"SFUEI DAL FRIÛL LIBAR - IL GIORNALE DEL FRIULI LIBERO". INDIRIZZO INTERNET http://www.ilgiornaledelfriuli.net EDIZIONE ON LINE DELLA TESTATA ISCRITTA COME GIORNALE QUOTIDIANO ON LINE, A STAMPA, RADIOFONICO E TELEVISIVO NEL REGISTRO DEL TRIBUNALE DI UDINE IN DATA 8 APRILE 2009 AL N. 9/2009. Si pubblica dal 25 novembre 2008. Proprietario: Alberto di Caporiacco. Direttore responsabile: Alberto di Caporiacco. Sede di rappresentanza in Udine, piazza S. Giacomo 11/16, 2. piano.

SFUEI DAL FRIÛL LIBAR. ULTIMO AGGIORNAMENTO ORE 11.46 DI MERCOLEDI' 15 APRILE.

IL NOSTRO GIORNALE E' COMPLETAMENTE GRATUITO. MA CHI VUOLE PUO' SOSTENERCI CON UNA DONAZIONE

Notizie del giorno e l'archivio completo cronologico del giornale

domenica 1 marzo 2009

IL MESE ASTRONOMICO. MARZO 2009.

SOLE
Si trova nella costellazione dell'Acquario fino al giorno 12, quando passa nella costellazione dei Pesci.
1 marzo: il sole sorge alle 6.47; tramonta alle 18.02
15 fmarzo: il sole sorge alle 6.24; tramonta alle 18.19
31 marzo: il sole sorge alle 5.56; tramonta alle 18.37
La durata del giorno aumenta di 1 ora e 26 minuti dall'inizio del mese.
EQUINOZIO DI PRIMAVERA: il 20 marzo - alle ore 11.44 .
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).

LUNA
Le Fasi:
Primo Quarto il 4
Luna piena l’11
Ultimo quarto il 18
Luna nuova il 26

OSSERVABILITÀ DEI PIANETI
Mercurio: mese sfavorevole per l’osservazione del pianeta. Si trova molto basso sull’orizzonte orientale poco prima del sorgere del Sole. Mercurio si avvicina sempre più al Sole, fino alla congiunzione del giorno 31: sarà quindi praticamente inosservabile per alcune settimane.
Venere: dopo un periodo di ottima osservabilità serale, il pianeta riduce repentinamente la propria altezza sull’orizzonte, fino a diventare completamente inosservabile. Il pianeta sarà in congiunzione con il Sole il giorno 27. Venere rimane per tutto il mese nella costellazione dei Pesci.
Marte: prosegue il periodo di ridotta osservabilità del pianeta rosso, che durerà alcuni mesi, limitata ad un breve intervallo di tempo prima del sorgere del Sole. Marte rimane quindi difficilmente osservabile, tra le prime luci dell’alba, basso sull’orizzonte ad Ovest. Il giorno 11 il pianeta passa dalla costellazione del Capricorno all’Acquario.
Giove: il pianeta è osservabile nel cielo del mattino, dove è possibile individuarlo poco prima dell’alba, appena più alto sull’orizzonte rispetto a Marte. Giove si trova nella costellazione del Capricorno, dove rimane tutto l’anno.
Saturno: il pianeta con gli anelli si trova nel periodo di migliore osservabilità. Il giorno 8 si trova all’opposizione con il Sole. Saturno quindi sorge quando il Sole tramonta ed è possibile osservarlo per l’intera notte, inizialmente ad Est, al suo sorgere, successivamente, intorno alla mezzanotte, alla massima altezza sull’orizzonte a Sud, e infine a Sud-Ovest nelle ore che precedono l’alba. Saturno si trova ancora nella costellazione del Leone.
Urano: il pianeta è inosservabile, venendosi a trovare in congiunzione con il Sole il 13 marzo. Dovremo attendere qualche settimana per poterlo osservare nuovamente, ma nel cielo mattutino, prima dell'alba. Anche se il pianeta non è visibile, va registrato un evento degno di nota: Urano, dopo una lunga permanenza nella costellazione dell'Acquario, iniziata il 21 gennaio del 2003, il giorno 23 passa nella costellazione dei Pesci.
Nettuno: dopo la congiunzione con il Sole del mese scorso il pianeta ricompare al mattino, non lontano da Marte, con il quale si trova in congiunzione il giorno 8. Ricordiamo tuttavia che per la sua bassa luminosità è visibile solo con l'uso di un telescopio. Il pianeta si trova nella costellazione del Capricorno.
Plutone: Cambia nuovamente la denominazione dei pianeti nani orbitanti al di là di Nettuno. La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo quindi ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.
Il pianeta, nelle ore che precedono l’alba, si trova a Sud-Est, nella costellazione del Sagittario. Per la sua bassissima luminosità è individuabile solo con un telescopio di adeguata potenza.

CONGIUNZIONI
Luna – Saturno : per tutta la notte del 10 marzo potremo osservare Saturno e il luminoso disco della Luna piena, in congiunzione nella costellazione del Leone, in prossimità del limite con la Vergine. (vedi mappa)
Luna – Giove : poco prima dell’alba del 22 marzo una falce di Luna calante sorgerà seguita dal pianeta Giove, nella costellazione del Capricorno. (vedi mappa)

COSTELLAZIONI
Il cielo è ancora dominato dalle grandi costellazioni invernali: rispetto al mese di febbraio le troveremo però più spostate verso sud-ovest, mentre nelle prime ore della notte nel cielo orientale fanno la loro apparizione le grandi costellazioni zodiacali del Leone e della Vergine. Percorrendo lo zodiaco troviamo anche la piccola e debole costellazione del Cancro a separare i Gemelli dal Leone. Sempre inconfondibile Orione, con le tre stelle allineate della cintura (da sinistra: Alnitak, Alnilam e Mintaka) ed i luminosi astri Betelgeuse (rossa) e Rigel (azzurra).
Nella stessa zona di cielo troviamo le costellazioni del Toro con la stella rossa Aldebaran, la costellazione dell'Auriga con la brillante stella Capella, i Gemelli con le stelle principali Castore e Polluce. A sinistra in basso rispetto ad Orione, nella costellazione del Cane Maggiore, risplende Sirio, la stella più luminosa del cielo. Più alto sull'orizzonte rispetto a Sirio, poco al di sotto dei Gemelli, si può facilmente riconoscere un'altra stella luminosa, Procione, del Cane Minore.
Il cielo meridionale, al di sotto della fascia zodiacale, è invece povero di stelle brillanti: con l'aiuto di una mappa si possono riconoscere le costellazioni dell'Unicorno, dell'Idra e, vicino alla Vergine, il Cratere. L'Orsa Maggiore sarà il nostro riferimento per il cielo settentrionale; tracciando una linea, prolungamento verso sinistra del segmento che unisce le stelle Merak e Dubhe (si veda la mappa del cielo a Nord), troveremo la Stella Polare. A Nord-Ovest troviamo Cassiopea con la sua caratteristica forma a "W"; tra Cassiopea e il Toro troviamo la costellazione del Perseo. A Nord-Est, sotto l'Orsa Maggiore ed a sinistra della Vergine, vedremo invece sorgere la costellazione del Bootes, caratterizzata dalla particolare forma ad aquilone.
Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di Televideo.

APPRENDISTA ASTROFILO
Oltre al cielo osservabile solo con l'ausilio dei nostri occhi, grazie a un binocolo o un piccolo telescopio possiamo andare alla scoperta di oggetti straordinari come stelle doppie, ammassi stellari e nebulose. Sono oggetti affascinanti e che ci possono portare in evidenza fenomeni fisici importanti, oltre che riempirci di meraviglia per la loro intrinseca bellezza.
L' Apprendista Astrofilo (AA) suggerisce programmi di studio del cielo utilizzando un piccolo telescopio (per molti oggetti e' sufficiente un buon binocolo) per passare da semplice appassionato ad astrofilo esperto.
In particolare, per la stagione invernale, l'AA propone queste osservazioni: Programma osservazioni invernali (file pdf, 780kB). Orione con M42, i suoi fidi Cane Maggiore e Minore, il Toro con le Pleiadi(M45), tutte le tipiche costellazioni invernali si spostano sempre piu' a Est. Vicino allo zenit in tarda serata, i Gemelli offono la bella stella doppia Castore e la nebulosa planetaria NGC2392 "Eskimo". Sorgono invece il Cancro (bell'ammasso Presepe M44), il Leone e la Vergine. Queste ultime costellazioni ospitano molte galassie, la maggior parte delle quali pero' non facilmente rintracciabili con un binocolo o piccolo telescopio, specialmente se in presenza di inquinamento luminoso.

OSSERVIAMO LE STELLE DOPPIE AL TELESCOPIO
Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare Iota Cancri.
Dalla scheda di osservazione il link per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.

OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE
Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina Come osservare la Stazione Spaziale Internazionale che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.

OSSERVARE GLI IRIDIUM FLARES
Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo repentinamente scomparire? Probabilmente avete osservato un Iridium Flare!
Scoprite di cosa si tratta e consultate le tabelle con le previsioni dei prossimi passaggi degli Iridium alla pagina: Come osservare gli Iridium Flares.

IL MESE ASTRONOMICO. MARZO 2009.

SOLE
Si trova nella costellazione dell'Acquario fino al giorno 12, quando passa nella costellazione dei Pesci.
1 marzo: il sole sorge alle 6.47; tramonta alle 18.02
15 fmarzo: il sole sorge alle 6.24; tramonta alle 18.19
31 marzo: il sole sorge alle 5.56; tramonta alle 18.37
La durata del giorno aumenta di 1 ora e 26 minuti dall'inizio del mese.
EQUINOZIO DI PRIMAVERA: il 20 marzo - alle ore 11.44 .
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).

LUNA
Le Fasi:
Primo Quarto il 4
Luna piena l’11
Ultimo quarto il 18
Luna nuova il 26

OSSERVABILITÀ DEI PIANETI
Mercurio: mese sfavorevole per l’osservazione del pianeta. Si trova molto basso sull’orizzonte orientale poco prima del sorgere del Sole. Mercurio si avvicina sempre più al Sole, fino alla congiunzione del giorno 31: sarà quindi praticamente inosservabile per alcune settimane.
Venere: dopo un periodo di ottima osservabilità serale, il pianeta riduce repentinamente la propria altezza sull’orizzonte, fino a diventare completamente inosservabile. Il pianeta sarà in congiunzione con il Sole il giorno 27. Venere rimane per tutto il mese nella costellazione dei Pesci.
Marte: prosegue il periodo di ridotta osservabilità del pianeta rosso, che durerà alcuni mesi, limitata ad un breve intervallo di tempo prima del sorgere del Sole. Marte rimane quindi difficilmente osservabile, tra le prime luci dell’alba, basso sull’orizzonte ad Ovest. Il giorno 11 il pianeta passa dalla costellazione del Capricorno all’Acquario.
Giove: il pianeta è osservabile nel cielo del mattino, dove è possibile individuarlo poco prima dell’alba, appena più alto sull’orizzonte rispetto a Marte. Giove si trova nella costellazione del Capricorno, dove rimane tutto l’anno.
Saturno: il pianeta con gli anelli si trova nel periodo di migliore osservabilità. Il giorno 8 si trova all’opposizione con il Sole. Saturno quindi sorge quando il Sole tramonta ed è possibile osservarlo per l’intera notte, inizialmente ad Est, al suo sorgere, successivamente, intorno alla mezzanotte, alla massima altezza sull’orizzonte a Sud, e infine a Sud-Ovest nelle ore che precedono l’alba. Saturno si trova ancora nella costellazione del Leone.
Urano: il pianeta è inosservabile, venendosi a trovare in congiunzione con il Sole il 13 marzo. Dovremo attendere qualche settimana per poterlo osservare nuovamente, ma nel cielo mattutino, prima dell'alba. Anche se il pianeta non è visibile, va registrato un evento degno di nota: Urano, dopo una lunga permanenza nella costellazione dell'Acquario, iniziata il 21 gennaio del 2003, il giorno 23 passa nella costellazione dei Pesci.
Nettuno: dopo la congiunzione con il Sole del mese scorso il pianeta ricompare al mattino, non lontano da Marte, con il quale si trova in congiunzione il giorno 8. Ricordiamo tuttavia che per la sua bassa luminosità è visibile solo con l'uso di un telescopio. Il pianeta si trova nella costellazione del Capricorno.
Plutone: Cambia nuovamente la denominazione dei pianeti nani orbitanti al di là di Nettuno. La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo quindi ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.
Il pianeta, nelle ore che precedono l’alba, si trova a Sud-Est, nella costellazione del Sagittario. Per la sua bassissima luminosità è individuabile solo con un telescopio di adeguata potenza.

CONGIUNZIONI
Luna – Saturno : per tutta la notte del 10 marzo potremo osservare Saturno e il luminoso disco della Luna piena, in congiunzione nella costellazione del Leone, in prossimità del limite con la Vergine. (vedi mappa)
Luna – Giove : poco prima dell’alba del 22 marzo una falce di Luna calante sorgerà seguita dal pianeta Giove, nella costellazione del Capricorno. (vedi mappa)

COSTELLAZIONI
Il cielo è ancora dominato dalle grandi costellazioni invernali: rispetto al mese di febbraio le troveremo però più spostate verso sud-ovest, mentre nelle prime ore della notte nel cielo orientale fanno la loro apparizione le grandi costellazioni zodiacali del Leone e della Vergine. Percorrendo lo zodiaco troviamo anche la piccola e debole costellazione del Cancro a separare i Gemelli dal Leone. Sempre inconfondibile Orione, con le tre stelle allineate della cintura (da sinistra: Alnitak, Alnilam e Mintaka) ed i luminosi astri Betelgeuse (rossa) e Rigel (azzurra).
Nella stessa zona di cielo troviamo le costellazioni del Toro con la stella rossa Aldebaran, la costellazione dell'Auriga con la brillante stella Capella, i Gemelli con le stelle principali Castore e Polluce. A sinistra in basso rispetto ad Orione, nella costellazione del Cane Maggiore, risplende Sirio, la stella più luminosa del cielo. Più alto sull'orizzonte rispetto a Sirio, poco al di sotto dei Gemelli, si può facilmente riconoscere un'altra stella luminosa, Procione, del Cane Minore.
Il cielo meridionale, al di sotto della fascia zodiacale, è invece povero di stelle brillanti: con l'aiuto di una mappa si possono riconoscere le costellazioni dell'Unicorno, dell'Idra e, vicino alla Vergine, il Cratere. L'Orsa Maggiore sarà il nostro riferimento per il cielo settentrionale; tracciando una linea, prolungamento verso sinistra del segmento che unisce le stelle Merak e Dubhe (si veda la mappa del cielo a Nord), troveremo la Stella Polare. A Nord-Ovest troviamo Cassiopea con la sua caratteristica forma a "W"; tra Cassiopea e il Toro troviamo la costellazione del Perseo. A Nord-Est, sotto l'Orsa Maggiore ed a sinistra della Vergine, vedremo invece sorgere la costellazione del Bootes, caratterizzata dalla particolare forma ad aquilone.
Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di Televideo.

APPRENDISTA ASTROFILO
Oltre al cielo osservabile solo con l'ausilio dei nostri occhi, grazie a un binocolo o un piccolo telescopio possiamo andare alla scoperta di oggetti straordinari come stelle doppie, ammassi stellari e nebulose. Sono oggetti affascinanti e che ci possono portare in evidenza fenomeni fisici importanti, oltre che riempirci di meraviglia per la loro intrinseca bellezza.
L' Apprendista Astrofilo (AA) suggerisce programmi di studio del cielo utilizzando un piccolo telescopio (per molti oggetti e' sufficiente un buon binocolo) per passare da semplice appassionato ad astrofilo esperto.
In particolare, per la stagione invernale, l'AA propone queste osservazioni: Programma osservazioni invernali (file pdf, 780kB). Orione con M42, i suoi fidi Cane Maggiore e Minore, il Toro con le Pleiadi(M45), tutte le tipiche costellazioni invernali si spostano sempre piu' a Est. Vicino allo zenit in tarda serata, i Gemelli offono la bella stella doppia Castore e la nebulosa planetaria NGC2392 "Eskimo". Sorgono invece il Cancro (bell'ammasso Presepe M44), il Leone e la Vergine. Queste ultime costellazioni ospitano molte galassie, la maggior parte delle quali pero' non facilmente rintracciabili con un binocolo o piccolo telescopio, specialmente se in presenza di inquinamento luminoso.

OSSERVIAMO LE STELLE DOPPIE AL TELESCOPIO
Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare Iota Cancri.
Dalla scheda di osservazione il link per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.

OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE
Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina Come osservare la Stazione Spaziale Internazionale che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.

OSSERVARE GLI IRIDIUM FLARES
Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo repentinamente scomparire? Probabilmente avete osservato un Iridium Flare!
Scoprite di cosa si tratta e consultate le tabelle con le previsioni dei prossimi passaggi degli Iridium alla pagina: Come osservare gli Iridium Flares.

IL MESE ASTRONOMICO. MARZO 2009.

SOLE
Si trova nella costellazione dell'Acquario fino al giorno 12, quando passa nella costellazione dei Pesci.
1 marzo: il sole sorge alle 6.47; tramonta alle 18.02
15 fmarzo: il sole sorge alle 6.24; tramonta alle 18.19
31 marzo: il sole sorge alle 5.56; tramonta alle 18.37
La durata del giorno aumenta di 1 ora e 26 minuti dall'inizio del mese.
EQUINOZIO DI PRIMAVERA: il 20 marzo - alle ore 11.44 .
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).

LUNA
Le Fasi:
Primo Quarto il 4
Luna piena l’11
Ultimo quarto il 18
Luna nuova il 26

OSSERVABILITÀ DEI PIANETI
Mercurio: mese sfavorevole per l’osservazione del pianeta. Si trova molto basso sull’orizzonte orientale poco prima del sorgere del Sole. Mercurio si avvicina sempre più al Sole, fino alla congiunzione del giorno 31: sarà quindi praticamente inosservabile per alcune settimane.
Venere: dopo un periodo di ottima osservabilità serale, il pianeta riduce repentinamente la propria altezza sull’orizzonte, fino a diventare completamente inosservabile. Il pianeta sarà in congiunzione con il Sole il giorno 27. Venere rimane per tutto il mese nella costellazione dei Pesci.
Marte: prosegue il periodo di ridotta osservabilità del pianeta rosso, che durerà alcuni mesi, limitata ad un breve intervallo di tempo prima del sorgere del Sole. Marte rimane quindi difficilmente osservabile, tra le prime luci dell’alba, basso sull’orizzonte ad Ovest. Il giorno 11 il pianeta passa dalla costellazione del Capricorno all’Acquario.
Giove: il pianeta è osservabile nel cielo del mattino, dove è possibile individuarlo poco prima dell’alba, appena più alto sull’orizzonte rispetto a Marte. Giove si trova nella costellazione del Capricorno, dove rimane tutto l’anno.
Saturno: il pianeta con gli anelli si trova nel periodo di migliore osservabilità. Il giorno 8 si trova all’opposizione con il Sole. Saturno quindi sorge quando il Sole tramonta ed è possibile osservarlo per l’intera notte, inizialmente ad Est, al suo sorgere, successivamente, intorno alla mezzanotte, alla massima altezza sull’orizzonte a Sud, e infine a Sud-Ovest nelle ore che precedono l’alba. Saturno si trova ancora nella costellazione del Leone.
Urano: il pianeta è inosservabile, venendosi a trovare in congiunzione con il Sole il 13 marzo. Dovremo attendere qualche settimana per poterlo osservare nuovamente, ma nel cielo mattutino, prima dell'alba. Anche se il pianeta non è visibile, va registrato un evento degno di nota: Urano, dopo una lunga permanenza nella costellazione dell'Acquario, iniziata il 21 gennaio del 2003, il giorno 23 passa nella costellazione dei Pesci.
Nettuno: dopo la congiunzione con il Sole del mese scorso il pianeta ricompare al mattino, non lontano da Marte, con il quale si trova in congiunzione il giorno 8. Ricordiamo tuttavia che per la sua bassa luminosità è visibile solo con l'uso di un telescopio. Il pianeta si trova nella costellazione del Capricorno.
Plutone: Cambia nuovamente la denominazione dei pianeti nani orbitanti al di là di Nettuno. La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo quindi ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.
Il pianeta, nelle ore che precedono l’alba, si trova a Sud-Est, nella costellazione del Sagittario. Per la sua bassissima luminosità è individuabile solo con un telescopio di adeguata potenza.

CONGIUNZIONI
Luna – Saturno : per tutta la notte del 10 marzo potremo osservare Saturno e il luminoso disco della Luna piena, in congiunzione nella costellazione del Leone, in prossimità del limite con la Vergine. (vedi mappa)
Luna – Giove : poco prima dell’alba del 22 marzo una falce di Luna calante sorgerà seguita dal pianeta Giove, nella costellazione del Capricorno. (vedi mappa)

COSTELLAZIONI
Il cielo è ancora dominato dalle grandi costellazioni invernali: rispetto al mese di febbraio le troveremo però più spostate verso sud-ovest, mentre nelle prime ore della notte nel cielo orientale fanno la loro apparizione le grandi costellazioni zodiacali del Leone e della Vergine. Percorrendo lo zodiaco troviamo anche la piccola e debole costellazione del Cancro a separare i Gemelli dal Leone. Sempre inconfondibile Orione, con le tre stelle allineate della cintura (da sinistra: Alnitak, Alnilam e Mintaka) ed i luminosi astri Betelgeuse (rossa) e Rigel (azzurra).
Nella stessa zona di cielo troviamo le costellazioni del Toro con la stella rossa Aldebaran, la costellazione dell'Auriga con la brillante stella Capella, i Gemelli con le stelle principali Castore e Polluce. A sinistra in basso rispetto ad Orione, nella costellazione del Cane Maggiore, risplende Sirio, la stella più luminosa del cielo. Più alto sull'orizzonte rispetto a Sirio, poco al di sotto dei Gemelli, si può facilmente riconoscere un'altra stella luminosa, Procione, del Cane Minore.
Il cielo meridionale, al di sotto della fascia zodiacale, è invece povero di stelle brillanti: con l'aiuto di una mappa si possono riconoscere le costellazioni dell'Unicorno, dell'Idra e, vicino alla Vergine, il Cratere. L'Orsa Maggiore sarà il nostro riferimento per il cielo settentrionale; tracciando una linea, prolungamento verso sinistra del segmento che unisce le stelle Merak e Dubhe (si veda la mappa del cielo a Nord), troveremo la Stella Polare. A Nord-Ovest troviamo Cassiopea con la sua caratteristica forma a "W"; tra Cassiopea e il Toro troviamo la costellazione del Perseo. A Nord-Est, sotto l'Orsa Maggiore ed a sinistra della Vergine, vedremo invece sorgere la costellazione del Bootes, caratterizzata dalla particolare forma ad aquilone.
Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di Televideo.

APPRENDISTA ASTROFILO
Oltre al cielo osservabile solo con l'ausilio dei nostri occhi, grazie a un binocolo o un piccolo telescopio possiamo andare alla scoperta di oggetti straordinari come stelle doppie, ammassi stellari e nebulose. Sono oggetti affascinanti e che ci possono portare in evidenza fenomeni fisici importanti, oltre che riempirci di meraviglia per la loro intrinseca bellezza.
L' Apprendista Astrofilo (AA) suggerisce programmi di studio del cielo utilizzando un piccolo telescopio (per molti oggetti e' sufficiente un buon binocolo) per passare da semplice appassionato ad astrofilo esperto.
In particolare, per la stagione invernale, l'AA propone queste osservazioni: Programma osservazioni invernali (file pdf, 780kB). Orione con M42, i suoi fidi Cane Maggiore e Minore, il Toro con le Pleiadi(M45), tutte le tipiche costellazioni invernali si spostano sempre piu' a Est. Vicino allo zenit in tarda serata, i Gemelli offono la bella stella doppia Castore e la nebulosa planetaria NGC2392 "Eskimo". Sorgono invece il Cancro (bell'ammasso Presepe M44), il Leone e la Vergine. Queste ultime costellazioni ospitano molte galassie, la maggior parte delle quali pero' non facilmente rintracciabili con un binocolo o piccolo telescopio, specialmente se in presenza di inquinamento luminoso.

OSSERVIAMO LE STELLE DOPPIE AL TELESCOPIO
Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare Iota Cancri.
Dalla scheda di osservazione il link per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.

OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE
Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina Come osservare la Stazione Spaziale Internazionale che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.

OSSERVARE GLI IRIDIUM FLARES
Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo repentinamente scomparire? Probabilmente avete osservato un Iridium Flare!
Scoprite di cosa si tratta e consultate le tabelle con le previsioni dei prossimi passaggi degli Iridium alla pagina: Come osservare gli Iridium Flares.

LETTERATURA PER BAMBINI. LE AVVENTURE DEL FOCHETTO FISHER (28a puntata)


Riassunto sintetico delle puntate precedenti.


In Artide nasce il fochetto Fisher che viene subito prelevato da un bracconiere il quale lo vuole uccidere per ottenerne la pelliccia. Salvato da un turista udinese, da quel momento ritenuto il proprio padre, Fisher sale in aereo dal quale viene scaraventato giù ritenuto un clandestino. Il papà disperato lo crede morto, ma Fisher è dotato di straordinari poteri e raggiunge indenne la casa del suo salvatore. Il papà arriva a casa, ma pochi minuti dopo arrivano anche due strani figuri egiziani, tali Tendagi e Ramsyn Calypsus muniti di tre cammelli i quali vogliono che il papà di Fisher faccia subito le valigie e parta con loro assieme al fochetto in quanto destinatario di un viaggio premio in Egitto in qualità di giornalista. I quattro partono, giungono in prossimità dell'aeroporto di Ronchi dei Legionari e salgono su un sontuoso aereo odorante di spezie arrivando all'aeroporto del Cairo.


(28a puntata)


Il papà si era quindi interrogato a lungo nel corso del viaggio, mentre Fisher canticchiava strane e inconcludenti filastrocche infantili tipiche dell'età.

C'erano diverse cose che non quadravano, nell'ordine:

1) com'era possibile che Fisher, appena nato, conoscesse perfettamente la lingua italiana? Per di più trattavasi di cucciolo di foca e non di neonato umano!

2) com'era possibile che Fisher, gettato dall'aereo in quanto ritenuto clandestino, non si fosse sfracellato al suolo e avesse addirittura raggiunto la casa udinese di quella persona che lui si ostinava a considerare il suo papà?

3) com'era possibile che Fisher conoscesse perfettamente i gusti culinari del suo papà e fosse in grado di cucinare?

4) com'era possibile che il fochetto avesse perfettamente preparato i bagagli per il viaggio in Egitto nel giro di pochi secondi?

5) com'era possibile che i cammelli egizi rispondessero perfettamente ai comandi di Fisher, anche semplicemente seguendo lo sguardo del fochetto?

6) com'era possibile che gli egiziani Tendagi e Ramsyn Calypsus avessero potuto eludere i rigorosi controlli di polizia dell'aeroporto di Ronchi dei Legionari?

7) com'era possibile che un aereo di dimensioni gigantesche fosse riuscito a decollare in verticale, atterrando nello stesso modo, raggiungendo l'aeroporto del Cairo in soli 8 minuti?


Il papà era decisamente confuso nel suo tentativo di razionalizzare il tutto e, mentre faceva ciò, Fisher colorava un quadernetto in cui erano raffigurati alcuni allegri trichechi distesi sui ghiacci dell'Artide.


Francesca di Caporiacco


(28-continua)

LETTERATURA PER BAMBINI. LE AVVENTURE DEL FOCHETTO FISHER (28a puntata)


Riassunto sintetico delle puntate precedenti.


In Artide nasce il fochetto Fisher che viene subito prelevato da un bracconiere il quale lo vuole uccidere per ottenerne la pelliccia. Salvato da un turista udinese, da quel momento ritenuto il proprio padre, Fisher sale in aereo dal quale viene scaraventato giù ritenuto un clandestino. Il papà disperato lo crede morto, ma Fisher è dotato di straordinari poteri e raggiunge indenne la casa del suo salvatore. Il papà arriva a casa, ma pochi minuti dopo arrivano anche due strani figuri egiziani, tali Tendagi e Ramsyn Calypsus muniti di tre cammelli i quali vogliono che il papà di Fisher faccia subito le valigie e parta con loro assieme al fochetto in quanto destinatario di un viaggio premio in Egitto in qualità di giornalista. I quattro partono, giungono in prossimità dell'aeroporto di Ronchi dei Legionari e salgono su un sontuoso aereo odorante di spezie arrivando all'aeroporto del Cairo.


(28a puntata)


Il papà si era quindi interrogato a lungo nel corso del viaggio, mentre Fisher canticchiava strane e inconcludenti filastrocche infantili tipiche dell'età.

C'erano diverse cose che non quadravano, nell'ordine:

1) com'era possibile che Fisher, appena nato, conoscesse perfettamente la lingua italiana? Per di più trattavasi di cucciolo di foca e non di neonato umano!

2) com'era possibile che Fisher, gettato dall'aereo in quanto ritenuto clandestino, non si fosse sfracellato al suolo e avesse addirittura raggiunto la casa udinese di quella persona che lui si ostinava a considerare il suo papà?

3) com'era possibile che Fisher conoscesse perfettamente i gusti culinari del suo papà e fosse in grado di cucinare?

4) com'era possibile che il fochetto avesse perfettamente preparato i bagagli per il viaggio in Egitto nel giro di pochi secondi?

5) com'era possibile che i cammelli egizi rispondessero perfettamente ai comandi di Fisher, anche semplicemente seguendo lo sguardo del fochetto?

6) com'era possibile che gli egiziani Tendagi e Ramsyn Calypsus avessero potuto eludere i rigorosi controlli di polizia dell'aeroporto di Ronchi dei Legionari?

7) com'era possibile che un aereo di dimensioni gigantesche fosse riuscito a decollare in verticale, atterrando nello stesso modo, raggiungendo l'aeroporto del Cairo in soli 8 minuti?


Il papà era decisamente confuso nel suo tentativo di razionalizzare il tutto e, mentre faceva ciò, Fisher colorava un quadernetto in cui erano raffigurati alcuni allegri trichechi distesi sui ghiacci dell'Artide.


Francesca di Caporiacco


(28-continua)

LETTERATURA PER BAMBINI. LE AVVENTURE DEL FOCHETTO FISHER (28a puntata)


Riassunto sintetico delle puntate precedenti.


In Artide nasce il fochetto Fisher che viene subito prelevato da un bracconiere il quale lo vuole uccidere per ottenerne la pelliccia. Salvato da un turista udinese, da quel momento ritenuto il proprio padre, Fisher sale in aereo dal quale viene scaraventato giù ritenuto un clandestino. Il papà disperato lo crede morto, ma Fisher è dotato di straordinari poteri e raggiunge indenne la casa del suo salvatore. Il papà arriva a casa, ma pochi minuti dopo arrivano anche due strani figuri egiziani, tali Tendagi e Ramsyn Calypsus muniti di tre cammelli i quali vogliono che il papà di Fisher faccia subito le valigie e parta con loro assieme al fochetto in quanto destinatario di un viaggio premio in Egitto in qualità di giornalista. I quattro partono, giungono in prossimità dell'aeroporto di Ronchi dei Legionari e salgono su un sontuoso aereo odorante di spezie arrivando all'aeroporto del Cairo.


(28a puntata)


Il papà si era quindi interrogato a lungo nel corso del viaggio, mentre Fisher canticchiava strane e inconcludenti filastrocche infantili tipiche dell'età.

C'erano diverse cose che non quadravano, nell'ordine:

1) com'era possibile che Fisher, appena nato, conoscesse perfettamente la lingua italiana? Per di più trattavasi di cucciolo di foca e non di neonato umano!

2) com'era possibile che Fisher, gettato dall'aereo in quanto ritenuto clandestino, non si fosse sfracellato al suolo e avesse addirittura raggiunto la casa udinese di quella persona che lui si ostinava a considerare il suo papà?

3) com'era possibile che Fisher conoscesse perfettamente i gusti culinari del suo papà e fosse in grado di cucinare?

4) com'era possibile che il fochetto avesse perfettamente preparato i bagagli per il viaggio in Egitto nel giro di pochi secondi?

5) com'era possibile che i cammelli egizi rispondessero perfettamente ai comandi di Fisher, anche semplicemente seguendo lo sguardo del fochetto?

6) com'era possibile che gli egiziani Tendagi e Ramsyn Calypsus avessero potuto eludere i rigorosi controlli di polizia dell'aeroporto di Ronchi dei Legionari?

7) com'era possibile che un aereo di dimensioni gigantesche fosse riuscito a decollare in verticale, atterrando nello stesso modo, raggiungendo l'aeroporto del Cairo in soli 8 minuti?


Il papà era decisamente confuso nel suo tentativo di razionalizzare il tutto e, mentre faceva ciò, Fisher colorava un quadernetto in cui erano raffigurati alcuni allegri trichechi distesi sui ghiacci dell'Artide.


Francesca di Caporiacco


(28-continua)

METEO. I DATI INTEGRATI DEL MESE DI FEBBRAIO 2009.



I dati si riferiscono al periodo 1-28 gennaio 2009 rilevati dalla stazione di Udine-Sant'Osvaldo.

Il totale delle precipitazioni mensili è stato di 160,9 millimetri con un picco di 36,6 millimetri in un giorno solo (7 febbraio).
8 su 28 le giornate del mese con precipitazioni: 1,2,3,5,6,7,8,10 febbraio.
Il valore medio delle temperature minime è stato di 0° con un minimo assoluto di -6.3° (temperatura minima del mese rilevata) il 19 febbraio.
Il valore medio delle temperature massime è stato di 9.6° con un massimo assoluto di 13.5° (temperatura massima del mese rilevata) il 6 febbraio.
La temperatura media mensile è stata di 4.5°
L'umidità media mensile è stata del 70%. Ovviamente l'umidità è stata vicina al 100% nelle giornate di pioggia, mentre la giornata più asciutta è stata l'18 febbraio con appena il 24% di umidità atmosferica.
Il vento medio mensile è stato pari a 6,8 kmh.
Il valore medio del vento massimo è stato di 24,7 kmh con un picco di 47 kmh il 18 febbraio.
Il valore cumulato della radiazione globale (effetto dei raggi solari) è stato di 224.474 KJ/metro quadro. L'indice medio è stato pari a 8017 KJ/metro quadro/giorno, con un picco di 13532 KJ/metro quadro il 25 febbraio, giornata più soleggiata.
Va ricordato che vi è stato un marcato allungamento del periodo di insolazione, posto che le giornate vanno allungandosi quotidianamente dopo il solstizio invernale.
Le temperature del mese di febbraio 2009 si sono collocate nella media (4.5°). Fece freddissimo nel 2005 (2.9°), ma più freddo di quest'anno anche nel 2006 (4.3°). Più miti il febbraio 2008 (4.9°) ed eccezionalmente temperato il febbraio 2007 (7.6°).

METEO. I DATI INTEGRATI DEL MESE DI FEBBRAIO 2009.



I dati si riferiscono al periodo 1-28 gennaio 2009 rilevati dalla stazione di Udine-Sant'Osvaldo.

Il totale delle precipitazioni mensili è stato di 160,9 millimetri con un picco di 36,6 millimetri in un giorno solo (7 febbraio).
8 su 28 le giornate del mese con precipitazioni: 1,2,3,5,6,7,8,10 febbraio.
Il valore medio delle temperature minime è stato di 0° con un minimo assoluto di -6.3° (temperatura minima del mese rilevata) il 19 febbraio.
Il valore medio delle temperature massime è stato di 9.6° con un massimo assoluto di 13.5° (temperatura massima del mese rilevata) il 6 febbraio.
La temperatura media mensile è stata di 4.5°
L'umidità media mensile è stata del 70%. Ovviamente l'umidità è stata vicina al 100% nelle giornate di pioggia, mentre la giornata più asciutta è stata l'18 febbraio con appena il 24% di umidità atmosferica.
Il vento medio mensile è stato pari a 6,8 kmh.
Il valore medio del vento massimo è stato di 24,7 kmh con un picco di 47 kmh il 18 febbraio.
Il valore cumulato della radiazione globale (effetto dei raggi solari) è stato di 224.474 KJ/metro quadro. L'indice medio è stato pari a 8017 KJ/metro quadro/giorno, con un picco di 13532 KJ/metro quadro il 25 febbraio, giornata più soleggiata.
Va ricordato che vi è stato un marcato allungamento del periodo di insolazione, posto che le giornate vanno allungandosi quotidianamente dopo il solstizio invernale.
Le temperature del mese di febbraio 2009 si sono collocate nella media (4.5°). Fece freddissimo nel 2005 (2.9°), ma più freddo di quest'anno anche nel 2006 (4.3°). Più miti il febbraio 2008 (4.9°) ed eccezionalmente temperato il febbraio 2007 (7.6°).

METEO. I DATI INTEGRATI DEL MESE DI FEBBRAIO 2009.



I dati si riferiscono al periodo 1-28 gennaio 2009 rilevati dalla stazione di Udine-Sant'Osvaldo.

Il totale delle precipitazioni mensili è stato di 160,9 millimetri con un picco di 36,6 millimetri in un giorno solo (7 febbraio).
8 su 28 le giornate del mese con precipitazioni: 1,2,3,5,6,7,8,10 febbraio.
Il valore medio delle temperature minime è stato di 0° con un minimo assoluto di -6.3° (temperatura minima del mese rilevata) il 19 febbraio.
Il valore medio delle temperature massime è stato di 9.6° con un massimo assoluto di 13.5° (temperatura massima del mese rilevata) il 6 febbraio.
La temperatura media mensile è stata di 4.5°
L'umidità media mensile è stata del 70%. Ovviamente l'umidità è stata vicina al 100% nelle giornate di pioggia, mentre la giornata più asciutta è stata l'18 febbraio con appena il 24% di umidità atmosferica.
Il vento medio mensile è stato pari a 6,8 kmh.
Il valore medio del vento massimo è stato di 24,7 kmh con un picco di 47 kmh il 18 febbraio.
Il valore cumulato della radiazione globale (effetto dei raggi solari) è stato di 224.474 KJ/metro quadro. L'indice medio è stato pari a 8017 KJ/metro quadro/giorno, con un picco di 13532 KJ/metro quadro il 25 febbraio, giornata più soleggiata.
Va ricordato che vi è stato un marcato allungamento del periodo di insolazione, posto che le giornate vanno allungandosi quotidianamente dopo il solstizio invernale.
Le temperature del mese di febbraio 2009 si sono collocate nella media (4.5°). Fece freddissimo nel 2005 (2.9°), ma più freddo di quest'anno anche nel 2006 (4.3°). Più miti il febbraio 2008 (4.9°) ed eccezionalmente temperato il febbraio 2007 (7.6°).

APPROFONDIMENTI DI RASSEGNA STAMPA

(articoli tratti da Messaggero Veneto)

De Monte e infermieri preparano la difesa

Tutti hanno scelto come difensore Campeis: ora la Procura deciderà chi interrogare

IL CASO ENGLARO

Formalizzata l’accusa di omicidio volontario ai 14 indagati per la morte di Eluana Ieri hanno sfilato nel comando dei carabinieri di Udine per tutta la mattinata

di LUANA DE FRANCISCO
INDAGATI
In 14 sotto inchiestaper omicidio volontariodopo la mortedi Eluana
UDINE. Dieci minuti, per nominare i suoi due difensori, eleggere il proprio domicilio ed essere informato dell’inchiesta che lo vede indagato per l’ipotesi di concorso in omicidio volontario aggravato della figlia Eluana. Dieci minuti, per ripercorrere 17 anni di calvario umano e per prepararsi ad affrontare un non meno difficile calvario legale. Per Beppino Englaro, che con gli altri 13 indagati è comparso davanti ai carabinieri del Nucleo investigativo di Udine, quella di ieri è stata l’ennesima giornata campale.Quando il suv Kia Sportage sul quale viaggia papà Beppino arriva davanti alla caserma di viale Trieste sono passate da pochi minuti le 13. Accanto a lui, sul sedile posteriore, c’è l’avvocato Massimiliano Campeis, figlio di Giuseppe, che della vicenda Englaro ha seguito tutte le tappe, fin dal suo sbarco in terra friulana, e che da ieri è il difensore di fiducia di tutte le persone iscritte dalla Procura della Repubblica di Udine nel registro degli indagati. Davanti, al posto di guida e a quello del passeggero, siedono due carabinieri: dalle 15 di lunedì 9, cioè da poche ore prima della morte di Eluana, Englaro è sotto la tutela dell’Arma, come deciso dal Comitato ordine e sicurezza pubblica, a seguito delle numerose minacce rivoltegli dall’ingresso della figlia nella casa di riposo “La Quiete”.Al secondo piano, nell’ufficio del comandante del Nucleo investigativo, tenente Fabio Pasquariello, Englaro si ferma una manciata di minuti appena. Giusto il tempo di sbrigare le formalità richieste dal fascicolo aperto dal procuratore di Udine, Antonio Biancardi. A differenza di tutti gli altri indagati, papà Beppino indica non uno ma due difensori: Giuseppe Campeis, appunto, e il professor Vittorio Angiolini, che già lo aveva assistito a Lecco. E, come tutti gli altri, elegge il proprio domicilio per il procedimento penale nello studio dello stesso Campeis, in via Dante. Niente di più: nessuna dichiarazione nè da parte sua, nè dell’avvocato. Almeno finchè restano all’interno della caserma. Fuori, Campeis farà sapere che nel corso della settimana prossima sarà depositata una memoria difensiva, ricordando come comunque non vi sia fretta, visto che l’esito degli esami tossicologici non si conoscerà prima di un mese e mezzo. Dalla Procura, invece, si apprende che forse già la settimana prossima partiranno le richieste per ascoltare i firmatari degli esposti, sulla base dei quali è stata avviata l’inchiesta, a cominciare da quelli dell’associazione “Verità e Vita”.Prima di Englaro, ad aprire la “sfilata” degli indagati, alle 9, era stato il primario anestesista Amato De Monte, cioè colui che ha guidato l’èquipe medica nell’applicazione del protocollo che, sulla base del decreto della Corte d’appello di Milano, autorizzava la sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione alla donna, in stato vegetativo permanente dal ’92. Diventato a sua volta bersaglio di numerose minacce, anche De Monte è arrivato scortato (la sua tutela è stata affidata alla Digos della Questura di Udine). Poi, convocati a distanza di una ventina di minuti l’uno dall’altro, hanno varcato il cancello anche gli altri indagati, ossia gli infermieri che completavano l’èquipe e che per questo avevano aderito all’associazione “Per Eluana”. Tutti tranne uno, che per ragioni di lavoro ha chiesto di potersi presentare davanti ai carabinieri nel pomeriggio, alle 16. E così, uno dopo l’altro, sono arrivati Cinzia Gori (compagna di De Monte), Dino Buiatti, Rita Maricchio, Maria Marion (che è anche consigliere comunale a Udine del Pd e che è stata l’unica a fermarsi con i numerosi giornalisti “assiepati” fuori dalla caserma per tutta la mattinata), Erika Mazzoccato, Maria Vendramini, Loris Deffendi, l’albanese Stela Fejzolli, Teresa Zanier, Elena Della Negra, Caterina Degano e Cinzia Moreale.
===

Marion: «Io, politica del Pd e infermiera ho agito in coscienza e non ho paura»

Il consigliere Berti chiede la sospensione Interrogazione del Pdl

di GIACOMINA PELLIZZARI
UDINE. «Della mia vita e del mio mestiere faccio quello che la coscienza mi detta, il mio rendermi disponibile ad accompagnare Eluana Englaro nel suo ultimo viaggio va ascritto solo alla sfera professionale e personale, non certo a quella politica». Nel giorno in cui da indagata per concorso in omicidio volontario si reca nella caserma dei carabinieri per nominare il suo legale, la consigliera comunale del Pd che di professione fa l’infermiera, spiega perché ha deciso di affiancare il primario, Amato De Monte, nella stanza della casa di riposo “La Quiete” dove è morta la donna in stato vegetativo da 17 anni.
Con pacatezza e convinzione, la consigliera comunale del Pd, non solo lascia intendere che oggi come allora ridarebbe il suo sostegno a Beppino Englaro, ma respinge gli attacchi che le arriveranno nella prossima seduta del consiglio comunale dai banchi del Pdl. Il consigliere Enrico Berti, infatti, ha già chiesto la sospensione della collega del Pd perché non ha informato l’aula della sua scelta sul caso Eluana.«Proprio perché con Englaro mi ero impegnata alla riservatezza ho ritenuto fino alla fine di non mancare al silenzio» aggiunge la consigliera, nel confessare di aver informato il sindaco, Furio Honsell, qualche giorno prima dell’arrivo di Eluana a Udine. Il vicesindaco, Vincenzo Martines, la segretaria e il capogruppo del Pd, Debora Serracchiani e Agostino Maio, invece, l’hanno saputo quando il percorso per l’interruzione dell’alimentazione e dell’idratazione alla donna in stato vegetativo da 17 anni era già iniziato. «Il partito – riconosce la consigliera – mi è stato vicino». Se non fosse stato per quel risvolto giudiziario, lei l’infermiera che fa della sua professione una ragione di vita, non avrebbe reso pubblico, proprio per una questione di riservatezza, il fatto di aver aiutato Eluana a morire. «Con i colleghi di maggioranza ne ho parlato su invito del sindaco, durante una cena, dopo l’approvazione del bilancio in consiglio comunale. Qualcuno si è stupito, altri hanno detto che potevo essere più esplicita».Oggi, anche in veste di indagata, resta convinta della sua scelta: «Mi sento assolutamente tranquilla. Non c’è niente che possano imputarci se non l’aiuto offerto a questa persona ad andarsene, a fare il suo percorso di fine vita» ha ripetuto, anche ieri, davanti alla caserma dei carabinieri del nucleo investigativo di Udine dopo aver nominato Giuseppe Campeis suo legale di fiducia.«Non c’è assolutamente niente, nessuna contestazione se non quegli atti dovuti, legati ai procedimenti in corso» ha concluso prima di continuare il sul percorso con le stesse convinzioni che aveva prima dell’arrivo di Eluana a Udine.
===

Gottardo: al ministro solo accuse strumentali

Il caso Sacconi
UDINE. «Le denunce di chi vuol far indagare il ministro alla Salute e al Welfare Maurizio Sacconi sono palesemente e politicamente strumentali. Il ministro esercita ed ha esercitato tutte le sue funzioni con grande capacità e senso civico». L’onorevole Isidoro Gottardo interviene così sugli sviluppi della vicenda Englaro relativi al ministro Maurizio Sacconi.«Le decisioni assunte dalla clinica “Città di Udine”, sottoposta per competenza alla piena e autonoma sorveglianza del Servizio sanitario regionale, sono state assunte in piena autonomia - prosegue il parlamentare -, un’autonomia ripetutamente assicurata e garantita dal presidente della Regione che non ha interferito in alcun modo rispetto alla decisione di questa».«Nella vicenda Eluana, così come accertato dalle ispezioni ministeriali, se vi è una inadeguatezza - aggiunge Gottardo, che ha espresso anche solidarietà al ministro - è quella della struttura sanitaria presso la “Quiete” di Udine. La magistratura consentirà ad ogni persona indagata di dimostrare la correttezza del proprio operato».L’auspicio dell’onorevole Gottardo è che «il confronto fra opinioni diverse non si riversi in modo inopportuno sulla autorità giudiziaria già gravata da un pesante carico di lavoro. La comunità regionale del Fvg - conclude - ha bisogno di riconciliarsi e archiviare questa vicenda rimettendo al legislatore la necessità di stabilire regole certe sul testamento biologico».

===
Le immagini di Eluana restituite al fotoreporter

Le fotografie
TRIESTE. Sono state restituite al fotogiornalista Francesco Bruni le foto scattate nella stanza di Eluana Englaro il giorno prima della sua morte, sequestrate dai carabinieri del Nucleo investigativo di Udine. La restituzione è stata disposta dal sostituto procuratore della repubblica di Trieste, Federico Frezza, che non ha convalidato il sequestro. Le foto (in tutto 73) si trovano su un unico cd che - si è saputo dallo stesso Bruni - è stato riconsegnato al fotogiornalista l’altra sera, nella sede del comando provinciale di Trieste dei carabinieri, dove lo stesso Bruni le aveva consegnate nei giorni scorsi, su invito dei militari.Le foto ritraggono la stanza della casa di riposo “La Quiete” di Udine, dove si trovava Eluana, e le persone che erano con lei il pomeriggio di domenica 8 febbraio quando Bruni, assieme alla giornalista della Rai Marinella Chirico, all’anestesista Amato De Monte e all’infermiera Cinzia Gori erano entrati nella stanza della donna, con l’autorizzazione di Beppino Englaro.Il sequestro era stato fatto nell’ambito di indagini nelle quali i carabinieri hanno ipotizzato che i quattro possano aver violato l’articolo 650 del Codice penale (inosservanza dei provvedimenti dell’autorità) in relazione al divieto di introdurre macchine fotografiche nella stanza di Eluana, previsto nel protocollo definito per l’interruzione dell’alimentazione e dell’idratazione della donna.Il pm Frezza, in sede di convalida del sequestro, ha ritenuto «inesistente in radice» l’ipotesi di reato formulata dai carabinieri dal momento che, per lui, il protocollo è una scrittura privata e non esiste alcun provvedimento dell’autorità.
===
Rinviato il bio-testamento. Schifani: ma va fatto

Se ne riparla fra qualche settimana. E Marino insiste: questa legge è inapplicabile

ROMA. Un rinvio sì, ma «non alle calende greche». L’approdo in Aula del provvedimento del governo sul testamento biologico slitta, ma solo di qualche settimana. A precisarlo è il presidente del Senato, Renato Schifani: «I tempi non sono maturi per portare il testo sul testamento biologico il 5 marzo, come avevamo fissato, ma non andremo alle calende greche. Se occorrerà qualche altra settimana la daremo. Il nostro punto di riferimento non è certo la scadenza delle elezioni europee».Intanto, il Pdl si affretta a smentire divisioni interne. «Nel Pdl c’è una posizione largamente unitaria - assicura il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi -, c’è una larghissima convergenza circa il valore della vita, con alcune eccezioni di segno diverso; nel Pd mi sembra che ci sia la situazione opposta». Quanto all’ipotesi di uno slittamento dell’arrivo al Senato del disegno di legge, il ministro ribadisce che non rappresenterebbe un problema a patto che ci sia un «clima costruttivo e che ci sia la rinuncia ad ogni forma di ostruzionismo». Dal canto loro, Bondi e Cicchitto auspicano un’intesa. «Vorrei vivere in un Paese - afferma il ministro dei Beni culturali, Sandro Bondi - in cui non scoppiassero più guerre fra guelfi e ghibellini sul valore della vita e non avvenissero più episodi come quello di una Procura costretta ad aprire un’inchiesta che coinvolge il padre di Eluana. E’ tutto poco civile e per niente cristiano». E anche per il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto «è auspicabile che si arrivi a realizzare delle intese, ad esempio con alcune delle proposte avanzate dal senatore Rutelli».Ed è Francesco Rutelli che, intervenendo al VII congresso del partito radicale, ribadisce: «Serve una soluzione che possa dare una legge giusta che non porti né all’eutanasia né all’accanimento terapeutico». Irremovibile invece nel Pd il senatore Ignazio Marino: «La legge sul testamento biologico proposta dal governo Berlusconi è scritta male, lede la libertà dei cittadini ed è inapplicabile». Intanto Emma Bonino attacca la democratica Dorina Bianchi: «Dice che la vita non è disponibile all’individuo, ma appartiene alla comunità. Le rispondo che ho vissuto troppi anni nei paesi dell’Islam. Così avviene anche lì, dove i capi islamici decidono chi deve suicidarsi facendo un attentato e chi deve vivere». Pronta la replica della senatrice del Pd, capogruppo in commissione sanità dove è all’esame il disegno di legge sul bio-testamento: «La dichiarazione di Emma Bonino mi fa sorridere. Non darei una grande rilevanza anche perchè viene dal congresso dei talebani laici». Bianchi si dice poi favorevole a uno rinvio, ma solo «se significa posticipare di una decina di giorni e non sine die». Infine la proposta di Marco Pannella: una norma sull’eutanasia. «Sono certo - ha spiegato - che almeno l’80% degli italiani ritenga giusto che una norma sull’eutanasia controllata e legale prenda il posto dell’eutanasia di massa e clandestina che troppo spesso si è costretti a praticare per amore». (m.v.)
===
I socialisti: accuse ingiuste a Beppino

La solidarietà
ROMA. «Esprimiamo la nostra più convinta solidarietà a Beppino Englaro, protagonista e testimone di una drammatica battaglia umana e politica per l’affermazione di un principio di libertà individuale garantito dalla Costituzione ed oggi sottoposto ad un inverosimile ed ingiusto procedimento giudiziario».È quanto si legge in una dichiarazione congiunta firmata dai socialisti Bobo Craxi, Claudio Martelli, Rino Formica, Paolo Pillitteri, Biagio Marzo, Carmelo Conte, Saverio Zavettieri, Ugo Intini, Raffaele Gentile, Carlo Fontana, Nicola Carnovale, Francesco Gennaro, Mauro Del Bue e Franco Simone.«Sul terreno della difesa dei diritti individuali e della laicità dello Stato - prosegue la nota - vogliamo testimoniare e confermare il nostro impegno, che risponde alla radice culturale e storica alla quale oggi ci sentiamo legati, in questi giorni così bui per la libertà del nostro Paese, e testimoniamo, da socialisti, la nostra solidarietà».
===
Il padre della donna in coma per 17 anni: «Torno nel mio Friuli per rispondere di un omicidio, ma la legalità vincerà»

Papà Beppino dai Cc: non mi fermo la mia voce per chi è come Eluana

di TOMMASO CERNO
UDINE. «Questa accusa non mi fermerà. Non prima che la mia voce abbia aiutato chi sta nella stessa condizione di mia figlia Eluana». E’ stanco, ha viaggiato di notte per essere a Udine ieri mattina, Beppino Englaro. Dentro alla caserma dei carabinieri si ferma soltanto dieci minuti, come tutti gli altri tredici indagati. Il tempo di nominare suoi difensori gli avvocati Giuseppe Campeis e Vittorio Angiolini e di essere informato dell’indagine a suo carico: omicidio volontario aggravato dal legame di parentela con Eluana Englaro, sua figlia.
L'ipotesi di reato formulata nei suoi riguardi dal Procuratore Antonio Biancardi, quale atto dovuto, sulla base degli esposti giunti in Procura non lo spaventa. Sa, dentro il suo cuore, che sua figlia è morta il 9 febbraio scorso nella casa di riposo di Udine dopo 17 anni di stato vegetativo persistente nella piena legalità. Lo ripete da sempre. Lo ripetono i suoi avvocati. L’indagine che lo vede sotto inchiesta assieme all’anestesista Amato De Monte che ha guidato l’equipe è destinata, ripetono Campeis e Angiolini, a finire con un pugno di mosche.Ma per ora i carabinieri sono al lavoro. E lo saranno per almeno un mese almeno. Fino a quando saranno pronti i risultati del test tossicologico che, finalmente, sgombrerà il campo dagli ultimi dubbi e dimostrerà, secondo i difensori, che Eluana è morta per lo stop all’alimentazione forzata, come autorizzato dalla Corte d’Appello di Milano. E per nessun altro motivo.Alle 13.15 Englaro lascia la caserma di viale Trieste e sale in macchina con l’avvocato Massimiliano Campeis. «Me l’aspettavo – gli confida –, ma la mia battaglia è stata molto più difficile di quanto non sia questa nuova prova. E quando ho detto che sarei andato fino in fondo, intendevo che avrei rispettato la promessa fatta a mia figlia». E così è pronto a fare di nuovo: «Come potrei, oggi, dopo i diciassette anni che ho passato a lottare assieme a pochi amici, stare zitto sapendo che altre persone vivono quella stessa mia situazione assurda?».Dallo studio di via Dante 4, già assediato da fotografi e telecamere, partiranno ora le memorie difensive che gli indagati, tutti aderenti all’associazione “Per Eluana”, consegneranno alla Procura per spiegare le loro posizioni.Dalla Procura, invece, anche in questo caso la prossima settimana, partiranno le richieste di ascoltare i firmatari degli esposti – sono centinaia – depositati prima e dopo il 9 febbraio, giorno della morte di Eluana.Una volta fuori dalla caserma, Beppino Englaro si è diretto in centro a bordo di un Suv scuro, scortato dai carabinieri. Meta il ristorante Fred in una laterale di via Poscolle. Lì lo attendeva l’ex deputato del Psi, Aldo Gabriele Renzulli, l’uomo che ha reso possibile il trasferimento di Eluana da Lecco, assieme al primario De Monte e al gruppo di amici friulani che hanno aiutato Englaro in questa battaglia. Un colloquio privato sulla nascita del’associazione intitolata alla figlia – di cui faranno parte anche medici del calibro di Giandomenico Borasio e Ignazio Marino – e che papà Beppino presiederà, forse assieme alla nipote Germana. Un’associazione che sta per essere formalizzata e che avrà come missione il dibattito sulla libertà di cura e non solo. Poi, verso le quattro del pomeriggio, la partenza per i suoi monti. Paluzza, paese d’origine, dove Eluana è sepolta. E dove papà Beppino si fermerà per qualche giorno a casa del fratello Armando.
===
L’avvocato udinese assisterà tutti i 14 indagati per omicidio. Al lavoro anche per la nascita dell’associazione “Per Eluana”

Campeis: «Smonteremo tutte le accuse»

I legali al contrattacco: entro una settimana le memorie difensive in Procura

AVVOCATOGiuseppe Campeisdifende Englaroe i 13 volontariaccusati di omicidio volontario
UDINE. Una memoria difensiva per smontare le accuse della Procura di Udine. Quelle accuse di omicidio volontario aggravato rivolte a Beppino Englaro, al primario Amato De Monte e a tutta l’equipe che per l’avvocato Giuseppe Campeis erano attese da tempo. Già il giorno successivo alla morte di Eluana, avvenuta il 9 febbraio scorso, il legale di papà Beppino aveva messo in conto che la Procura – prima o poi – avrebbe indagato per omicidio.E adesso i legali lavorano alla contromossa numero uno. Smontare, pezzo per pezzo, l’ipotesi accusatoria. Vagliare esposto dopo esposto ogni possibile calunnia sia stata rivolta a Beppino Englaro o al suo entourage. E procedere per gradi: prima demolendo la tesi dellomicidio, poi avviando i procedimenti di risarcimento dei danni su chiunque abbia oltrepassato i limiti della legalità. Politici, medici o religiosi che siano. Un atto atteso, dunque, quello dell’indagine «che ci permette di svolgere le nostre attività difensive in contraddittorio», ha spiegato Campeis commentandoo già nelle prime ore l'iniziativa della procura della Repubblica che ha iscritto nel registro degli indagati 14 persone per l'ipotesi di reato di omicidio volontario aggravato per la morte di Eluana Englaro avvenuta il 9 febbraio alla casa di cura “La Quiete” di Udine. «Era un atto atteso - ha aggiunto - solo che, forse, doveva giungere il giorno stesso della morte della donna. Per noi non cambia nulla - ha spiegato Campeis - ora avremo modo di chiarire tutto in contraddittorio. Anzi posso dire che era un atto atteso». Secondo l'avvocato udinese, tuttavia, la Procura della Repubblica di Udine non ha ancora risolto il dubbio «se quanto avvenuto alla Quiete sia stato legittimo oppure no. Per questo che il Procuratore sta lavorando su due fronti».
===
Oltre 100 firme ai banchetti

Coscioni
UDINE. Oltre cento le firme raccolte ieri pomeriggio per chiedere all'amministrazione comunale di istituire un registro dei testamenti biologici. Un'iniziativa voluta dalla cellula Luca Coscioni, che ha organizzato una serie di banchetti da qui fino a fine marzo, ogni sabato pomeriggio a partire dalle 15.30 sotto la galleria Bardelli. Le firme necessarie ci sono già, il tetto minimo è di 50, ma gli appuntamenti proseguono. Ieri il primo, che ha già visto una notevole affluenza, per una petizione che si rivolge solo ai cittadini udinesi. Molti hanno firmato, ma tanti hanno anche solo chiesto informazioni. «Udine non è la città della morte come dice Fontanini – spiega Gianfranco Leonarduzzi, membro della cellula – ma la città del diritto». La petizione, secondo gli organizzatori, tra cui il consigliere Gianni Ortis e il socialista Andrea Castiglione, vuole essere anche uno strumento per contrastare il disegno di legge di cui si sta discutendo in Parlamento. «Vogliamo che il dibattito continui nella pubblica amministrazione e che non cada nel dimenticatoio, a vicenda conclusa», aggiunge il presidente della cellula Luca Osso. (i.g.)
===

L’ex ministro Andreatta restò sette anni in coma

ROMA. «Un grazie riconoscente per la lezione esemplare che ci hanno dato, insegnandoci silenziosamente ma concretamente che la vita è sempre e comunque degna di essere vissuta, anche nelle condizioni più estreme di precarietà». Con queste parole il 29 marzo 2007 monsignor Ernesto Vecchi, vescovo ausiliare di Bologna, si rivolse ai familiari di Beniamino Andreatta in occasione dei suoi funerali. Economista, più volte ministro, esponente di primissimo piano della Democrazia cristiana, tra i fondatori prima del Partito Popolare e poi dell’Ulivo, si era spento tre giorni prima dopo oltre sette anni vissuti in stato vegetativo, tenuto in vita dalle apparecchiature mediche. Era il 15 dicembre 1999 quando, durante le votazioni della Finanziaria, ebbe un grave malore e finì in coma profondo come conseguenza di un’ischemia cerebrale.
===
«Lasciate morire Sharon»

ROMA. «Lasciatelo morire in pace», sostengono diverse associazioni in Israele riferendosi al caso di Ariel Sharon, l’ex premier israeliano, da tre anni in coma irreversibile e ricoverato nel reparto di rieducazione respiratoria dell’ospedale Sheba-Tel Hashomer a Tel Aviv. I medici fanno sapere che Sharon (da poco ha superato gli 81 anni) passa da un’infezione all’altra senza alcuna possibilità di recupero e con una richiesta ultimativa ai familiari dell’ex primo ministro intendono dimetterlo al più presto. La direzione di Sheba-Tel Hashomer sostiene che «in casi simili si viene dimessi entro tre mesi». A rifiutare il suo trasferimento in un’altra struttura di lungodegenza, oppure nella fattoria di famiglia nel deserto del Negev, sono i figli di Sharon, Gilad e Omeri: temono che possano peggiorare le sue condizioni. Sul caso di Sharon anche in Israele sta montando il problema dell’eutanasia con una parte dell’opinione pubblica che ritiene lecito accompagnare l’uomo politico alla morte mentre un’altra parte, i suoi familiari in particolare, si oppone persino a uno spostamento in un altro ospedale. Il giornale “Yediot Ahronot” rivela che il caso di Sharon è stato già portato dall’Associazione Ometz, che si occupa del buon governo degli ospedali e al ministro della Salute israeliano chiedendo di fare in proposito delle necessarie verifiche. Il ricovero di Sharon costa un milione di shekel all’anno (200.000 euro), mentre in un’altra struttura di lungodegenza il costo per le sue cure potrebbe diminuire di un quarto ed essere sostento dalle assicurazioni.Ma a fare scandalo oltre alla permanenza di Sharon a Sheba-Tel Hashomer è l’occupazione di una stanza dell’ospedale vicino a quella del padre da parte del figlio minore Gilad, che la utilizza come un suo ufficio privato, dirigendo i suoi affari e ricevendo i suoi clienti. Gilad è responsabile del patrimonio della famiglia Sharon. «Non è chiaro perchè lo Stato debba finanziare un ufficio a Gilad Sharon», si è lamentato il responsabile di Ometz, Srieh Avneri.Ariel Sharon è stato tra il 2001 e 2006 alla guida di un governo di centro-destra e prima di essere colpito dalla malattia ha fondato il partito centrista Kadima in seguito a una clamorosa scissione dal suo partito Likud, di cui è stato per anni uno dei più prestigiosi leader. Ma in quel periodo è stato anche il protagonista di un’altra impresa che fece clamore, la restituzione di Gaza ai palestinesi. (b.z.)
===
Fagagna. Il conducente d’autobus, dipendente di una cooperativa, accompagnava a casa un disabile, poi importunava la sorella dello stesso: è accusato di violenza sessuale

Venerdì è scattata la trappola degli inquirenti che hanno aspettato un passo falso del sospettato

Avances a una minorenne, arrestato un autista

La giovane racconta tutto ai genitori. E così i Cc sorprendono in flagrante un udinese di 55 anni

FAGAGNA. In quella casa era entrato già diverse volte, per accompagnare uno dei tanti disabili che ogni giorno viaggiavano sul suo pulmino. Ma anche per incontrarne la sorella e importunarla con le sue avances. Finchè, un giorno, la ragazza non ha deciso di raccontare tutto ai genitori e loro, insieme ai carabinieri, di coglierlo in flagranza di reato. É così che Maurizio Bizzaro, 55 anni, di Udine, è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale.
Una sorta d’imboscata, quella “tramata” dai familiari della giovane, ancora minorenne, grazie alla quale i carabinieri della stazione di Fagagna, cui la famiglia si era rivolta alcuni giorni fa, hanno potuto non soltanto trovare conferma di quanto denunciato dalla ragazza, ma anche impedire che l’uomo potesse continuare in tale comportamento.L’epilogo risale al pomeriggio di venerdì. Bizzaro, che dal 2006 lavora come autista per la società cooperativa “Dinsi une man” di Pagnacco, aveva come di consueto riportato nelle rispettive abitazioni il gruppo di disabili residenti nella porzione di territorio di sua competenza. Il giro si sarebbe concluso a Fagagna. Cioè proprio davanti alla casa del fratello della giovane sulla quale, stando all’ipotesi di accusa formulata nei suoi confronti, da qualche tempo aveva messo gli occhi. Erano circa le 16.30. Poi, una volta in sede, avrebbero continuato dedicandosi ad altri servizi.Questa volta, però, ad attenderlo non c’era soltanto la sorella del disabile, ma anche, nascosti in un’altra stanza, i loro genitori e i militari dell’Arma. Era stata proprio la ragazza a confidarsi con mamma e papà, dopo essersi trovata per un paio di volte a tu per tu con l’uomo in situazioni a suo dire spiacevoli. Ed erano stati loro, poi, a denunciare il fatto ai carabinieri e a rendersi disponibili a organizzare l’“appostamento”.Per incastrare l’uomo, che è sposato e ha una figlia, è bastato lasciarlo agire come già aveva fatto nelle precedenti occasioni: suonare alla porta, entrare accompagnando il disabile e rivolgere poi le proprie attenzioni alla sorella, con atteggiamenti che la ragazza e poi anche i carabinieri e il sostituto procuratore della Repubblica di Udine, Alina Rossato, alla quale è stato assegnato il caso, hanno ritenuto qualificabili come violenza sessuale. Da cui, l’ipotesi di reato formulata nei suoi confronti e il trasferimento nella casa circondariale di via Spalato, a Udine.
===
Individuato a 7 giorni dalla rapina grazie a telecamere e testimoni: è un siciliano che vive in città e lavora saltuariamente come operaio. Ancora latitante il secondo malvivente

Preso il bandito del Despar: «Ero disperato per la crisi»

Con un complice aveva assaltato il market di via De Rubeis con una pistola giocattolo sparando a salve

Grazie alle telecamere e alle testimonianze, è bastata una settimana ai carabinieri per individuare uno dei due rapinatori del colpo messo a segno al Despar di via De Rubeis. Si tratta di Daniele Caruso, un 32enne siciliano residente in città che per portarsi via l’incasso non aveva esitato a sparare tre colpi a salve con un’arma giocattolo: l’ho fatto – ha detto – perchè in difficoltà a causa della crisi economica.
Sabato 21, due giovani erano entrati negli alimentari di via De Rubeis poco dopo le 19, quasi in orario di chiusura, e si erano finti normali clienti prelevando una confezione di pesce surgelato e accingendosi a pagarla. Non prima però di aver fatto una sorta di sopralluogo per accertarsi che non ci fossero telecamere a circuito chiuso all’interno del locale. E giunti di fronte all’unica cassa operativa, uno dei due si metteva alle spalle del dipendente afferrandolo per il collo e puntandogli la pistola alla schiena. Di fronte alla reazione del cassiere, lo stesso rapinatore lo aveva gettato per terra e aveva esploso tre colpi, poi risultati a salve. Dopo aver arraffato il bottino, 1.500 euro, i due si erano quindi allontanati a piedi e sempre con il volto scoperto.Immediate le indagini dei Cc del Nucleo operativo e radiomobile che, dopo aver prelevato le impronte digitali, hanno innanzitutto lavorato sulle immagini fornite dalle telecamere esterne a circuito chiuso e quelle installate dal Comune, quindi, comparando quelle immagini alle testimonianze dei dipendenti del negozio e dei passanti che avevano visto i due allontanarsi, avevano tracciato un primo sommario identikit. È stato quindi messo in atto un complesso dispositivo di controllo ad ampio raggio su persone e locali, comprese alcune perquisizioni, una delle quali ha portato al rinvenimento di un’arma giocattolo riproducente una Beretta 92, priva del tappo rosso, simile a quella descritta dai testimoni per effettuare la rapina.Il detentore dell’arma, colui che aveva dunque minacciato e spinto a terra il cassiere, era appunto Daniele Caruso, nato a Dusseldorf, in Germania, ma residente a Siracusa e domiciliato da un paio d’anni a Udine, dove vive in zona Stazione assieme ad altre persone. È incensurato. Risulta lavorare come operaio metalmeccanico, ma non ha un contratto a tempo indeterminato e infatti, nell’ammettere le proprie responsabilità, ha riferito agli inquirenti di essere stato costretto a compiere quel gesto dal gravare della crisi economica in atto che si starebbe ripercuotendo anche sulle sue condizioni personali. Caruso è stato sottoposto a fermo e condotto nel carcere di via Spalato. È difeso d’ufficio dall’avvocato Francesco Dall’Asta, mentre il magistrato che coordina l’operazione è la dottoressa Claudia Finocchiaro. Gli investigatori sono ora al lavoro per individuare il complice. (p.l.)
===
L’Unione degli istriani denuncia: apostrofati da un gruppo di sloveni mentre ricordavamo i nostri martiri

Slogan antifascisti, bufera sulle foibe

Commemorazione bloccata a Divaccia. Menia: Lubiana si scusi

TRIESTE. Una commemorazione organizzata dall'Unione istriani alla foiba di Corgnale di Divaccia, in Slovenia, è stata bloccata ieri da una contromanifestazione di persone che hanno apostrofato i partecipanti come “fascisti”. Lo ha reso noto il presidente dell'associazione di esuli, Massimiliano Lacota, il quale ha precisato che la commemorazione era stata autorizzata dalle autorità slovene. «Eravamo assieme a persone anziane - ha raccontato Lacota - ma davanti alla foiba di Golobivnica un gruppo di 50-60 persone ci ha bloccato l'accesso. Alcuni agenti sloveni hanno ammesso che non avevano l'autorizzazione ma non ci hanno potuto fare niente». Secondo Lacota «dietro questa cosa c'è una “regia” in mano alla minoranza slovena triestina». Una protesta ufficiale è stata presentata al Consolato e all'Ambasciata italiana a Lubiana. La foiba di Golobivnica si trova a 5 chilometri dal valico di Basovizza; in essa furono gettati civili italiani e sloveni, deportati durante l'occupazione jugoslava di Trieste.«La Slovenia si scusi ufficialmente con l'Italia e si vergogni di fronte all'Europa»: chiede il sottosegretario all'Ambiente, Roberto Menia. «Esuli istriani cacciati come sessanta anni fa - osserva Menia - mentre portano fiori sulle foibe dove furono uccisi i loro cari. Quanto accaduto oggi dimostra che in tutta evidenza esiste un passato che non passa e che i nostalgici di Tito e delle foibe esistono al di là e al di qua del confine».Secondo Menia, «preoccupa la connivenza delle autorità e della polizia slovena, anche perchè è evidente che se certi presidenti seminano vento con le loro dichiarazioni, queste sono le tempeste che si raccolgono».

APPROFONDIMENTI DI RASSEGNA STAMPA

(articoli tratti da Messaggero Veneto)

De Monte e infermieri preparano la difesa

Tutti hanno scelto come difensore Campeis: ora la Procura deciderà chi interrogare

IL CASO ENGLARO

Formalizzata l’accusa di omicidio volontario ai 14 indagati per la morte di Eluana Ieri hanno sfilato nel comando dei carabinieri di Udine per tutta la mattinata

di LUANA DE FRANCISCO
INDAGATI
In 14 sotto inchiestaper omicidio volontariodopo la mortedi Eluana
UDINE. Dieci minuti, per nominare i suoi due difensori, eleggere il proprio domicilio ed essere informato dell’inchiesta che lo vede indagato per l’ipotesi di concorso in omicidio volontario aggravato della figlia Eluana. Dieci minuti, per ripercorrere 17 anni di calvario umano e per prepararsi ad affrontare un non meno difficile calvario legale. Per Beppino Englaro, che con gli altri 13 indagati è comparso davanti ai carabinieri del Nucleo investigativo di Udine, quella di ieri è stata l’ennesima giornata campale.Quando il suv Kia Sportage sul quale viaggia papà Beppino arriva davanti alla caserma di viale Trieste sono passate da pochi minuti le 13. Accanto a lui, sul sedile posteriore, c’è l’avvocato Massimiliano Campeis, figlio di Giuseppe, che della vicenda Englaro ha seguito tutte le tappe, fin dal suo sbarco in terra friulana, e che da ieri è il difensore di fiducia di tutte le persone iscritte dalla Procura della Repubblica di Udine nel registro degli indagati. Davanti, al posto di guida e a quello del passeggero, siedono due carabinieri: dalle 15 di lunedì 9, cioè da poche ore prima della morte di Eluana, Englaro è sotto la tutela dell’Arma, come deciso dal Comitato ordine e sicurezza pubblica, a seguito delle numerose minacce rivoltegli dall’ingresso della figlia nella casa di riposo “La Quiete”.Al secondo piano, nell’ufficio del comandante del Nucleo investigativo, tenente Fabio Pasquariello, Englaro si ferma una manciata di minuti appena. Giusto il tempo di sbrigare le formalità richieste dal fascicolo aperto dal procuratore di Udine, Antonio Biancardi. A differenza di tutti gli altri indagati, papà Beppino indica non uno ma due difensori: Giuseppe Campeis, appunto, e il professor Vittorio Angiolini, che già lo aveva assistito a Lecco. E, come tutti gli altri, elegge il proprio domicilio per il procedimento penale nello studio dello stesso Campeis, in via Dante. Niente di più: nessuna dichiarazione nè da parte sua, nè dell’avvocato. Almeno finchè restano all’interno della caserma. Fuori, Campeis farà sapere che nel corso della settimana prossima sarà depositata una memoria difensiva, ricordando come comunque non vi sia fretta, visto che l’esito degli esami tossicologici non si conoscerà prima di un mese e mezzo. Dalla Procura, invece, si apprende che forse già la settimana prossima partiranno le richieste per ascoltare i firmatari degli esposti, sulla base dei quali è stata avviata l’inchiesta, a cominciare da quelli dell’associazione “Verità e Vita”.Prima di Englaro, ad aprire la “sfilata” degli indagati, alle 9, era stato il primario anestesista Amato De Monte, cioè colui che ha guidato l’èquipe medica nell’applicazione del protocollo che, sulla base del decreto della Corte d’appello di Milano, autorizzava la sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione alla donna, in stato vegetativo permanente dal ’92. Diventato a sua volta bersaglio di numerose minacce, anche De Monte è arrivato scortato (la sua tutela è stata affidata alla Digos della Questura di Udine). Poi, convocati a distanza di una ventina di minuti l’uno dall’altro, hanno varcato il cancello anche gli altri indagati, ossia gli infermieri che completavano l’èquipe e che per questo avevano aderito all’associazione “Per Eluana”. Tutti tranne uno, che per ragioni di lavoro ha chiesto di potersi presentare davanti ai carabinieri nel pomeriggio, alle 16. E così, uno dopo l’altro, sono arrivati Cinzia Gori (compagna di De Monte), Dino Buiatti, Rita Maricchio, Maria Marion (che è anche consigliere comunale a Udine del Pd e che è stata l’unica a fermarsi con i numerosi giornalisti “assiepati” fuori dalla caserma per tutta la mattinata), Erika Mazzoccato, Maria Vendramini, Loris Deffendi, l’albanese Stela Fejzolli, Teresa Zanier, Elena Della Negra, Caterina Degano e Cinzia Moreale.
===

Marion: «Io, politica del Pd e infermiera ho agito in coscienza e non ho paura»

Il consigliere Berti chiede la sospensione Interrogazione del Pdl

di GIACOMINA PELLIZZARI
UDINE. «Della mia vita e del mio mestiere faccio quello che la coscienza mi detta, il mio rendermi disponibile ad accompagnare Eluana Englaro nel suo ultimo viaggio va ascritto solo alla sfera professionale e personale, non certo a quella politica». Nel giorno in cui da indagata per concorso in omicidio volontario si reca nella caserma dei carabinieri per nominare il suo legale, la consigliera comunale del Pd che di professione fa l’infermiera, spiega perché ha deciso di affiancare il primario, Amato De Monte, nella stanza della casa di riposo “La Quiete” dove è morta la donna in stato vegetativo da 17 anni.
Con pacatezza e convinzione, la consigliera comunale del Pd, non solo lascia intendere che oggi come allora ridarebbe il suo sostegno a Beppino Englaro, ma respinge gli attacchi che le arriveranno nella prossima seduta del consiglio comunale dai banchi del Pdl. Il consigliere Enrico Berti, infatti, ha già chiesto la sospensione della collega del Pd perché non ha informato l’aula della sua scelta sul caso Eluana.«Proprio perché con Englaro mi ero impegnata alla riservatezza ho ritenuto fino alla fine di non mancare al silenzio» aggiunge la consigliera, nel confessare di aver informato il sindaco, Furio Honsell, qualche giorno prima dell’arrivo di Eluana a Udine. Il vicesindaco, Vincenzo Martines, la segretaria e il capogruppo del Pd, Debora Serracchiani e Agostino Maio, invece, l’hanno saputo quando il percorso per l’interruzione dell’alimentazione e dell’idratazione alla donna in stato vegetativo da 17 anni era già iniziato. «Il partito – riconosce la consigliera – mi è stato vicino». Se non fosse stato per quel risvolto giudiziario, lei l’infermiera che fa della sua professione una ragione di vita, non avrebbe reso pubblico, proprio per una questione di riservatezza, il fatto di aver aiutato Eluana a morire. «Con i colleghi di maggioranza ne ho parlato su invito del sindaco, durante una cena, dopo l’approvazione del bilancio in consiglio comunale. Qualcuno si è stupito, altri hanno detto che potevo essere più esplicita».Oggi, anche in veste di indagata, resta convinta della sua scelta: «Mi sento assolutamente tranquilla. Non c’è niente che possano imputarci se non l’aiuto offerto a questa persona ad andarsene, a fare il suo percorso di fine vita» ha ripetuto, anche ieri, davanti alla caserma dei carabinieri del nucleo investigativo di Udine dopo aver nominato Giuseppe Campeis suo legale di fiducia.«Non c’è assolutamente niente, nessuna contestazione se non quegli atti dovuti, legati ai procedimenti in corso» ha concluso prima di continuare il sul percorso con le stesse convinzioni che aveva prima dell’arrivo di Eluana a Udine.
===

Gottardo: al ministro solo accuse strumentali

Il caso Sacconi
UDINE. «Le denunce di chi vuol far indagare il ministro alla Salute e al Welfare Maurizio Sacconi sono palesemente e politicamente strumentali. Il ministro esercita ed ha esercitato tutte le sue funzioni con grande capacità e senso civico». L’onorevole Isidoro Gottardo interviene così sugli sviluppi della vicenda Englaro relativi al ministro Maurizio Sacconi.«Le decisioni assunte dalla clinica “Città di Udine”, sottoposta per competenza alla piena e autonoma sorveglianza del Servizio sanitario regionale, sono state assunte in piena autonomia - prosegue il parlamentare -, un’autonomia ripetutamente assicurata e garantita dal presidente della Regione che non ha interferito in alcun modo rispetto alla decisione di questa».«Nella vicenda Eluana, così come accertato dalle ispezioni ministeriali, se vi è una inadeguatezza - aggiunge Gottardo, che ha espresso anche solidarietà al ministro - è quella della struttura sanitaria presso la “Quiete” di Udine. La magistratura consentirà ad ogni persona indagata di dimostrare la correttezza del proprio operato».L’auspicio dell’onorevole Gottardo è che «il confronto fra opinioni diverse non si riversi in modo inopportuno sulla autorità giudiziaria già gravata da un pesante carico di lavoro. La comunità regionale del Fvg - conclude - ha bisogno di riconciliarsi e archiviare questa vicenda rimettendo al legislatore la necessità di stabilire regole certe sul testamento biologico».

===
Le immagini di Eluana restituite al fotoreporter

Le fotografie
TRIESTE. Sono state restituite al fotogiornalista Francesco Bruni le foto scattate nella stanza di Eluana Englaro il giorno prima della sua morte, sequestrate dai carabinieri del Nucleo investigativo di Udine. La restituzione è stata disposta dal sostituto procuratore della repubblica di Trieste, Federico Frezza, che non ha convalidato il sequestro. Le foto (in tutto 73) si trovano su un unico cd che - si è saputo dallo stesso Bruni - è stato riconsegnato al fotogiornalista l’altra sera, nella sede del comando provinciale di Trieste dei carabinieri, dove lo stesso Bruni le aveva consegnate nei giorni scorsi, su invito dei militari.Le foto ritraggono la stanza della casa di riposo “La Quiete” di Udine, dove si trovava Eluana, e le persone che erano con lei il pomeriggio di domenica 8 febbraio quando Bruni, assieme alla giornalista della Rai Marinella Chirico, all’anestesista Amato De Monte e all’infermiera Cinzia Gori erano entrati nella stanza della donna, con l’autorizzazione di Beppino Englaro.Il sequestro era stato fatto nell’ambito di indagini nelle quali i carabinieri hanno ipotizzato che i quattro possano aver violato l’articolo 650 del Codice penale (inosservanza dei provvedimenti dell’autorità) in relazione al divieto di introdurre macchine fotografiche nella stanza di Eluana, previsto nel protocollo definito per l’interruzione dell’alimentazione e dell’idratazione della donna.Il pm Frezza, in sede di convalida del sequestro, ha ritenuto «inesistente in radice» l’ipotesi di reato formulata dai carabinieri dal momento che, per lui, il protocollo è una scrittura privata e non esiste alcun provvedimento dell’autorità.
===
Rinviato il bio-testamento. Schifani: ma va fatto

Se ne riparla fra qualche settimana. E Marino insiste: questa legge è inapplicabile

ROMA. Un rinvio sì, ma «non alle calende greche». L’approdo in Aula del provvedimento del governo sul testamento biologico slitta, ma solo di qualche settimana. A precisarlo è il presidente del Senato, Renato Schifani: «I tempi non sono maturi per portare il testo sul testamento biologico il 5 marzo, come avevamo fissato, ma non andremo alle calende greche. Se occorrerà qualche altra settimana la daremo. Il nostro punto di riferimento non è certo la scadenza delle elezioni europee».Intanto, il Pdl si affretta a smentire divisioni interne. «Nel Pdl c’è una posizione largamente unitaria - assicura il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi -, c’è una larghissima convergenza circa il valore della vita, con alcune eccezioni di segno diverso; nel Pd mi sembra che ci sia la situazione opposta». Quanto all’ipotesi di uno slittamento dell’arrivo al Senato del disegno di legge, il ministro ribadisce che non rappresenterebbe un problema a patto che ci sia un «clima costruttivo e che ci sia la rinuncia ad ogni forma di ostruzionismo». Dal canto loro, Bondi e Cicchitto auspicano un’intesa. «Vorrei vivere in un Paese - afferma il ministro dei Beni culturali, Sandro Bondi - in cui non scoppiassero più guerre fra guelfi e ghibellini sul valore della vita e non avvenissero più episodi come quello di una Procura costretta ad aprire un’inchiesta che coinvolge il padre di Eluana. E’ tutto poco civile e per niente cristiano». E anche per il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto «è auspicabile che si arrivi a realizzare delle intese, ad esempio con alcune delle proposte avanzate dal senatore Rutelli».Ed è Francesco Rutelli che, intervenendo al VII congresso del partito radicale, ribadisce: «Serve una soluzione che possa dare una legge giusta che non porti né all’eutanasia né all’accanimento terapeutico». Irremovibile invece nel Pd il senatore Ignazio Marino: «La legge sul testamento biologico proposta dal governo Berlusconi è scritta male, lede la libertà dei cittadini ed è inapplicabile». Intanto Emma Bonino attacca la democratica Dorina Bianchi: «Dice che la vita non è disponibile all’individuo, ma appartiene alla comunità. Le rispondo che ho vissuto troppi anni nei paesi dell’Islam. Così avviene anche lì, dove i capi islamici decidono chi deve suicidarsi facendo un attentato e chi deve vivere». Pronta la replica della senatrice del Pd, capogruppo in commissione sanità dove è all’esame il disegno di legge sul bio-testamento: «La dichiarazione di Emma Bonino mi fa sorridere. Non darei una grande rilevanza anche perchè viene dal congresso dei talebani laici». Bianchi si dice poi favorevole a uno rinvio, ma solo «se significa posticipare di una decina di giorni e non sine die». Infine la proposta di Marco Pannella: una norma sull’eutanasia. «Sono certo - ha spiegato - che almeno l’80% degli italiani ritenga giusto che una norma sull’eutanasia controllata e legale prenda il posto dell’eutanasia di massa e clandestina che troppo spesso si è costretti a praticare per amore». (m.v.)
===
I socialisti: accuse ingiuste a Beppino

La solidarietà
ROMA. «Esprimiamo la nostra più convinta solidarietà a Beppino Englaro, protagonista e testimone di una drammatica battaglia umana e politica per l’affermazione di un principio di libertà individuale garantito dalla Costituzione ed oggi sottoposto ad un inverosimile ed ingiusto procedimento giudiziario».È quanto si legge in una dichiarazione congiunta firmata dai socialisti Bobo Craxi, Claudio Martelli, Rino Formica, Paolo Pillitteri, Biagio Marzo, Carmelo Conte, Saverio Zavettieri, Ugo Intini, Raffaele Gentile, Carlo Fontana, Nicola Carnovale, Francesco Gennaro, Mauro Del Bue e Franco Simone.«Sul terreno della difesa dei diritti individuali e della laicità dello Stato - prosegue la nota - vogliamo testimoniare e confermare il nostro impegno, che risponde alla radice culturale e storica alla quale oggi ci sentiamo legati, in questi giorni così bui per la libertà del nostro Paese, e testimoniamo, da socialisti, la nostra solidarietà».
===
Il padre della donna in coma per 17 anni: «Torno nel mio Friuli per rispondere di un omicidio, ma la legalità vincerà»

Papà Beppino dai Cc: non mi fermo la mia voce per chi è come Eluana

di TOMMASO CERNO
UDINE. «Questa accusa non mi fermerà. Non prima che la mia voce abbia aiutato chi sta nella stessa condizione di mia figlia Eluana». E’ stanco, ha viaggiato di notte per essere a Udine ieri mattina, Beppino Englaro. Dentro alla caserma dei carabinieri si ferma soltanto dieci minuti, come tutti gli altri tredici indagati. Il tempo di nominare suoi difensori gli avvocati Giuseppe Campeis e Vittorio Angiolini e di essere informato dell’indagine a suo carico: omicidio volontario aggravato dal legame di parentela con Eluana Englaro, sua figlia.
L'ipotesi di reato formulata nei suoi riguardi dal Procuratore Antonio Biancardi, quale atto dovuto, sulla base degli esposti giunti in Procura non lo spaventa. Sa, dentro il suo cuore, che sua figlia è morta il 9 febbraio scorso nella casa di riposo di Udine dopo 17 anni di stato vegetativo persistente nella piena legalità. Lo ripete da sempre. Lo ripetono i suoi avvocati. L’indagine che lo vede sotto inchiesta assieme all’anestesista Amato De Monte che ha guidato l’equipe è destinata, ripetono Campeis e Angiolini, a finire con un pugno di mosche.Ma per ora i carabinieri sono al lavoro. E lo saranno per almeno un mese almeno. Fino a quando saranno pronti i risultati del test tossicologico che, finalmente, sgombrerà il campo dagli ultimi dubbi e dimostrerà, secondo i difensori, che Eluana è morta per lo stop all’alimentazione forzata, come autorizzato dalla Corte d’Appello di Milano. E per nessun altro motivo.Alle 13.15 Englaro lascia la caserma di viale Trieste e sale in macchina con l’avvocato Massimiliano Campeis. «Me l’aspettavo – gli confida –, ma la mia battaglia è stata molto più difficile di quanto non sia questa nuova prova. E quando ho detto che sarei andato fino in fondo, intendevo che avrei rispettato la promessa fatta a mia figlia». E così è pronto a fare di nuovo: «Come potrei, oggi, dopo i diciassette anni che ho passato a lottare assieme a pochi amici, stare zitto sapendo che altre persone vivono quella stessa mia situazione assurda?».Dallo studio di via Dante 4, già assediato da fotografi e telecamere, partiranno ora le memorie difensive che gli indagati, tutti aderenti all’associazione “Per Eluana”, consegneranno alla Procura per spiegare le loro posizioni.Dalla Procura, invece, anche in questo caso la prossima settimana, partiranno le richieste di ascoltare i firmatari degli esposti – sono centinaia – depositati prima e dopo il 9 febbraio, giorno della morte di Eluana.Una volta fuori dalla caserma, Beppino Englaro si è diretto in centro a bordo di un Suv scuro, scortato dai carabinieri. Meta il ristorante Fred in una laterale di via Poscolle. Lì lo attendeva l’ex deputato del Psi, Aldo Gabriele Renzulli, l’uomo che ha reso possibile il trasferimento di Eluana da Lecco, assieme al primario De Monte e al gruppo di amici friulani che hanno aiutato Englaro in questa battaglia. Un colloquio privato sulla nascita del’associazione intitolata alla figlia – di cui faranno parte anche medici del calibro di Giandomenico Borasio e Ignazio Marino – e che papà Beppino presiederà, forse assieme alla nipote Germana. Un’associazione che sta per essere formalizzata e che avrà come missione il dibattito sulla libertà di cura e non solo. Poi, verso le quattro del pomeriggio, la partenza per i suoi monti. Paluzza, paese d’origine, dove Eluana è sepolta. E dove papà Beppino si fermerà per qualche giorno a casa del fratello Armando.
===
L’avvocato udinese assisterà tutti i 14 indagati per omicidio. Al lavoro anche per la nascita dell’associazione “Per Eluana”

Campeis: «Smonteremo tutte le accuse»

I legali al contrattacco: entro una settimana le memorie difensive in Procura

AVVOCATOGiuseppe Campeisdifende Englaroe i 13 volontariaccusati di omicidio volontario
UDINE. Una memoria difensiva per smontare le accuse della Procura di Udine. Quelle accuse di omicidio volontario aggravato rivolte a Beppino Englaro, al primario Amato De Monte e a tutta l’equipe che per l’avvocato Giuseppe Campeis erano attese da tempo. Già il giorno successivo alla morte di Eluana, avvenuta il 9 febbraio scorso, il legale di papà Beppino aveva messo in conto che la Procura – prima o poi – avrebbe indagato per omicidio.E adesso i legali lavorano alla contromossa numero uno. Smontare, pezzo per pezzo, l’ipotesi accusatoria. Vagliare esposto dopo esposto ogni possibile calunnia sia stata rivolta a Beppino Englaro o al suo entourage. E procedere per gradi: prima demolendo la tesi dellomicidio, poi avviando i procedimenti di risarcimento dei danni su chiunque abbia oltrepassato i limiti della legalità. Politici, medici o religiosi che siano. Un atto atteso, dunque, quello dell’indagine «che ci permette di svolgere le nostre attività difensive in contraddittorio», ha spiegato Campeis commentandoo già nelle prime ore l'iniziativa della procura della Repubblica che ha iscritto nel registro degli indagati 14 persone per l'ipotesi di reato di omicidio volontario aggravato per la morte di Eluana Englaro avvenuta il 9 febbraio alla casa di cura “La Quiete” di Udine. «Era un atto atteso - ha aggiunto - solo che, forse, doveva giungere il giorno stesso della morte della donna. Per noi non cambia nulla - ha spiegato Campeis - ora avremo modo di chiarire tutto in contraddittorio. Anzi posso dire che era un atto atteso». Secondo l'avvocato udinese, tuttavia, la Procura della Repubblica di Udine non ha ancora risolto il dubbio «se quanto avvenuto alla Quiete sia stato legittimo oppure no. Per questo che il Procuratore sta lavorando su due fronti».
===
Oltre 100 firme ai banchetti

Coscioni
UDINE. Oltre cento le firme raccolte ieri pomeriggio per chiedere all'amministrazione comunale di istituire un registro dei testamenti biologici. Un'iniziativa voluta dalla cellula Luca Coscioni, che ha organizzato una serie di banchetti da qui fino a fine marzo, ogni sabato pomeriggio a partire dalle 15.30 sotto la galleria Bardelli. Le firme necessarie ci sono già, il tetto minimo è di 50, ma gli appuntamenti proseguono. Ieri il primo, che ha già visto una notevole affluenza, per una petizione che si rivolge solo ai cittadini udinesi. Molti hanno firmato, ma tanti hanno anche solo chiesto informazioni. «Udine non è la città della morte come dice Fontanini – spiega Gianfranco Leonarduzzi, membro della cellula – ma la città del diritto». La petizione, secondo gli organizzatori, tra cui il consigliere Gianni Ortis e il socialista Andrea Castiglione, vuole essere anche uno strumento per contrastare il disegno di legge di cui si sta discutendo in Parlamento. «Vogliamo che il dibattito continui nella pubblica amministrazione e che non cada nel dimenticatoio, a vicenda conclusa», aggiunge il presidente della cellula Luca Osso. (i.g.)
===

L’ex ministro Andreatta restò sette anni in coma

ROMA. «Un grazie riconoscente per la lezione esemplare che ci hanno dato, insegnandoci silenziosamente ma concretamente che la vita è sempre e comunque degna di essere vissuta, anche nelle condizioni più estreme di precarietà». Con queste parole il 29 marzo 2007 monsignor Ernesto Vecchi, vescovo ausiliare di Bologna, si rivolse ai familiari di Beniamino Andreatta in occasione dei suoi funerali. Economista, più volte ministro, esponente di primissimo piano della Democrazia cristiana, tra i fondatori prima del Partito Popolare e poi dell’Ulivo, si era spento tre giorni prima dopo oltre sette anni vissuti in stato vegetativo, tenuto in vita dalle apparecchiature mediche. Era il 15 dicembre 1999 quando, durante le votazioni della Finanziaria, ebbe un grave malore e finì in coma profondo come conseguenza di un’ischemia cerebrale.
===
«Lasciate morire Sharon»

ROMA. «Lasciatelo morire in pace», sostengono diverse associazioni in Israele riferendosi al caso di Ariel Sharon, l’ex premier israeliano, da tre anni in coma irreversibile e ricoverato nel reparto di rieducazione respiratoria dell’ospedale Sheba-Tel Hashomer a Tel Aviv. I medici fanno sapere che Sharon (da poco ha superato gli 81 anni) passa da un’infezione all’altra senza alcuna possibilità di recupero e con una richiesta ultimativa ai familiari dell’ex primo ministro intendono dimetterlo al più presto. La direzione di Sheba-Tel Hashomer sostiene che «in casi simili si viene dimessi entro tre mesi». A rifiutare il suo trasferimento in un’altra struttura di lungodegenza, oppure nella fattoria di famiglia nel deserto del Negev, sono i figli di Sharon, Gilad e Omeri: temono che possano peggiorare le sue condizioni. Sul caso di Sharon anche in Israele sta montando il problema dell’eutanasia con una parte dell’opinione pubblica che ritiene lecito accompagnare l’uomo politico alla morte mentre un’altra parte, i suoi familiari in particolare, si oppone persino a uno spostamento in un altro ospedale. Il giornale “Yediot Ahronot” rivela che il caso di Sharon è stato già portato dall’Associazione Ometz, che si occupa del buon governo degli ospedali e al ministro della Salute israeliano chiedendo di fare in proposito delle necessarie verifiche. Il ricovero di Sharon costa un milione di shekel all’anno (200.000 euro), mentre in un’altra struttura di lungodegenza il costo per le sue cure potrebbe diminuire di un quarto ed essere sostento dalle assicurazioni.Ma a fare scandalo oltre alla permanenza di Sharon a Sheba-Tel Hashomer è l’occupazione di una stanza dell’ospedale vicino a quella del padre da parte del figlio minore Gilad, che la utilizza come un suo ufficio privato, dirigendo i suoi affari e ricevendo i suoi clienti. Gilad è responsabile del patrimonio della famiglia Sharon. «Non è chiaro perchè lo Stato debba finanziare un ufficio a Gilad Sharon», si è lamentato il responsabile di Ometz, Srieh Avneri.Ariel Sharon è stato tra il 2001 e 2006 alla guida di un governo di centro-destra e prima di essere colpito dalla malattia ha fondato il partito centrista Kadima in seguito a una clamorosa scissione dal suo partito Likud, di cui è stato per anni uno dei più prestigiosi leader. Ma in quel periodo è stato anche il protagonista di un’altra impresa che fece clamore, la restituzione di Gaza ai palestinesi. (b.z.)
===
Fagagna. Il conducente d’autobus, dipendente di una cooperativa, accompagnava a casa un disabile, poi importunava la sorella dello stesso: è accusato di violenza sessuale

Venerdì è scattata la trappola degli inquirenti che hanno aspettato un passo falso del sospettato

Avances a una minorenne, arrestato un autista

La giovane racconta tutto ai genitori. E così i Cc sorprendono in flagrante un udinese di 55 anni

FAGAGNA. In quella casa era entrato già diverse volte, per accompagnare uno dei tanti disabili che ogni giorno viaggiavano sul suo pulmino. Ma anche per incontrarne la sorella e importunarla con le sue avances. Finchè, un giorno, la ragazza non ha deciso di raccontare tutto ai genitori e loro, insieme ai carabinieri, di coglierlo in flagranza di reato. É così che Maurizio Bizzaro, 55 anni, di Udine, è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale.
Una sorta d’imboscata, quella “tramata” dai familiari della giovane, ancora minorenne, grazie alla quale i carabinieri della stazione di Fagagna, cui la famiglia si era rivolta alcuni giorni fa, hanno potuto non soltanto trovare conferma di quanto denunciato dalla ragazza, ma anche impedire che l’uomo potesse continuare in tale comportamento.L’epilogo risale al pomeriggio di venerdì. Bizzaro, che dal 2006 lavora come autista per la società cooperativa “Dinsi une man” di Pagnacco, aveva come di consueto riportato nelle rispettive abitazioni il gruppo di disabili residenti nella porzione di territorio di sua competenza. Il giro si sarebbe concluso a Fagagna. Cioè proprio davanti alla casa del fratello della giovane sulla quale, stando all’ipotesi di accusa formulata nei suoi confronti, da qualche tempo aveva messo gli occhi. Erano circa le 16.30. Poi, una volta in sede, avrebbero continuato dedicandosi ad altri servizi.Questa volta, però, ad attenderlo non c’era soltanto la sorella del disabile, ma anche, nascosti in un’altra stanza, i loro genitori e i militari dell’Arma. Era stata proprio la ragazza a confidarsi con mamma e papà, dopo essersi trovata per un paio di volte a tu per tu con l’uomo in situazioni a suo dire spiacevoli. Ed erano stati loro, poi, a denunciare il fatto ai carabinieri e a rendersi disponibili a organizzare l’“appostamento”.Per incastrare l’uomo, che è sposato e ha una figlia, è bastato lasciarlo agire come già aveva fatto nelle precedenti occasioni: suonare alla porta, entrare accompagnando il disabile e rivolgere poi le proprie attenzioni alla sorella, con atteggiamenti che la ragazza e poi anche i carabinieri e il sostituto procuratore della Repubblica di Udine, Alina Rossato, alla quale è stato assegnato il caso, hanno ritenuto qualificabili come violenza sessuale. Da cui, l’ipotesi di reato formulata nei suoi confronti e il trasferimento nella casa circondariale di via Spalato, a Udine.
===
Individuato a 7 giorni dalla rapina grazie a telecamere e testimoni: è un siciliano che vive in città e lavora saltuariamente come operaio. Ancora latitante il secondo malvivente

Preso il bandito del Despar: «Ero disperato per la crisi»

Con un complice aveva assaltato il market di via De Rubeis con una pistola giocattolo sparando a salve

Grazie alle telecamere e alle testimonianze, è bastata una settimana ai carabinieri per individuare uno dei due rapinatori del colpo messo a segno al Despar di via De Rubeis. Si tratta di Daniele Caruso, un 32enne siciliano residente in città che per portarsi via l’incasso non aveva esitato a sparare tre colpi a salve con un’arma giocattolo: l’ho fatto – ha detto – perchè in difficoltà a causa della crisi economica.
Sabato 21, due giovani erano entrati negli alimentari di via De Rubeis poco dopo le 19, quasi in orario di chiusura, e si erano finti normali clienti prelevando una confezione di pesce surgelato e accingendosi a pagarla. Non prima però di aver fatto una sorta di sopralluogo per accertarsi che non ci fossero telecamere a circuito chiuso all’interno del locale. E giunti di fronte all’unica cassa operativa, uno dei due si metteva alle spalle del dipendente afferrandolo per il collo e puntandogli la pistola alla schiena. Di fronte alla reazione del cassiere, lo stesso rapinatore lo aveva gettato per terra e aveva esploso tre colpi, poi risultati a salve. Dopo aver arraffato il bottino, 1.500 euro, i due si erano quindi allontanati a piedi e sempre con il volto scoperto.Immediate le indagini dei Cc del Nucleo operativo e radiomobile che, dopo aver prelevato le impronte digitali, hanno innanzitutto lavorato sulle immagini fornite dalle telecamere esterne a circuito chiuso e quelle installate dal Comune, quindi, comparando quelle immagini alle testimonianze dei dipendenti del negozio e dei passanti che avevano visto i due allontanarsi, avevano tracciato un primo sommario identikit. È stato quindi messo in atto un complesso dispositivo di controllo ad ampio raggio su persone e locali, comprese alcune perquisizioni, una delle quali ha portato al rinvenimento di un’arma giocattolo riproducente una Beretta 92, priva del tappo rosso, simile a quella descritta dai testimoni per effettuare la rapina.Il detentore dell’arma, colui che aveva dunque minacciato e spinto a terra il cassiere, era appunto Daniele Caruso, nato a Dusseldorf, in Germania, ma residente a Siracusa e domiciliato da un paio d’anni a Udine, dove vive in zona Stazione assieme ad altre persone. È incensurato. Risulta lavorare come operaio metalmeccanico, ma non ha un contratto a tempo indeterminato e infatti, nell’ammettere le proprie responsabilità, ha riferito agli inquirenti di essere stato costretto a compiere quel gesto dal gravare della crisi economica in atto che si starebbe ripercuotendo anche sulle sue condizioni personali. Caruso è stato sottoposto a fermo e condotto nel carcere di via Spalato. È difeso d’ufficio dall’avvocato Francesco Dall’Asta, mentre il magistrato che coordina l’operazione è la dottoressa Claudia Finocchiaro. Gli investigatori sono ora al lavoro per individuare il complice. (p.l.)
===
L’Unione degli istriani denuncia: apostrofati da un gruppo di sloveni mentre ricordavamo i nostri martiri

Slogan antifascisti, bufera sulle foibe

Commemorazione bloccata a Divaccia. Menia: Lubiana si scusi

TRIESTE. Una commemorazione organizzata dall'Unione istriani alla foiba di Corgnale di Divaccia, in Slovenia, è stata bloccata ieri da una contromanifestazione di persone che hanno apostrofato i partecipanti come “fascisti”. Lo ha reso noto il presidente dell'associazione di esuli, Massimiliano Lacota, il quale ha precisato che la commemorazione era stata autorizzata dalle autorità slovene. «Eravamo assieme a persone anziane - ha raccontato Lacota - ma davanti alla foiba di Golobivnica un gruppo di 50-60 persone ci ha bloccato l'accesso. Alcuni agenti sloveni hanno ammesso che non avevano l'autorizzazione ma non ci hanno potuto fare niente». Secondo Lacota «dietro questa cosa c'è una “regia” in mano alla minoranza slovena triestina». Una protesta ufficiale è stata presentata al Consolato e all'Ambasciata italiana a Lubiana. La foiba di Golobivnica si trova a 5 chilometri dal valico di Basovizza; in essa furono gettati civili italiani e sloveni, deportati durante l'occupazione jugoslava di Trieste.«La Slovenia si scusi ufficialmente con l'Italia e si vergogni di fronte all'Europa»: chiede il sottosegretario all'Ambiente, Roberto Menia. «Esuli istriani cacciati come sessanta anni fa - osserva Menia - mentre portano fiori sulle foibe dove furono uccisi i loro cari. Quanto accaduto oggi dimostra che in tutta evidenza esiste un passato che non passa e che i nostalgici di Tito e delle foibe esistono al di là e al di qua del confine».Secondo Menia, «preoccupa la connivenza delle autorità e della polizia slovena, anche perchè è evidente che se certi presidenti seminano vento con le loro dichiarazioni, queste sono le tempeste che si raccolgono».