
Al diciottesimo piano di un qualsivoglia ospedale (o di una qualsivoglia vita)…
“Il dottor Giolsot in rosticceria!! Il dottor Giolsot in rosticceria!!”
Mi chiedo perché. Perché le serie televisive con oggetto medico ci garbino sempre così tanto. Chi guarda Doctor House? Le donne, da sempre attratte dalla possibilità di sposare un mediconzolo dal carattere difficile, ma fascinoso? Può essere una risposta. Oppure ci piace accostarci per finta al dolore, una sorta di ricerca catartica per prepararci a quel che prima o poi ci piomba addosso quando meno ce l’aspettiamo: ovvero la morte? Ecco, la seconda ipotesi mi piace e mi convince decisamente di più, soprattutto in tristi giornate di fine inverno come questa, in cui la primavera stenta a sbocciare. In effetti trovo che abbia davvero una forte valenza consolatoria scoprire che anche l’affascinante dottor Ross (pediatra interpretato anni fa da Clooney in E.R.) abbia le sue magagne, di qualunque natura, anche sentimentale perbacco, in barba alla sua straordinaria beltà! O che l’infermiera Lockhart, biondina e caruccia, si senta una frustrata e alla veneranda età di trent’anni si iscriva a medicina, si sposi poi col medico più arrapante del pronto soccorso del policlinico universitario di Chicago …eppure senta ancora (dopo tutte queste grazie) il bisogno di bere vino come fosse limonata. E questi sfortunati personaggi comunque devono risolvere le loro problematiche mentre salvano la vita altrui! Meravigliosamente tragico, non trovate?
E dato che tragedia fa rima con ironia, ecco che risulta anche molto facile costruire attorno alla lotta medica contro la morte …delle serie più comiche (vedi Scrubs, l’avete mai visto? Carino). Ma su http://www.floptv.tv/potrete assaporare una vera chicca, Drammi medicali: un cast da oscar a dir poco (Maccio Capatonda, Elio delle Storie Tese e persino il virtuoso Herbert Ballerina!!!), per una serie sgrammaticata come nemmeno Cento Vetrine sa essere, dove i “trapianti di resto del corpo” sono all’ordine del giorno. Reparto egregiamente diretto dal dott. Giolsot, medico, ma anche drammaturgo (Elio), coadiuvato dal sagace dott. Medici (Capatonda).
Se la vita si chiude inevitabilmente in posizione orizzontale, e se l’anticamera della fine dev’essere un triste bianco e puzzolente letto d’ospedale … ridiamoci almeno su finchè non tocca a noi.
GIOIA MOLINARI
1 commento:
Splendido! Ho letto tutti i tuoi articoli Gioia Molinari, hai un bellissimo stile, continua così!...ah, e grazie per avermi fatto scoprire "Drammi Medicali"! :)
Luca
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