"SFUEI DAL FRIÛL LIBAR - IL GIORNALE DEL FRIULI LIBERO". INDIRIZZO INTERNET http://www.ilgiornaledelfriuli.net EDIZIONE ON LINE DELLA TESTATA ISCRITTA COME GIORNALE QUOTIDIANO ON LINE, A STAMPA, RADIOFONICO E TELEVISIVO NEL REGISTRO DEL TRIBUNALE DI UDINE IN DATA 8 APRILE 2009 AL N. 9/2009. Si pubblica dal 25 novembre 2008. Proprietario: Alberto di Caporiacco. Direttore responsabile: Alberto di Caporiacco. Sede di rappresentanza in Udine, piazza S. Giacomo 11/16, 2. piano.

SFUEI DAL FRIÛL LIBAR. ULTIMO AGGIORNAMENTO ORE 11.46 DI MERCOLEDI' 15 APRILE.

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Notizie del giorno e l'archivio completo cronologico del giornale

domenica 1 febbraio 2009

PILLOLE FRIULANE (ma anche triestine): SONO LE ORE 21.00

18:50 - giovane immigrato ferito da colpo fucile a udine
(ANSA) - UDINE, 1 FEB - Un cittadino bengalese di 18 anni e' stato lievemente ferito a una spalla da un colpo di fucile in un quartiere di Udine. Il colpo, verosimilmente sparato da un fucile ad aria compressa, ha causato al giovane una ferita alla spalla, giudicata guaribile in una decina di giorni. L'episodio si e' verificato in un quartiere residenziale alla periferia nord del capoluogo friulano, dove il giovane non risiede e dove stava camminando per strada assieme a un connazionale. (ANSA). BUO

17:19 - eluana: attesa risposta da udine, dibattito in consiglio fvg
(ANSA) - TRIESTE, 1 FEB - Si apre domani una settimana decisiva sul caso di Eluana Englaro, sia per la struttura disponibile all'accoglienza della donna in stato vegetativo, a Udine, sia per le istituzioni del Friuli Venezia Giulia. Mantiene il silenzio stampa la casa di riposo ''La Quiete'' di Udine, ancora alle prese con gli accertamenti legislativi e normativi, dopo l'indirizzo positivo pronunciato dal Consiglio d'amministrazione. Al Consiglio regionale, domani, verra' infine discussa un'interrogazione a risposta urgente presentata dal capogruppo Udc, Edoardo Sasco, che chiede al presidente regionale se esistano vincoli tra la ''Quiete'' e il ministero della Sanita' e se abbia i requisiti per protocolli complessi come quello che si prospetta per porre fine all'esistenza di Eluana. (ANSA). BUO

13:16 - maltempo: fvg; nevicate deboli in pianura, pericolo ghiaccio
(ANSA) - TRIESTE, 1 FEB - Sul Friuli Venezia Giulia nevica debolmente in pianura, ma dal pomeriggio e da domani la neve si trasformera' in pioggia, lasciando solo qualche pericolo per la formazione di ghiaccio durante la notte. Lo rende noto l'Osservatorio meteorologico dell'Arpa regionale, che prevede per il pomeriggio una prosecuzione delle precipitazioni nevose, fin sulle localita' della costa come Trieste e Grado, ma con temperature in progressivo rialzo sopra lo zero. Qualche problema per il ghiaccio a terra potrebbe verificarsi in particolare sul Carso triestino, dove soffia ancora Bora moderata, ma in attenuazione a partire da domani. (ANSA). BUO

PILLOLE FRIULANE (ma anche triestine): SONO LE ORE 21.00

18:50 - giovane immigrato ferito da colpo fucile a udine
(ANSA) - UDINE, 1 FEB - Un cittadino bengalese di 18 anni e' stato lievemente ferito a una spalla da un colpo di fucile in un quartiere di Udine. Il colpo, verosimilmente sparato da un fucile ad aria compressa, ha causato al giovane una ferita alla spalla, giudicata guaribile in una decina di giorni. L'episodio si e' verificato in un quartiere residenziale alla periferia nord del capoluogo friulano, dove il giovane non risiede e dove stava camminando per strada assieme a un connazionale. (ANSA). BUO

17:19 - eluana: attesa risposta da udine, dibattito in consiglio fvg
(ANSA) - TRIESTE, 1 FEB - Si apre domani una settimana decisiva sul caso di Eluana Englaro, sia per la struttura disponibile all'accoglienza della donna in stato vegetativo, a Udine, sia per le istituzioni del Friuli Venezia Giulia. Mantiene il silenzio stampa la casa di riposo ''La Quiete'' di Udine, ancora alle prese con gli accertamenti legislativi e normativi, dopo l'indirizzo positivo pronunciato dal Consiglio d'amministrazione. Al Consiglio regionale, domani, verra' infine discussa un'interrogazione a risposta urgente presentata dal capogruppo Udc, Edoardo Sasco, che chiede al presidente regionale se esistano vincoli tra la ''Quiete'' e il ministero della Sanita' e se abbia i requisiti per protocolli complessi come quello che si prospetta per porre fine all'esistenza di Eluana. (ANSA). BUO

13:16 - maltempo: fvg; nevicate deboli in pianura, pericolo ghiaccio
(ANSA) - TRIESTE, 1 FEB - Sul Friuli Venezia Giulia nevica debolmente in pianura, ma dal pomeriggio e da domani la neve si trasformera' in pioggia, lasciando solo qualche pericolo per la formazione di ghiaccio durante la notte. Lo rende noto l'Osservatorio meteorologico dell'Arpa regionale, che prevede per il pomeriggio una prosecuzione delle precipitazioni nevose, fin sulle localita' della costa come Trieste e Grado, ma con temperature in progressivo rialzo sopra lo zero. Qualche problema per il ghiaccio a terra potrebbe verificarsi in particolare sul Carso triestino, dove soffia ancora Bora moderata, ma in attenuazione a partire da domani. (ANSA). BUO

PILLOLE FRIULANE (ma anche triestine): SONO LE ORE 21.00

18:50 - giovane immigrato ferito da colpo fucile a udine
(ANSA) - UDINE, 1 FEB - Un cittadino bengalese di 18 anni e' stato lievemente ferito a una spalla da un colpo di fucile in un quartiere di Udine. Il colpo, verosimilmente sparato da un fucile ad aria compressa, ha causato al giovane una ferita alla spalla, giudicata guaribile in una decina di giorni. L'episodio si e' verificato in un quartiere residenziale alla periferia nord del capoluogo friulano, dove il giovane non risiede e dove stava camminando per strada assieme a un connazionale. (ANSA). BUO

17:19 - eluana: attesa risposta da udine, dibattito in consiglio fvg
(ANSA) - TRIESTE, 1 FEB - Si apre domani una settimana decisiva sul caso di Eluana Englaro, sia per la struttura disponibile all'accoglienza della donna in stato vegetativo, a Udine, sia per le istituzioni del Friuli Venezia Giulia. Mantiene il silenzio stampa la casa di riposo ''La Quiete'' di Udine, ancora alle prese con gli accertamenti legislativi e normativi, dopo l'indirizzo positivo pronunciato dal Consiglio d'amministrazione. Al Consiglio regionale, domani, verra' infine discussa un'interrogazione a risposta urgente presentata dal capogruppo Udc, Edoardo Sasco, che chiede al presidente regionale se esistano vincoli tra la ''Quiete'' e il ministero della Sanita' e se abbia i requisiti per protocolli complessi come quello che si prospetta per porre fine all'esistenza di Eluana. (ANSA). BUO

13:16 - maltempo: fvg; nevicate deboli in pianura, pericolo ghiaccio
(ANSA) - TRIESTE, 1 FEB - Sul Friuli Venezia Giulia nevica debolmente in pianura, ma dal pomeriggio e da domani la neve si trasformera' in pioggia, lasciando solo qualche pericolo per la formazione di ghiaccio durante la notte. Lo rende noto l'Osservatorio meteorologico dell'Arpa regionale, che prevede per il pomeriggio una prosecuzione delle precipitazioni nevose, fin sulle localita' della costa come Trieste e Grado, ma con temperature in progressivo rialzo sopra lo zero. Qualche problema per il ghiaccio a terra potrebbe verificarsi in particolare sul Carso triestino, dove soffia ancora Bora moderata, ma in attenuazione a partire da domani. (ANSA). BUO

METEO. I DATI INTEGRATI DEL MESE DI GENNAIO 2009


I dati si riferiscono al periodo 1-31 gennaio 2009 rilevati dalla stazione di Udine-Sant'Osvaldo.


Il totale delle precipitazioni mensili è stato di 130,2 millimetri con un picco di 64,7 millimetri in un giorno solo (20 gennaio).

12 su 31 le giornate del mese con precipitazioni: 1,2,7,8,14,18,19,20,21,23,26,27 gennaio.

Il valore medio delle temperature minime è stato di -0,5° con un minimo assoluto di -7.6° (temperatura minima del mese rilevata) il 4 gennaio.

Il valore medio delle temperature massime è stato di 8.0° con un massimo assoluto di 12.2° (temperatura massima del mese rilevata) il 13 gennaio.

La temperatura media mensile è stata di 3.9°

L'umidità media mensile è stata del 72%. Ovviamente l'umidità è stata vicina al 100% nelle giornate di pioggia, mentre la giornata più asciutta è stata l'11 gennaio con appena il 24% di umidità atmosferica.

Il vento medio mensile è stato pari a 8,8 kmh.

Il valore medio del vento massimo è stato di 27,9 kmh con un picco di 54 kmh l'8 gennaio.

Il valore cumulato della radiazione globale (effetto dei raggi solari) è stato di 146.242 KJ/metro quadro. L'indice medio è stato pari a 4717 KJ/metro quadro/giorno, con un picco di 7545 KJ/metro quadro il 30 gennaio, giornata più soleggiata.

Va ricordato che vi è stato un marcato allungamento del periodo di insolazione, posto che le giornate vanno allungandosi quotidianamente dopo il solstizio invernale.


Ai molti che ritengono che il gennaio 2009 sia stato particolarmente freddo diciamo che lo è stato, ma con valori decisamente nella media delle rilevazioni degli ultimi 5 anni.

Gennaio 2009 (temperatura media 3.9°) è stato mediamente di 1.6° più freddo del gennaio 2008 (tm 5.5°), di 2.5° più freddo del gennaio 2007 (tm 6.4°), ma più caldo di 1.2° rispetto al freddissimo gennaio 2006 (tm 2.7°) e più caldo di 1.0° anche del gennaio 2005 (tm 2.9°).


E dunque, concludendo, nel periodo 2005-2009 il mese di gennaio più freddo è stato nel 2006 (tm 2.7°) e il più caldo nel 2007 (tm 6.4°).

METEO. I DATI INTEGRATI DEL MESE DI GENNAIO 2009


I dati si riferiscono al periodo 1-31 gennaio 2009 rilevati dalla stazione di Udine-Sant'Osvaldo.


Il totale delle precipitazioni mensili è stato di 130,2 millimetri con un picco di 64,7 millimetri in un giorno solo (20 gennaio).

12 su 31 le giornate del mese con precipitazioni: 1,2,7,8,14,18,19,20,21,23,26,27 gennaio.

Il valore medio delle temperature minime è stato di -0,5° con un minimo assoluto di -7.6° (temperatura minima del mese rilevata) il 4 gennaio.

Il valore medio delle temperature massime è stato di 8.0° con un massimo assoluto di 12.2° (temperatura massima del mese rilevata) il 13 gennaio.

La temperatura media mensile è stata di 3.9°

L'umidità media mensile è stata del 72%. Ovviamente l'umidità è stata vicina al 100% nelle giornate di pioggia, mentre la giornata più asciutta è stata l'11 gennaio con appena il 24% di umidità atmosferica.

Il vento medio mensile è stato pari a 8,8 kmh.

Il valore medio del vento massimo è stato di 27,9 kmh con un picco di 54 kmh l'8 gennaio.

Il valore cumulato della radiazione globale (effetto dei raggi solari) è stato di 146.242 KJ/metro quadro. L'indice medio è stato pari a 4717 KJ/metro quadro/giorno, con un picco di 7545 KJ/metro quadro il 30 gennaio, giornata più soleggiata.

Va ricordato che vi è stato un marcato allungamento del periodo di insolazione, posto che le giornate vanno allungandosi quotidianamente dopo il solstizio invernale.


Ai molti che ritengono che il gennaio 2009 sia stato particolarmente freddo diciamo che lo è stato, ma con valori decisamente nella media delle rilevazioni degli ultimi 5 anni.

Gennaio 2009 (temperatura media 3.9°) è stato mediamente di 1.6° più freddo del gennaio 2008 (tm 5.5°), di 2.5° più freddo del gennaio 2007 (tm 6.4°), ma più caldo di 1.2° rispetto al freddissimo gennaio 2006 (tm 2.7°) e più caldo di 1.0° anche del gennaio 2005 (tm 2.9°).


E dunque, concludendo, nel periodo 2005-2009 il mese di gennaio più freddo è stato nel 2006 (tm 2.7°) e il più caldo nel 2007 (tm 6.4°).

METEO. I DATI INTEGRATI DEL MESE DI GENNAIO 2009


I dati si riferiscono al periodo 1-31 gennaio 2009 rilevati dalla stazione di Udine-Sant'Osvaldo.


Il totale delle precipitazioni mensili è stato di 130,2 millimetri con un picco di 64,7 millimetri in un giorno solo (20 gennaio).

12 su 31 le giornate del mese con precipitazioni: 1,2,7,8,14,18,19,20,21,23,26,27 gennaio.

Il valore medio delle temperature minime è stato di -0,5° con un minimo assoluto di -7.6° (temperatura minima del mese rilevata) il 4 gennaio.

Il valore medio delle temperature massime è stato di 8.0° con un massimo assoluto di 12.2° (temperatura massima del mese rilevata) il 13 gennaio.

La temperatura media mensile è stata di 3.9°

L'umidità media mensile è stata del 72%. Ovviamente l'umidità è stata vicina al 100% nelle giornate di pioggia, mentre la giornata più asciutta è stata l'11 gennaio con appena il 24% di umidità atmosferica.

Il vento medio mensile è stato pari a 8,8 kmh.

Il valore medio del vento massimo è stato di 27,9 kmh con un picco di 54 kmh l'8 gennaio.

Il valore cumulato della radiazione globale (effetto dei raggi solari) è stato di 146.242 KJ/metro quadro. L'indice medio è stato pari a 4717 KJ/metro quadro/giorno, con un picco di 7545 KJ/metro quadro il 30 gennaio, giornata più soleggiata.

Va ricordato che vi è stato un marcato allungamento del periodo di insolazione, posto che le giornate vanno allungandosi quotidianamente dopo il solstizio invernale.


Ai molti che ritengono che il gennaio 2009 sia stato particolarmente freddo diciamo che lo è stato, ma con valori decisamente nella media delle rilevazioni degli ultimi 5 anni.

Gennaio 2009 (temperatura media 3.9°) è stato mediamente di 1.6° più freddo del gennaio 2008 (tm 5.5°), di 2.5° più freddo del gennaio 2007 (tm 6.4°), ma più caldo di 1.2° rispetto al freddissimo gennaio 2006 (tm 2.7°) e più caldo di 1.0° anche del gennaio 2005 (tm 2.9°).


E dunque, concludendo, nel periodo 2005-2009 il mese di gennaio più freddo è stato nel 2006 (tm 2.7°) e il più caldo nel 2007 (tm 6.4°).

RISIT D'AUR O RISIT DAùR... THIS IS THE QUESTION. RIFLESSIONI SEMISERIE SULLA ELITARIA E ASSAI POCO POPOLARESCA NONINOFEST DI PERCOTO.


Risit d'aur o risit daùr, questo è il problema...


Le cronache dei giornali riferiscono dello svolgimento del premio Nonino, al quale erano presenti Illy e Honsell, amoreggianti, e assente il presidente Tondo. E già questo potrebbe dare la stura a tanti commenti. Ma il punto è un altro.


Non so quanto abbiano senso premi che costringono la gente un pochino "studiata" (alla quale considero appartenere) a svolgere affannose ricerche per capire chi siano i premiati. Premi 'astrali', 'siderali', di gente totalmente sconosciuta ai comuni mortali a me sembrano un parlarsi addosso. Come vorrei sapere chi è il signor "Malgari di Carnia" (è forse un nobile?) al quale è stato attribuito uno dei premi. Da un lato si punta a una microindividuazione dei premiati, costringendo - appunto - ad affannose ricerche e sembra ci sia, tra l'altro, una sorta di ossessione a individuare quale premiato un nominativo spesso impronunciabile. Dall'altro si premia una categoria generalizzata alla quale potrei appartenere anch'io, quale 'simpatizzante' dei malgari. Immaginiamo allora che i prossimi premi potrebbero essere dati ai coltellinai di Maniago, ai sediaioli di Manzano, ai pescatori di Marano e, perché no, alle operatrici sessuali friulane, assurte recentemente agli onori delle cronache giornalistiche e pubblicizzate quotidianamente, con annunci a pagamento, sulla stampa locale.

Già tempo fa ironizzai che, più che un Risit d'aur, a me pare un Risit daùr...

RISIT D'AUR O RISIT DAùR... THIS IS THE QUESTION. RIFLESSIONI SEMISERIE SULLA ELITARIA E ASSAI POCO POPOLARESCA NONINOFEST DI PERCOTO.


Risit d'aur o risit daùr, questo è il problema...


Le cronache dei giornali riferiscono dello svolgimento del premio Nonino, al quale erano presenti Illy e Honsell, amoreggianti, e assente il presidente Tondo. E già questo potrebbe dare la stura a tanti commenti. Ma il punto è un altro.


Non so quanto abbiano senso premi che costringono la gente un pochino "studiata" (alla quale considero appartenere) a svolgere affannose ricerche per capire chi siano i premiati. Premi 'astrali', 'siderali', di gente totalmente sconosciuta ai comuni mortali a me sembrano un parlarsi addosso. Come vorrei sapere chi è il signor "Malgari di Carnia" (è forse un nobile?) al quale è stato attribuito uno dei premi. Da un lato si punta a una microindividuazione dei premiati, costringendo - appunto - ad affannose ricerche e sembra ci sia, tra l'altro, una sorta di ossessione a individuare quale premiato un nominativo spesso impronunciabile. Dall'altro si premia una categoria generalizzata alla quale potrei appartenere anch'io, quale 'simpatizzante' dei malgari. Immaginiamo allora che i prossimi premi potrebbero essere dati ai coltellinai di Maniago, ai sediaioli di Manzano, ai pescatori di Marano e, perché no, alle operatrici sessuali friulane, assurte recentemente agli onori delle cronache giornalistiche e pubblicizzate quotidianamente, con annunci a pagamento, sulla stampa locale.

Già tempo fa ironizzai che, più che un Risit d'aur, a me pare un Risit daùr...

RISIT D'AUR O RISIT DAùR... THIS IS THE QUESTION. RIFLESSIONI SEMISERIE SULLA ELITARIA E ASSAI POCO POPOLARESCA NONINOFEST DI PERCOTO.


Risit d'aur o risit daùr, questo è il problema...


Le cronache dei giornali riferiscono dello svolgimento del premio Nonino, al quale erano presenti Illy e Honsell, amoreggianti, e assente il presidente Tondo. E già questo potrebbe dare la stura a tanti commenti. Ma il punto è un altro.


Non so quanto abbiano senso premi che costringono la gente un pochino "studiata" (alla quale considero appartenere) a svolgere affannose ricerche per capire chi siano i premiati. Premi 'astrali', 'siderali', di gente totalmente sconosciuta ai comuni mortali a me sembrano un parlarsi addosso. Come vorrei sapere chi è il signor "Malgari di Carnia" (è forse un nobile?) al quale è stato attribuito uno dei premi. Da un lato si punta a una microindividuazione dei premiati, costringendo - appunto - ad affannose ricerche e sembra ci sia, tra l'altro, una sorta di ossessione a individuare quale premiato un nominativo spesso impronunciabile. Dall'altro si premia una categoria generalizzata alla quale potrei appartenere anch'io, quale 'simpatizzante' dei malgari. Immaginiamo allora che i prossimi premi potrebbero essere dati ai coltellinai di Maniago, ai sediaioli di Manzano, ai pescatori di Marano e, perché no, alle operatrici sessuali friulane, assurte recentemente agli onori delle cronache giornalistiche e pubblicizzate quotidianamente, con annunci a pagamento, sulla stampa locale.

Già tempo fa ironizzai che, più che un Risit d'aur, a me pare un Risit daùr...

UN BUON PUNTO DELL'UDINESE A NAPOLI CHE DA 0-2 IMPATTA SUL 2-2. IN GOL DI NATALE E QUAGLIARELLA.

(Quagliarella esulta dopo il suo gol da cineteca che regala il 2-2 all'Udinese)


NAPOLI-UDINESE 2-2(primo tempo 2-2)
MARCATORI: Lavezzi (N) al 24', Hamsik (N) al 27', Di Natale (U) su rigore al 32', Quagliarella (U) al 45' pt.
NAPOLI (3-5-2): Navarro; Cannavaro, Rinaudo, Contini; Maggio (22' st Zalayeta), Blasi, Gargano, Hamsik, Vitale; Denis, Lavezzi. (Sepe, Santacroce, Aronica, Pazienza, Bogliacino, Pià). All.: Reja.
UDINESE (4-4-2): Handanovic; Ferronetti (27' st Pasquale), Coda, Zapata, Lukovic; Isla, D'Agostino, Inler, Asamoah; Quagliarella (39' st Floro Flores), Di Natale (21' st Sanchez). (Belardi, Felipe, Obodo, Pepe). All.: Marino.
ARBITRO: Gervasoni di Mantova.
NOTE: spettatori 40 mila circa. Ammoniti Quagliarella, Lukovic, Ferronetti. Angoli 3-3. Recuperi: 1' pt, 3' st.


NAPOLI, 31 gennaio 2009 - Doveva essere per tutte e due la gara del riscatto, ma si è visto solo qualche passo in avanti, e soltanto su un fronte, quello dell'Udinese. Il Napoli si è trovato in mano un doppio vantaggio ma non è stato in grado di gestirlo tatticamente, facendosi controllare dai friulani che alla fine hanno anche sprecato il colpaccio.
PARTENZA LENTA - L'avvio è poco spettacolare. Le due squadre si osservano, probabilmente si temono, c'è poco movimento e le rare conclusioni avvengono dalla distanza. Merita una segnalazione quella di Di Natale, che da 25 metri calcia una punizione a giro che va a sfiorare il palo. Ma basta che il Napoli attivi le sue bocche di fuoco e la partita si accende. Prima, a metà tempo, c'è Denis che va via per poi toccare in area per Lavezzi: il tiro al volo è pronto, ma è soprattutto la deviazione di Lukovic a spiazzare Handanovic. I friulani protestano per un iniziale presunto fallo di Denis, c'è tensione e poca attenzione. Lo dimostra pochi minuti dopo il raddoppio di Hamsik, che salta indisturbato su una punizione di Gargano e schiaccia in rete. L'Udinese ha però il merito di non perdersi d'animo, anche perché l'avversario non è il Napoli di qualche tempo fa. Lo aiuta un'ingenuità di Cannavaro che regala a Di Natale il gol dal dischetto. A quel punto la squadra di Reja prova a riprendersi la partita ma non trova spazi: è invece Quagliarella a trovare la prodezza, con una girata al volo dalla lunetta, imparabile perché fulminea e angolatissima e che lascia di stucco Navarro.
LA RIPRESA - E' un Napoli che manovra in modo più fluido quello che rientra in campo: Lavezzi, Hamsik, Maggio e Denis dialogano con più lucidità e velocità, ma durerà poco. L'Udinese fa buona guardia: anzi, col passare dei minuti prende il controllo del centrocampo e inizia ad affacciarsi nell'area avversaria, dove la difesa napoletana spesso pasticcia creando qualche apprensione. I due tecnici capiscono che è ora di dare un'accelerata con uomini freschi in attacco. Entrano Sanchez per l'Udinese e Zalayeta sul fronte opposto. Gli unici pericoli creati dal Napoli vengono però dagli spunti individuali di Lavezzi, mentre per l'Udinese ci provano in parecchi ma tendenzialmente dalla distanza. La partita così si trascina senza particolari emozioni: il tridente del Napoli non trova appoggio alle sue spalle, la manovra dell'Udinese è più corale ma stenta ad arrivare in area. Alla fine lo stesso Lavezzi crolla tecnicamente, con un tiraccio inguardabile da ottima posizione: e per fortuna del suo Napoli Pasquale, nel recupero, fa lo stesso dopo essersi liberato bene di Cannavaro. Ciò non toglie la sensazione che Reja debba ancora lavorare parecchio, mentre Marino può guardare con più fiducia ai prossimi turni di campionato.

Quagliarella: "Ho lavorato bene"
31 gennaio 2009 - "Sono soddisfatto, soprattutto per la reazione e la prestazione della squadra. Abbiamo ribattuto pure noi le azioni del Napoli e credo che c'è stata una continuità rispetto a quello che abbiamo fatto mercoledì sera". Così Pasquale Marino, tecnico dell'Udinese: "Bello davvero il gol di Quagliarella, lui ha questi colpi, fanno parte del suo repertorio e non è nuovo a queste prodezze. Sono contento, in due gare è tornato a giocare bene ed a fare gol". Marino commenta la direzione arbitrale di questa sera: "Ci sono episodi che non ci hanno convinto: in alcune occasioni, tipo sul secondo gol abbiamo visto che c'era fallo su Coda. C'era anche un fallo su Isla non visto ma si può sbagliare. La squadra ha reagito anche a questi episodi negativi qualche settimana fa non sarebbe andata così. Cosa non andava in quei mesi? L'Udinese è questa e ha recuperato giocatori importanti, purtroppo abbiamo giocato in tutte le competizioni e alla lunga pensavamo di recuperare alcuni giocatori. Sfruttando sempre gli stessi abbiamo pagato e quando il motore si spegne ne risente la manovra. Quando inizi a perdere spesso per venirne fuori non è facile, non c'è più serenità". La parola a Quagliarella: "Ho segnato un gol importante, adesso vogliamo continuare a far bene. Ci lasciamo alle spalle due mesi terribili. Oggi abbiamo imposto il nostro gioco, abbiamo preso due gol ingenui, poi l'Udinese ha meritato. Il pareggio forse ci va stretto. Cosa dirò agli amici di Napoli? Sono un giocatore dell'Udinese, questo è il mio lavoro e stasera credo di averlo fatto bene".


Reja: "Siamo in crescita, ho fiducia"
31 gennaio 2009 - "Si è visto un Napoli che ha lottato, palla su palla, non è facile venire fuori dopo tre sconfitte". Parola del tecnico Reja, che vede il bicchiere mezzo pieno: "Nel secondo tempo abbiamo fatto molto bene, abbiamo avuto opportunità con Lavezzi e Hamsik, abbiamo creato gioco. È un periodo che non va bene ma sono comunque soddisfatto. La squadra viene da risultati negativi e venir via con una buona prestazione, convincente, è un buon segnale. Bisogna aspettare momenti migliori. La difesa non è al meglio? Navarro, nonostante tutto, ha dimostrato sicurezza, ha fatto buone cose, non pensavo che fosse così tranquillo. Ha fatto un'ottima partita, Gianello non lo avremo per un mese, così come Iezzo, ora la porta è di Navarro". Infine Reja si dice "fiducioso sul futuro del Napoli. Ho visto una squadra in crescita, vediamo se il momento passa, il Napoli ha lottato. Questa sera meritavamo miglior sorte, arriveranno risultati positivi".

UN BUON PUNTO DELL'UDINESE A NAPOLI CHE DA 0-2 IMPATTA SUL 2-2. IN GOL DI NATALE E QUAGLIARELLA.

(Quagliarella esulta dopo il suo gol da cineteca che regala il 2-2 all'Udinese)


NAPOLI-UDINESE 2-2(primo tempo 2-2)
MARCATORI: Lavezzi (N) al 24', Hamsik (N) al 27', Di Natale (U) su rigore al 32', Quagliarella (U) al 45' pt.
NAPOLI (3-5-2): Navarro; Cannavaro, Rinaudo, Contini; Maggio (22' st Zalayeta), Blasi, Gargano, Hamsik, Vitale; Denis, Lavezzi. (Sepe, Santacroce, Aronica, Pazienza, Bogliacino, Pià). All.: Reja.
UDINESE (4-4-2): Handanovic; Ferronetti (27' st Pasquale), Coda, Zapata, Lukovic; Isla, D'Agostino, Inler, Asamoah; Quagliarella (39' st Floro Flores), Di Natale (21' st Sanchez). (Belardi, Felipe, Obodo, Pepe). All.: Marino.
ARBITRO: Gervasoni di Mantova.
NOTE: spettatori 40 mila circa. Ammoniti Quagliarella, Lukovic, Ferronetti. Angoli 3-3. Recuperi: 1' pt, 3' st.


NAPOLI, 31 gennaio 2009 - Doveva essere per tutte e due la gara del riscatto, ma si è visto solo qualche passo in avanti, e soltanto su un fronte, quello dell'Udinese. Il Napoli si è trovato in mano un doppio vantaggio ma non è stato in grado di gestirlo tatticamente, facendosi controllare dai friulani che alla fine hanno anche sprecato il colpaccio.
PARTENZA LENTA - L'avvio è poco spettacolare. Le due squadre si osservano, probabilmente si temono, c'è poco movimento e le rare conclusioni avvengono dalla distanza. Merita una segnalazione quella di Di Natale, che da 25 metri calcia una punizione a giro che va a sfiorare il palo. Ma basta che il Napoli attivi le sue bocche di fuoco e la partita si accende. Prima, a metà tempo, c'è Denis che va via per poi toccare in area per Lavezzi: il tiro al volo è pronto, ma è soprattutto la deviazione di Lukovic a spiazzare Handanovic. I friulani protestano per un iniziale presunto fallo di Denis, c'è tensione e poca attenzione. Lo dimostra pochi minuti dopo il raddoppio di Hamsik, che salta indisturbato su una punizione di Gargano e schiaccia in rete. L'Udinese ha però il merito di non perdersi d'animo, anche perché l'avversario non è il Napoli di qualche tempo fa. Lo aiuta un'ingenuità di Cannavaro che regala a Di Natale il gol dal dischetto. A quel punto la squadra di Reja prova a riprendersi la partita ma non trova spazi: è invece Quagliarella a trovare la prodezza, con una girata al volo dalla lunetta, imparabile perché fulminea e angolatissima e che lascia di stucco Navarro.
LA RIPRESA - E' un Napoli che manovra in modo più fluido quello che rientra in campo: Lavezzi, Hamsik, Maggio e Denis dialogano con più lucidità e velocità, ma durerà poco. L'Udinese fa buona guardia: anzi, col passare dei minuti prende il controllo del centrocampo e inizia ad affacciarsi nell'area avversaria, dove la difesa napoletana spesso pasticcia creando qualche apprensione. I due tecnici capiscono che è ora di dare un'accelerata con uomini freschi in attacco. Entrano Sanchez per l'Udinese e Zalayeta sul fronte opposto. Gli unici pericoli creati dal Napoli vengono però dagli spunti individuali di Lavezzi, mentre per l'Udinese ci provano in parecchi ma tendenzialmente dalla distanza. La partita così si trascina senza particolari emozioni: il tridente del Napoli non trova appoggio alle sue spalle, la manovra dell'Udinese è più corale ma stenta ad arrivare in area. Alla fine lo stesso Lavezzi crolla tecnicamente, con un tiraccio inguardabile da ottima posizione: e per fortuna del suo Napoli Pasquale, nel recupero, fa lo stesso dopo essersi liberato bene di Cannavaro. Ciò non toglie la sensazione che Reja debba ancora lavorare parecchio, mentre Marino può guardare con più fiducia ai prossimi turni di campionato.

Quagliarella: "Ho lavorato bene"
31 gennaio 2009 - "Sono soddisfatto, soprattutto per la reazione e la prestazione della squadra. Abbiamo ribattuto pure noi le azioni del Napoli e credo che c'è stata una continuità rispetto a quello che abbiamo fatto mercoledì sera". Così Pasquale Marino, tecnico dell'Udinese: "Bello davvero il gol di Quagliarella, lui ha questi colpi, fanno parte del suo repertorio e non è nuovo a queste prodezze. Sono contento, in due gare è tornato a giocare bene ed a fare gol". Marino commenta la direzione arbitrale di questa sera: "Ci sono episodi che non ci hanno convinto: in alcune occasioni, tipo sul secondo gol abbiamo visto che c'era fallo su Coda. C'era anche un fallo su Isla non visto ma si può sbagliare. La squadra ha reagito anche a questi episodi negativi qualche settimana fa non sarebbe andata così. Cosa non andava in quei mesi? L'Udinese è questa e ha recuperato giocatori importanti, purtroppo abbiamo giocato in tutte le competizioni e alla lunga pensavamo di recuperare alcuni giocatori. Sfruttando sempre gli stessi abbiamo pagato e quando il motore si spegne ne risente la manovra. Quando inizi a perdere spesso per venirne fuori non è facile, non c'è più serenità". La parola a Quagliarella: "Ho segnato un gol importante, adesso vogliamo continuare a far bene. Ci lasciamo alle spalle due mesi terribili. Oggi abbiamo imposto il nostro gioco, abbiamo preso due gol ingenui, poi l'Udinese ha meritato. Il pareggio forse ci va stretto. Cosa dirò agli amici di Napoli? Sono un giocatore dell'Udinese, questo è il mio lavoro e stasera credo di averlo fatto bene".


Reja: "Siamo in crescita, ho fiducia"
31 gennaio 2009 - "Si è visto un Napoli che ha lottato, palla su palla, non è facile venire fuori dopo tre sconfitte". Parola del tecnico Reja, che vede il bicchiere mezzo pieno: "Nel secondo tempo abbiamo fatto molto bene, abbiamo avuto opportunità con Lavezzi e Hamsik, abbiamo creato gioco. È un periodo che non va bene ma sono comunque soddisfatto. La squadra viene da risultati negativi e venir via con una buona prestazione, convincente, è un buon segnale. Bisogna aspettare momenti migliori. La difesa non è al meglio? Navarro, nonostante tutto, ha dimostrato sicurezza, ha fatto buone cose, non pensavo che fosse così tranquillo. Ha fatto un'ottima partita, Gianello non lo avremo per un mese, così come Iezzo, ora la porta è di Navarro". Infine Reja si dice "fiducioso sul futuro del Napoli. Ho visto una squadra in crescita, vediamo se il momento passa, il Napoli ha lottato. Questa sera meritavamo miglior sorte, arriveranno risultati positivi".

UN BUON PUNTO DELL'UDINESE A NAPOLI CHE DA 0-2 IMPATTA SUL 2-2. IN GOL DI NATALE E QUAGLIARELLA.

(Quagliarella esulta dopo il suo gol da cineteca che regala il 2-2 all'Udinese)


NAPOLI-UDINESE 2-2(primo tempo 2-2)
MARCATORI: Lavezzi (N) al 24', Hamsik (N) al 27', Di Natale (U) su rigore al 32', Quagliarella (U) al 45' pt.
NAPOLI (3-5-2): Navarro; Cannavaro, Rinaudo, Contini; Maggio (22' st Zalayeta), Blasi, Gargano, Hamsik, Vitale; Denis, Lavezzi. (Sepe, Santacroce, Aronica, Pazienza, Bogliacino, Pià). All.: Reja.
UDINESE (4-4-2): Handanovic; Ferronetti (27' st Pasquale), Coda, Zapata, Lukovic; Isla, D'Agostino, Inler, Asamoah; Quagliarella (39' st Floro Flores), Di Natale (21' st Sanchez). (Belardi, Felipe, Obodo, Pepe). All.: Marino.
ARBITRO: Gervasoni di Mantova.
NOTE: spettatori 40 mila circa. Ammoniti Quagliarella, Lukovic, Ferronetti. Angoli 3-3. Recuperi: 1' pt, 3' st.


NAPOLI, 31 gennaio 2009 - Doveva essere per tutte e due la gara del riscatto, ma si è visto solo qualche passo in avanti, e soltanto su un fronte, quello dell'Udinese. Il Napoli si è trovato in mano un doppio vantaggio ma non è stato in grado di gestirlo tatticamente, facendosi controllare dai friulani che alla fine hanno anche sprecato il colpaccio.
PARTENZA LENTA - L'avvio è poco spettacolare. Le due squadre si osservano, probabilmente si temono, c'è poco movimento e le rare conclusioni avvengono dalla distanza. Merita una segnalazione quella di Di Natale, che da 25 metri calcia una punizione a giro che va a sfiorare il palo. Ma basta che il Napoli attivi le sue bocche di fuoco e la partita si accende. Prima, a metà tempo, c'è Denis che va via per poi toccare in area per Lavezzi: il tiro al volo è pronto, ma è soprattutto la deviazione di Lukovic a spiazzare Handanovic. I friulani protestano per un iniziale presunto fallo di Denis, c'è tensione e poca attenzione. Lo dimostra pochi minuti dopo il raddoppio di Hamsik, che salta indisturbato su una punizione di Gargano e schiaccia in rete. L'Udinese ha però il merito di non perdersi d'animo, anche perché l'avversario non è il Napoli di qualche tempo fa. Lo aiuta un'ingenuità di Cannavaro che regala a Di Natale il gol dal dischetto. A quel punto la squadra di Reja prova a riprendersi la partita ma non trova spazi: è invece Quagliarella a trovare la prodezza, con una girata al volo dalla lunetta, imparabile perché fulminea e angolatissima e che lascia di stucco Navarro.
LA RIPRESA - E' un Napoli che manovra in modo più fluido quello che rientra in campo: Lavezzi, Hamsik, Maggio e Denis dialogano con più lucidità e velocità, ma durerà poco. L'Udinese fa buona guardia: anzi, col passare dei minuti prende il controllo del centrocampo e inizia ad affacciarsi nell'area avversaria, dove la difesa napoletana spesso pasticcia creando qualche apprensione. I due tecnici capiscono che è ora di dare un'accelerata con uomini freschi in attacco. Entrano Sanchez per l'Udinese e Zalayeta sul fronte opposto. Gli unici pericoli creati dal Napoli vengono però dagli spunti individuali di Lavezzi, mentre per l'Udinese ci provano in parecchi ma tendenzialmente dalla distanza. La partita così si trascina senza particolari emozioni: il tridente del Napoli non trova appoggio alle sue spalle, la manovra dell'Udinese è più corale ma stenta ad arrivare in area. Alla fine lo stesso Lavezzi crolla tecnicamente, con un tiraccio inguardabile da ottima posizione: e per fortuna del suo Napoli Pasquale, nel recupero, fa lo stesso dopo essersi liberato bene di Cannavaro. Ciò non toglie la sensazione che Reja debba ancora lavorare parecchio, mentre Marino può guardare con più fiducia ai prossimi turni di campionato.

Quagliarella: "Ho lavorato bene"
31 gennaio 2009 - "Sono soddisfatto, soprattutto per la reazione e la prestazione della squadra. Abbiamo ribattuto pure noi le azioni del Napoli e credo che c'è stata una continuità rispetto a quello che abbiamo fatto mercoledì sera". Così Pasquale Marino, tecnico dell'Udinese: "Bello davvero il gol di Quagliarella, lui ha questi colpi, fanno parte del suo repertorio e non è nuovo a queste prodezze. Sono contento, in due gare è tornato a giocare bene ed a fare gol". Marino commenta la direzione arbitrale di questa sera: "Ci sono episodi che non ci hanno convinto: in alcune occasioni, tipo sul secondo gol abbiamo visto che c'era fallo su Coda. C'era anche un fallo su Isla non visto ma si può sbagliare. La squadra ha reagito anche a questi episodi negativi qualche settimana fa non sarebbe andata così. Cosa non andava in quei mesi? L'Udinese è questa e ha recuperato giocatori importanti, purtroppo abbiamo giocato in tutte le competizioni e alla lunga pensavamo di recuperare alcuni giocatori. Sfruttando sempre gli stessi abbiamo pagato e quando il motore si spegne ne risente la manovra. Quando inizi a perdere spesso per venirne fuori non è facile, non c'è più serenità". La parola a Quagliarella: "Ho segnato un gol importante, adesso vogliamo continuare a far bene. Ci lasciamo alle spalle due mesi terribili. Oggi abbiamo imposto il nostro gioco, abbiamo preso due gol ingenui, poi l'Udinese ha meritato. Il pareggio forse ci va stretto. Cosa dirò agli amici di Napoli? Sono un giocatore dell'Udinese, questo è il mio lavoro e stasera credo di averlo fatto bene".


Reja: "Siamo in crescita, ho fiducia"
31 gennaio 2009 - "Si è visto un Napoli che ha lottato, palla su palla, non è facile venire fuori dopo tre sconfitte". Parola del tecnico Reja, che vede il bicchiere mezzo pieno: "Nel secondo tempo abbiamo fatto molto bene, abbiamo avuto opportunità con Lavezzi e Hamsik, abbiamo creato gioco. È un periodo che non va bene ma sono comunque soddisfatto. La squadra viene da risultati negativi e venir via con una buona prestazione, convincente, è un buon segnale. Bisogna aspettare momenti migliori. La difesa non è al meglio? Navarro, nonostante tutto, ha dimostrato sicurezza, ha fatto buone cose, non pensavo che fosse così tranquillo. Ha fatto un'ottima partita, Gianello non lo avremo per un mese, così come Iezzo, ora la porta è di Navarro". Infine Reja si dice "fiducioso sul futuro del Napoli. Ho visto una squadra in crescita, vediamo se il momento passa, il Napoli ha lottato. Questa sera meritavamo miglior sorte, arriveranno risultati positivi".

TONDO, ALMENO STUDIARE LA GEOGRAFIA QUANDO SI VA ALL'ESTERO CON DENARO PUBBLICO NON SAREBBE MALE.



Almeno studiare la geografia quando si va in trasferta a spese del pubblico erario non farebbe male.

E la gaffe è ancora più clamorosa se pensiamo che Renzo Tondo dovrebbe sapere benissimo dove si trova la Pannonia.

Già, ma dov'è la Pannonia?

Chiarito che non si tratta di pannocchia (anche perché qualcuno potrebbe equivocare), abbiamo preso, a mo' di esempio - prima di addentrarci in testi sacri, evidentemente geografico-storici ed evitando quindi dotte disquisizioni - le ultime notizie riguardanti la misteriosa Pannonia traendole dall'archivio del 'Messaggero Veneto'.

E allora cominciamo per ordine.


4 MAGGIO 2007 (ed. Udine, pag. 15), articolo di r.c.

"...una delegazione del comune di Codroipo, capeggiata dal consigliere comunale Enzo Pressacco e dal project manager Antonio Ferraioli, si è recata a SZOMBATHELY, città situata nella regione UNGHERESE della West PANNONIA poco distante dal confine austriaco, per una visita di studio..."


13 NOVEMBRE 2007 (ed. Pordenone, pag. 7), articolo di Orazio Cantiello

"... Secondo la tradizione (san) Martino nacque in PANNONIA (L'ODIERNA UNGHERIA)..."


15 NOVEMBRE 2007 (pag. 11), articolo di t.c.

"Un patto tra le 16 regioni dell'Alpe Adria-PANNONIA... firmato... dal presidente della Stiria Franz Voves, l’assessore regionale alle autonomie locali del Friuli Vg Franco Iacop e dai rappresentanti degli altri partner europei, le regioni austriache di Carinzia e Burgenland, il Veneto per l’Italia, la Slovenia, le contee Istria e Koprivnica per la Croazia, le regioni UNGHERESI di Vas, Zala, Baranya, Somogy, Tolna e Gyor-Moson-Spron assieme alla Vojvodina."


15 DICEMBRE 2007 (ed. Udine, pag. 8), articolo di Claudio Fabbro

"...Tokaj è una piccola città (gemellata dal 1993 con Cormòns) nella più importante regione vinicola dell'UNGHERIA, Tokaj-Hegyalia, alla confluenza dei fiumi Tibisco e Bodrog e ai piedi dei monti Carpazi... Nella zona la vitivinicoltura ha tradizioni plurisecolari fin dai tempi degli antichi Romani che la chiamavano PANNONIA e dove le popolazioni locali, i Celti, già avanti Cristo coltivavano le viti..."


13 GENNAIO 2008 (pag. 12), articolo a firma del direttore civici musei di Udine

"...I Longobardi erano una delle tante popolazioni del ceppo germanico e la loro storia fu sostanzialmente quella di un lungo cammino, durato almeno mezzo millennio, dalla costa del Baltico fino al Danubio, quindi dall'UNGHERIA (antica PANNONIA) all’attuale Slovenia e infine, attraverso le Alpi, in Italia..."


21 NOVEMBRE 2008 (pag. 12)

Tondo presidente di Alpe Adria: ruolo attivo nell'Ue allargata (titolo)
"Summit a Vienna. Il Friuli-Venezia Giulia assumerà oggi a Pamhagen, nella PANNONIA dell’AUSTRIA, a pochi chilometri da Vienna, la presidenza biennale di Alpe Adria, la Comunità costituita dalle Repubbliche di Slovenia e Croazia e da 11 fra Regioni, Land e Contee in rappresentanza di Italia (Fvg, Veneto e Lombardia), AUSTRIA (Burgenland, Carinzia, Stiria e Austria Superiore) e UNGHERIA (Baranya, Somogy, Vas e Zala). Il presidente della Regione, Renzo Tondo, raccoglierà il testimone dal governatore austriaco del Burgenland, Hans Niessl. «La nuova sfida sarà rendere Alpe Adria-PANNONIA un soggetto attivo dell’Ue».


3 DICEMBRE 2008 (ed. Gorizia, pag. 7)

"...Il rientro a Gorizia è stato caratterizzato dalla sosta, nella tipica cittadina di EISENSTADT, capitale del BURGENLAND (l’antica PANNONIA)..."


Ora non vi dovrebbe essere alcun dubbio circa il fatto che Tondo, il quale oltre ad essere presidente della regione Friuli-Venezia Giulia è presidente della comunità Alpe Adria-Pannonia, dovrebbe conoscere che cosa sia e dove si trovi l'assai poco misteriosa Pannonia che, senza scomodare geografi e storici ma 'semplici' articolisti del Messaggero Veneto tra i quali, particolarmente autorevole, il direttore dei civici musei di Udine, dicono unanimi che PANNONIA corrisponde all'odierna UNGHERIA e che esiste una PANNONIA AUSTRIACA, corrispondente grosso modo al BURGENLAND, parte orientale dell'Austria la cui capitale è la cittadina di EISENSTADT, ove signoreggiava la potentissima famiglia degli Esterhazy.


Tondo, invece, facendo nel suo viaggio in Voivodina, con puntata a Belgrado (ci troviamo quindi in SERBIA, di cui la Voivodina è provincia autonoma), afferma sul suo blog http://renzotondo.blogspot.com/ di avere fatto una puntatina subito fuori della capitale serba sulle... colline della PANNONIA!


Cliccando sul testo che segue sarete portati, con la stessa magia che ha fatto credere a Tondo di essere, alle porte di Belgrado, in Pannonia, alla pagina del Tondoblog. Ma prima leggete il nostro sorridente commento.


Forse a Renzo Tondo, presidente della Regione, serve urgentemente un addetto culturale per evitare gaffes. Tutto ciò mentre continuano ad essere presenti cartelli stradali ANAS secondo i quali la nostra sarebbe la regione Friuli Venezia-Giulia. Il nostro amato presidente, che anche noi abbiamo votato, è andato, accompagnato da imprenditori friulani, in Voivodina, provincia autonoma della Serbia di cui costituisce la parte settentrionale, ai confini con Croazia e marginalmente Bosnia-Erzegovina (Ovest), Ungheria (Nord), Romania (Est). Indi Renzo punta baldanzoso a Sud su Belgrado, per prendere l'aereo per rientrare in regione. Ha tempo libero e pensa, giustamente, di concedersi un giretto. E che giretto! Subito fuori Belgrado si ritrova, dotato di superpoteri presidenziali, in Pannonia. Anche a voler immaginare l'esistenza di una porzione di Pannonia in Serbia questa si troverebbe, in verità, in Voivodina, provincia autonoma della Serbia. Una città di questa Pannonia serba è Sremska Mitrovica (l'antica Sirmio), che però ha il piccolo problema di essere distante da Belgrado come Padova lo è da Udine... E nessuno si permetterebbe mai di dire che Udine è in Veneto o che Padova è situata al centro del Friuli! Anche a voler tirare esasperatamente una coperta corta, per cercare di dimenticare la gaffe presidenziale, arriverebbe la mazzata di Giorgio De Rienzo, curatore della rubrica Scioglilingua del Corriere della Sera, che ci ricorda che Pannonia è il nome romano dell'attuale Ungheria. Ma l'Ungheria sta al di là (Nord) della Voivodina e Belgrado sta a Sud della Voivodina. Insomma è come aver messo la Svizzera al posto dell'Emilia Romagna. Qualcosa non quadra. Tondo, che ha risparmiato i soldi dell'indennità di carica quale commissario della terza corsia dell'A4, avrebbe potuto investirne una minima parte per dotarsi di un robusto addetto culturale... Oddio, lui di robusto ha Giorgio Carbonara, portavoce e compagno di damate (partite a dama, non pensate male). Uno che finora non abbiamo capito di chi porti la voce, posto che di dichiarazione in nome e per conto del presidente non ne ha fatta manco una. Il commento dell'ex presidente Riccardo Illy, sulla vicenda, non si è fatto attendere: "Pannonia? Io una Pannonia transgenica me la mangerei volentieri..."

Insomma, non resta che buttarla in ridere e organizzare una cena al ristorante Al Benvenuto di Tolmezzo in cui il piatto forte sia una bella polenta di farina di mais originata da pannocchie della Pannonia di Tondo. Quella che sarebbe, secondo lui, alle porte di Belgrado.





TONDO, ALMENO STUDIARE LA GEOGRAFIA QUANDO SI VA ALL'ESTERO CON DENARO PUBBLICO NON SAREBBE MALE.



Almeno studiare la geografia quando si va in trasferta a spese del pubblico erario non farebbe male.

E la gaffe è ancora più clamorosa se pensiamo che Renzo Tondo dovrebbe sapere benissimo dove si trova la Pannonia.

Già, ma dov'è la Pannonia?

Chiarito che non si tratta di pannocchia (anche perché qualcuno potrebbe equivocare), abbiamo preso, a mo' di esempio - prima di addentrarci in testi sacri, evidentemente geografico-storici ed evitando quindi dotte disquisizioni - le ultime notizie riguardanti la misteriosa Pannonia traendole dall'archivio del 'Messaggero Veneto'.

E allora cominciamo per ordine.


4 MAGGIO 2007 (ed. Udine, pag. 15), articolo di r.c.

"...una delegazione del comune di Codroipo, capeggiata dal consigliere comunale Enzo Pressacco e dal project manager Antonio Ferraioli, si è recata a SZOMBATHELY, città situata nella regione UNGHERESE della West PANNONIA poco distante dal confine austriaco, per una visita di studio..."


13 NOVEMBRE 2007 (ed. Pordenone, pag. 7), articolo di Orazio Cantiello

"... Secondo la tradizione (san) Martino nacque in PANNONIA (L'ODIERNA UNGHERIA)..."


15 NOVEMBRE 2007 (pag. 11), articolo di t.c.

"Un patto tra le 16 regioni dell'Alpe Adria-PANNONIA... firmato... dal presidente della Stiria Franz Voves, l’assessore regionale alle autonomie locali del Friuli Vg Franco Iacop e dai rappresentanti degli altri partner europei, le regioni austriache di Carinzia e Burgenland, il Veneto per l’Italia, la Slovenia, le contee Istria e Koprivnica per la Croazia, le regioni UNGHERESI di Vas, Zala, Baranya, Somogy, Tolna e Gyor-Moson-Spron assieme alla Vojvodina."


15 DICEMBRE 2007 (ed. Udine, pag. 8), articolo di Claudio Fabbro

"...Tokaj è una piccola città (gemellata dal 1993 con Cormòns) nella più importante regione vinicola dell'UNGHERIA, Tokaj-Hegyalia, alla confluenza dei fiumi Tibisco e Bodrog e ai piedi dei monti Carpazi... Nella zona la vitivinicoltura ha tradizioni plurisecolari fin dai tempi degli antichi Romani che la chiamavano PANNONIA e dove le popolazioni locali, i Celti, già avanti Cristo coltivavano le viti..."


13 GENNAIO 2008 (pag. 12), articolo a firma del direttore civici musei di Udine

"...I Longobardi erano una delle tante popolazioni del ceppo germanico e la loro storia fu sostanzialmente quella di un lungo cammino, durato almeno mezzo millennio, dalla costa del Baltico fino al Danubio, quindi dall'UNGHERIA (antica PANNONIA) all’attuale Slovenia e infine, attraverso le Alpi, in Italia..."


21 NOVEMBRE 2008 (pag. 12)

Tondo presidente di Alpe Adria: ruolo attivo nell'Ue allargata (titolo)
"Summit a Vienna. Il Friuli-Venezia Giulia assumerà oggi a Pamhagen, nella PANNONIA dell’AUSTRIA, a pochi chilometri da Vienna, la presidenza biennale di Alpe Adria, la Comunità costituita dalle Repubbliche di Slovenia e Croazia e da 11 fra Regioni, Land e Contee in rappresentanza di Italia (Fvg, Veneto e Lombardia), AUSTRIA (Burgenland, Carinzia, Stiria e Austria Superiore) e UNGHERIA (Baranya, Somogy, Vas e Zala). Il presidente della Regione, Renzo Tondo, raccoglierà il testimone dal governatore austriaco del Burgenland, Hans Niessl. «La nuova sfida sarà rendere Alpe Adria-PANNONIA un soggetto attivo dell’Ue».


3 DICEMBRE 2008 (ed. Gorizia, pag. 7)

"...Il rientro a Gorizia è stato caratterizzato dalla sosta, nella tipica cittadina di EISENSTADT, capitale del BURGENLAND (l’antica PANNONIA)..."


Ora non vi dovrebbe essere alcun dubbio circa il fatto che Tondo, il quale oltre ad essere presidente della regione Friuli-Venezia Giulia è presidente della comunità Alpe Adria-Pannonia, dovrebbe conoscere che cosa sia e dove si trovi l'assai poco misteriosa Pannonia che, senza scomodare geografi e storici ma 'semplici' articolisti del Messaggero Veneto tra i quali, particolarmente autorevole, il direttore dei civici musei di Udine, dicono unanimi che PANNONIA corrisponde all'odierna UNGHERIA e che esiste una PANNONIA AUSTRIACA, corrispondente grosso modo al BURGENLAND, parte orientale dell'Austria la cui capitale è la cittadina di EISENSTADT, ove signoreggiava la potentissima famiglia degli Esterhazy.


Tondo, invece, facendo nel suo viaggio in Voivodina, con puntata a Belgrado (ci troviamo quindi in SERBIA, di cui la Voivodina è provincia autonoma), afferma sul suo blog http://renzotondo.blogspot.com/ di avere fatto una puntatina subito fuori della capitale serba sulle... colline della PANNONIA!


Cliccando sul testo che segue sarete portati, con la stessa magia che ha fatto credere a Tondo di essere, alle porte di Belgrado, in Pannonia, alla pagina del Tondoblog. Ma prima leggete il nostro sorridente commento.


Forse a Renzo Tondo, presidente della Regione, serve urgentemente un addetto culturale per evitare gaffes. Tutto ciò mentre continuano ad essere presenti cartelli stradali ANAS secondo i quali la nostra sarebbe la regione Friuli Venezia-Giulia. Il nostro amato presidente, che anche noi abbiamo votato, è andato, accompagnato da imprenditori friulani, in Voivodina, provincia autonoma della Serbia di cui costituisce la parte settentrionale, ai confini con Croazia e marginalmente Bosnia-Erzegovina (Ovest), Ungheria (Nord), Romania (Est). Indi Renzo punta baldanzoso a Sud su Belgrado, per prendere l'aereo per rientrare in regione. Ha tempo libero e pensa, giustamente, di concedersi un giretto. E che giretto! Subito fuori Belgrado si ritrova, dotato di superpoteri presidenziali, in Pannonia. Anche a voler immaginare l'esistenza di una porzione di Pannonia in Serbia questa si troverebbe, in verità, in Voivodina, provincia autonoma della Serbia. Una città di questa Pannonia serba è Sremska Mitrovica (l'antica Sirmio), che però ha il piccolo problema di essere distante da Belgrado come Padova lo è da Udine... E nessuno si permetterebbe mai di dire che Udine è in Veneto o che Padova è situata al centro del Friuli! Anche a voler tirare esasperatamente una coperta corta, per cercare di dimenticare la gaffe presidenziale, arriverebbe la mazzata di Giorgio De Rienzo, curatore della rubrica Scioglilingua del Corriere della Sera, che ci ricorda che Pannonia è il nome romano dell'attuale Ungheria. Ma l'Ungheria sta al di là (Nord) della Voivodina e Belgrado sta a Sud della Voivodina. Insomma è come aver messo la Svizzera al posto dell'Emilia Romagna. Qualcosa non quadra. Tondo, che ha risparmiato i soldi dell'indennità di carica quale commissario della terza corsia dell'A4, avrebbe potuto investirne una minima parte per dotarsi di un robusto addetto culturale... Oddio, lui di robusto ha Giorgio Carbonara, portavoce e compagno di damate (partite a dama, non pensate male). Uno che finora non abbiamo capito di chi porti la voce, posto che di dichiarazione in nome e per conto del presidente non ne ha fatta manco una. Il commento dell'ex presidente Riccardo Illy, sulla vicenda, non si è fatto attendere: "Pannonia? Io una Pannonia transgenica me la mangerei volentieri..."

Insomma, non resta che buttarla in ridere e organizzare una cena al ristorante Al Benvenuto di Tolmezzo in cui il piatto forte sia una bella polenta di farina di mais originata da pannocchie della Pannonia di Tondo. Quella che sarebbe, secondo lui, alle porte di Belgrado.





TONDO, ALMENO STUDIARE LA GEOGRAFIA QUANDO SI VA ALL'ESTERO CON DENARO PUBBLICO NON SAREBBE MALE.



Almeno studiare la geografia quando si va in trasferta a spese del pubblico erario non farebbe male.

E la gaffe è ancora più clamorosa se pensiamo che Renzo Tondo dovrebbe sapere benissimo dove si trova la Pannonia.

Già, ma dov'è la Pannonia?

Chiarito che non si tratta di pannocchia (anche perché qualcuno potrebbe equivocare), abbiamo preso, a mo' di esempio - prima di addentrarci in testi sacri, evidentemente geografico-storici ed evitando quindi dotte disquisizioni - le ultime notizie riguardanti la misteriosa Pannonia traendole dall'archivio del 'Messaggero Veneto'.

E allora cominciamo per ordine.


4 MAGGIO 2007 (ed. Udine, pag. 15), articolo di r.c.

"...una delegazione del comune di Codroipo, capeggiata dal consigliere comunale Enzo Pressacco e dal project manager Antonio Ferraioli, si è recata a SZOMBATHELY, città situata nella regione UNGHERESE della West PANNONIA poco distante dal confine austriaco, per una visita di studio..."


13 NOVEMBRE 2007 (ed. Pordenone, pag. 7), articolo di Orazio Cantiello

"... Secondo la tradizione (san) Martino nacque in PANNONIA (L'ODIERNA UNGHERIA)..."


15 NOVEMBRE 2007 (pag. 11), articolo di t.c.

"Un patto tra le 16 regioni dell'Alpe Adria-PANNONIA... firmato... dal presidente della Stiria Franz Voves, l’assessore regionale alle autonomie locali del Friuli Vg Franco Iacop e dai rappresentanti degli altri partner europei, le regioni austriache di Carinzia e Burgenland, il Veneto per l’Italia, la Slovenia, le contee Istria e Koprivnica per la Croazia, le regioni UNGHERESI di Vas, Zala, Baranya, Somogy, Tolna e Gyor-Moson-Spron assieme alla Vojvodina."


15 DICEMBRE 2007 (ed. Udine, pag. 8), articolo di Claudio Fabbro

"...Tokaj è una piccola città (gemellata dal 1993 con Cormòns) nella più importante regione vinicola dell'UNGHERIA, Tokaj-Hegyalia, alla confluenza dei fiumi Tibisco e Bodrog e ai piedi dei monti Carpazi... Nella zona la vitivinicoltura ha tradizioni plurisecolari fin dai tempi degli antichi Romani che la chiamavano PANNONIA e dove le popolazioni locali, i Celti, già avanti Cristo coltivavano le viti..."


13 GENNAIO 2008 (pag. 12), articolo a firma del direttore civici musei di Udine

"...I Longobardi erano una delle tante popolazioni del ceppo germanico e la loro storia fu sostanzialmente quella di un lungo cammino, durato almeno mezzo millennio, dalla costa del Baltico fino al Danubio, quindi dall'UNGHERIA (antica PANNONIA) all’attuale Slovenia e infine, attraverso le Alpi, in Italia..."


21 NOVEMBRE 2008 (pag. 12)

Tondo presidente di Alpe Adria: ruolo attivo nell'Ue allargata (titolo)
"Summit a Vienna. Il Friuli-Venezia Giulia assumerà oggi a Pamhagen, nella PANNONIA dell’AUSTRIA, a pochi chilometri da Vienna, la presidenza biennale di Alpe Adria, la Comunità costituita dalle Repubbliche di Slovenia e Croazia e da 11 fra Regioni, Land e Contee in rappresentanza di Italia (Fvg, Veneto e Lombardia), AUSTRIA (Burgenland, Carinzia, Stiria e Austria Superiore) e UNGHERIA (Baranya, Somogy, Vas e Zala). Il presidente della Regione, Renzo Tondo, raccoglierà il testimone dal governatore austriaco del Burgenland, Hans Niessl. «La nuova sfida sarà rendere Alpe Adria-PANNONIA un soggetto attivo dell’Ue».


3 DICEMBRE 2008 (ed. Gorizia, pag. 7)

"...Il rientro a Gorizia è stato caratterizzato dalla sosta, nella tipica cittadina di EISENSTADT, capitale del BURGENLAND (l’antica PANNONIA)..."


Ora non vi dovrebbe essere alcun dubbio circa il fatto che Tondo, il quale oltre ad essere presidente della regione Friuli-Venezia Giulia è presidente della comunità Alpe Adria-Pannonia, dovrebbe conoscere che cosa sia e dove si trovi l'assai poco misteriosa Pannonia che, senza scomodare geografi e storici ma 'semplici' articolisti del Messaggero Veneto tra i quali, particolarmente autorevole, il direttore dei civici musei di Udine, dicono unanimi che PANNONIA corrisponde all'odierna UNGHERIA e che esiste una PANNONIA AUSTRIACA, corrispondente grosso modo al BURGENLAND, parte orientale dell'Austria la cui capitale è la cittadina di EISENSTADT, ove signoreggiava la potentissima famiglia degli Esterhazy.


Tondo, invece, facendo nel suo viaggio in Voivodina, con puntata a Belgrado (ci troviamo quindi in SERBIA, di cui la Voivodina è provincia autonoma), afferma sul suo blog http://renzotondo.blogspot.com/ di avere fatto una puntatina subito fuori della capitale serba sulle... colline della PANNONIA!


Cliccando sul testo che segue sarete portati, con la stessa magia che ha fatto credere a Tondo di essere, alle porte di Belgrado, in Pannonia, alla pagina del Tondoblog. Ma prima leggete il nostro sorridente commento.


Forse a Renzo Tondo, presidente della Regione, serve urgentemente un addetto culturale per evitare gaffes. Tutto ciò mentre continuano ad essere presenti cartelli stradali ANAS secondo i quali la nostra sarebbe la regione Friuli Venezia-Giulia. Il nostro amato presidente, che anche noi abbiamo votato, è andato, accompagnato da imprenditori friulani, in Voivodina, provincia autonoma della Serbia di cui costituisce la parte settentrionale, ai confini con Croazia e marginalmente Bosnia-Erzegovina (Ovest), Ungheria (Nord), Romania (Est). Indi Renzo punta baldanzoso a Sud su Belgrado, per prendere l'aereo per rientrare in regione. Ha tempo libero e pensa, giustamente, di concedersi un giretto. E che giretto! Subito fuori Belgrado si ritrova, dotato di superpoteri presidenziali, in Pannonia. Anche a voler immaginare l'esistenza di una porzione di Pannonia in Serbia questa si troverebbe, in verità, in Voivodina, provincia autonoma della Serbia. Una città di questa Pannonia serba è Sremska Mitrovica (l'antica Sirmio), che però ha il piccolo problema di essere distante da Belgrado come Padova lo è da Udine... E nessuno si permetterebbe mai di dire che Udine è in Veneto o che Padova è situata al centro del Friuli! Anche a voler tirare esasperatamente una coperta corta, per cercare di dimenticare la gaffe presidenziale, arriverebbe la mazzata di Giorgio De Rienzo, curatore della rubrica Scioglilingua del Corriere della Sera, che ci ricorda che Pannonia è il nome romano dell'attuale Ungheria. Ma l'Ungheria sta al di là (Nord) della Voivodina e Belgrado sta a Sud della Voivodina. Insomma è come aver messo la Svizzera al posto dell'Emilia Romagna. Qualcosa non quadra. Tondo, che ha risparmiato i soldi dell'indennità di carica quale commissario della terza corsia dell'A4, avrebbe potuto investirne una minima parte per dotarsi di un robusto addetto culturale... Oddio, lui di robusto ha Giorgio Carbonara, portavoce e compagno di damate (partite a dama, non pensate male). Uno che finora non abbiamo capito di chi porti la voce, posto che di dichiarazione in nome e per conto del presidente non ne ha fatta manco una. Il commento dell'ex presidente Riccardo Illy, sulla vicenda, non si è fatto attendere: "Pannonia? Io una Pannonia transgenica me la mangerei volentieri..."

Insomma, non resta che buttarla in ridere e organizzare una cena al ristorante Al Benvenuto di Tolmezzo in cui il piatto forte sia una bella polenta di farina di mais originata da pannocchie della Pannonia di Tondo. Quella che sarebbe, secondo lui, alle porte di Belgrado.





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