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DOPPIO APPUNTAMENTO
Mercoledì 11 marzo il concerto della Camerata Salzburg, con il grande violinista e direttore Leonidas Kavakos, e sabato 14 marzo l’attesissimo arrivo di Stefano Benni.
UDINE - Doppio appuntamento di grande rilievo, questa settimana, al Teatro Nuovo: mercoledì 11 marzo, alle 20.45, salirà infatti sul palco la celeberrima Camerata Salzburg, con il direttore e violinista Leonidas Kavakos, mentre sabato 14 marzo, sempre alle 20.45, sarà la volta di Stefano Benni con l’attesissimo spettacolo L’ultima astronave. Ma osserviamo, più da vicino, le due proposte (incastonate, rispettivamente, nel cartellone musicale e nel cartellone Cross Over)...
Ospite per la prima volta del “Giovanni da Udine”, Leonidas Kavakos ha appena ricevuto il Premio “Franco Abbiati”, che lo ha proclamato miglior solista dell’anno. Studi in Grecia e negli Stati Uniti, poi le vittorie in concorsi importantissimi (il “Sibelius” nel 1985, il “Paganini” nel 1988): da allora è riconosciuto come uno dei maggiori violinisti di oggi e suona nelle stagioni più importanti, accompagnato da direttori come Wolfgang Sawallisch e Esa-Pekka Salonen. Reduce dal Teatro Alla Scala, dove sì è esibito due giorni fa per la stagione filarmonica, arriva a Udine insieme agli archi della Camerata Salzburg, di cui è Artista ospite principale e con la quale esegue in tutto il mondo programmi importanti e originali nella doppia veste di solista e di direttore, nello spirito più alto della musica da camera.
Ed è eccezionale anche quello che verrà proposto in questa occasione: uno dei due Concerti per violino di Bach (che la musicologia ha recuperato dalle trascrizioni per clavicembalo ricostruendone le versioni orginali), il quartetto La morte e la fanciulla di Schubert nella versione per orchestra d’archi realizzata da Mahler (autentico incontro al vertice fra due giganti della composizione) e, infine, la Suite per archi di Leóš Janáček (capolavoro giovanile, ancora intriso di umori tardoromantici e nazionalisti).
Porta invece la firma di Stefano Benni, uno degli scrittori più amati d’Italia, l’attesissimo spettacolo L’ultima astronave. Cosa mettere su una navicella che partirà per gli spazi siderali, una volta che la razza umana sarà estinta? Codici e invenzioni non bastano: ci vuole la prova della capacità artistica dell’uomo. Il meglio, forse, della sua storia. Una storia del mondo che mette in pista due scienziati pazzi, un dicitore, un pianoforte e uno schermo dove appaiono quadri famosi e inattese sorprese. Dai graffiti paleolitici a Leonardo, dai mostri di Bosch a Velasquez, dalla sfida di Van Gogh a Twombly, passando per Walt Disney, Klee e Bacon: le parole degli artisti, il sorriso e il grido in letteratura, in musica e in pittura. Un viaggio ironico e crudele scandito dalla voce di Stefano Benni e dalla musica di Umberto Petrin...
Ospite per la prima volta del “Giovanni da Udine”, Leonidas Kavakos ha appena ricevuto il Premio “Franco Abbiati”, che lo ha proclamato miglior solista dell’anno. Studi in Grecia e negli Stati Uniti, poi le vittorie in concorsi importantissimi (il “Sibelius” nel 1985, il “Paganini” nel 1988): da allora è riconosciuto come uno dei maggiori violinisti di oggi e suona nelle stagioni più importanti, accompagnato da direttori come Wolfgang Sawallisch e Esa-Pekka Salonen. Reduce dal Teatro Alla Scala, dove sì è esibito due giorni fa per la stagione filarmonica, arriva a Udine insieme agli archi della Camerata Salzburg, di cui è Artista ospite principale e con la quale esegue in tutto il mondo programmi importanti e originali nella doppia veste di solista e di direttore, nello spirito più alto della musica da camera.
Ed è eccezionale anche quello che verrà proposto in questa occasione: uno dei due Concerti per violino di Bach (che la musicologia ha recuperato dalle trascrizioni per clavicembalo ricostruendone le versioni orginali), il quartetto La morte e la fanciulla di Schubert nella versione per orchestra d’archi realizzata da Mahler (autentico incontro al vertice fra due giganti della composizione) e, infine, la Suite per archi di Leóš Janáček (capolavoro giovanile, ancora intriso di umori tardoromantici e nazionalisti).
Porta invece la firma di Stefano Benni, uno degli scrittori più amati d’Italia, l’attesissimo spettacolo L’ultima astronave. Cosa mettere su una navicella che partirà per gli spazi siderali, una volta che la razza umana sarà estinta? Codici e invenzioni non bastano: ci vuole la prova della capacità artistica dell’uomo. Il meglio, forse, della sua storia. Una storia del mondo che mette in pista due scienziati pazzi, un dicitore, un pianoforte e uno schermo dove appaiono quadri famosi e inattese sorprese. Dai graffiti paleolitici a Leonardo, dai mostri di Bosch a Velasquez, dalla sfida di Van Gogh a Twombly, passando per Walt Disney, Klee e Bacon: le parole degli artisti, il sorriso e il grido in letteratura, in musica e in pittura. Un viaggio ironico e crudele scandito dalla voce di Stefano Benni e dalla musica di Umberto Petrin...
Per informazioni, contattare l’Infopoint del Nuovo (0432.248418) o consultare il sito ufficiale (http://www.teatroudine.it/).
ufficio stampa teatro nuovo “giovanni da udine” gianmatteo pellizzari
diretto/0432248454 fax/0432248452 email/pellizzari@teatroudine.it