"SFUEI DAL FRIÛL LIBAR - IL GIORNALE DEL FRIULI LIBERO". INDIRIZZO INTERNET http://www.ilgiornaledelfriuli.net EDIZIONE ON LINE DELLA TESTATA ISCRITTA COME GIORNALE QUOTIDIANO ON LINE, A STAMPA, RADIOFONICO E TELEVISIVO NEL REGISTRO DEL TRIBUNALE DI UDINE IN DATA 8 APRILE 2009 AL N. 9/2009. Si pubblica dal 25 novembre 2008. Proprietario: Alberto di Caporiacco. Direttore responsabile: Alberto di Caporiacco. Sede di rappresentanza in Udine, piazza S. Giacomo 11/16, 2. piano.

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Notizie del giorno e l'archivio completo cronologico del giornale

mercoledì 4 marzo 2009

LA COLTELLATA (RUBRICA di ALBERTO di CAPORIACCO)


Ed eccoci qui, sospesi tra esasperato laicismo e bigottismo.


In base all'esasperato laicismo si può mandare al creatore una persona, sottraendole alimenti e liquidi, perché è stato stabilito da una sentenza.

Sentenza di un organo di giustizia che rende possibile un omicidio per cui poi un'altra branca stessa macchina della giustizia (stavolta inquirente e non giudicante), schizofrenicamente, mette in moto un procedimento per omicidio volontario.

Mah...

Sempre in base allo stesso laicismo appare ormai evidente che una morte (e gli insulti - così lui dice - riversatisi su Beppino Englaro) saranno mattoni su cui costruire una fondazione. E quindi, almeno, quella morte sarà servita per fare danaro. Speriamo sia almeno utile a qualcuno. Vorremmo davvero che un altro qualcuno ce lo chiarisse.


In base al bigottismo si invita prima e poi si proibisce la venuta in Friuli dell'ex arcivescovo Milingo, scomunicato, perdonato, ammogliato e chi più ne ha più ne mette.

Sarebbe stato interessante sentirlo perché indubbiamente avrebbe fatto, quanto meno... folklore.


Sempre in base a un malinteso bigottismo, stavolta opportunistico, il presidente della provincia di Udine Pietro Fontanini mette al bando il Calendidonna dedicato alle donne dell'Iran. Perché l'Iran è uno 'stato canaglia', politicamente non allineato e confessionalmente ultra islamico e, conseguentemente, tutta la cultura di quel più che millenario popolo va buttata alle ortiche. Una dimostrazione, più che di bigottismo, di totale incultura.

Ri-mah...

LA COLTELLATA (RUBRICA di ALBERTO di CAPORIACCO)


Ed eccoci qui, sospesi tra esasperato laicismo e bigottismo.


In base all'esasperato laicismo si può mandare al creatore una persona, sottraendole alimenti e liquidi, perché è stato stabilito da una sentenza.

Sentenza di un organo di giustizia che rende possibile un omicidio per cui poi un'altra branca stessa macchina della giustizia (stavolta inquirente e non giudicante), schizofrenicamente, mette in moto un procedimento per omicidio volontario.

Mah...

Sempre in base allo stesso laicismo appare ormai evidente che una morte (e gli insulti - così lui dice - riversatisi su Beppino Englaro) saranno mattoni su cui costruire una fondazione. E quindi, almeno, quella morte sarà servita per fare danaro. Speriamo sia almeno utile a qualcuno. Vorremmo davvero che un altro qualcuno ce lo chiarisse.


In base al bigottismo si invita prima e poi si proibisce la venuta in Friuli dell'ex arcivescovo Milingo, scomunicato, perdonato, ammogliato e chi più ne ha più ne mette.

Sarebbe stato interessante sentirlo perché indubbiamente avrebbe fatto, quanto meno... folklore.


Sempre in base a un malinteso bigottismo, stavolta opportunistico, il presidente della provincia di Udine Pietro Fontanini mette al bando il Calendidonna dedicato alle donne dell'Iran. Perché l'Iran è uno 'stato canaglia', politicamente non allineato e confessionalmente ultra islamico e, conseguentemente, tutta la cultura di quel più che millenario popolo va buttata alle ortiche. Una dimostrazione, più che di bigottismo, di totale incultura.

Ri-mah...

LA COLTELLATA (RUBRICA di ALBERTO di CAPORIACCO)


Ed eccoci qui, sospesi tra esasperato laicismo e bigottismo.


In base all'esasperato laicismo si può mandare al creatore una persona, sottraendole alimenti e liquidi, perché è stato stabilito da una sentenza.

Sentenza di un organo di giustizia che rende possibile un omicidio per cui poi un'altra branca stessa macchina della giustizia (stavolta inquirente e non giudicante), schizofrenicamente, mette in moto un procedimento per omicidio volontario.

Mah...

Sempre in base allo stesso laicismo appare ormai evidente che una morte (e gli insulti - così lui dice - riversatisi su Beppino Englaro) saranno mattoni su cui costruire una fondazione. E quindi, almeno, quella morte sarà servita per fare danaro. Speriamo sia almeno utile a qualcuno. Vorremmo davvero che un altro qualcuno ce lo chiarisse.


In base al bigottismo si invita prima e poi si proibisce la venuta in Friuli dell'ex arcivescovo Milingo, scomunicato, perdonato, ammogliato e chi più ne ha più ne mette.

Sarebbe stato interessante sentirlo perché indubbiamente avrebbe fatto, quanto meno... folklore.


Sempre in base a un malinteso bigottismo, stavolta opportunistico, il presidente della provincia di Udine Pietro Fontanini mette al bando il Calendidonna dedicato alle donne dell'Iran. Perché l'Iran è uno 'stato canaglia', politicamente non allineato e confessionalmente ultra islamico e, conseguentemente, tutta la cultura di quel più che millenario popolo va buttata alle ortiche. Una dimostrazione, più che di bigottismo, di totale incultura.

Ri-mah...

IL DON CHISCIOTTE DI CERVANTES RIVISTO DA JORDI SAVALL AL COMUNALE DI MONFALCONE IL 13 MARZO

TEATRO COMUNALE DI MONFALCONE
STAGIONE 2008-2009

Il “Don Chisciotte” di Cervantes rivisto da Jordi Savall: un tesoro musicale a Monfalcone (venerdì 13 marzo)

La Stagione di Musica del Teatro Comunale prosegue con un appuntamento d’eccezione: venerdì 13 marzo, alle ore 20.45, il palcoscenico monfalconese vede protagonista un amico carissimo del Teatro, Jordi Savall, che propone un nuovo affascinante progetto dedicato alla pietra miliare della letteratura spagnola: il Don Quijote de La Mancha. Assieme a Savall, lo storico Ensemble Hespèrion XXI e i cantanti Montserrat Figueras (artista raffinatissima che più volte ha deliziato il pubblico monfalconese con le sue indimenticabili interpretazioni), Arianna Savall e Lluís Vilamajó. Sostiene ed accompagna le musiche la voce di Francisco Rojas, che recita i testi selezionati dallo stesso Savall e resi in forma drammaturgica da Manuel Forcano.

Jordi Savall è una personalità assoluta nel campo della ricerca sulla musica antica: impegnato da oltre trent’anni nello studio e nella scoperta di tesori musicali abbandonati, è anche violista (ha interpretato i più grandi capolavori del repertorio per viola da gamba) e direttore; ha inoltre inciso più di 170 dischi, tutti dedicati al repertorio antecedente al 1800. Con i tre gruppi musicali Hesperion XXI, La Capella Reial de Catalunya e Le Concert des Nations, fondati insieme a Montserrat Figueras, Savall esplora e crea un universo di emozioni e bellezza, restituendolo a milioni di amanti della musica, facendo conoscere al mondo la viola da gamba e le musiche dimenticate della Spagna e di altri Paesi.

Frutto di una attentissima ricerca e di un percorso di ispirata creatività, il Don Quijote di Savall restituisce emozioni e bellezza di un mondo musicale nascosto tra i versi del monumento letterario di Cervantes. “La musica è sempre un elemento essenziale nella narrazione di Cervantes” – spiega lo stesso Savall – giacchè grazie ad essa possiamo accedere a una dimensione magica che va molto al di là di quello che possono esprimere o suggerire le sole parole”.
Un affresco poetico-musicale, dunque, quello che verrà presentato a Monfalcone, sul quale gli artisti hanno “lavorato […] con l’attenzione di chi sfronda un albero stando ben attento a non strappargli alcuna futura capacità di fioritura” (per spiegarlo con le parole di Manuel Forcano, autore della drammaturgia).
Un’operazione sublime per gusto e impeccabile per precisione tecnica, questa nuova rivisitazione della storia del “fantasioso gentiluomo”, vede i testi, scelti e modellati nel rispetto assoluto della bellezza e dell’impatto poetico della scrittura originale; gli episodi musicali si intersecano in un’atmosfera magica e sospesa, senza soluzione di continuità.
La rilettura di Jordi Savall con l’Hesperion XXI si relaziona all’opera di Cervantes con un’attenzione quasi reverenziale, attraverso immagini sonore potentemente evocative, le stesse che animano lo scorrere delle avventure di Don Quijote.
Questo progetto ha dato vita, nell’anno del quarto centenario dalla pubblicazione dell’opera (1605 - 2005), a una straordinaria incisione discografica, prodotta da Alia Vox (casa discografica ideata dallo stesso Savall).

I biglietti possono essere acquistati presso: Biglietteria del Teatro (tel. 0481 790 470, da martedì a sabato, ore 17-19), Ticketpoint di Trieste, ERT-Ente Regionale Teatrale del FVG di Udine, Libreria Antonini di Gorizia e on line sul sito www.greenticket.it.
Presso la Biglietteria del Teatro, inoltre, è possibile acquistare la CARD il MIO Teatro (4 concerti o 4 spettacoli a scelta).

venerdì 13 marzo, ore 20.45
Don Quijote de La Mancha.
Romances y Músicas
Hespèrion XXI
Jordi Savall direttore
Montserrat Figueras soprano / Arianna Savall soprano / Lluís Vilamajó tenore Francisco Rojas voce recitante

IL DON CHISCIOTTE DI CERVANTES RIVISTO DA JORDI SAVALL AL COMUNALE DI MONFALCONE IL 13 MARZO

TEATRO COMUNALE DI MONFALCONE
STAGIONE 2008-2009

Il “Don Chisciotte” di Cervantes rivisto da Jordi Savall: un tesoro musicale a Monfalcone (venerdì 13 marzo)

La Stagione di Musica del Teatro Comunale prosegue con un appuntamento d’eccezione: venerdì 13 marzo, alle ore 20.45, il palcoscenico monfalconese vede protagonista un amico carissimo del Teatro, Jordi Savall, che propone un nuovo affascinante progetto dedicato alla pietra miliare della letteratura spagnola: il Don Quijote de La Mancha. Assieme a Savall, lo storico Ensemble Hespèrion XXI e i cantanti Montserrat Figueras (artista raffinatissima che più volte ha deliziato il pubblico monfalconese con le sue indimenticabili interpretazioni), Arianna Savall e Lluís Vilamajó. Sostiene ed accompagna le musiche la voce di Francisco Rojas, che recita i testi selezionati dallo stesso Savall e resi in forma drammaturgica da Manuel Forcano.

Jordi Savall è una personalità assoluta nel campo della ricerca sulla musica antica: impegnato da oltre trent’anni nello studio e nella scoperta di tesori musicali abbandonati, è anche violista (ha interpretato i più grandi capolavori del repertorio per viola da gamba) e direttore; ha inoltre inciso più di 170 dischi, tutti dedicati al repertorio antecedente al 1800. Con i tre gruppi musicali Hesperion XXI, La Capella Reial de Catalunya e Le Concert des Nations, fondati insieme a Montserrat Figueras, Savall esplora e crea un universo di emozioni e bellezza, restituendolo a milioni di amanti della musica, facendo conoscere al mondo la viola da gamba e le musiche dimenticate della Spagna e di altri Paesi.

Frutto di una attentissima ricerca e di un percorso di ispirata creatività, il Don Quijote di Savall restituisce emozioni e bellezza di un mondo musicale nascosto tra i versi del monumento letterario di Cervantes. “La musica è sempre un elemento essenziale nella narrazione di Cervantes” – spiega lo stesso Savall – giacchè grazie ad essa possiamo accedere a una dimensione magica che va molto al di là di quello che possono esprimere o suggerire le sole parole”.
Un affresco poetico-musicale, dunque, quello che verrà presentato a Monfalcone, sul quale gli artisti hanno “lavorato […] con l’attenzione di chi sfronda un albero stando ben attento a non strappargli alcuna futura capacità di fioritura” (per spiegarlo con le parole di Manuel Forcano, autore della drammaturgia).
Un’operazione sublime per gusto e impeccabile per precisione tecnica, questa nuova rivisitazione della storia del “fantasioso gentiluomo”, vede i testi, scelti e modellati nel rispetto assoluto della bellezza e dell’impatto poetico della scrittura originale; gli episodi musicali si intersecano in un’atmosfera magica e sospesa, senza soluzione di continuità.
La rilettura di Jordi Savall con l’Hesperion XXI si relaziona all’opera di Cervantes con un’attenzione quasi reverenziale, attraverso immagini sonore potentemente evocative, le stesse che animano lo scorrere delle avventure di Don Quijote.
Questo progetto ha dato vita, nell’anno del quarto centenario dalla pubblicazione dell’opera (1605 - 2005), a una straordinaria incisione discografica, prodotta da Alia Vox (casa discografica ideata dallo stesso Savall).

I biglietti possono essere acquistati presso: Biglietteria del Teatro (tel. 0481 790 470, da martedì a sabato, ore 17-19), Ticketpoint di Trieste, ERT-Ente Regionale Teatrale del FVG di Udine, Libreria Antonini di Gorizia e on line sul sito www.greenticket.it.
Presso la Biglietteria del Teatro, inoltre, è possibile acquistare la CARD il MIO Teatro (4 concerti o 4 spettacoli a scelta).

venerdì 13 marzo, ore 20.45
Don Quijote de La Mancha.
Romances y Músicas
Hespèrion XXI
Jordi Savall direttore
Montserrat Figueras soprano / Arianna Savall soprano / Lluís Vilamajó tenore Francisco Rojas voce recitante

IL DON CHISCIOTTE DI CERVANTES RIVISTO DA JORDI SAVALL AL COMUNALE DI MONFALCONE IL 13 MARZO

TEATRO COMUNALE DI MONFALCONE
STAGIONE 2008-2009

Il “Don Chisciotte” di Cervantes rivisto da Jordi Savall: un tesoro musicale a Monfalcone (venerdì 13 marzo)

La Stagione di Musica del Teatro Comunale prosegue con un appuntamento d’eccezione: venerdì 13 marzo, alle ore 20.45, il palcoscenico monfalconese vede protagonista un amico carissimo del Teatro, Jordi Savall, che propone un nuovo affascinante progetto dedicato alla pietra miliare della letteratura spagnola: il Don Quijote de La Mancha. Assieme a Savall, lo storico Ensemble Hespèrion XXI e i cantanti Montserrat Figueras (artista raffinatissima che più volte ha deliziato il pubblico monfalconese con le sue indimenticabili interpretazioni), Arianna Savall e Lluís Vilamajó. Sostiene ed accompagna le musiche la voce di Francisco Rojas, che recita i testi selezionati dallo stesso Savall e resi in forma drammaturgica da Manuel Forcano.

Jordi Savall è una personalità assoluta nel campo della ricerca sulla musica antica: impegnato da oltre trent’anni nello studio e nella scoperta di tesori musicali abbandonati, è anche violista (ha interpretato i più grandi capolavori del repertorio per viola da gamba) e direttore; ha inoltre inciso più di 170 dischi, tutti dedicati al repertorio antecedente al 1800. Con i tre gruppi musicali Hesperion XXI, La Capella Reial de Catalunya e Le Concert des Nations, fondati insieme a Montserrat Figueras, Savall esplora e crea un universo di emozioni e bellezza, restituendolo a milioni di amanti della musica, facendo conoscere al mondo la viola da gamba e le musiche dimenticate della Spagna e di altri Paesi.

Frutto di una attentissima ricerca e di un percorso di ispirata creatività, il Don Quijote di Savall restituisce emozioni e bellezza di un mondo musicale nascosto tra i versi del monumento letterario di Cervantes. “La musica è sempre un elemento essenziale nella narrazione di Cervantes” – spiega lo stesso Savall – giacchè grazie ad essa possiamo accedere a una dimensione magica che va molto al di là di quello che possono esprimere o suggerire le sole parole”.
Un affresco poetico-musicale, dunque, quello che verrà presentato a Monfalcone, sul quale gli artisti hanno “lavorato […] con l’attenzione di chi sfronda un albero stando ben attento a non strappargli alcuna futura capacità di fioritura” (per spiegarlo con le parole di Manuel Forcano, autore della drammaturgia).
Un’operazione sublime per gusto e impeccabile per precisione tecnica, questa nuova rivisitazione della storia del “fantasioso gentiluomo”, vede i testi, scelti e modellati nel rispetto assoluto della bellezza e dell’impatto poetico della scrittura originale; gli episodi musicali si intersecano in un’atmosfera magica e sospesa, senza soluzione di continuità.
La rilettura di Jordi Savall con l’Hesperion XXI si relaziona all’opera di Cervantes con un’attenzione quasi reverenziale, attraverso immagini sonore potentemente evocative, le stesse che animano lo scorrere delle avventure di Don Quijote.
Questo progetto ha dato vita, nell’anno del quarto centenario dalla pubblicazione dell’opera (1605 - 2005), a una straordinaria incisione discografica, prodotta da Alia Vox (casa discografica ideata dallo stesso Savall).

I biglietti possono essere acquistati presso: Biglietteria del Teatro (tel. 0481 790 470, da martedì a sabato, ore 17-19), Ticketpoint di Trieste, ERT-Ente Regionale Teatrale del FVG di Udine, Libreria Antonini di Gorizia e on line sul sito www.greenticket.it.
Presso la Biglietteria del Teatro, inoltre, è possibile acquistare la CARD il MIO Teatro (4 concerti o 4 spettacoli a scelta).

venerdì 13 marzo, ore 20.45
Don Quijote de La Mancha.
Romances y Músicas
Hespèrion XXI
Jordi Savall direttore
Montserrat Figueras soprano / Arianna Savall soprano / Lluís Vilamajó tenore Francisco Rojas voce recitante

DAL 12 MARZO UN CORSO PER BADANTI A UDINE ORGANIZZATO DA FEDERCASALINGHE


(in foto la presidente Lauretta Serafini)



FederCasalinghe Fvg
Parte a Udine un corso per badanti


La presidente Federcasalinghe Fvg Lauretta Serafini:
“Un mestiere sempre più ricercato, ma sono ancora troppo pochi gli operatori preparati”



Dal 12 marzo-Residence S. Anna, viale Palmanova



La Federcasalinghe Fvg, con il patrocinio del Ministero della Sanità, organizza a Udine - presso il residence S. Anna, in viale Palmanova - un corso gratuito di formazione per assistenti familiari.
Partirà il 12 marzo e avrà una durata di 120 ore, strutturato in 60 ore teoriche in aula e 60 ore di pratica; i posti disponibili sono 12 (più 3 uditori). Le lezioni - tenute da assistenti sociali, medici, farmacisti, fisioterapisti, docenti di comunicazione, sociologi, esperti di diritto del lavoro - si svolgeranno nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì, inizialmente dalle 9 alle 12.30, poi l’orario si estenderà anche al pomeriggio. A fine corso verrà consegnato un attestato, che potrà essere speso in contesti socio-assistenziali o familiare.
“Il corso per badanti è aperto a tutti – spiega la tutor Adriana Gaggiotti -; gli stranieri che volessero aderire devono però possedere padronanza della lingua italiana, in quanto durante le lezioni verranno usati termini tecnici e medici di difficile comprensione per chi non ha confidenza con la lingua”. Tra le competenze che si acquisiscono al corso per badanti promosso dalla Federcasalinghe anche saper effettuare acquisti per conto dell’assistito, il disbrigo di pratiche burocratiche e di commissioni, il supporto nell’accesso ai servizi.
“Durante le lezioni - aggiunge la presidente Federcasalinghe Fvg Lauretta Serafini - si impara a sviluppare capacità di empatia che aiutano a comprendere meglio le esigenze della persona assistita, ma anche ad affrontare le incombenze legate all’immediato come la somministrazione di medicinali, il sollevamento della persona, la cura della sua igiene e quella della casa. Si tratta certamente di un lavoro piuttosto faticoso, ma di cui c’è sempre più necessità.”
Un mestiere delicato, dunque, che non può essere “improvvisato”: i candidati al corso per badanti devono infatti dimostrare di possedere capacità relazionali, l’attitudine al lavoro di cura, l’apertura ad adottare comportamenti eticamente responsabili. Info: 0432 507045 – 347 5386226.

DAL 12 MARZO UN CORSO PER BADANTI A UDINE ORGANIZZATO DA FEDERCASALINGHE


(in foto la presidente Lauretta Serafini)



FederCasalinghe Fvg
Parte a Udine un corso per badanti


La presidente Federcasalinghe Fvg Lauretta Serafini:
“Un mestiere sempre più ricercato, ma sono ancora troppo pochi gli operatori preparati”



Dal 12 marzo-Residence S. Anna, viale Palmanova



La Federcasalinghe Fvg, con il patrocinio del Ministero della Sanità, organizza a Udine - presso il residence S. Anna, in viale Palmanova - un corso gratuito di formazione per assistenti familiari.
Partirà il 12 marzo e avrà una durata di 120 ore, strutturato in 60 ore teoriche in aula e 60 ore di pratica; i posti disponibili sono 12 (più 3 uditori). Le lezioni - tenute da assistenti sociali, medici, farmacisti, fisioterapisti, docenti di comunicazione, sociologi, esperti di diritto del lavoro - si svolgeranno nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì, inizialmente dalle 9 alle 12.30, poi l’orario si estenderà anche al pomeriggio. A fine corso verrà consegnato un attestato, che potrà essere speso in contesti socio-assistenziali o familiare.
“Il corso per badanti è aperto a tutti – spiega la tutor Adriana Gaggiotti -; gli stranieri che volessero aderire devono però possedere padronanza della lingua italiana, in quanto durante le lezioni verranno usati termini tecnici e medici di difficile comprensione per chi non ha confidenza con la lingua”. Tra le competenze che si acquisiscono al corso per badanti promosso dalla Federcasalinghe anche saper effettuare acquisti per conto dell’assistito, il disbrigo di pratiche burocratiche e di commissioni, il supporto nell’accesso ai servizi.
“Durante le lezioni - aggiunge la presidente Federcasalinghe Fvg Lauretta Serafini - si impara a sviluppare capacità di empatia che aiutano a comprendere meglio le esigenze della persona assistita, ma anche ad affrontare le incombenze legate all’immediato come la somministrazione di medicinali, il sollevamento della persona, la cura della sua igiene e quella della casa. Si tratta certamente di un lavoro piuttosto faticoso, ma di cui c’è sempre più necessità.”
Un mestiere delicato, dunque, che non può essere “improvvisato”: i candidati al corso per badanti devono infatti dimostrare di possedere capacità relazionali, l’attitudine al lavoro di cura, l’apertura ad adottare comportamenti eticamente responsabili. Info: 0432 507045 – 347 5386226.

DAL 12 MARZO UN CORSO PER BADANTI A UDINE ORGANIZZATO DA FEDERCASALINGHE


(in foto la presidente Lauretta Serafini)



FederCasalinghe Fvg
Parte a Udine un corso per badanti


La presidente Federcasalinghe Fvg Lauretta Serafini:
“Un mestiere sempre più ricercato, ma sono ancora troppo pochi gli operatori preparati”



Dal 12 marzo-Residence S. Anna, viale Palmanova



La Federcasalinghe Fvg, con il patrocinio del Ministero della Sanità, organizza a Udine - presso il residence S. Anna, in viale Palmanova - un corso gratuito di formazione per assistenti familiari.
Partirà il 12 marzo e avrà una durata di 120 ore, strutturato in 60 ore teoriche in aula e 60 ore di pratica; i posti disponibili sono 12 (più 3 uditori). Le lezioni - tenute da assistenti sociali, medici, farmacisti, fisioterapisti, docenti di comunicazione, sociologi, esperti di diritto del lavoro - si svolgeranno nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì, inizialmente dalle 9 alle 12.30, poi l’orario si estenderà anche al pomeriggio. A fine corso verrà consegnato un attestato, che potrà essere speso in contesti socio-assistenziali o familiare.
“Il corso per badanti è aperto a tutti – spiega la tutor Adriana Gaggiotti -; gli stranieri che volessero aderire devono però possedere padronanza della lingua italiana, in quanto durante le lezioni verranno usati termini tecnici e medici di difficile comprensione per chi non ha confidenza con la lingua”. Tra le competenze che si acquisiscono al corso per badanti promosso dalla Federcasalinghe anche saper effettuare acquisti per conto dell’assistito, il disbrigo di pratiche burocratiche e di commissioni, il supporto nell’accesso ai servizi.
“Durante le lezioni - aggiunge la presidente Federcasalinghe Fvg Lauretta Serafini - si impara a sviluppare capacità di empatia che aiutano a comprendere meglio le esigenze della persona assistita, ma anche ad affrontare le incombenze legate all’immediato come la somministrazione di medicinali, il sollevamento della persona, la cura della sua igiene e quella della casa. Si tratta certamente di un lavoro piuttosto faticoso, ma di cui c’è sempre più necessità.”
Un mestiere delicato, dunque, che non può essere “improvvisato”: i candidati al corso per badanti devono infatti dimostrare di possedere capacità relazionali, l’attitudine al lavoro di cura, l’apertura ad adottare comportamenti eticamente responsabili. Info: 0432 507045 – 347 5386226.

GLASER, MATTOTTI E CALLIGARO: TRE GRANDI ARTISTI NEL FRIULI COLLINARE (7 MARZO-13 APRILE)


(In foto, Bob Dylan visto da Milton Glaser)


Il destino della pittura nel mondo dominato dalla tecnica

Glaser, Mattotti e Calligaro: tre grandi artisti espongono nel Friuli collinare

dal 7 marzo al 13 aprile a Colloredo, Fagagna e San Daniele


Milton Glaser, Lorenzo Mattotti, Renato Calligaro: tre grandi artisti presentano in contemporanea la loro opera in tre diverse località storiche del Friuli collinare: Colloredo di Monte Albano, Fagagna e San Daniele.

“Glaser Mattotti Calligaro. Il destino della pittura” è il titolo della mostra, curata dalla Galleria Nuages di Milano, che verrà inaugurata sabato 7 marzo con un percorso di visite guidate – presenti gli autori – che toccherà tutte e tre le sedi espositive, a partire, alle 16, dal Museo del Territorio di San Daniele, dove esporrà Calligaro, per passare poi al Palazzo Municipale di Fagagna, che ospiterà Mattotti, e concludersi, alle 19, al Castello di Colloredo, con Glaser. Il progetto espositivo propone, in ognuna delle tre sedi, un’ampia selezione di opere – in tutto oltre duecento – di tre fra i massimi protagonisti del graphic design contemporaneo: artisti che al linguaggio della pittura, con diverso genio creativo e diversa sensibilità, intrecciano il linguaggio della grafica, della pubblicità e del fumetto, con risultati di prepotente vitalità.

La mostra, promossa dai Comuni di Colloredo, Fagagna e San Daniele in collaborazione con la Comunità collinare del Friuli - uniti da un comune progetto di valorizzazione culturale del territorio - si realizza con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e si inserisce nel vivo del dibattito culturale sul destino dell’arte figurativa. Le opere esposte propongono di fatto tre possibili e originali risposte all’interrogativo implicito nel titolo dell’esposizione.

A partire da Milton Glaser, il più noto e carismatico designer della seconda metà del Novecento. Chi non ha visto almeno una volta il logo "I Love New York" con l'immagine del cuore al posto della parola "love"? Non tutti sanno che quell’idea semplice e geniale, icona in perfetto stile pop entrata nell’immaginario collettivo attraverso milioni di t-shirts e gadget venduti sulle bancarelle di tutto il mondo ha un padre e un autore proprio in Milton Glaser, classe 1929, che ha affascinato generazioni di graphic designer di tutto il mondo per il suo eclettismo stilistico.

Anche la produzione di Lorenzo Mattotti è espressione di un personalissimo ed eclettico crescendo creativo. Figlio della provincia italiana ed erede della sua grande tradizione pittorica, da anni vive e lavora a Parigi e le sue opere, dallo stile inconfondibile per colori, forme e vitalità, godono di un grande successo di critica e di pubblico in tutto il mondo.
Illustratore, disegnatore, autore di fumetti dall'inesauribile versatilità, la sua ricerca linguistica attraversa ogni campo dell'immagine disegnata.

Il terzo artista in mostra, Renato Calligaro, è una delle "matite" più innovative nel panorama europeo dell'illustrazione e del fumetto. Negli ultimi anni, animato dall'urgenza di approfondire anche sul piano teorico il dibattito sul destino della pittura, ha fondato e dirige la rivista di psicologia, fenomenologia e antropologia dell’arte TempoFermo. Ideatore del progetto espositivo, è autore del saggio inedito presente nel catalogo Nuages che ne spiega il senso.

L’uso sempre più abile e spregiudicato delle moderne tecniche della comunicazione – dalla grafica digitale alla video art – ha di fatto prodotto profonde trasformazioni nella rappresentazione e nell’espressione artistica e ha definitivamente messo in crisi la "narratività" della pittura, minacciando di rendere obsoleto il ruolo e la funzione del linguaggio pittorico.

Fondere in un’unica prassi la grafica, la pubblicità, l’illustrazione, il fumetto e la pittura, mantenendo altissimo il livello della qualità formale pare essere il percorso obbligato per un recupero del valore e del ruolo della pittura, arte oggi più che mai aperta alla sperimentazione creativa. Il senso della triplice mostra risiede proprio nell’avventura del linguaggio alla ricerca delle sue forme possibili. Un’avventura che, fra vignette e fumetti, illustrazioni e quadri, nel contrappunto di maniere e stili che si intrecciano – scrive Calligaro – è sempre un inno alla “forma”.

La mostra, che si realizza anche grazie a AMB, Unipol e CMB, sarà visitabile, con ingresso libero, fino al 13 aprile, dal lunedì al giovedì per i gruppi (minimo venti persone e su prenotazione, telefonando allo 0432-201408), dal venerdì alla domenica dalle 9.30 alle 12.30 e, solo nei fine settimana, anche dalle 15.30 alle 19.


Sedi della mostra:



Milton Glaser. Il destino della pittura
Castello di Colloredo di Monte Albano
Colloredo di Monte Albano (UD)



Lorenzo Mattotti. Il destino della pittura
Palazzo Municipale
Piazza Unità d’Italia 2, Fagagna (UD)



Renato Calligaro. Il destino della pittura
Museo del Territorio
Via Udine 4, San Daniele del Friuli (UD)

Orari di apertura:
dal lunedì al giovedì: su prenotazione per gruppi allo 0432-201408 (minimo 20 persone)
venerdì: dalle 9.30 alle 12.30
sabato e domenica: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.00

Milton Glaser, newyorchese, è il più noto e carismatico designer della seconda metà del Novecento: autore del famosissimo manifesto di Bob Dylan (1966) e della serie di elaborazioni grafiche per la Valentina di Olivetti (1968), del ruggente Leone della Biennale di Venezia 1980 e della serie di manifesti “I love New York” (con il cuore a sostituire la parola “love”), è stato definito un “artista completo, nel senso rinascimentale del termine, antico e moderno al tempo stesso” ed è considerato un maestro da innumerevoli schiere di designer nel mondo.



Lorenzo Mattotti, artista “europeo” la cui ricerca espressiva ha avuto inizio in quella fucina di creatività che sono stati gli anni Settanta in Italia, collabora con i più importanti giornali e riviste del mondo, illustra testi classici per adulti e per l'infanzia - dalla Divina Commedia alle Avventure di Pinocchio - crea storie a fumetti, copertine e film di animazione, campagne pubblicitarie e manifesti di impegno civile in un personalissimo ed eclettico crescendo creativo che gli ha meritato prestigiosi premi internazionali.



Renato Calligaro, friulano con una lunga immersione nell'immaginario mitico della cultura latinoamericana, come illustratore e vignettista di satira politica ha collaborato a numerosi giornali e riviste e pubblicato libri da Feltrinelli e Rizzoli, operando una fusione fra pittura, sua disciplina d’origine, grafica pubblicitaria e fumetto e trasformando la polivalenza delle tecniche e degli stili in una vera e propria "avventura" narrativa del linguaggio. Come teorico della modernità in crisi ha fondato e dirige la rivista di psicologia, fenomenologia e antropologia dell’arte TempoFermo, che ospita saggi e discussioni sulla situazione e sulle funzioni dell’arte nella contemporaneità dominata dalla Tecnica.

GLASER, MATTOTTI E CALLIGARO: TRE GRANDI ARTISTI NEL FRIULI COLLINARE (7 MARZO-13 APRILE)


(In foto, Bob Dylan visto da Milton Glaser)


Il destino della pittura nel mondo dominato dalla tecnica

Glaser, Mattotti e Calligaro: tre grandi artisti espongono nel Friuli collinare

dal 7 marzo al 13 aprile a Colloredo, Fagagna e San Daniele


Milton Glaser, Lorenzo Mattotti, Renato Calligaro: tre grandi artisti presentano in contemporanea la loro opera in tre diverse località storiche del Friuli collinare: Colloredo di Monte Albano, Fagagna e San Daniele.

“Glaser Mattotti Calligaro. Il destino della pittura” è il titolo della mostra, curata dalla Galleria Nuages di Milano, che verrà inaugurata sabato 7 marzo con un percorso di visite guidate – presenti gli autori – che toccherà tutte e tre le sedi espositive, a partire, alle 16, dal Museo del Territorio di San Daniele, dove esporrà Calligaro, per passare poi al Palazzo Municipale di Fagagna, che ospiterà Mattotti, e concludersi, alle 19, al Castello di Colloredo, con Glaser. Il progetto espositivo propone, in ognuna delle tre sedi, un’ampia selezione di opere – in tutto oltre duecento – di tre fra i massimi protagonisti del graphic design contemporaneo: artisti che al linguaggio della pittura, con diverso genio creativo e diversa sensibilità, intrecciano il linguaggio della grafica, della pubblicità e del fumetto, con risultati di prepotente vitalità.

La mostra, promossa dai Comuni di Colloredo, Fagagna e San Daniele in collaborazione con la Comunità collinare del Friuli - uniti da un comune progetto di valorizzazione culturale del territorio - si realizza con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e si inserisce nel vivo del dibattito culturale sul destino dell’arte figurativa. Le opere esposte propongono di fatto tre possibili e originali risposte all’interrogativo implicito nel titolo dell’esposizione.

A partire da Milton Glaser, il più noto e carismatico designer della seconda metà del Novecento. Chi non ha visto almeno una volta il logo "I Love New York" con l'immagine del cuore al posto della parola "love"? Non tutti sanno che quell’idea semplice e geniale, icona in perfetto stile pop entrata nell’immaginario collettivo attraverso milioni di t-shirts e gadget venduti sulle bancarelle di tutto il mondo ha un padre e un autore proprio in Milton Glaser, classe 1929, che ha affascinato generazioni di graphic designer di tutto il mondo per il suo eclettismo stilistico.

Anche la produzione di Lorenzo Mattotti è espressione di un personalissimo ed eclettico crescendo creativo. Figlio della provincia italiana ed erede della sua grande tradizione pittorica, da anni vive e lavora a Parigi e le sue opere, dallo stile inconfondibile per colori, forme e vitalità, godono di un grande successo di critica e di pubblico in tutto il mondo.
Illustratore, disegnatore, autore di fumetti dall'inesauribile versatilità, la sua ricerca linguistica attraversa ogni campo dell'immagine disegnata.

Il terzo artista in mostra, Renato Calligaro, è una delle "matite" più innovative nel panorama europeo dell'illustrazione e del fumetto. Negli ultimi anni, animato dall'urgenza di approfondire anche sul piano teorico il dibattito sul destino della pittura, ha fondato e dirige la rivista di psicologia, fenomenologia e antropologia dell’arte TempoFermo. Ideatore del progetto espositivo, è autore del saggio inedito presente nel catalogo Nuages che ne spiega il senso.

L’uso sempre più abile e spregiudicato delle moderne tecniche della comunicazione – dalla grafica digitale alla video art – ha di fatto prodotto profonde trasformazioni nella rappresentazione e nell’espressione artistica e ha definitivamente messo in crisi la "narratività" della pittura, minacciando di rendere obsoleto il ruolo e la funzione del linguaggio pittorico.

Fondere in un’unica prassi la grafica, la pubblicità, l’illustrazione, il fumetto e la pittura, mantenendo altissimo il livello della qualità formale pare essere il percorso obbligato per un recupero del valore e del ruolo della pittura, arte oggi più che mai aperta alla sperimentazione creativa. Il senso della triplice mostra risiede proprio nell’avventura del linguaggio alla ricerca delle sue forme possibili. Un’avventura che, fra vignette e fumetti, illustrazioni e quadri, nel contrappunto di maniere e stili che si intrecciano – scrive Calligaro – è sempre un inno alla “forma”.

La mostra, che si realizza anche grazie a AMB, Unipol e CMB, sarà visitabile, con ingresso libero, fino al 13 aprile, dal lunedì al giovedì per i gruppi (minimo venti persone e su prenotazione, telefonando allo 0432-201408), dal venerdì alla domenica dalle 9.30 alle 12.30 e, solo nei fine settimana, anche dalle 15.30 alle 19.


Sedi della mostra:



Milton Glaser. Il destino della pittura
Castello di Colloredo di Monte Albano
Colloredo di Monte Albano (UD)



Lorenzo Mattotti. Il destino della pittura
Palazzo Municipale
Piazza Unità d’Italia 2, Fagagna (UD)



Renato Calligaro. Il destino della pittura
Museo del Territorio
Via Udine 4, San Daniele del Friuli (UD)

Orari di apertura:
dal lunedì al giovedì: su prenotazione per gruppi allo 0432-201408 (minimo 20 persone)
venerdì: dalle 9.30 alle 12.30
sabato e domenica: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.00

Milton Glaser, newyorchese, è il più noto e carismatico designer della seconda metà del Novecento: autore del famosissimo manifesto di Bob Dylan (1966) e della serie di elaborazioni grafiche per la Valentina di Olivetti (1968), del ruggente Leone della Biennale di Venezia 1980 e della serie di manifesti “I love New York” (con il cuore a sostituire la parola “love”), è stato definito un “artista completo, nel senso rinascimentale del termine, antico e moderno al tempo stesso” ed è considerato un maestro da innumerevoli schiere di designer nel mondo.



Lorenzo Mattotti, artista “europeo” la cui ricerca espressiva ha avuto inizio in quella fucina di creatività che sono stati gli anni Settanta in Italia, collabora con i più importanti giornali e riviste del mondo, illustra testi classici per adulti e per l'infanzia - dalla Divina Commedia alle Avventure di Pinocchio - crea storie a fumetti, copertine e film di animazione, campagne pubblicitarie e manifesti di impegno civile in un personalissimo ed eclettico crescendo creativo che gli ha meritato prestigiosi premi internazionali.



Renato Calligaro, friulano con una lunga immersione nell'immaginario mitico della cultura latinoamericana, come illustratore e vignettista di satira politica ha collaborato a numerosi giornali e riviste e pubblicato libri da Feltrinelli e Rizzoli, operando una fusione fra pittura, sua disciplina d’origine, grafica pubblicitaria e fumetto e trasformando la polivalenza delle tecniche e degli stili in una vera e propria "avventura" narrativa del linguaggio. Come teorico della modernità in crisi ha fondato e dirige la rivista di psicologia, fenomenologia e antropologia dell’arte TempoFermo, che ospita saggi e discussioni sulla situazione e sulle funzioni dell’arte nella contemporaneità dominata dalla Tecnica.

GLASER, MATTOTTI E CALLIGARO: TRE GRANDI ARTISTI NEL FRIULI COLLINARE (7 MARZO-13 APRILE)


(In foto, Bob Dylan visto da Milton Glaser)


Il destino della pittura nel mondo dominato dalla tecnica

Glaser, Mattotti e Calligaro: tre grandi artisti espongono nel Friuli collinare

dal 7 marzo al 13 aprile a Colloredo, Fagagna e San Daniele


Milton Glaser, Lorenzo Mattotti, Renato Calligaro: tre grandi artisti presentano in contemporanea la loro opera in tre diverse località storiche del Friuli collinare: Colloredo di Monte Albano, Fagagna e San Daniele.

“Glaser Mattotti Calligaro. Il destino della pittura” è il titolo della mostra, curata dalla Galleria Nuages di Milano, che verrà inaugurata sabato 7 marzo con un percorso di visite guidate – presenti gli autori – che toccherà tutte e tre le sedi espositive, a partire, alle 16, dal Museo del Territorio di San Daniele, dove esporrà Calligaro, per passare poi al Palazzo Municipale di Fagagna, che ospiterà Mattotti, e concludersi, alle 19, al Castello di Colloredo, con Glaser. Il progetto espositivo propone, in ognuna delle tre sedi, un’ampia selezione di opere – in tutto oltre duecento – di tre fra i massimi protagonisti del graphic design contemporaneo: artisti che al linguaggio della pittura, con diverso genio creativo e diversa sensibilità, intrecciano il linguaggio della grafica, della pubblicità e del fumetto, con risultati di prepotente vitalità.

La mostra, promossa dai Comuni di Colloredo, Fagagna e San Daniele in collaborazione con la Comunità collinare del Friuli - uniti da un comune progetto di valorizzazione culturale del territorio - si realizza con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e si inserisce nel vivo del dibattito culturale sul destino dell’arte figurativa. Le opere esposte propongono di fatto tre possibili e originali risposte all’interrogativo implicito nel titolo dell’esposizione.

A partire da Milton Glaser, il più noto e carismatico designer della seconda metà del Novecento. Chi non ha visto almeno una volta il logo "I Love New York" con l'immagine del cuore al posto della parola "love"? Non tutti sanno che quell’idea semplice e geniale, icona in perfetto stile pop entrata nell’immaginario collettivo attraverso milioni di t-shirts e gadget venduti sulle bancarelle di tutto il mondo ha un padre e un autore proprio in Milton Glaser, classe 1929, che ha affascinato generazioni di graphic designer di tutto il mondo per il suo eclettismo stilistico.

Anche la produzione di Lorenzo Mattotti è espressione di un personalissimo ed eclettico crescendo creativo. Figlio della provincia italiana ed erede della sua grande tradizione pittorica, da anni vive e lavora a Parigi e le sue opere, dallo stile inconfondibile per colori, forme e vitalità, godono di un grande successo di critica e di pubblico in tutto il mondo.
Illustratore, disegnatore, autore di fumetti dall'inesauribile versatilità, la sua ricerca linguistica attraversa ogni campo dell'immagine disegnata.

Il terzo artista in mostra, Renato Calligaro, è una delle "matite" più innovative nel panorama europeo dell'illustrazione e del fumetto. Negli ultimi anni, animato dall'urgenza di approfondire anche sul piano teorico il dibattito sul destino della pittura, ha fondato e dirige la rivista di psicologia, fenomenologia e antropologia dell’arte TempoFermo. Ideatore del progetto espositivo, è autore del saggio inedito presente nel catalogo Nuages che ne spiega il senso.

L’uso sempre più abile e spregiudicato delle moderne tecniche della comunicazione – dalla grafica digitale alla video art – ha di fatto prodotto profonde trasformazioni nella rappresentazione e nell’espressione artistica e ha definitivamente messo in crisi la "narratività" della pittura, minacciando di rendere obsoleto il ruolo e la funzione del linguaggio pittorico.

Fondere in un’unica prassi la grafica, la pubblicità, l’illustrazione, il fumetto e la pittura, mantenendo altissimo il livello della qualità formale pare essere il percorso obbligato per un recupero del valore e del ruolo della pittura, arte oggi più che mai aperta alla sperimentazione creativa. Il senso della triplice mostra risiede proprio nell’avventura del linguaggio alla ricerca delle sue forme possibili. Un’avventura che, fra vignette e fumetti, illustrazioni e quadri, nel contrappunto di maniere e stili che si intrecciano – scrive Calligaro – è sempre un inno alla “forma”.

La mostra, che si realizza anche grazie a AMB, Unipol e CMB, sarà visitabile, con ingresso libero, fino al 13 aprile, dal lunedì al giovedì per i gruppi (minimo venti persone e su prenotazione, telefonando allo 0432-201408), dal venerdì alla domenica dalle 9.30 alle 12.30 e, solo nei fine settimana, anche dalle 15.30 alle 19.


Sedi della mostra:



Milton Glaser. Il destino della pittura
Castello di Colloredo di Monte Albano
Colloredo di Monte Albano (UD)



Lorenzo Mattotti. Il destino della pittura
Palazzo Municipale
Piazza Unità d’Italia 2, Fagagna (UD)



Renato Calligaro. Il destino della pittura
Museo del Territorio
Via Udine 4, San Daniele del Friuli (UD)

Orari di apertura:
dal lunedì al giovedì: su prenotazione per gruppi allo 0432-201408 (minimo 20 persone)
venerdì: dalle 9.30 alle 12.30
sabato e domenica: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.00

Milton Glaser, newyorchese, è il più noto e carismatico designer della seconda metà del Novecento: autore del famosissimo manifesto di Bob Dylan (1966) e della serie di elaborazioni grafiche per la Valentina di Olivetti (1968), del ruggente Leone della Biennale di Venezia 1980 e della serie di manifesti “I love New York” (con il cuore a sostituire la parola “love”), è stato definito un “artista completo, nel senso rinascimentale del termine, antico e moderno al tempo stesso” ed è considerato un maestro da innumerevoli schiere di designer nel mondo.



Lorenzo Mattotti, artista “europeo” la cui ricerca espressiva ha avuto inizio in quella fucina di creatività che sono stati gli anni Settanta in Italia, collabora con i più importanti giornali e riviste del mondo, illustra testi classici per adulti e per l'infanzia - dalla Divina Commedia alle Avventure di Pinocchio - crea storie a fumetti, copertine e film di animazione, campagne pubblicitarie e manifesti di impegno civile in un personalissimo ed eclettico crescendo creativo che gli ha meritato prestigiosi premi internazionali.



Renato Calligaro, friulano con una lunga immersione nell'immaginario mitico della cultura latinoamericana, come illustratore e vignettista di satira politica ha collaborato a numerosi giornali e riviste e pubblicato libri da Feltrinelli e Rizzoli, operando una fusione fra pittura, sua disciplina d’origine, grafica pubblicitaria e fumetto e trasformando la polivalenza delle tecniche e degli stili in una vera e propria "avventura" narrativa del linguaggio. Come teorico della modernità in crisi ha fondato e dirige la rivista di psicologia, fenomenologia e antropologia dell’arte TempoFermo, che ospita saggi e discussioni sulla situazione e sulle funzioni dell’arte nella contemporaneità dominata dalla Tecnica.

MARIELLA DEVIA AL VERDI DI GORIZIA VENERDI' 6 MARZO


ANCORA UN’ATTESA ESCLUSIVA REGIONALE AL TEATRO COMUNALE GIUSEPPE VERDI DI GORIZIA: VENERDI’ 6 MARZO (ORE 20.45) L’ ORCHESTRA SINFONICA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA, DIRETTA DAL M° FABRIZIO VENTURA, ACCOMPAGNA IL SOPRANO DI FAMA INTERNAZIONALE MARIELLA DEVIA NEL CONCERTO “LA REGINA DEL BEL CANTO”, CON L’ESECUZIONE DI UN PROGRAMMA IN ESCLUSIVA PER GORIZIA DEDICATO A BELLINI, DONIZETTI E VERDI



Soprano di fama internazionale, Mariella Devia – assente sui palcoscenici della nostra regione da lungo tempo - è una delle interpreti più acclamate nei maggiori teatri lirici del mondo: tra le apparizioni televisive più recenti, la ricordiamo protagonista del Concerto di Capodanno dalla Fenice di Venezia. Ha collaborato con i più importanti direttori d’orchestra, tra i quali Riccardo Chailly, Gianluigi Gelmetti, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Wolfgang Sawallisch e Claudio Abbado, riportando innumerevoli successi: emblematica l’interpretazione del ruolo di Lucia di Lammermoor, considerata una delle vette del repertorio belcantistico.
Questa eccezionale artista sarà protagonista di un’attesa serata in esclusiva regionale al Teatro comunale Giuseppe Verdi di Gorizia, per la sezione Musica e Balletto della Stagione diretta da Walter Mramor e realizzata dal Comune di Gorizia con il Parco Culturale. Venerdì 6 marzo alle 20.45 “La regina del bel Canto” sarà affiancata dall’Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia nell’esecuzione del programma, in esclusiva per Gorizia, dedicato a Bellini, Donizetti e Verdi. A dirigere la Sinfonica regionale e il Coro del Friuli Venia Giulia il Maestro Fabrizio Ventura.
Diplomato in direzione d’orchestra con Karl Österreicher ed in direzione di coro con Gunther Theuring presso la Hochschule di Vienna, è direttore musicale del Teatro di Biel/Bienne in Svizzera primo direttore del Teatro di Braunschweig e primo direttore al Teatro di Stato di Norimberga. Il vastissimo repertorio di Fabrizio Ventura spazia dal barocco ai nostri giorni e comprende più di settanta titoli operistici, nonché tutta la produzione sinfonica più importante. Nel 2005 è stato nominato Direttore Musicale Generale dell’Opera di Stato di Istanbul. Dall’agosto del 2007 è Direttore Musicale Generale del Teatro e dell’Orchestra di Münster in Germania. Nel 2007 ha inaugurato il Festival di Maggio di Wiesbaden con Tiefland


Prevendita e informazioni: tel. 0481.33090 - lunedì-sabato ore 17.00-19.00

CON CORTESE RICHESTA DI PUBBLICAZIONE / DIFFUSIONE
L’ufficio stampa: Volpe&Sain comunicazione (+39.040.762667 – 335.6023988)


Programma:

Vincenzo Bellini Ouverture da Norma
Gaetano Donizetti “Al dolce guidami castel natio” da Anna Bolena
Gaetano Donizetti “Deh, tu di un'umile” da Maria Stuarda
Vincenzo Bellini “Norma viene: le cinge la chioma” da Norma
Vincenzo Bellini “Guerra, guerra” da Norma
Vincenzo Bellini “Casta Diva” da Norma
Vincenzo Bellini Ouverture da Capuleti e Montecchi
Vincenzo Bellini “Oh quante volte oh quante” da Capuleti e Montecchi
Gaetano Donizetti Ouverture da Don Pasquale
Gaetano Donizetti “Che interminabile” da Don Pasquale
Vincenzo Bellini “Col sorriso d'innocenza” recitativo, aria e coro da Il Pirata

MARIELLA DEVIA AL VERDI DI GORIZIA VENERDI' 6 MARZO


ANCORA UN’ATTESA ESCLUSIVA REGIONALE AL TEATRO COMUNALE GIUSEPPE VERDI DI GORIZIA: VENERDI’ 6 MARZO (ORE 20.45) L’ ORCHESTRA SINFONICA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA, DIRETTA DAL M° FABRIZIO VENTURA, ACCOMPAGNA IL SOPRANO DI FAMA INTERNAZIONALE MARIELLA DEVIA NEL CONCERTO “LA REGINA DEL BEL CANTO”, CON L’ESECUZIONE DI UN PROGRAMMA IN ESCLUSIVA PER GORIZIA DEDICATO A BELLINI, DONIZETTI E VERDI



Soprano di fama internazionale, Mariella Devia – assente sui palcoscenici della nostra regione da lungo tempo - è una delle interpreti più acclamate nei maggiori teatri lirici del mondo: tra le apparizioni televisive più recenti, la ricordiamo protagonista del Concerto di Capodanno dalla Fenice di Venezia. Ha collaborato con i più importanti direttori d’orchestra, tra i quali Riccardo Chailly, Gianluigi Gelmetti, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Wolfgang Sawallisch e Claudio Abbado, riportando innumerevoli successi: emblematica l’interpretazione del ruolo di Lucia di Lammermoor, considerata una delle vette del repertorio belcantistico.
Questa eccezionale artista sarà protagonista di un’attesa serata in esclusiva regionale al Teatro comunale Giuseppe Verdi di Gorizia, per la sezione Musica e Balletto della Stagione diretta da Walter Mramor e realizzata dal Comune di Gorizia con il Parco Culturale. Venerdì 6 marzo alle 20.45 “La regina del bel Canto” sarà affiancata dall’Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia nell’esecuzione del programma, in esclusiva per Gorizia, dedicato a Bellini, Donizetti e Verdi. A dirigere la Sinfonica regionale e il Coro del Friuli Venia Giulia il Maestro Fabrizio Ventura.
Diplomato in direzione d’orchestra con Karl Österreicher ed in direzione di coro con Gunther Theuring presso la Hochschule di Vienna, è direttore musicale del Teatro di Biel/Bienne in Svizzera primo direttore del Teatro di Braunschweig e primo direttore al Teatro di Stato di Norimberga. Il vastissimo repertorio di Fabrizio Ventura spazia dal barocco ai nostri giorni e comprende più di settanta titoli operistici, nonché tutta la produzione sinfonica più importante. Nel 2005 è stato nominato Direttore Musicale Generale dell’Opera di Stato di Istanbul. Dall’agosto del 2007 è Direttore Musicale Generale del Teatro e dell’Orchestra di Münster in Germania. Nel 2007 ha inaugurato il Festival di Maggio di Wiesbaden con Tiefland


Prevendita e informazioni: tel. 0481.33090 - lunedì-sabato ore 17.00-19.00

CON CORTESE RICHESTA DI PUBBLICAZIONE / DIFFUSIONE
L’ufficio stampa: Volpe&Sain comunicazione (+39.040.762667 – 335.6023988)


Programma:

Vincenzo Bellini Ouverture da Norma
Gaetano Donizetti “Al dolce guidami castel natio” da Anna Bolena
Gaetano Donizetti “Deh, tu di un'umile” da Maria Stuarda
Vincenzo Bellini “Norma viene: le cinge la chioma” da Norma
Vincenzo Bellini “Guerra, guerra” da Norma
Vincenzo Bellini “Casta Diva” da Norma
Vincenzo Bellini Ouverture da Capuleti e Montecchi
Vincenzo Bellini “Oh quante volte oh quante” da Capuleti e Montecchi
Gaetano Donizetti Ouverture da Don Pasquale
Gaetano Donizetti “Che interminabile” da Don Pasquale
Vincenzo Bellini “Col sorriso d'innocenza” recitativo, aria e coro da Il Pirata

MARIELLA DEVIA AL VERDI DI GORIZIA VENERDI' 6 MARZO


ANCORA UN’ATTESA ESCLUSIVA REGIONALE AL TEATRO COMUNALE GIUSEPPE VERDI DI GORIZIA: VENERDI’ 6 MARZO (ORE 20.45) L’ ORCHESTRA SINFONICA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA, DIRETTA DAL M° FABRIZIO VENTURA, ACCOMPAGNA IL SOPRANO DI FAMA INTERNAZIONALE MARIELLA DEVIA NEL CONCERTO “LA REGINA DEL BEL CANTO”, CON L’ESECUZIONE DI UN PROGRAMMA IN ESCLUSIVA PER GORIZIA DEDICATO A BELLINI, DONIZETTI E VERDI



Soprano di fama internazionale, Mariella Devia – assente sui palcoscenici della nostra regione da lungo tempo - è una delle interpreti più acclamate nei maggiori teatri lirici del mondo: tra le apparizioni televisive più recenti, la ricordiamo protagonista del Concerto di Capodanno dalla Fenice di Venezia. Ha collaborato con i più importanti direttori d’orchestra, tra i quali Riccardo Chailly, Gianluigi Gelmetti, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Wolfgang Sawallisch e Claudio Abbado, riportando innumerevoli successi: emblematica l’interpretazione del ruolo di Lucia di Lammermoor, considerata una delle vette del repertorio belcantistico.
Questa eccezionale artista sarà protagonista di un’attesa serata in esclusiva regionale al Teatro comunale Giuseppe Verdi di Gorizia, per la sezione Musica e Balletto della Stagione diretta da Walter Mramor e realizzata dal Comune di Gorizia con il Parco Culturale. Venerdì 6 marzo alle 20.45 “La regina del bel Canto” sarà affiancata dall’Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia nell’esecuzione del programma, in esclusiva per Gorizia, dedicato a Bellini, Donizetti e Verdi. A dirigere la Sinfonica regionale e il Coro del Friuli Venia Giulia il Maestro Fabrizio Ventura.
Diplomato in direzione d’orchestra con Karl Österreicher ed in direzione di coro con Gunther Theuring presso la Hochschule di Vienna, è direttore musicale del Teatro di Biel/Bienne in Svizzera primo direttore del Teatro di Braunschweig e primo direttore al Teatro di Stato di Norimberga. Il vastissimo repertorio di Fabrizio Ventura spazia dal barocco ai nostri giorni e comprende più di settanta titoli operistici, nonché tutta la produzione sinfonica più importante. Nel 2005 è stato nominato Direttore Musicale Generale dell’Opera di Stato di Istanbul. Dall’agosto del 2007 è Direttore Musicale Generale del Teatro e dell’Orchestra di Münster in Germania. Nel 2007 ha inaugurato il Festival di Maggio di Wiesbaden con Tiefland


Prevendita e informazioni: tel. 0481.33090 - lunedì-sabato ore 17.00-19.00

CON CORTESE RICHESTA DI PUBBLICAZIONE / DIFFUSIONE
L’ufficio stampa: Volpe&Sain comunicazione (+39.040.762667 – 335.6023988)


Programma:

Vincenzo Bellini Ouverture da Norma
Gaetano Donizetti “Al dolce guidami castel natio” da Anna Bolena
Gaetano Donizetti “Deh, tu di un'umile” da Maria Stuarda
Vincenzo Bellini “Norma viene: le cinge la chioma” da Norma
Vincenzo Bellini “Guerra, guerra” da Norma
Vincenzo Bellini “Casta Diva” da Norma
Vincenzo Bellini Ouverture da Capuleti e Montecchi
Vincenzo Bellini “Oh quante volte oh quante” da Capuleti e Montecchi
Gaetano Donizetti Ouverture da Don Pasquale
Gaetano Donizetti “Che interminabile” da Don Pasquale
Vincenzo Bellini “Col sorriso d'innocenza” recitativo, aria e coro da Il Pirata

I LABORATORI DI CALENDIDONNA

CALENDIDONNA09
DAL 5 ALL’8 MARZO 2009
LABORATORI DI TESSITURA E CUCINA, VISITE GUIDATE, INCONTRI LETTERARI, DOCUMENTARI, UN’INSTALLAZIONE E UNA SUGGESTIVA PERFORMANCE TEATRALE.

All’interno di Calendidonna 2009: Rosa di Persia, in programma dal 5 all’8 marzo a Udine, si inseriscono le dodici iniziative ideate dall’Associazione Culturale C.O.R.E. per approfondire ancora di più la cultura iraniana tramite laboratori di tessitura e cucina, visite guidate, incontri letterari, visione di documentari, un’installazione e una suggestiva performance teatrale.

L’installazione curata dall’insegnante Carmen Romeo e dalla classe V C dell’Istituto d’Arte G. Sello aprirà in anteprima la sesta edizione della manifestazione Calendidonna09. La ricerca mette in luce le funzioni comunicative e simboliche dei copricapo femminili: dal burka al chador, dal velo bianco della sposa a quello nero della vedova, dal fazûl al quadri della tradizione carnica friulana. Un modo per distinguersi, apparire, sottomettersi, esprimere gioia o dolore. I tessuti e gli stampati sono stati realizzati a mano dalle allieve, mentre la sequenza di immagini di donne velate è stata selezionata dalle studentesse e dagli studenti della sezione di fotografia a commento della mostra. Arricchiscono l'esposizione alcuni pezzi storici autentici di provenienza orientale (Istituto Orientale Italiano di Pasiano di Pordenone) ed europea (collezione di Luciana Molinis di Udine) (giovedì 5 marzo, ore 11 Donne e veli tra oriente e occidente - Palazzo Antonini, via Petracco apertura mostra: 5-7 marzo).

Ai più piccoli, ma non solo l’Associazione Culturale 0432 Théatre Numérique dedicherà uno spazio per l’ascolto di bellissime storie della tradizione persiana (giovedì 5 marzo, ore 17, Iran, meravigliose storie - Libreria CLUF, via Gemona 22).

Le visite guidate, a cura di Maria Beatrice Bertone sono incentrate sulla conoscenza di temi e motivi iconografici dei tessili orientali antichi. Grazie alla visione di manufatti e reperti di provenienza orientale e di produzione italiana del XIII e XIV secolo, verranno illustrate le caratteristiche produttive con particolare attenzione alla decorazione, alla simbologia, ai materiali e alle tecniche che contraddistinguono la produzione tessile persiana, mettendo in evidenza le problematiche dell’attribuzione (Giovedì 5 marzo e domenica 8 marzo, ore 16 -Museo del Duomo, Piazzetta Bertrando)

I laboratori di tessitura, a numero chiuso, sono fruibili separatamente, oppure come tappe complementari di un percorso. Inseriti nello spazio dei “Tappeti Pregiati Restivo”, saranno corredati da un allestimento di tappeti persiani di diversa fattura e provenienza, e accompagnati dalle letture di Arianna Zani. La prima mattina, curata da Marzia Berto, profonda conoscitrice della cultura iraniana, sarà dedicata ai manufatti tribali tradizionalmente prodotti dalle donne, della cui esecuzione si illustreranno caratteristiche e qualità. La mattina successiva, Maria Beatrice Bertone, studiosa esperta dell’arte tessile, condurrà un laboratorio eminentemente pratico in cui le/ i partecipanti potranno cimentarsi in prima persona al telaio (venerdì 6 marzo, ore 10-12, Donne al telaio, sabato 7 marzo, ore 10-12, Tessere storie - Tappeti Pregiati Restivo, via Poscolle 53)

Le conversazioni avranno luogo in libreria e saranno curate da Anna Vanzan, iranista ed esperta di cultura islamica, particolarmente attenta alle problematiche di genere. La prima ospite sarà Goli Taraghi, una delle più apprezzate autrici iraniane, che presenterà la sua opera Tre donne, ora tradotta in italiano e proposta per la prima volta a Udine. Il testo, di cui Arianni Zani leggerà alcuni brani, esplora problematiche figure di donne che gettano luce su un contesto sociale complesso e conflittuale. La seconda ospite sarà l’artista e giornalista Firouzeh Khosrovani, reduce dal successo ottenuto alla Triennale di Milano, presente a Udine con il suo pluripremiato, coinvolgente documentario Rough Cut: “taglio rozzo”, che si riferisce alle mutilazioni inferte ai manichini, metafore del corpo femminile espropriato (venerdì 6 marzo, ore 16, Trent’anni di rivoluzione, trent’anni di letteratura - Libreria Librincentro, Via Viola 2, sabato 7 marzo, ore 16, Moda a Teheran - Libreria Feltrinelli, via Canciani 15).

Negli incontri A tu per tu con l’autrice vi sarà l’opportunità di ascoltare nuovamente le due autrici e di approfondire tematiche legate alla loro esperienza di donne e di artiste.
Firouzeh Khosrovani incontrerà il pubblico venerdì 6 marzo, alle ore 11.30, presso la Libreria Odòs, via Baldissera 56; Goli Taraghi, a colloquio con Anna Pia De Luca, sabato 7 marzo alle ore 12, presso la Libreria Friuli, Largo Pecile.

Il laboratorio di cucina, a numero chiuso, organizzato da Marzia Berto, esperta di cultura gastronomica iraniana e coautrice del libro Mi racconto…Ti racconto. Storie e ricette del nostro mondo, prevede la preparazione “a vista” di alcuni piatti tipici della cucina tradizionale, che verranno successivamente degustati dalle e dai partecipanti. L’antipasto “Borani Esfenaj”, a base di spinaci e yogurt, risalente ai tempi della regina sassanide Pourandokht, introdurrà il piatto principale di riso persiano: il “Polo” ricoperto di una crosta croccante e servito con un raffinato sugo a base di carne, verdure, spezie ed erbe aromatiche cotto lentamente fino alla fusione degli aromi (domenica 8 marzo, ore 11, Apprendere e gustare - Trattoria Al Vecchio Stallo, via Viola 7).

La performance teatrale, presentata da Aram Ghasemi, attrice e regista, fondatrice della compagnia teatrale Tarmeh, propone una rivisitazione al femminile dell’antica arte del cantastorie. Sola in scena l’attrice interpreta una leggenda tratta dal Libro dei Re di Ferdousi, il più grande poeta epico persiano, tuttora conosciutissimo grazie alla trasmissione orale. Il racconto imperniato sulle forme più oscure e violente del potere permetterà al pubblico di apprezzare la musicalità della lingua persiana e di seguirne il significato grazie alla traduzione italiana, che scorre su uno schermo (domenica 8 marzo, ore 18, Cantastorie persiano: il potere di Zahhak - Teatro S.Giorgio, Via Q.Sella 5)

La partecipazione ai laboratori è a numero chiuso e prevede l’iscrizione all’Associazione Culturale C.O.R.E. (€ 15,00). L’iscrizione dà accesso gratuito a uno dei due laboratori di tessitura, mentre il costo dell’altro è di € 8,00. Il costo del laboratorio di cucina, comprensivo del pranzo, è di € 12,00. Le visite guidate prevedono il pagamento del biglietto d’ingresso a S. Francesco (€ 8,50).

Per informazioni e prenotazione ai laboratori e alle visite guidate rivolgersi a:
0432-508533 (10.00-13.00; 16.30-18.30); associazionecore@gmail.com
Laura Pecoraro: cell. 347.3515676 (dalle ore 10.00 alle 13.00)


I LABORATORI DI CALENDIDONNA

CALENDIDONNA09
DAL 5 ALL’8 MARZO 2009
LABORATORI DI TESSITURA E CUCINA, VISITE GUIDATE, INCONTRI LETTERARI, DOCUMENTARI, UN’INSTALLAZIONE E UNA SUGGESTIVA PERFORMANCE TEATRALE.

All’interno di Calendidonna 2009: Rosa di Persia, in programma dal 5 all’8 marzo a Udine, si inseriscono le dodici iniziative ideate dall’Associazione Culturale C.O.R.E. per approfondire ancora di più la cultura iraniana tramite laboratori di tessitura e cucina, visite guidate, incontri letterari, visione di documentari, un’installazione e una suggestiva performance teatrale.

L’installazione curata dall’insegnante Carmen Romeo e dalla classe V C dell’Istituto d’Arte G. Sello aprirà in anteprima la sesta edizione della manifestazione Calendidonna09. La ricerca mette in luce le funzioni comunicative e simboliche dei copricapo femminili: dal burka al chador, dal velo bianco della sposa a quello nero della vedova, dal fazûl al quadri della tradizione carnica friulana. Un modo per distinguersi, apparire, sottomettersi, esprimere gioia o dolore. I tessuti e gli stampati sono stati realizzati a mano dalle allieve, mentre la sequenza di immagini di donne velate è stata selezionata dalle studentesse e dagli studenti della sezione di fotografia a commento della mostra. Arricchiscono l'esposizione alcuni pezzi storici autentici di provenienza orientale (Istituto Orientale Italiano di Pasiano di Pordenone) ed europea (collezione di Luciana Molinis di Udine) (giovedì 5 marzo, ore 11 Donne e veli tra oriente e occidente - Palazzo Antonini, via Petracco apertura mostra: 5-7 marzo).

Ai più piccoli, ma non solo l’Associazione Culturale 0432 Théatre Numérique dedicherà uno spazio per l’ascolto di bellissime storie della tradizione persiana (giovedì 5 marzo, ore 17, Iran, meravigliose storie - Libreria CLUF, via Gemona 22).

Le visite guidate, a cura di Maria Beatrice Bertone sono incentrate sulla conoscenza di temi e motivi iconografici dei tessili orientali antichi. Grazie alla visione di manufatti e reperti di provenienza orientale e di produzione italiana del XIII e XIV secolo, verranno illustrate le caratteristiche produttive con particolare attenzione alla decorazione, alla simbologia, ai materiali e alle tecniche che contraddistinguono la produzione tessile persiana, mettendo in evidenza le problematiche dell’attribuzione (Giovedì 5 marzo e domenica 8 marzo, ore 16 -Museo del Duomo, Piazzetta Bertrando)

I laboratori di tessitura, a numero chiuso, sono fruibili separatamente, oppure come tappe complementari di un percorso. Inseriti nello spazio dei “Tappeti Pregiati Restivo”, saranno corredati da un allestimento di tappeti persiani di diversa fattura e provenienza, e accompagnati dalle letture di Arianna Zani. La prima mattina, curata da Marzia Berto, profonda conoscitrice della cultura iraniana, sarà dedicata ai manufatti tribali tradizionalmente prodotti dalle donne, della cui esecuzione si illustreranno caratteristiche e qualità. La mattina successiva, Maria Beatrice Bertone, studiosa esperta dell’arte tessile, condurrà un laboratorio eminentemente pratico in cui le/ i partecipanti potranno cimentarsi in prima persona al telaio (venerdì 6 marzo, ore 10-12, Donne al telaio, sabato 7 marzo, ore 10-12, Tessere storie - Tappeti Pregiati Restivo, via Poscolle 53)

Le conversazioni avranno luogo in libreria e saranno curate da Anna Vanzan, iranista ed esperta di cultura islamica, particolarmente attenta alle problematiche di genere. La prima ospite sarà Goli Taraghi, una delle più apprezzate autrici iraniane, che presenterà la sua opera Tre donne, ora tradotta in italiano e proposta per la prima volta a Udine. Il testo, di cui Arianni Zani leggerà alcuni brani, esplora problematiche figure di donne che gettano luce su un contesto sociale complesso e conflittuale. La seconda ospite sarà l’artista e giornalista Firouzeh Khosrovani, reduce dal successo ottenuto alla Triennale di Milano, presente a Udine con il suo pluripremiato, coinvolgente documentario Rough Cut: “taglio rozzo”, che si riferisce alle mutilazioni inferte ai manichini, metafore del corpo femminile espropriato (venerdì 6 marzo, ore 16, Trent’anni di rivoluzione, trent’anni di letteratura - Libreria Librincentro, Via Viola 2, sabato 7 marzo, ore 16, Moda a Teheran - Libreria Feltrinelli, via Canciani 15).

Negli incontri A tu per tu con l’autrice vi sarà l’opportunità di ascoltare nuovamente le due autrici e di approfondire tematiche legate alla loro esperienza di donne e di artiste.
Firouzeh Khosrovani incontrerà il pubblico venerdì 6 marzo, alle ore 11.30, presso la Libreria Odòs, via Baldissera 56; Goli Taraghi, a colloquio con Anna Pia De Luca, sabato 7 marzo alle ore 12, presso la Libreria Friuli, Largo Pecile.

Il laboratorio di cucina, a numero chiuso, organizzato da Marzia Berto, esperta di cultura gastronomica iraniana e coautrice del libro Mi racconto…Ti racconto. Storie e ricette del nostro mondo, prevede la preparazione “a vista” di alcuni piatti tipici della cucina tradizionale, che verranno successivamente degustati dalle e dai partecipanti. L’antipasto “Borani Esfenaj”, a base di spinaci e yogurt, risalente ai tempi della regina sassanide Pourandokht, introdurrà il piatto principale di riso persiano: il “Polo” ricoperto di una crosta croccante e servito con un raffinato sugo a base di carne, verdure, spezie ed erbe aromatiche cotto lentamente fino alla fusione degli aromi (domenica 8 marzo, ore 11, Apprendere e gustare - Trattoria Al Vecchio Stallo, via Viola 7).

La performance teatrale, presentata da Aram Ghasemi, attrice e regista, fondatrice della compagnia teatrale Tarmeh, propone una rivisitazione al femminile dell’antica arte del cantastorie. Sola in scena l’attrice interpreta una leggenda tratta dal Libro dei Re di Ferdousi, il più grande poeta epico persiano, tuttora conosciutissimo grazie alla trasmissione orale. Il racconto imperniato sulle forme più oscure e violente del potere permetterà al pubblico di apprezzare la musicalità della lingua persiana e di seguirne il significato grazie alla traduzione italiana, che scorre su uno schermo (domenica 8 marzo, ore 18, Cantastorie persiano: il potere di Zahhak - Teatro S.Giorgio, Via Q.Sella 5)

La partecipazione ai laboratori è a numero chiuso e prevede l’iscrizione all’Associazione Culturale C.O.R.E. (€ 15,00). L’iscrizione dà accesso gratuito a uno dei due laboratori di tessitura, mentre il costo dell’altro è di € 8,00. Il costo del laboratorio di cucina, comprensivo del pranzo, è di € 12,00. Le visite guidate prevedono il pagamento del biglietto d’ingresso a S. Francesco (€ 8,50).

Per informazioni e prenotazione ai laboratori e alle visite guidate rivolgersi a:
0432-508533 (10.00-13.00; 16.30-18.30); associazionecore@gmail.com
Laura Pecoraro: cell. 347.3515676 (dalle ore 10.00 alle 13.00)


I LABORATORI DI CALENDIDONNA

CALENDIDONNA09
DAL 5 ALL’8 MARZO 2009
LABORATORI DI TESSITURA E CUCINA, VISITE GUIDATE, INCONTRI LETTERARI, DOCUMENTARI, UN’INSTALLAZIONE E UNA SUGGESTIVA PERFORMANCE TEATRALE.

All’interno di Calendidonna 2009: Rosa di Persia, in programma dal 5 all’8 marzo a Udine, si inseriscono le dodici iniziative ideate dall’Associazione Culturale C.O.R.E. per approfondire ancora di più la cultura iraniana tramite laboratori di tessitura e cucina, visite guidate, incontri letterari, visione di documentari, un’installazione e una suggestiva performance teatrale.

L’installazione curata dall’insegnante Carmen Romeo e dalla classe V C dell’Istituto d’Arte G. Sello aprirà in anteprima la sesta edizione della manifestazione Calendidonna09. La ricerca mette in luce le funzioni comunicative e simboliche dei copricapo femminili: dal burka al chador, dal velo bianco della sposa a quello nero della vedova, dal fazûl al quadri della tradizione carnica friulana. Un modo per distinguersi, apparire, sottomettersi, esprimere gioia o dolore. I tessuti e gli stampati sono stati realizzati a mano dalle allieve, mentre la sequenza di immagini di donne velate è stata selezionata dalle studentesse e dagli studenti della sezione di fotografia a commento della mostra. Arricchiscono l'esposizione alcuni pezzi storici autentici di provenienza orientale (Istituto Orientale Italiano di Pasiano di Pordenone) ed europea (collezione di Luciana Molinis di Udine) (giovedì 5 marzo, ore 11 Donne e veli tra oriente e occidente - Palazzo Antonini, via Petracco apertura mostra: 5-7 marzo).

Ai più piccoli, ma non solo l’Associazione Culturale 0432 Théatre Numérique dedicherà uno spazio per l’ascolto di bellissime storie della tradizione persiana (giovedì 5 marzo, ore 17, Iran, meravigliose storie - Libreria CLUF, via Gemona 22).

Le visite guidate, a cura di Maria Beatrice Bertone sono incentrate sulla conoscenza di temi e motivi iconografici dei tessili orientali antichi. Grazie alla visione di manufatti e reperti di provenienza orientale e di produzione italiana del XIII e XIV secolo, verranno illustrate le caratteristiche produttive con particolare attenzione alla decorazione, alla simbologia, ai materiali e alle tecniche che contraddistinguono la produzione tessile persiana, mettendo in evidenza le problematiche dell’attribuzione (Giovedì 5 marzo e domenica 8 marzo, ore 16 -Museo del Duomo, Piazzetta Bertrando)

I laboratori di tessitura, a numero chiuso, sono fruibili separatamente, oppure come tappe complementari di un percorso. Inseriti nello spazio dei “Tappeti Pregiati Restivo”, saranno corredati da un allestimento di tappeti persiani di diversa fattura e provenienza, e accompagnati dalle letture di Arianna Zani. La prima mattina, curata da Marzia Berto, profonda conoscitrice della cultura iraniana, sarà dedicata ai manufatti tribali tradizionalmente prodotti dalle donne, della cui esecuzione si illustreranno caratteristiche e qualità. La mattina successiva, Maria Beatrice Bertone, studiosa esperta dell’arte tessile, condurrà un laboratorio eminentemente pratico in cui le/ i partecipanti potranno cimentarsi in prima persona al telaio (venerdì 6 marzo, ore 10-12, Donne al telaio, sabato 7 marzo, ore 10-12, Tessere storie - Tappeti Pregiati Restivo, via Poscolle 53)

Le conversazioni avranno luogo in libreria e saranno curate da Anna Vanzan, iranista ed esperta di cultura islamica, particolarmente attenta alle problematiche di genere. La prima ospite sarà Goli Taraghi, una delle più apprezzate autrici iraniane, che presenterà la sua opera Tre donne, ora tradotta in italiano e proposta per la prima volta a Udine. Il testo, di cui Arianni Zani leggerà alcuni brani, esplora problematiche figure di donne che gettano luce su un contesto sociale complesso e conflittuale. La seconda ospite sarà l’artista e giornalista Firouzeh Khosrovani, reduce dal successo ottenuto alla Triennale di Milano, presente a Udine con il suo pluripremiato, coinvolgente documentario Rough Cut: “taglio rozzo”, che si riferisce alle mutilazioni inferte ai manichini, metafore del corpo femminile espropriato (venerdì 6 marzo, ore 16, Trent’anni di rivoluzione, trent’anni di letteratura - Libreria Librincentro, Via Viola 2, sabato 7 marzo, ore 16, Moda a Teheran - Libreria Feltrinelli, via Canciani 15).

Negli incontri A tu per tu con l’autrice vi sarà l’opportunità di ascoltare nuovamente le due autrici e di approfondire tematiche legate alla loro esperienza di donne e di artiste.
Firouzeh Khosrovani incontrerà il pubblico venerdì 6 marzo, alle ore 11.30, presso la Libreria Odòs, via Baldissera 56; Goli Taraghi, a colloquio con Anna Pia De Luca, sabato 7 marzo alle ore 12, presso la Libreria Friuli, Largo Pecile.

Il laboratorio di cucina, a numero chiuso, organizzato da Marzia Berto, esperta di cultura gastronomica iraniana e coautrice del libro Mi racconto…Ti racconto. Storie e ricette del nostro mondo, prevede la preparazione “a vista” di alcuni piatti tipici della cucina tradizionale, che verranno successivamente degustati dalle e dai partecipanti. L’antipasto “Borani Esfenaj”, a base di spinaci e yogurt, risalente ai tempi della regina sassanide Pourandokht, introdurrà il piatto principale di riso persiano: il “Polo” ricoperto di una crosta croccante e servito con un raffinato sugo a base di carne, verdure, spezie ed erbe aromatiche cotto lentamente fino alla fusione degli aromi (domenica 8 marzo, ore 11, Apprendere e gustare - Trattoria Al Vecchio Stallo, via Viola 7).

La performance teatrale, presentata da Aram Ghasemi, attrice e regista, fondatrice della compagnia teatrale Tarmeh, propone una rivisitazione al femminile dell’antica arte del cantastorie. Sola in scena l’attrice interpreta una leggenda tratta dal Libro dei Re di Ferdousi, il più grande poeta epico persiano, tuttora conosciutissimo grazie alla trasmissione orale. Il racconto imperniato sulle forme più oscure e violente del potere permetterà al pubblico di apprezzare la musicalità della lingua persiana e di seguirne il significato grazie alla traduzione italiana, che scorre su uno schermo (domenica 8 marzo, ore 18, Cantastorie persiano: il potere di Zahhak - Teatro S.Giorgio, Via Q.Sella 5)

La partecipazione ai laboratori è a numero chiuso e prevede l’iscrizione all’Associazione Culturale C.O.R.E. (€ 15,00). L’iscrizione dà accesso gratuito a uno dei due laboratori di tessitura, mentre il costo dell’altro è di € 8,00. Il costo del laboratorio di cucina, comprensivo del pranzo, è di € 12,00. Le visite guidate prevedono il pagamento del biglietto d’ingresso a S. Francesco (€ 8,50).

Per informazioni e prenotazione ai laboratori e alle visite guidate rivolgersi a:
0432-508533 (10.00-13.00; 16.30-18.30); associazionecore@gmail.com
Laura Pecoraro: cell. 347.3515676 (dalle ore 10.00 alle 13.00)


IL CONCORSO SCRIVERE DI CINEMA LANCIATO DA CINEMAZERO

CONCORSO SCRIVERE DI CINEMA: 500 ISCRITTI IN UNA SETTIMANA!
E il 2 marzo sul sito www.mymovies.it 5000 appassionati di cinema erano collegati alla “chat” con Marco Amenta e Veronica D’Agostino, regista e attrice del film testimonial del concorso, La siciliana ribelle.
IL CONCORSO è STATO PRESENTATO MARTEDI' 3 MARZO A PORDENONE A GIOVANI E STUDENTI DELLE SCUOLE DEL TERRITORIO, A CUI è RISERVATO IL “PREMIO TERRITORIO” E LA SPECIALE PROMOZIONE DI CINEMAZERO “AL CINEMA CON 1 EURO”
A una settimana dalla messa on line del bando, all’indirizzo web http://scriveredicinema.mymovies.it, “Scrivere di cinema”, il concorso di critica cinematografica rivolto a studenti delle scuole secondarie di II grado e giovani under 28, è già un successo con oltre 500 iscritti! Merito anche della collaborazione con www.mymovies.it, il sito italiano di cinema più visitato, che ha fatto moltiplicare i “clic” degli appassionati di cinema anche lunedì 2 marzo, quando circa 5000 persone si sono collegate al sito in occasione della “chat” con Marco Amenta e Veronica D’Agostino, regista e attrice del film-testimonial del concorso, La siciliana ribelle. Il concorso, promosso da Cinemazero, pordenonelegge.it, SNCCI in collaborazione con MYmovies.it, che invita giovani aspiranti critici cinematografici a cimentarsi nella recensione di un film, è stato presentato martedì 3 marzo, a Pordenone a Cinemazero, ad un’affollata platea di studenti provenienti dalle scuole del territorio. Per lanciare il concorso e invogliare gli studenti a “scrivere subito di cinema”, l’incontro è stato arricchito dalla presenza del regista Marco Amenta e dell’attrice Veronica D’Agostino, rispettivamente autore e protagonista de La siciliana ribelle. Il film è stato scelto come pellicola-testimonial del concorso, vista la sua valenza anche educativa per come racconta la storia vera di Rita Atria, la giovane siciliana che nel novembre ’91, appena sedicenne, decise di ribellarsi al sistema mafioso in cui lei stessa era inserita. “Vorrei che tantissimi ragazzi vedessero questo film” ha detto l’attrice protagonista, “perché il personaggio di Rita insegna a lottare: noi giovani oggi rischiamo di accontentarci, perché non abbiamo più il coraggio di lottare per grandi ideali”. Dopo la proiezione, il film è stato subito recensito via sms dai ragazzi presenti. Uno studente dell'Istituto Kennedy si è aggiudicato subito un premio per la sua recensione: un'entrata al cinema gratis per tutta la classe (la II C)! Il concorso “Scrivere di cinema” ha in serbo un’altra opportunità speciale riservata ai partecipanti del territorio pordenonese: il PREMIO TERRITORIO, che sarà assegnato dalla redazione di Cinemazero. L’autore della recensione vincitrice si aggiudicherà una “Oro card”, che gli permetterà l’ingresso gratuito alle sale di Cinemazero per tutto l’anno 2010. Ma la mattinata è stata anche l’occasione per presentare agli studenti pordenonesi “Al cinema con 1 euro”, una speciale promozione che Cinemazero riserva ai potenziali partecipanti al concorso “Scrivere di cinema”. Fino al 12 giugno 2009, allo scopo di incentivarli a scrivere una loro recensione, per tutti i giovani under 28 sarà possibile vedere il film contrassegnato con la dicitura “Scrivere di cinema consiglia” al prezzo di 1 euro! Si comincia già giovedì 5 marzo: allo spettacolo delle ore 16.45 gli aventi diritto potranno assistere alla proiezione del film The reader - A voce alta, spendendo solo 1 euro. L'edizione 2009 di Scrivere di cinema – Premio Alberto Farassino, importante concorso nazionale di critica cinematografica, è promossa da: Cinemazero, pordenonelegge.it, SNCCI - Sindacato nazionale critici cinematografici italiani, in collaborazione con MYmovies. Info: http://scriveredicinema.mymovies.it; www.cinemazero.org; www.pordenonelegge.it . Cinemazero/Ufficio Stampa Piazza della Motta-exConvento S.Francesco 33170 Pordenone tel. 0434.520404 - fax 0434.522603 e-mail: cinemazero.ufficiostampa@gmail.com http://www.cinemazero.it

IL CONCORSO SCRIVERE DI CINEMA LANCIATO DA CINEMAZERO

CONCORSO SCRIVERE DI CINEMA: 500 ISCRITTI IN UNA SETTIMANA!
E il 2 marzo sul sito www.mymovies.it 5000 appassionati di cinema erano collegati alla “chat” con Marco Amenta e Veronica D’Agostino, regista e attrice del film testimonial del concorso, La siciliana ribelle.
IL CONCORSO è STATO PRESENTATO MARTEDI' 3 MARZO A PORDENONE A GIOVANI E STUDENTI DELLE SCUOLE DEL TERRITORIO, A CUI è RISERVATO IL “PREMIO TERRITORIO” E LA SPECIALE PROMOZIONE DI CINEMAZERO “AL CINEMA CON 1 EURO”
A una settimana dalla messa on line del bando, all’indirizzo web http://scriveredicinema.mymovies.it, “Scrivere di cinema”, il concorso di critica cinematografica rivolto a studenti delle scuole secondarie di II grado e giovani under 28, è già un successo con oltre 500 iscritti! Merito anche della collaborazione con www.mymovies.it, il sito italiano di cinema più visitato, che ha fatto moltiplicare i “clic” degli appassionati di cinema anche lunedì 2 marzo, quando circa 5000 persone si sono collegate al sito in occasione della “chat” con Marco Amenta e Veronica D’Agostino, regista e attrice del film-testimonial del concorso, La siciliana ribelle. Il concorso, promosso da Cinemazero, pordenonelegge.it, SNCCI in collaborazione con MYmovies.it, che invita giovani aspiranti critici cinematografici a cimentarsi nella recensione di un film, è stato presentato martedì 3 marzo, a Pordenone a Cinemazero, ad un’affollata platea di studenti provenienti dalle scuole del territorio. Per lanciare il concorso e invogliare gli studenti a “scrivere subito di cinema”, l’incontro è stato arricchito dalla presenza del regista Marco Amenta e dell’attrice Veronica D’Agostino, rispettivamente autore e protagonista de La siciliana ribelle. Il film è stato scelto come pellicola-testimonial del concorso, vista la sua valenza anche educativa per come racconta la storia vera di Rita Atria, la giovane siciliana che nel novembre ’91, appena sedicenne, decise di ribellarsi al sistema mafioso in cui lei stessa era inserita. “Vorrei che tantissimi ragazzi vedessero questo film” ha detto l’attrice protagonista, “perché il personaggio di Rita insegna a lottare: noi giovani oggi rischiamo di accontentarci, perché non abbiamo più il coraggio di lottare per grandi ideali”. Dopo la proiezione, il film è stato subito recensito via sms dai ragazzi presenti. Uno studente dell'Istituto Kennedy si è aggiudicato subito un premio per la sua recensione: un'entrata al cinema gratis per tutta la classe (la II C)! Il concorso “Scrivere di cinema” ha in serbo un’altra opportunità speciale riservata ai partecipanti del territorio pordenonese: il PREMIO TERRITORIO, che sarà assegnato dalla redazione di Cinemazero. L’autore della recensione vincitrice si aggiudicherà una “Oro card”, che gli permetterà l’ingresso gratuito alle sale di Cinemazero per tutto l’anno 2010. Ma la mattinata è stata anche l’occasione per presentare agli studenti pordenonesi “Al cinema con 1 euro”, una speciale promozione che Cinemazero riserva ai potenziali partecipanti al concorso “Scrivere di cinema”. Fino al 12 giugno 2009, allo scopo di incentivarli a scrivere una loro recensione, per tutti i giovani under 28 sarà possibile vedere il film contrassegnato con la dicitura “Scrivere di cinema consiglia” al prezzo di 1 euro! Si comincia già giovedì 5 marzo: allo spettacolo delle ore 16.45 gli aventi diritto potranno assistere alla proiezione del film The reader - A voce alta, spendendo solo 1 euro. L'edizione 2009 di Scrivere di cinema – Premio Alberto Farassino, importante concorso nazionale di critica cinematografica, è promossa da: Cinemazero, pordenonelegge.it, SNCCI - Sindacato nazionale critici cinematografici italiani, in collaborazione con MYmovies. Info: http://scriveredicinema.mymovies.it; www.cinemazero.org; www.pordenonelegge.it . Cinemazero/Ufficio Stampa Piazza della Motta-exConvento S.Francesco 33170 Pordenone tel. 0434.520404 - fax 0434.522603 e-mail: cinemazero.ufficiostampa@gmail.com http://www.cinemazero.it

IL CONCORSO SCRIVERE DI CINEMA LANCIATO DA CINEMAZERO

CONCORSO SCRIVERE DI CINEMA: 500 ISCRITTI IN UNA SETTIMANA!
E il 2 marzo sul sito www.mymovies.it 5000 appassionati di cinema erano collegati alla “chat” con Marco Amenta e Veronica D’Agostino, regista e attrice del film testimonial del concorso, La siciliana ribelle.
IL CONCORSO è STATO PRESENTATO MARTEDI' 3 MARZO A PORDENONE A GIOVANI E STUDENTI DELLE SCUOLE DEL TERRITORIO, A CUI è RISERVATO IL “PREMIO TERRITORIO” E LA SPECIALE PROMOZIONE DI CINEMAZERO “AL CINEMA CON 1 EURO”
A una settimana dalla messa on line del bando, all’indirizzo web http://scriveredicinema.mymovies.it, “Scrivere di cinema”, il concorso di critica cinematografica rivolto a studenti delle scuole secondarie di II grado e giovani under 28, è già un successo con oltre 500 iscritti! Merito anche della collaborazione con www.mymovies.it, il sito italiano di cinema più visitato, che ha fatto moltiplicare i “clic” degli appassionati di cinema anche lunedì 2 marzo, quando circa 5000 persone si sono collegate al sito in occasione della “chat” con Marco Amenta e Veronica D’Agostino, regista e attrice del film-testimonial del concorso, La siciliana ribelle. Il concorso, promosso da Cinemazero, pordenonelegge.it, SNCCI in collaborazione con MYmovies.it, che invita giovani aspiranti critici cinematografici a cimentarsi nella recensione di un film, è stato presentato martedì 3 marzo, a Pordenone a Cinemazero, ad un’affollata platea di studenti provenienti dalle scuole del territorio. Per lanciare il concorso e invogliare gli studenti a “scrivere subito di cinema”, l’incontro è stato arricchito dalla presenza del regista Marco Amenta e dell’attrice Veronica D’Agostino, rispettivamente autore e protagonista de La siciliana ribelle. Il film è stato scelto come pellicola-testimonial del concorso, vista la sua valenza anche educativa per come racconta la storia vera di Rita Atria, la giovane siciliana che nel novembre ’91, appena sedicenne, decise di ribellarsi al sistema mafioso in cui lei stessa era inserita. “Vorrei che tantissimi ragazzi vedessero questo film” ha detto l’attrice protagonista, “perché il personaggio di Rita insegna a lottare: noi giovani oggi rischiamo di accontentarci, perché non abbiamo più il coraggio di lottare per grandi ideali”. Dopo la proiezione, il film è stato subito recensito via sms dai ragazzi presenti. Uno studente dell'Istituto Kennedy si è aggiudicato subito un premio per la sua recensione: un'entrata al cinema gratis per tutta la classe (la II C)! Il concorso “Scrivere di cinema” ha in serbo un’altra opportunità speciale riservata ai partecipanti del territorio pordenonese: il PREMIO TERRITORIO, che sarà assegnato dalla redazione di Cinemazero. L’autore della recensione vincitrice si aggiudicherà una “Oro card”, che gli permetterà l’ingresso gratuito alle sale di Cinemazero per tutto l’anno 2010. Ma la mattinata è stata anche l’occasione per presentare agli studenti pordenonesi “Al cinema con 1 euro”, una speciale promozione che Cinemazero riserva ai potenziali partecipanti al concorso “Scrivere di cinema”. Fino al 12 giugno 2009, allo scopo di incentivarli a scrivere una loro recensione, per tutti i giovani under 28 sarà possibile vedere il film contrassegnato con la dicitura “Scrivere di cinema consiglia” al prezzo di 1 euro! Si comincia già giovedì 5 marzo: allo spettacolo delle ore 16.45 gli aventi diritto potranno assistere alla proiezione del film The reader - A voce alta, spendendo solo 1 euro. L'edizione 2009 di Scrivere di cinema – Premio Alberto Farassino, importante concorso nazionale di critica cinematografica, è promossa da: Cinemazero, pordenonelegge.it, SNCCI - Sindacato nazionale critici cinematografici italiani, in collaborazione con MYmovies. Info: http://scriveredicinema.mymovies.it; www.cinemazero.org; www.pordenonelegge.it . Cinemazero/Ufficio Stampa Piazza della Motta-exConvento S.Francesco 33170 Pordenone tel. 0434.520404 - fax 0434.522603 e-mail: cinemazero.ufficiostampa@gmail.com http://www.cinemazero.it