del 1998 autorizza gli ospedali a praticare l'eutanasia ai malati terminali.
Colombia. Non esiste una legge specifica sull'eutanasia. Tuttavia, in seguito a un pronunciamento della Corte Costituzionale, la pratica è permessa.
Stati Uniti d'America. La normativa varia a seconda degli Stati. Le direttive anticipate hanno generalmente valore legale. Nello Stato dell'Oregon è possibile, da parte del malato, richiedere farmaci letali. Una regolamentazione specifica di tale materia è tuttavia bloccata per opposizione di un tribunale federale.

Iztok Mlakar - Furlanka

Ecco come dalla vicina Slovenia ci prendono per il culo... e hanno pienamente ragione!!!
Noi andiamo a riempire i loro casinò (sia con l'accento che senza) con i nostri soldi... ovviamente sino a quando saranno finiti!

Iztok Mlakar - Furlanka

Ecco come dalla vicina Slovenia ci prendono per il culo... e hanno pienamente ragione!!!
Noi andiamo a riempire i loro casinò (sia con l'accento che senza) con i nostri soldi... ovviamente sino a quando saranno finiti!

Iztok Mlakar - Furlanka

Ecco come dalla vicina Slovenia ci prendono per il culo... e hanno pienamente ragione!!!
Noi andiamo a riempire i loro casinò (sia con l'accento che senza) con i nostri soldi... ovviamente sino a quando saranno finiti!

IN PILLOLE


Iervolino: "Vado avanti". Bufera auto blu a Napoli
Premier tra crisi e giustizia. L'Anm boccia le proposte
Nassiriya, condannato il generale Stano
Pd, è già ripartita la battaglia contro Veltroni
Englaro/Berlusconi: Posizione Sacconi è quella del Governo

IN PILLOLE


Iervolino: "Vado avanti". Bufera auto blu a Napoli
Premier tra crisi e giustizia. L'Anm boccia le proposte
Nassiriya, condannato il generale Stano
Pd, è già ripartita la battaglia contro Veltroni
Englaro/Berlusconi: Posizione Sacconi è quella del Governo

IN PILLOLE


Iervolino: "Vado avanti". Bufera auto blu a Napoli
Premier tra crisi e giustizia. L'Anm boccia le proposte
Nassiriya, condannato il generale Stano
Pd, è già ripartita la battaglia contro Veltroni
Englaro/Berlusconi: Posizione Sacconi è quella del Governo

LA NOTIZIA. CACCIARI HA RAGIONE.


Indipendentemente dal giudizio politico complessivo che possiamo dare su di lui, il sindaco di Venezia Massimo Cacciari (che intellettualmente stimiamo) sul caso di Eluana Englaro ha pienamente ragione.


La politica la smetta di interferire, ad ogni livello. Scusate, ma quando ce vò ce vò, si tolga dai piedi!


20-DIC-08 17:12
ELUANA: CACCIARI, BASTA CON LIBIDINOSO VOUYERISMO
(ANSA) - TRIESTE, 20 DIC - Il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, chiede che "smetta il libidinoso vouyerismo" sulla vicenda di Eluana Englaro. Parlando con i giornalisti a Trieste, Cacciari ha affermato che su Eluana "é il caso di tacere, perché di fronte a queste tragedie meno si parla e meglio è. Lasciamo che decidano medici, magistrati, la famiglia, e guardiamo con 'pietas' e misericordia - ha sottolineato - questi drammi". Il sindaco di Venezia ha quindi invitato a "lasciar fare tutto a chi ha il dovere e i diritti di decidere in questo campo, e il pubblico - ha concluso - smetta questo libidinoso vouyerismo sulle sciagure altrui". (ANSA).

LA NOTIZIA. CACCIARI HA RAGIONE.


Indipendentemente dal giudizio politico complessivo che possiamo dare su di lui, il sindaco di Venezia Massimo Cacciari (che intellettualmente stimiamo) sul caso di Eluana Englaro ha pienamente ragione.


La politica la smetta di interferire, ad ogni livello. Scusate, ma quando ce vò ce vò, si tolga dai piedi!


20-DIC-08 17:12
ELUANA: CACCIARI, BASTA CON LIBIDINOSO VOUYERISMO
(ANSA) - TRIESTE, 20 DIC - Il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, chiede che "smetta il libidinoso vouyerismo" sulla vicenda di Eluana Englaro. Parlando con i giornalisti a Trieste, Cacciari ha affermato che su Eluana "é il caso di tacere, perché di fronte a queste tragedie meno si parla e meglio è. Lasciamo che decidano medici, magistrati, la famiglia, e guardiamo con 'pietas' e misericordia - ha sottolineato - questi drammi". Il sindaco di Venezia ha quindi invitato a "lasciar fare tutto a chi ha il dovere e i diritti di decidere in questo campo, e il pubblico - ha concluso - smetta questo libidinoso vouyerismo sulle sciagure altrui". (ANSA).

LA NOTIZIA. CACCIARI HA RAGIONE.


Indipendentemente dal giudizio politico complessivo che possiamo dare su di lui, il sindaco di Venezia Massimo Cacciari (che intellettualmente stimiamo) sul caso di Eluana Englaro ha pienamente ragione.


La politica la smetta di interferire, ad ogni livello. Scusate, ma quando ce vò ce vò, si tolga dai piedi!


20-DIC-08 17:12
ELUANA: CACCIARI, BASTA CON LIBIDINOSO VOUYERISMO
(ANSA) - TRIESTE, 20 DIC - Il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, chiede che "smetta il libidinoso vouyerismo" sulla vicenda di Eluana Englaro. Parlando con i giornalisti a Trieste, Cacciari ha affermato che su Eluana "é il caso di tacere, perché di fronte a queste tragedie meno si parla e meglio è. Lasciamo che decidano medici, magistrati, la famiglia, e guardiamo con 'pietas' e misericordia - ha sottolineato - questi drammi". Il sindaco di Venezia ha quindi invitato a "lasciar fare tutto a chi ha il dovere e i diritti di decidere in questo campo, e il pubblico - ha concluso - smetta questo libidinoso vouyerismo sulle sciagure altrui". (ANSA).

IL COMMENTO. CHI CONSIGLIA TONDO E PERCHE?




Sui blog capita di leggere un po' di tutto anche se, spesso, i commentatori si trincerano dietro l'anonimato.




Dal blog http://ilperbenista.blogspot.com/ curato dal collega iscritto all'OdG Marco Belviso riportiamo un commento comparso ieri che presentiamo in corsivo qui sotto.




scusate se vado fuori tema, ma vi sembra serio che il presidente tondo dopo il casino che ha combinato sulla questione di eluana englaro rimediando una figura da pirla (dopo quella rimediata sul bonus dei consiglieri) ci tedi dando come argomento importante la cena del gruppo consiliare del PdL ed evitando accuratamente di parlare di un tema che potrebbe costargli una crisi politica?Ma chi cazzo abbiamo eletto presidente della regione?
20 dicembre 2008 23.02




Al di là del linguaggio non condivisibile, appare chiaro che del Renzo Tondo che condusse, con tenacia, umiltà e molta umanità una lunga battaglia per risorgere dalle ceneri del 2003, per ottenere prima un seggio in parlamento nel 2006 e poi, combattendo anche molti amici interni nella lunga marcia per ottenere una candidatura a presidente della regione, sino a tutta la campagna elettorale per le regionali 2008, non è che sia rimasto poi molto.




Intendiamo dire che, dopo il successo elettorale, riteniamo che l'amico Renzo Tondo sia rimasto vittima di una sorta di "sindrome da autosufficienza" (per non scomodare termini quali "sindrome da onnipotenza") che gli fa ritenere di essere in grado di disporre dei propri alleati politici, i quali dovrebbero "andargli dietro" quando lui assume una posizione.
Due esempi: voleva cancellare il bonus ai consiglieri, ma i contributi a enti e associazioni sono comunque arrivati. E' cambiata la forma, non la sostanza. Non è stata una gran bella figura quella di Renzo.
Voleva assecondare il trasporto di Eluana Englaro in Friuli per dar a lei una 'buona morte' e si è sollevata un'ondata di piena che rischia di travolgerlo, posto che la posizione politica non era frutto di una scelta condivisa con i suoi alleati, né era stata concordata con il governo nazionale.
Osserviamo poi che non si può fare l'autonomista su questioni di sanità se si è andati qualche mese prima col cappello in mano a Roma a chiedere una investitura a candidato presidente della Regione.

Abbiamo l'impressione poi che Tondo sia stato costretto dai fatti o abbia deciso lui di tagliare alcuni rapporti che aveva nel corso della campagna elettorale e ben prima, costringendo chi cerca di parlare con lui a lunghe e defatiganti attese, spesso ancora perduranti.




Da "uomo della gente" quale si comportava nel corso della campagna elettorale e prima (ed è per questo che è stato premiato dall'elettorato al di là dell'ondata di piena berlusconiana) è diventato uomo di fatto inavvicinabile.




Il suo blog, sul quale spesso interveniamo anche perché ci riteniamo sinceri amici di Renzo Tondo anche se ultimamente non ci pare che l'amicizia sia ricambiata (per assenza completa di rapporti), è la prova di questo distacco dalla realtà.




L'ultimo post si occupa di una cena del gruppo consiliare del PdL. E tutto ciò mentre la politica regionale è squassata dal caso Eluana Englaro.




Al simpaticissimo e profondamente umano Doctor Renzo che abbiamo conosciuto nel periodo della campagna elettorale e precedente si è sostituito un inquietante Mister Tond...




E allora, siccome noi riteniamo non si possa cambiare, soprattutto in questa misura e soprattutto quando si hanno 52 anni di età, ci chiediamo - non troppo sommessamente:




Chi consiglia Tondo e perché?


E perdonateci la citazione in inglese:


Do we all have a Mr Hyde within?

(Abbiamo tutti dentro di noi un Mister Hyde?)
Consigliamo poi il seguente godibilissimo video http://www.youtube.com/watch?v=rZFyZOlsGt8

IL COMMENTO. CHI CONSIGLIA TONDO E PERCHE?




Sui blog capita di leggere un po' di tutto anche se, spesso, i commentatori si trincerano dietro l'anonimato.




Dal blog http://ilperbenista.blogspot.com/ curato dal collega iscritto all'OdG Marco Belviso riportiamo un commento comparso ieri che presentiamo in corsivo qui sotto.




scusate se vado fuori tema, ma vi sembra serio che il presidente tondo dopo il casino che ha combinato sulla questione di eluana englaro rimediando una figura da pirla (dopo quella rimediata sul bonus dei consiglieri) ci tedi dando come argomento importante la cena del gruppo consiliare del PdL ed evitando accuratamente di parlare di un tema che potrebbe costargli una crisi politica?Ma chi cazzo abbiamo eletto presidente della regione?
20 dicembre 2008 23.02




Al di là del linguaggio non condivisibile, appare chiaro che del Renzo Tondo che condusse, con tenacia, umiltà e molta umanità una lunga battaglia per risorgere dalle ceneri del 2003, per ottenere prima un seggio in parlamento nel 2006 e poi, combattendo anche molti amici interni nella lunga marcia per ottenere una candidatura a presidente della regione, sino a tutta la campagna elettorale per le regionali 2008, non è che sia rimasto poi molto.




Intendiamo dire che, dopo il successo elettorale, riteniamo che l'amico Renzo Tondo sia rimasto vittima di una sorta di "sindrome da autosufficienza" (per non scomodare termini quali "sindrome da onnipotenza") che gli fa ritenere di essere in grado di disporre dei propri alleati politici, i quali dovrebbero "andargli dietro" quando lui assume una posizione.
Due esempi: voleva cancellare il bonus ai consiglieri, ma i contributi a enti e associazioni sono comunque arrivati. E' cambiata la forma, non la sostanza. Non è stata una gran bella figura quella di Renzo.
Voleva assecondare il trasporto di Eluana Englaro in Friuli per dar a lei una 'buona morte' e si è sollevata un'ondata di piena che rischia di travolgerlo, posto che la posizione politica non era frutto di una scelta condivisa con i suoi alleati, né era stata concordata con il governo nazionale.
Osserviamo poi che non si può fare l'autonomista su questioni di sanità se si è andati qualche mese prima col cappello in mano a Roma a chiedere una investitura a candidato presidente della Regione.

Abbiamo l'impressione poi che Tondo sia stato costretto dai fatti o abbia deciso lui di tagliare alcuni rapporti che aveva nel corso della campagna elettorale e ben prima, costringendo chi cerca di parlare con lui a lunghe e defatiganti attese, spesso ancora perduranti.




Da "uomo della gente" quale si comportava nel corso della campagna elettorale e prima (ed è per questo che è stato premiato dall'elettorato al di là dell'ondata di piena berlusconiana) è diventato uomo di fatto inavvicinabile.




Il suo blog, sul quale spesso interveniamo anche perché ci riteniamo sinceri amici di Renzo Tondo anche se ultimamente non ci pare che l'amicizia sia ricambiata (per assenza completa di rapporti), è la prova di questo distacco dalla realtà.




L'ultimo post si occupa di una cena del gruppo consiliare del PdL. E tutto ciò mentre la politica regionale è squassata dal caso Eluana Englaro.




Al simpaticissimo e profondamente umano Doctor Renzo che abbiamo conosciuto nel periodo della campagna elettorale e precedente si è sostituito un inquietante Mister Tond...




E allora, siccome noi riteniamo non si possa cambiare, soprattutto in questa misura e soprattutto quando si hanno 52 anni di età, ci chiediamo - non troppo sommessamente:




Chi consiglia Tondo e perché?


E perdonateci la citazione in inglese:


Do we all have a Mr Hyde within?

(Abbiamo tutti dentro di noi un Mister Hyde?)
Consigliamo poi il seguente godibilissimo video http://www.youtube.com/watch?v=rZFyZOlsGt8

IL COMMENTO. CHI CONSIGLIA TONDO E PERCHE?




Sui blog capita di leggere un po' di tutto anche se, spesso, i commentatori si trincerano dietro l'anonimato.




Dal blog http://ilperbenista.blogspot.com/ curato dal collega iscritto all'OdG Marco Belviso riportiamo un commento comparso ieri che presentiamo in corsivo qui sotto.




scusate se vado fuori tema, ma vi sembra serio che il presidente tondo dopo il casino che ha combinato sulla questione di eluana englaro rimediando una figura da pirla (dopo quella rimediata sul bonus dei consiglieri) ci tedi dando come argomento importante la cena del gruppo consiliare del PdL ed evitando accuratamente di parlare di un tema che potrebbe costargli una crisi politica?Ma chi cazzo abbiamo eletto presidente della regione?
20 dicembre 2008 23.02




Al di là del linguaggio non condivisibile, appare chiaro che del Renzo Tondo che condusse, con tenacia, umiltà e molta umanità una lunga battaglia per risorgere dalle ceneri del 2003, per ottenere prima un seggio in parlamento nel 2006 e poi, combattendo anche molti amici interni nella lunga marcia per ottenere una candidatura a presidente della regione, sino a tutta la campagna elettorale per le regionali 2008, non è che sia rimasto poi molto.




Intendiamo dire che, dopo il successo elettorale, riteniamo che l'amico Renzo Tondo sia rimasto vittima di una sorta di "sindrome da autosufficienza" (per non scomodare termini quali "sindrome da onnipotenza") che gli fa ritenere di essere in grado di disporre dei propri alleati politici, i quali dovrebbero "andargli dietro" quando lui assume una posizione.
Due esempi: voleva cancellare il bonus ai consiglieri, ma i contributi a enti e associazioni sono comunque arrivati. E' cambiata la forma, non la sostanza. Non è stata una gran bella figura quella di Renzo.
Voleva assecondare il trasporto di Eluana Englaro in Friuli per dar a lei una 'buona morte' e si è sollevata un'ondata di piena che rischia di travolgerlo, posto che la posizione politica non era frutto di una scelta condivisa con i suoi alleati, né era stata concordata con il governo nazionale.
Osserviamo poi che non si può fare l'autonomista su questioni di sanità se si è andati qualche mese prima col cappello in mano a Roma a chiedere una investitura a candidato presidente della Regione.

Abbiamo l'impressione poi che Tondo sia stato costretto dai fatti o abbia deciso lui di tagliare alcuni rapporti che aveva nel corso della campagna elettorale e ben prima, costringendo chi cerca di parlare con lui a lunghe e defatiganti attese, spesso ancora perduranti.




Da "uomo della gente" quale si comportava nel corso della campagna elettorale e prima (ed è per questo che è stato premiato dall'elettorato al di là dell'ondata di piena berlusconiana) è diventato uomo di fatto inavvicinabile.




Il suo blog, sul quale spesso interveniamo anche perché ci riteniamo sinceri amici di Renzo Tondo anche se ultimamente non ci pare che l'amicizia sia ricambiata (per assenza completa di rapporti), è la prova di questo distacco dalla realtà.




L'ultimo post si occupa di una cena del gruppo consiliare del PdL. E tutto ciò mentre la politica regionale è squassata dal caso Eluana Englaro.




Al simpaticissimo e profondamente umano Doctor Renzo che abbiamo conosciuto nel periodo della campagna elettorale e precedente si è sostituito un inquietante Mister Tond...




E allora, siccome noi riteniamo non si possa cambiare, soprattutto in questa misura e soprattutto quando si hanno 52 anni di età, ci chiediamo - non troppo sommessamente:




Chi consiglia Tondo e perché?


E perdonateci la citazione in inglese:


Do we all have a Mr Hyde within?

(Abbiamo tutti dentro di noi un Mister Hyde?)
Consigliamo poi il seguente godibilissimo video http://www.youtube.com/watch?v=rZFyZOlsGt8