"SFUEI DAL FRIÛL LIBAR - IL GIORNALE DEL FRIULI LIBERO". INDIRIZZO INTERNET http://www.ilgiornaledelfriuli.net EDIZIONE ON LINE DELLA TESTATA ISCRITTA COME GIORNALE QUOTIDIANO ON LINE, A STAMPA, RADIOFONICO E TELEVISIVO NEL REGISTRO DEL TRIBUNALE DI UDINE IN DATA 8 APRILE 2009 AL N. 9/2009. Si pubblica dal 25 novembre 2008. Proprietario: Alberto di Caporiacco. Direttore responsabile: Alberto di Caporiacco. Sede di rappresentanza in Udine, piazza S. Giacomo 11/16, 2. piano.

SFUEI DAL FRIÛL LIBAR. ULTIMO AGGIORNAMENTO ORE 11.46 DI MERCOLEDI' 15 APRILE.

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Notizie del giorno e l'archivio completo cronologico del giornale

sabato 11 aprile 2009

BUTTRIO, CORSO DI AUTOSTIMA PER DONNE


“…Alla ricerca della donna che è in te”
Corso di autostima al femminile
Centro Diurno di Buttrio - ogni mercoledì dal 15 aprile al 13 maggio

A che prezzo le donne devono pagare l’emancipazione, l’indipendenza economica, l’autonomia intellettuale? In molte c’è la sensazione di aver rinunciato ad aspetti preziosi dell’identità femminile pur di avere più voce in un mondo dove il maschile è ancora dominante; al recupero e alla riscoperta del sé femminile e della consapevolezza del proprio valore - ma non in chiave competitiva, bensì in collaborazione ed integrazione - mira il corso di autostima “Alla ricerca della donna interiore” promosso dall’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Buttrio, in programma presso la sala riunioni del Centro Diurno Anziani (via Cividale, 38) ogni mercoledì dalle ore 20.30 alle 22 a partire dal 15 aprile fino al 13 maggio (max 25 partecipanti).
“Se noi donne abbiamo provato a raggiungere un meta - spiega l’assessore alle PO di Buttrio Rosalba Canzutti -, perché non proviamo ora semplicemente a tornare a casa, cioè verso noi stesse?”. Il corso, introdotto dall’ipnoterapeuta Albino Comelli, sarà tenuto dalle psicologhe Raffaella Lanzutti e Mara Iacuzzi, ed è aperto sia alle buttriesi sia alle non residenti (le modalità verranno specificate al momento dell'iscrizione o informandosi presso il Comune). Dopo una panoramica sull’universo femminile, le lezioni sull’autostima al femminile continueranno con film-terapia e serate esperenziali. Info: Comune di Buttrio, 0432 636111.

BUTTRIO, CORSO DI AUTOSTIMA PER DONNE


“…Alla ricerca della donna che è in te”
Corso di autostima al femminile
Centro Diurno di Buttrio - ogni mercoledì dal 15 aprile al 13 maggio

A che prezzo le donne devono pagare l’emancipazione, l’indipendenza economica, l’autonomia intellettuale? In molte c’è la sensazione di aver rinunciato ad aspetti preziosi dell’identità femminile pur di avere più voce in un mondo dove il maschile è ancora dominante; al recupero e alla riscoperta del sé femminile e della consapevolezza del proprio valore - ma non in chiave competitiva, bensì in collaborazione ed integrazione - mira il corso di autostima “Alla ricerca della donna interiore” promosso dall’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Buttrio, in programma presso la sala riunioni del Centro Diurno Anziani (via Cividale, 38) ogni mercoledì dalle ore 20.30 alle 22 a partire dal 15 aprile fino al 13 maggio (max 25 partecipanti).
“Se noi donne abbiamo provato a raggiungere un meta - spiega l’assessore alle PO di Buttrio Rosalba Canzutti -, perché non proviamo ora semplicemente a tornare a casa, cioè verso noi stesse?”. Il corso, introdotto dall’ipnoterapeuta Albino Comelli, sarà tenuto dalle psicologhe Raffaella Lanzutti e Mara Iacuzzi, ed è aperto sia alle buttriesi sia alle non residenti (le modalità verranno specificate al momento dell'iscrizione o informandosi presso il Comune). Dopo una panoramica sull’universo femminile, le lezioni sull’autostima al femminile continueranno con film-terapia e serate esperenziali. Info: Comune di Buttrio, 0432 636111.

BUTTRIO, CORSO DI AUTOSTIMA PER DONNE


“…Alla ricerca della donna che è in te”
Corso di autostima al femminile
Centro Diurno di Buttrio - ogni mercoledì dal 15 aprile al 13 maggio

A che prezzo le donne devono pagare l’emancipazione, l’indipendenza economica, l’autonomia intellettuale? In molte c’è la sensazione di aver rinunciato ad aspetti preziosi dell’identità femminile pur di avere più voce in un mondo dove il maschile è ancora dominante; al recupero e alla riscoperta del sé femminile e della consapevolezza del proprio valore - ma non in chiave competitiva, bensì in collaborazione ed integrazione - mira il corso di autostima “Alla ricerca della donna interiore” promosso dall’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Buttrio, in programma presso la sala riunioni del Centro Diurno Anziani (via Cividale, 38) ogni mercoledì dalle ore 20.30 alle 22 a partire dal 15 aprile fino al 13 maggio (max 25 partecipanti).
“Se noi donne abbiamo provato a raggiungere un meta - spiega l’assessore alle PO di Buttrio Rosalba Canzutti -, perché non proviamo ora semplicemente a tornare a casa, cioè verso noi stesse?”. Il corso, introdotto dall’ipnoterapeuta Albino Comelli, sarà tenuto dalle psicologhe Raffaella Lanzutti e Mara Iacuzzi, ed è aperto sia alle buttriesi sia alle non residenti (le modalità verranno specificate al momento dell'iscrizione o informandosi presso il Comune). Dopo una panoramica sull’universo femminile, le lezioni sull’autostima al femminile continueranno con film-terapia e serate esperenziali. Info: Comune di Buttrio, 0432 636111.

UAI NEWS: SITO UAI, TERREMOTO IN ABRUZZO, 8-10 MAGGIO DIDATTICA A SIENA, 15-17 MAGGIO SSV A MARANA DI CRESPADORO (VI)

Riceviamo dall'Unione astrofili italiani e pubblichiamo integralmente.

U.A.I. UNIONE ASTROFILI ITALIANI - http://www.uai.it
Sommario.
1. Sito UAI
2. Terremoto in Abruzzo
3. 8-10 maggio didattica a Siena
4. 15-17 maggio SSV a Marana di Crespadoro (VI)_________________________________________________________Cari Amici,vi propongo le ultime notizie UAI non senza prima augurare a tutti voi e rispettive famiglie una serena Pasqua.

1. Sito UAI
Nel corso di questa settimana il sito UAI è stato irraggiungibile per un paio di giorni. Ciò è stato dovuto ad un trasloco dei server, di proprietà UAI, che ospitano il nostro sito Internet e tutta l'infrastruttura informatica relativa ai sottositi e alla posta elettronica. Questi server, che in precedenza erano ospitati presso l'Università di Pavia, hanno trovato definitiva collocazione all'interno dell'infrastruttura informatica dell'Area CNR di Roma Tor Vergata, area che ospita anche la sede nazionale UAI. L'ospitalità ci è stata concessa a titolo gratuito ed inoltre questa infrastruttura è tra le più performanti nel mondo della ricerca scientifica italiana e quindi garantisce alta affidabilità di gestione e di accesso.Ringrazio di cuore il Dr. Alfredo Lavagnini, Direttore dell'Area CNR Tor Vergata, e il dr. Gaetano Chionchio, responsabile della gestione dell'infrastruttura informatica, nonché tutte le persone che hanno collaborato per riattivare il più rapidamente possibile i server e far ripartire il servizio. Un grazie di cuore va ovviamente anche a Jacopo Baldi, Webmaster UAI, che ha lavorato intensamente per rendere questo trasloco possibile ed efficace in tempi brevi. Il trasloco dei server presso la struttura CNR Tor Vergata va nella direzione di ottimizzare i costi della nostra Associazione e di stringere rapporti sempre più stretti con le strutture di ricerca italiane, di cui il CNR di Roma Tor Vergata è elemento di spicco. A breve ci verrà assegnato un luogo fisico, nell'ambito dell'Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica INAF (sempre ospitato presso l'Area CNR Tor Vergata) dove collocare la scrivania del segretario amministrativo di cui alla ricerca pubblicata qui: http://www.uai.it/web/guest/uainews/journal_content/56/10100/101021 per la quale abbiamo ricevuto diverse interessanti candidature.

2. Terremoto in Abruzzo
Attraverso un brevissimo comunicato pubblicato qui: http://www.uai.it/web/guest/uainews/journal_content/56/10100/104837 abbiamo voluto esprimere la nostra solidarietà e vicinanza alla popolazione abruzzese colpita dal sisma dello scorso 6 Aprile.

3. 8-10 maggio didattica a Siena
Corso residenziale di didattica dell'Astronomia rivolto ad insegnanti e astrofili Castello di Montarrenti (SI) - Corso riconosciuto dal Ministero della Pubblica Istruzione - Organizzato dalla Commissione Didattica UAI - Ente Accreditato MPI. Programma e logistica sono illustrati qui: http://www.uai.it/web/guest/uainews/journal_content/56/10100/104902

4. 15-17 maggio SSV a Marana di Crespadoro (VI)
La Sezione Stelle Variabili UAI, ormai unita al GRAV sta organizzando il 5° meeting sullo studio delle Stelle Variabili. Trovate tutte le informazioni qui: http://www.grav.it/meeting2009.htmVi prego di diffondere questo messaggio a tutti gli interessati e di pubblicarlo sui siti Internet delle vostre Associazioni.A presto!Emilio Sassone CorsiPresidente UAIpresidente@uai.it_________________________________________________________U.A.I. - Unione Astrofili ItalianiWeb Page: http://www.uai.it - Email: info@uai.itTelevideo RAI pagina 575¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯

UAI NEWS: SITO UAI, TERREMOTO IN ABRUZZO, 8-10 MAGGIO DIDATTICA A SIENA, 15-17 MAGGIO SSV A MARANA DI CRESPADORO (VI)

Riceviamo dall'Unione astrofili italiani e pubblichiamo integralmente.

U.A.I. UNIONE ASTROFILI ITALIANI - http://www.uai.it
Sommario.
1. Sito UAI
2. Terremoto in Abruzzo
3. 8-10 maggio didattica a Siena
4. 15-17 maggio SSV a Marana di Crespadoro (VI)_________________________________________________________Cari Amici,vi propongo le ultime notizie UAI non senza prima augurare a tutti voi e rispettive famiglie una serena Pasqua.

1. Sito UAI
Nel corso di questa settimana il sito UAI è stato irraggiungibile per un paio di giorni. Ciò è stato dovuto ad un trasloco dei server, di proprietà UAI, che ospitano il nostro sito Internet e tutta l'infrastruttura informatica relativa ai sottositi e alla posta elettronica. Questi server, che in precedenza erano ospitati presso l'Università di Pavia, hanno trovato definitiva collocazione all'interno dell'infrastruttura informatica dell'Area CNR di Roma Tor Vergata, area che ospita anche la sede nazionale UAI. L'ospitalità ci è stata concessa a titolo gratuito ed inoltre questa infrastruttura è tra le più performanti nel mondo della ricerca scientifica italiana e quindi garantisce alta affidabilità di gestione e di accesso.Ringrazio di cuore il Dr. Alfredo Lavagnini, Direttore dell'Area CNR Tor Vergata, e il dr. Gaetano Chionchio, responsabile della gestione dell'infrastruttura informatica, nonché tutte le persone che hanno collaborato per riattivare il più rapidamente possibile i server e far ripartire il servizio. Un grazie di cuore va ovviamente anche a Jacopo Baldi, Webmaster UAI, che ha lavorato intensamente per rendere questo trasloco possibile ed efficace in tempi brevi. Il trasloco dei server presso la struttura CNR Tor Vergata va nella direzione di ottimizzare i costi della nostra Associazione e di stringere rapporti sempre più stretti con le strutture di ricerca italiane, di cui il CNR di Roma Tor Vergata è elemento di spicco. A breve ci verrà assegnato un luogo fisico, nell'ambito dell'Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica INAF (sempre ospitato presso l'Area CNR Tor Vergata) dove collocare la scrivania del segretario amministrativo di cui alla ricerca pubblicata qui: http://www.uai.it/web/guest/uainews/journal_content/56/10100/101021 per la quale abbiamo ricevuto diverse interessanti candidature.

2. Terremoto in Abruzzo
Attraverso un brevissimo comunicato pubblicato qui: http://www.uai.it/web/guest/uainews/journal_content/56/10100/104837 abbiamo voluto esprimere la nostra solidarietà e vicinanza alla popolazione abruzzese colpita dal sisma dello scorso 6 Aprile.

3. 8-10 maggio didattica a Siena
Corso residenziale di didattica dell'Astronomia rivolto ad insegnanti e astrofili Castello di Montarrenti (SI) - Corso riconosciuto dal Ministero della Pubblica Istruzione - Organizzato dalla Commissione Didattica UAI - Ente Accreditato MPI. Programma e logistica sono illustrati qui: http://www.uai.it/web/guest/uainews/journal_content/56/10100/104902

4. 15-17 maggio SSV a Marana di Crespadoro (VI)
La Sezione Stelle Variabili UAI, ormai unita al GRAV sta organizzando il 5° meeting sullo studio delle Stelle Variabili. Trovate tutte le informazioni qui: http://www.grav.it/meeting2009.htmVi prego di diffondere questo messaggio a tutti gli interessati e di pubblicarlo sui siti Internet delle vostre Associazioni.A presto!Emilio Sassone CorsiPresidente UAIpresidente@uai.it_________________________________________________________U.A.I. - Unione Astrofili ItalianiWeb Page: http://www.uai.it - Email: info@uai.itTelevideo RAI pagina 575¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯

UAI NEWS: SITO UAI, TERREMOTO IN ABRUZZO, 8-10 MAGGIO DIDATTICA A SIENA, 15-17 MAGGIO SSV A MARANA DI CRESPADORO (VI)

Riceviamo dall'Unione astrofili italiani e pubblichiamo integralmente.

U.A.I. UNIONE ASTROFILI ITALIANI - http://www.uai.it
Sommario.
1. Sito UAI
2. Terremoto in Abruzzo
3. 8-10 maggio didattica a Siena
4. 15-17 maggio SSV a Marana di Crespadoro (VI)_________________________________________________________Cari Amici,vi propongo le ultime notizie UAI non senza prima augurare a tutti voi e rispettive famiglie una serena Pasqua.

1. Sito UAI
Nel corso di questa settimana il sito UAI è stato irraggiungibile per un paio di giorni. Ciò è stato dovuto ad un trasloco dei server, di proprietà UAI, che ospitano il nostro sito Internet e tutta l'infrastruttura informatica relativa ai sottositi e alla posta elettronica. Questi server, che in precedenza erano ospitati presso l'Università di Pavia, hanno trovato definitiva collocazione all'interno dell'infrastruttura informatica dell'Area CNR di Roma Tor Vergata, area che ospita anche la sede nazionale UAI. L'ospitalità ci è stata concessa a titolo gratuito ed inoltre questa infrastruttura è tra le più performanti nel mondo della ricerca scientifica italiana e quindi garantisce alta affidabilità di gestione e di accesso.Ringrazio di cuore il Dr. Alfredo Lavagnini, Direttore dell'Area CNR Tor Vergata, e il dr. Gaetano Chionchio, responsabile della gestione dell'infrastruttura informatica, nonché tutte le persone che hanno collaborato per riattivare il più rapidamente possibile i server e far ripartire il servizio. Un grazie di cuore va ovviamente anche a Jacopo Baldi, Webmaster UAI, che ha lavorato intensamente per rendere questo trasloco possibile ed efficace in tempi brevi. Il trasloco dei server presso la struttura CNR Tor Vergata va nella direzione di ottimizzare i costi della nostra Associazione e di stringere rapporti sempre più stretti con le strutture di ricerca italiane, di cui il CNR di Roma Tor Vergata è elemento di spicco. A breve ci verrà assegnato un luogo fisico, nell'ambito dell'Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica INAF (sempre ospitato presso l'Area CNR Tor Vergata) dove collocare la scrivania del segretario amministrativo di cui alla ricerca pubblicata qui: http://www.uai.it/web/guest/uainews/journal_content/56/10100/101021 per la quale abbiamo ricevuto diverse interessanti candidature.

2. Terremoto in Abruzzo
Attraverso un brevissimo comunicato pubblicato qui: http://www.uai.it/web/guest/uainews/journal_content/56/10100/104837 abbiamo voluto esprimere la nostra solidarietà e vicinanza alla popolazione abruzzese colpita dal sisma dello scorso 6 Aprile.

3. 8-10 maggio didattica a Siena
Corso residenziale di didattica dell'Astronomia rivolto ad insegnanti e astrofili Castello di Montarrenti (SI) - Corso riconosciuto dal Ministero della Pubblica Istruzione - Organizzato dalla Commissione Didattica UAI - Ente Accreditato MPI. Programma e logistica sono illustrati qui: http://www.uai.it/web/guest/uainews/journal_content/56/10100/104902

4. 15-17 maggio SSV a Marana di Crespadoro (VI)
La Sezione Stelle Variabili UAI, ormai unita al GRAV sta organizzando il 5° meeting sullo studio delle Stelle Variabili. Trovate tutte le informazioni qui: http://www.grav.it/meeting2009.htmVi prego di diffondere questo messaggio a tutti gli interessati e di pubblicarlo sui siti Internet delle vostre Associazioni.A presto!Emilio Sassone CorsiPresidente UAIpresidente@uai.it_________________________________________________________U.A.I. - Unione Astrofili ItalianiWeb Page: http://www.uai.it - Email: info@uai.itTelevideo RAI pagina 575¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯

BUTTRIO, RITORNA EMERGENZA ZANZARA TIGRE


PRIMAVERA-ESTATE 2009: RITORNA L’EMERGENZA ZANZARA TIGRE
In un volantino le 5 regole per contrastare il fastidioso insetto; insetticida gratuito da ritirare presso l’eco-piazzola comunale

Si avvicina la stagione calda e con essa presto si ripresenterà il fenomeno della zanzara tigre, che dall’estate 2005 ha fatto la sua massiccia e fastidiosa comparsa anche nel Comune di Buttrio.
“E’ necessario un impegno particolare di tutti i cittadini - afferma l’assessore alla Sanità Claudio De Martin -, perché è solo con un attento e costante controllo dei giardini privati, oltre che nelle aree pubbliche, che si possono contenere i disagi”. L’amministrazione comunale in questi giorni sta facendo pervenire ai cittadini un volantino con le 5 regole per contrastare la zanzara tigre (svuotare sottovasi e innaffiatoi, eliminare contenitori in cui l’acqua ristagna, coprire bidoni e serbatoi utilizzati per l’irrigazione dei giardini, trattare con insetticidi specifici i tombini nei cortili, inserire nelle vasche ornamentali pesci rossi che si nutrono di larve di zanzare); da parte sua il Comune interverrà con una appropriata e costante disinfestazione delle caditoie stradali e nei luoghi pubblici, mettendo gratuitamente a disposizione della cittadinanza le confezioni di un insetticida batteriologico in compresse.
Le confezioni saranno distribuite presso l’eco-piazzola di Buttrio il martedì e il sabato, dalle ore 15 alle ore 17; verrà anche consegnato un foglio informativo con le istruzioni necessarie al corretto uso del prodotto. “Invitiamo tutta la cittadinanza a collaborare - conclude il vicesindaco - per prevenire e tutelare l’ambiente e la propria salute.”

BUTTRIO, RITORNA EMERGENZA ZANZARA TIGRE


PRIMAVERA-ESTATE 2009: RITORNA L’EMERGENZA ZANZARA TIGRE
In un volantino le 5 regole per contrastare il fastidioso insetto; insetticida gratuito da ritirare presso l’eco-piazzola comunale

Si avvicina la stagione calda e con essa presto si ripresenterà il fenomeno della zanzara tigre, che dall’estate 2005 ha fatto la sua massiccia e fastidiosa comparsa anche nel Comune di Buttrio.
“E’ necessario un impegno particolare di tutti i cittadini - afferma l’assessore alla Sanità Claudio De Martin -, perché è solo con un attento e costante controllo dei giardini privati, oltre che nelle aree pubbliche, che si possono contenere i disagi”. L’amministrazione comunale in questi giorni sta facendo pervenire ai cittadini un volantino con le 5 regole per contrastare la zanzara tigre (svuotare sottovasi e innaffiatoi, eliminare contenitori in cui l’acqua ristagna, coprire bidoni e serbatoi utilizzati per l’irrigazione dei giardini, trattare con insetticidi specifici i tombini nei cortili, inserire nelle vasche ornamentali pesci rossi che si nutrono di larve di zanzare); da parte sua il Comune interverrà con una appropriata e costante disinfestazione delle caditoie stradali e nei luoghi pubblici, mettendo gratuitamente a disposizione della cittadinanza le confezioni di un insetticida batteriologico in compresse.
Le confezioni saranno distribuite presso l’eco-piazzola di Buttrio il martedì e il sabato, dalle ore 15 alle ore 17; verrà anche consegnato un foglio informativo con le istruzioni necessarie al corretto uso del prodotto. “Invitiamo tutta la cittadinanza a collaborare - conclude il vicesindaco - per prevenire e tutelare l’ambiente e la propria salute.”

BUTTRIO, RITORNA EMERGENZA ZANZARA TIGRE


PRIMAVERA-ESTATE 2009: RITORNA L’EMERGENZA ZANZARA TIGRE
In un volantino le 5 regole per contrastare il fastidioso insetto; insetticida gratuito da ritirare presso l’eco-piazzola comunale

Si avvicina la stagione calda e con essa presto si ripresenterà il fenomeno della zanzara tigre, che dall’estate 2005 ha fatto la sua massiccia e fastidiosa comparsa anche nel Comune di Buttrio.
“E’ necessario un impegno particolare di tutti i cittadini - afferma l’assessore alla Sanità Claudio De Martin -, perché è solo con un attento e costante controllo dei giardini privati, oltre che nelle aree pubbliche, che si possono contenere i disagi”. L’amministrazione comunale in questi giorni sta facendo pervenire ai cittadini un volantino con le 5 regole per contrastare la zanzara tigre (svuotare sottovasi e innaffiatoi, eliminare contenitori in cui l’acqua ristagna, coprire bidoni e serbatoi utilizzati per l’irrigazione dei giardini, trattare con insetticidi specifici i tombini nei cortili, inserire nelle vasche ornamentali pesci rossi che si nutrono di larve di zanzare); da parte sua il Comune interverrà con una appropriata e costante disinfestazione delle caditoie stradali e nei luoghi pubblici, mettendo gratuitamente a disposizione della cittadinanza le confezioni di un insetticida batteriologico in compresse.
Le confezioni saranno distribuite presso l’eco-piazzola di Buttrio il martedì e il sabato, dalle ore 15 alle ore 17; verrà anche consegnato un foglio informativo con le istruzioni necessarie al corretto uso del prodotto. “Invitiamo tutta la cittadinanza a collaborare - conclude il vicesindaco - per prevenire e tutelare l’ambiente e la propria salute.”

BUTTRIO DESTINA 5 PER MILLE AI CONCITTADINI IN DIFFICOLTA'


Dichiarazione dei redditi,
il Comune chiede destinare il 5%mille
ai cittadini in difficoltà

Nel 2008 gli 8.411 euro a favore dell Comune sono stati girati alle attività del Centro di Aggregazione Giovanile di Buttrio; quest’anno il Comune invita a destinare il 5%mille ai concittadini in difficoltà economica
Anche nella dichiarazione dei redditi del 2008 che verrà presentata quest'anno è prevista la possibilità di destinare il 5 per mille delle imposte al finanziamento di attività in campo sociale, sanitario e della ricerca svolte da associazioni, fondazioni, università ed amministrazioni pubbliche. Lo scorso anno i cittadini di Buttrio hanno fatto incamerare al Comune la somma di 8.411 euro che sono stati destinati, come a suo tempo stabilito, alle attività rivolte al mondo giovanile della nostra comunità ed in particolare al Centro di Aggregazione giovanile di Buttrio. “In questa occasione - riporta l’assessore ai Servizi sociali Claudio De Martin - l'amministrazione, tenendo conto della difficile situazione economica, con perdita di lavoro e sempre maggiori difficoltà delle fasce deboli della popolazione, ha deciso di utilizzare questi fondi per lenire gli effetti di questo momento di difficoltà attraversato da alcuni nostri concittadini”.
Sicuri della sensibilità e solidarietà già dimostrata, gli amministratori comunali invita quindi i cittadini buttriesi a sottoscrivere questa preferenza e a firmare, al momento della compilazione del mod. 730 o UNICO, l'apposito modello nella casella che riporta la destinazione "per le attività sociali del Comune di residenza”. Questa scelta, come molti sapranno, non si sostituisce a quella dell'8 per mille, ma si aggiunge come ulteriore possibilità di decidere a quali usi destinare parte delle proprie imposte. “Questa opzione - rimarca De Martin - non comporta alcun onere per il contribuente, ma permetterà di far riversare a favore del Comune di Buttrio una parte delle imposte che lo Stato ha già trattenuto.”
Anche chi non compila il mod. 730 o l’UNICO può operare tale scelta, firmando l'apposito riquadro del modello CUD ricevuto dal datore di lavoro o dall'ente pensionistico, e consegnandolo all'Ufficio Postale od a qualsiasi sportello bancario. “Questa semplice firma – si raccomanda l’assessore - è un gesto importante per tutta la nostra comunità, perché più saranno le firme raccolte a favore del nostro Comune, maggiori saranno gli introiti che otterremo dallo Stato e le possibilità di finanziare le iniziative a favore dei nostri cittadini.” Per informazioni rivolgervi agli uffici comunali: 0432-636111.

BUTTRIO DESTINA 5 PER MILLE AI CONCITTADINI IN DIFFICOLTA'


Dichiarazione dei redditi,
il Comune chiede destinare il 5%mille
ai cittadini in difficoltà

Nel 2008 gli 8.411 euro a favore dell Comune sono stati girati alle attività del Centro di Aggregazione Giovanile di Buttrio; quest’anno il Comune invita a destinare il 5%mille ai concittadini in difficoltà economica
Anche nella dichiarazione dei redditi del 2008 che verrà presentata quest'anno è prevista la possibilità di destinare il 5 per mille delle imposte al finanziamento di attività in campo sociale, sanitario e della ricerca svolte da associazioni, fondazioni, università ed amministrazioni pubbliche. Lo scorso anno i cittadini di Buttrio hanno fatto incamerare al Comune la somma di 8.411 euro che sono stati destinati, come a suo tempo stabilito, alle attività rivolte al mondo giovanile della nostra comunità ed in particolare al Centro di Aggregazione giovanile di Buttrio. “In questa occasione - riporta l’assessore ai Servizi sociali Claudio De Martin - l'amministrazione, tenendo conto della difficile situazione economica, con perdita di lavoro e sempre maggiori difficoltà delle fasce deboli della popolazione, ha deciso di utilizzare questi fondi per lenire gli effetti di questo momento di difficoltà attraversato da alcuni nostri concittadini”.
Sicuri della sensibilità e solidarietà già dimostrata, gli amministratori comunali invita quindi i cittadini buttriesi a sottoscrivere questa preferenza e a firmare, al momento della compilazione del mod. 730 o UNICO, l'apposito modello nella casella che riporta la destinazione "per le attività sociali del Comune di residenza”. Questa scelta, come molti sapranno, non si sostituisce a quella dell'8 per mille, ma si aggiunge come ulteriore possibilità di decidere a quali usi destinare parte delle proprie imposte. “Questa opzione - rimarca De Martin - non comporta alcun onere per il contribuente, ma permetterà di far riversare a favore del Comune di Buttrio una parte delle imposte che lo Stato ha già trattenuto.”
Anche chi non compila il mod. 730 o l’UNICO può operare tale scelta, firmando l'apposito riquadro del modello CUD ricevuto dal datore di lavoro o dall'ente pensionistico, e consegnandolo all'Ufficio Postale od a qualsiasi sportello bancario. “Questa semplice firma – si raccomanda l’assessore - è un gesto importante per tutta la nostra comunità, perché più saranno le firme raccolte a favore del nostro Comune, maggiori saranno gli introiti che otterremo dallo Stato e le possibilità di finanziare le iniziative a favore dei nostri cittadini.” Per informazioni rivolgervi agli uffici comunali: 0432-636111.

BUTTRIO DESTINA 5 PER MILLE AI CONCITTADINI IN DIFFICOLTA'


Dichiarazione dei redditi,
il Comune chiede destinare il 5%mille
ai cittadini in difficoltà

Nel 2008 gli 8.411 euro a favore dell Comune sono stati girati alle attività del Centro di Aggregazione Giovanile di Buttrio; quest’anno il Comune invita a destinare il 5%mille ai concittadini in difficoltà economica
Anche nella dichiarazione dei redditi del 2008 che verrà presentata quest'anno è prevista la possibilità di destinare il 5 per mille delle imposte al finanziamento di attività in campo sociale, sanitario e della ricerca svolte da associazioni, fondazioni, università ed amministrazioni pubbliche. Lo scorso anno i cittadini di Buttrio hanno fatto incamerare al Comune la somma di 8.411 euro che sono stati destinati, come a suo tempo stabilito, alle attività rivolte al mondo giovanile della nostra comunità ed in particolare al Centro di Aggregazione giovanile di Buttrio. “In questa occasione - riporta l’assessore ai Servizi sociali Claudio De Martin - l'amministrazione, tenendo conto della difficile situazione economica, con perdita di lavoro e sempre maggiori difficoltà delle fasce deboli della popolazione, ha deciso di utilizzare questi fondi per lenire gli effetti di questo momento di difficoltà attraversato da alcuni nostri concittadini”.
Sicuri della sensibilità e solidarietà già dimostrata, gli amministratori comunali invita quindi i cittadini buttriesi a sottoscrivere questa preferenza e a firmare, al momento della compilazione del mod. 730 o UNICO, l'apposito modello nella casella che riporta la destinazione "per le attività sociali del Comune di residenza”. Questa scelta, come molti sapranno, non si sostituisce a quella dell'8 per mille, ma si aggiunge come ulteriore possibilità di decidere a quali usi destinare parte delle proprie imposte. “Questa opzione - rimarca De Martin - non comporta alcun onere per il contribuente, ma permetterà di far riversare a favore del Comune di Buttrio una parte delle imposte che lo Stato ha già trattenuto.”
Anche chi non compila il mod. 730 o l’UNICO può operare tale scelta, firmando l'apposito riquadro del modello CUD ricevuto dal datore di lavoro o dall'ente pensionistico, e consegnandolo all'Ufficio Postale od a qualsiasi sportello bancario. “Questa semplice firma – si raccomanda l’assessore - è un gesto importante per tutta la nostra comunità, perché più saranno le firme raccolte a favore del nostro Comune, maggiori saranno gli introiti che otterremo dallo Stato e le possibilità di finanziare le iniziative a favore dei nostri cittadini.” Per informazioni rivolgervi agli uffici comunali: 0432-636111.

CODACONS, TELEFONI: DA DUE MESI SENZA LINEA COL PASSAGGIO DI GESTORE


Telefoni:
col cambio di gestore solo disservizi
L’odissea di un esasperato cittadino friulano

Cambiare gestore telefonico con la giustificata motivazione di risparmiare qualche euro in bolletta può rivelarsi un’odissea. Il Codacons di Udine, tra le numerose segnalazioni di disservizi legati al subentro di nuove compagnie, sta seguendo il caso di una coppia friulana che ha più volte richiesto - invano - l’intervento di un tecnico che accertasse le origini del guasto della propria linea improvvisamente interrottasi dopo il passaggio dalla Telecom alla Wind, e successivamente (ed ancora una volta invano) reclamato il rientro con il precedente gestore. Risultato: a distanza di oltre due mesi la coppia di pensionati è del tutto privo della linea telefonica.
Stanco di essere rimbalzato da un operatore all’altro, dopo mesi di attesa l’utente, residente a Gemona del Friuli, è passato alle vie legali, “vista l'assoluta impossibilità - spiega Nicola D’Andrea, neopresidente provinciale Codacons - di risolvere per le vie brevi il ripristino della linea telefonica e poi, vista la problematica sorta col passaggio all’altro gestore, il successivo di rientro in Telecom, mai effettuato. E questo in una situazione in cui le difficili condizioni di salute del cittadino friulano rendono assolutamente necessaria la presenza di una linea telefonica fissa funzionante.”
Ma ecco la storia: l’utente nel settembre 2008 decide di sottoscrivere, tramite un agente della Wind, un contratto con questa compagnia, ingolosito dall’offerta “Absolute Adsl”, che prevedeva la ricezione gratuita del modem e la fruizione della linea telefonica Wind ad una tariffa mensile fissa di 25 euro, comprensiva di connessione internet illimitata e delle chiamate verso le utenze fisse nazionali. A novembre il cittadino riceve una mail di conferma dell'attivazione del servizio, “ma tale data - afferma D’Andrea - segna invece l’inizio di un disservizio permanente da parte del nuovo operatore telefonico: la linea rivela infatti da subito gravi problemi”.
“Le comunicazioni - spiega l’interessato - venivano costantemente interrotte, la linea era disturbata, la voce dell' interlocutore risultava variata con “toni metallici” e spesso, una volta caduta la linea, era necessario attendere alcuni minuti la riattivazione della stessa per poter richiamare”. Nonostante ripetuti solleciti telefonici, nessun tecnico veniva mai inviato dalla compagnia telefonica presso l'abitazione dei coniugi per risolvere il problema, o almeno per verificare le problematiche denunciate. L'ultima telefonata dalla propria linea fissa veniva effettuata in data 22 gennaio 2009: “successivamente, come rilevato dalla stessa spia del modem, costantemente spenta, la linea Wind risultava assolutamente assente”.
Ma i problemi non finiscono qui: “l’avanzata età del ricorrente e della moglie, nonché della maggior parte delle persone con cui si relazionavano - spiega D’Andrea - comportava l'abitudine a comunicare solamente tramite apparecchio fisso; si sono trovati quindi improvvisamente privi della possibilità di essere reperibili, ed esclusi dalle attività e dalle relazioni precedentemente svolte, come il volontariato ed attività politiche.” Inoltre il fatto di dover utilizzare il proprio cellulare, almeno per le telefonate urgenti (anche in vista del precario stato di salute e delle limitate possibilità economiche della coppia di pensionati) - comportava un ulteriore aggravio dei costi, con significativo peso sul bilancio familiare.
L’utente a fine gennaio, tramite il Codacons Fvg, chiedeva alla Wind la disdetta del contratto di telefonia con rientro in Telecom, mantenendo il medesimo numero di utenza telefonica e senza addebito di alcuna penale; “ma ad oggi - continua D’Andrea - la Wind non ha fornito alcun riscontro alla suddetta richiesta di cessazione e rientro (pur essendo obbligata a svolgere tali pratiche per conto dell’utente in virtù di una specifica clausola contrattuale); infatti la Telecom riferisce di non aver ricevuto alcuna richiesta di rientro da parte del gestore uscente.”
Ora il cittadino friulano, rivoltosi al Tribunale di Udine, richiede, supportato da diversi precedenti giurisprudenziali favorevoli in materia, e considerata la gravità della situazione specie per le gravi condizioni di salute in cui versa, un provvedimento d’urgenza del Giudice che obblighi il gestore ad attivare tempestivamente la linea telefonica (rientro) con il precedente gestore, riservandosi poi ogni domanda di risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali subiti a causa il mancato funzionamento della linea protrattosi per oltre due mesi. “Invitiamo - afferma il presidente regionale Codacons Vitto Claut - tutti i cittadini che stanno vivendo similare problemi con questo od atri gestori a segnalarci i casi per far valere i propri diritti verso le compagnie telefoniche”.

CODACONS, TELEFONI: DA DUE MESI SENZA LINEA COL PASSAGGIO DI GESTORE


Telefoni:
col cambio di gestore solo disservizi
L’odissea di un esasperato cittadino friulano

Cambiare gestore telefonico con la giustificata motivazione di risparmiare qualche euro in bolletta può rivelarsi un’odissea. Il Codacons di Udine, tra le numerose segnalazioni di disservizi legati al subentro di nuove compagnie, sta seguendo il caso di una coppia friulana che ha più volte richiesto - invano - l’intervento di un tecnico che accertasse le origini del guasto della propria linea improvvisamente interrottasi dopo il passaggio dalla Telecom alla Wind, e successivamente (ed ancora una volta invano) reclamato il rientro con il precedente gestore. Risultato: a distanza di oltre due mesi la coppia di pensionati è del tutto privo della linea telefonica.
Stanco di essere rimbalzato da un operatore all’altro, dopo mesi di attesa l’utente, residente a Gemona del Friuli, è passato alle vie legali, “vista l'assoluta impossibilità - spiega Nicola D’Andrea, neopresidente provinciale Codacons - di risolvere per le vie brevi il ripristino della linea telefonica e poi, vista la problematica sorta col passaggio all’altro gestore, il successivo di rientro in Telecom, mai effettuato. E questo in una situazione in cui le difficili condizioni di salute del cittadino friulano rendono assolutamente necessaria la presenza di una linea telefonica fissa funzionante.”
Ma ecco la storia: l’utente nel settembre 2008 decide di sottoscrivere, tramite un agente della Wind, un contratto con questa compagnia, ingolosito dall’offerta “Absolute Adsl”, che prevedeva la ricezione gratuita del modem e la fruizione della linea telefonica Wind ad una tariffa mensile fissa di 25 euro, comprensiva di connessione internet illimitata e delle chiamate verso le utenze fisse nazionali. A novembre il cittadino riceve una mail di conferma dell'attivazione del servizio, “ma tale data - afferma D’Andrea - segna invece l’inizio di un disservizio permanente da parte del nuovo operatore telefonico: la linea rivela infatti da subito gravi problemi”.
“Le comunicazioni - spiega l’interessato - venivano costantemente interrotte, la linea era disturbata, la voce dell' interlocutore risultava variata con “toni metallici” e spesso, una volta caduta la linea, era necessario attendere alcuni minuti la riattivazione della stessa per poter richiamare”. Nonostante ripetuti solleciti telefonici, nessun tecnico veniva mai inviato dalla compagnia telefonica presso l'abitazione dei coniugi per risolvere il problema, o almeno per verificare le problematiche denunciate. L'ultima telefonata dalla propria linea fissa veniva effettuata in data 22 gennaio 2009: “successivamente, come rilevato dalla stessa spia del modem, costantemente spenta, la linea Wind risultava assolutamente assente”.
Ma i problemi non finiscono qui: “l’avanzata età del ricorrente e della moglie, nonché della maggior parte delle persone con cui si relazionavano - spiega D’Andrea - comportava l'abitudine a comunicare solamente tramite apparecchio fisso; si sono trovati quindi improvvisamente privi della possibilità di essere reperibili, ed esclusi dalle attività e dalle relazioni precedentemente svolte, come il volontariato ed attività politiche.” Inoltre il fatto di dover utilizzare il proprio cellulare, almeno per le telefonate urgenti (anche in vista del precario stato di salute e delle limitate possibilità economiche della coppia di pensionati) - comportava un ulteriore aggravio dei costi, con significativo peso sul bilancio familiare.
L’utente a fine gennaio, tramite il Codacons Fvg, chiedeva alla Wind la disdetta del contratto di telefonia con rientro in Telecom, mantenendo il medesimo numero di utenza telefonica e senza addebito di alcuna penale; “ma ad oggi - continua D’Andrea - la Wind non ha fornito alcun riscontro alla suddetta richiesta di cessazione e rientro (pur essendo obbligata a svolgere tali pratiche per conto dell’utente in virtù di una specifica clausola contrattuale); infatti la Telecom riferisce di non aver ricevuto alcuna richiesta di rientro da parte del gestore uscente.”
Ora il cittadino friulano, rivoltosi al Tribunale di Udine, richiede, supportato da diversi precedenti giurisprudenziali favorevoli in materia, e considerata la gravità della situazione specie per le gravi condizioni di salute in cui versa, un provvedimento d’urgenza del Giudice che obblighi il gestore ad attivare tempestivamente la linea telefonica (rientro) con il precedente gestore, riservandosi poi ogni domanda di risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali subiti a causa il mancato funzionamento della linea protrattosi per oltre due mesi. “Invitiamo - afferma il presidente regionale Codacons Vitto Claut - tutti i cittadini che stanno vivendo similare problemi con questo od atri gestori a segnalarci i casi per far valere i propri diritti verso le compagnie telefoniche”.

CODACONS, TELEFONI: DA DUE MESI SENZA LINEA COL PASSAGGIO DI GESTORE


Telefoni:
col cambio di gestore solo disservizi
L’odissea di un esasperato cittadino friulano

Cambiare gestore telefonico con la giustificata motivazione di risparmiare qualche euro in bolletta può rivelarsi un’odissea. Il Codacons di Udine, tra le numerose segnalazioni di disservizi legati al subentro di nuove compagnie, sta seguendo il caso di una coppia friulana che ha più volte richiesto - invano - l’intervento di un tecnico che accertasse le origini del guasto della propria linea improvvisamente interrottasi dopo il passaggio dalla Telecom alla Wind, e successivamente (ed ancora una volta invano) reclamato il rientro con il precedente gestore. Risultato: a distanza di oltre due mesi la coppia di pensionati è del tutto privo della linea telefonica.
Stanco di essere rimbalzato da un operatore all’altro, dopo mesi di attesa l’utente, residente a Gemona del Friuli, è passato alle vie legali, “vista l'assoluta impossibilità - spiega Nicola D’Andrea, neopresidente provinciale Codacons - di risolvere per le vie brevi il ripristino della linea telefonica e poi, vista la problematica sorta col passaggio all’altro gestore, il successivo di rientro in Telecom, mai effettuato. E questo in una situazione in cui le difficili condizioni di salute del cittadino friulano rendono assolutamente necessaria la presenza di una linea telefonica fissa funzionante.”
Ma ecco la storia: l’utente nel settembre 2008 decide di sottoscrivere, tramite un agente della Wind, un contratto con questa compagnia, ingolosito dall’offerta “Absolute Adsl”, che prevedeva la ricezione gratuita del modem e la fruizione della linea telefonica Wind ad una tariffa mensile fissa di 25 euro, comprensiva di connessione internet illimitata e delle chiamate verso le utenze fisse nazionali. A novembre il cittadino riceve una mail di conferma dell'attivazione del servizio, “ma tale data - afferma D’Andrea - segna invece l’inizio di un disservizio permanente da parte del nuovo operatore telefonico: la linea rivela infatti da subito gravi problemi”.
“Le comunicazioni - spiega l’interessato - venivano costantemente interrotte, la linea era disturbata, la voce dell' interlocutore risultava variata con “toni metallici” e spesso, una volta caduta la linea, era necessario attendere alcuni minuti la riattivazione della stessa per poter richiamare”. Nonostante ripetuti solleciti telefonici, nessun tecnico veniva mai inviato dalla compagnia telefonica presso l'abitazione dei coniugi per risolvere il problema, o almeno per verificare le problematiche denunciate. L'ultima telefonata dalla propria linea fissa veniva effettuata in data 22 gennaio 2009: “successivamente, come rilevato dalla stessa spia del modem, costantemente spenta, la linea Wind risultava assolutamente assente”.
Ma i problemi non finiscono qui: “l’avanzata età del ricorrente e della moglie, nonché della maggior parte delle persone con cui si relazionavano - spiega D’Andrea - comportava l'abitudine a comunicare solamente tramite apparecchio fisso; si sono trovati quindi improvvisamente privi della possibilità di essere reperibili, ed esclusi dalle attività e dalle relazioni precedentemente svolte, come il volontariato ed attività politiche.” Inoltre il fatto di dover utilizzare il proprio cellulare, almeno per le telefonate urgenti (anche in vista del precario stato di salute e delle limitate possibilità economiche della coppia di pensionati) - comportava un ulteriore aggravio dei costi, con significativo peso sul bilancio familiare.
L’utente a fine gennaio, tramite il Codacons Fvg, chiedeva alla Wind la disdetta del contratto di telefonia con rientro in Telecom, mantenendo il medesimo numero di utenza telefonica e senza addebito di alcuna penale; “ma ad oggi - continua D’Andrea - la Wind non ha fornito alcun riscontro alla suddetta richiesta di cessazione e rientro (pur essendo obbligata a svolgere tali pratiche per conto dell’utente in virtù di una specifica clausola contrattuale); infatti la Telecom riferisce di non aver ricevuto alcuna richiesta di rientro da parte del gestore uscente.”
Ora il cittadino friulano, rivoltosi al Tribunale di Udine, richiede, supportato da diversi precedenti giurisprudenziali favorevoli in materia, e considerata la gravità della situazione specie per le gravi condizioni di salute in cui versa, un provvedimento d’urgenza del Giudice che obblighi il gestore ad attivare tempestivamente la linea telefonica (rientro) con il precedente gestore, riservandosi poi ogni domanda di risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali subiti a causa il mancato funzionamento della linea protrattosi per oltre due mesi. “Invitiamo - afferma il presidente regionale Codacons Vitto Claut - tutti i cittadini che stanno vivendo similare problemi con questo od atri gestori a segnalarci i casi per far valere i propri diritti verso le compagnie telefoniche”.

OTTO CHITARRISTI DEL CONSERVATORIO DI UDINE TRIONFANO AL CONCORSO ROSPIGLIOSI



La quindicesima edizione del Concorso chitarristico nazionale “Giulio Rospigliosi”, tenutosi a Lamporecchio (Pistoia) negli ultimi giorni del mese scorso, ha visto la classe di chitarra del prof. Stefano Viola ottenere un trionfo assoluto in ben quattro categorie e l’assegnazione, al docente titolare, del “Premio per la didattica 2009” quale insegnante con il maggior numero di primi premi vinti.
Pierluigi Clemente e Mattia Tosolini, hanno ottenuto rispettivamente il primo assoluto e il secondo premio nella categoria B (fino a 15 anni), Atreiu Biasuzzi e Irene Valentina Rigato Luz il primo assoluto e il secondo nella categoria D (fino a 21 anni), Alejandro Cordova il primo premio della categoria E (senza limiti di età) e, infine, il “Trio Nahual” (Mauricio Gonzalez, Josuè Gutierrez, Rodrigo Herrera) il primo premio assoluto nella categoria Trio.
Si tratta di una delle più importanti tra le ormai numerosissime affermazioni che la classe di chitarra del Tomadini regala al Conservatorio di Udine, una classe brillante, dinamica e ben nota al mondo chitarristico mondiale, se consideriamo l’alto numero di studenti che, da tutta Europa e dall’America del Sud in particolare, da tempo la frequentano.

OTTO CHITARRISTI DEL CONSERVATORIO DI UDINE TRIONFANO AL CONCORSO ROSPIGLIOSI



La quindicesima edizione del Concorso chitarristico nazionale “Giulio Rospigliosi”, tenutosi a Lamporecchio (Pistoia) negli ultimi giorni del mese scorso, ha visto la classe di chitarra del prof. Stefano Viola ottenere un trionfo assoluto in ben quattro categorie e l’assegnazione, al docente titolare, del “Premio per la didattica 2009” quale insegnante con il maggior numero di primi premi vinti.
Pierluigi Clemente e Mattia Tosolini, hanno ottenuto rispettivamente il primo assoluto e il secondo premio nella categoria B (fino a 15 anni), Atreiu Biasuzzi e Irene Valentina Rigato Luz il primo assoluto e il secondo nella categoria D (fino a 21 anni), Alejandro Cordova il primo premio della categoria E (senza limiti di età) e, infine, il “Trio Nahual” (Mauricio Gonzalez, Josuè Gutierrez, Rodrigo Herrera) il primo premio assoluto nella categoria Trio.
Si tratta di una delle più importanti tra le ormai numerosissime affermazioni che la classe di chitarra del Tomadini regala al Conservatorio di Udine, una classe brillante, dinamica e ben nota al mondo chitarristico mondiale, se consideriamo l’alto numero di studenti che, da tutta Europa e dall’America del Sud in particolare, da tempo la frequentano.

OTTO CHITARRISTI DEL CONSERVATORIO DI UDINE TRIONFANO AL CONCORSO ROSPIGLIOSI



La quindicesima edizione del Concorso chitarristico nazionale “Giulio Rospigliosi”, tenutosi a Lamporecchio (Pistoia) negli ultimi giorni del mese scorso, ha visto la classe di chitarra del prof. Stefano Viola ottenere un trionfo assoluto in ben quattro categorie e l’assegnazione, al docente titolare, del “Premio per la didattica 2009” quale insegnante con il maggior numero di primi premi vinti.
Pierluigi Clemente e Mattia Tosolini, hanno ottenuto rispettivamente il primo assoluto e il secondo premio nella categoria B (fino a 15 anni), Atreiu Biasuzzi e Irene Valentina Rigato Luz il primo assoluto e il secondo nella categoria D (fino a 21 anni), Alejandro Cordova il primo premio della categoria E (senza limiti di età) e, infine, il “Trio Nahual” (Mauricio Gonzalez, Josuè Gutierrez, Rodrigo Herrera) il primo premio assoluto nella categoria Trio.
Si tratta di una delle più importanti tra le ormai numerosissime affermazioni che la classe di chitarra del Tomadini regala al Conservatorio di Udine, una classe brillante, dinamica e ben nota al mondo chitarristico mondiale, se consideriamo l’alto numero di studenti che, da tutta Europa e dall’America del Sud in particolare, da tempo la frequentano.

APPENDICE DI RASSEGNA STAMPA: E POLIS ( a cura di STEFANO BERGOMAS )

Sabato 11 Aprile, E Polis Friuli, Prima pagina:

Terremoto in Abruzzo. L'addio. In migliaia ai funerali per 205 vittime. Premier in lacrime tra le bare. Da Udine i tecnici che valuteranno l'agibilità degli edifici.

Regione. Altri 16 milioni dal Governo per gli aiuti ai lavoratori. Stanziati nuovi fondi per gli ammortizzatori sociali in deroga. L'inps diffonde i dati sulla cassa integrazione: boom per il legno, meccanica ed edilizia. Artigiani “low cost” per i bassi redditi.

Cronache:

“Carissima” Pasqua. Uova di cioccolata in vendita anche a 90 euro al chilo: salasso per i dolci.

Cuel di Forchia. Un 51enne di Buja scivola in un dirupo ma guida i soccorsi via telefono.

Canoni demaniali. La Regione pronta ad avviare un confronto con i titolari degli stabilimenti.

APPENDICE DI RASSEGNA STAMPA: E POLIS ( a cura di STEFANO BERGOMAS )

Sabato 11 Aprile, E Polis Friuli, Prima pagina:

Terremoto in Abruzzo. L'addio. In migliaia ai funerali per 205 vittime. Premier in lacrime tra le bare. Da Udine i tecnici che valuteranno l'agibilità degli edifici.

Regione. Altri 16 milioni dal Governo per gli aiuti ai lavoratori. Stanziati nuovi fondi per gli ammortizzatori sociali in deroga. L'inps diffonde i dati sulla cassa integrazione: boom per il legno, meccanica ed edilizia. Artigiani “low cost” per i bassi redditi.

Cronache:

“Carissima” Pasqua. Uova di cioccolata in vendita anche a 90 euro al chilo: salasso per i dolci.

Cuel di Forchia. Un 51enne di Buja scivola in un dirupo ma guida i soccorsi via telefono.

Canoni demaniali. La Regione pronta ad avviare un confronto con i titolari degli stabilimenti.

APPENDICE DI RASSEGNA STAMPA: E POLIS ( a cura di STEFANO BERGOMAS )

Sabato 11 Aprile, E Polis Friuli, Prima pagina:

Terremoto in Abruzzo. L'addio. In migliaia ai funerali per 205 vittime. Premier in lacrime tra le bare. Da Udine i tecnici che valuteranno l'agibilità degli edifici.

Regione. Altri 16 milioni dal Governo per gli aiuti ai lavoratori. Stanziati nuovi fondi per gli ammortizzatori sociali in deroga. L'inps diffonde i dati sulla cassa integrazione: boom per il legno, meccanica ed edilizia. Artigiani “low cost” per i bassi redditi.

Cronache:

“Carissima” Pasqua. Uova di cioccolata in vendita anche a 90 euro al chilo: salasso per i dolci.

Cuel di Forchia. Un 51enne di Buja scivola in un dirupo ma guida i soccorsi via telefono.

Canoni demaniali. La Regione pronta ad avviare un confronto con i titolari degli stabilimenti.

RASSEGNA STAMPA: MESSAGGERO VENETO, IL GAZZETTINO, IL PICCOLO

Cominciamo con la prima pagina del Messaggero Veneto

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Le più alte cariche dello Stato ai funerali delle vittime del sisma.

Secondo l’ultimo bilancio sono 290. La terra continua a tremare, finora più di 800 scosse

Tutta Italia piange i morti d’Abruzzo

L’Aquila: migliaia di persone in lacrime davanti a una distesa di bare.

Berlusconi: lo prometto, nessuno sarà lasciato solo

La Procura apre un’inchiesta su materiali e costruzioni: cemento fatto con sabbia marina



L’AQUILA. Tutta l’Italia si è fermata ieri per i funerali delle vittime del terremoto in Abruzzo. Le esequie solenni, alle quali hanno partecipato le più alte cariche dello Stato, sono state seguite all’Aquila da migliaia di persone straziate dal dolore. Intanto, proprio ieri, la Procura del capoluogo abruzzese ha aperto un’inchiesta sui materiali impiegati nella costruzione dei molti edifici crollati a causa del sisma: «Indagheremo su quanto è stato edificato con la sabbia marina», ha affermato il procuratore generale.




Pozzo carica la squadra: non molliamo

E la prevendita per il match di ritorno vola: è stata già superata quota 18 mila

Udinese e tifosi in coro: «Noi ci crediamo ancora»



UDINE. L’Udinese e i tifosi urlano in coro: ci crediamo. I vertici societari, dopo il ko di Brema, non hanno perso tempo e hanno spronato la squadra, invitandola ad avere fiducia nel ribaltamento del 3-1 in terra tedesca. Il pubblico non è stato da meno visto che ieri in prevendita sono stati staccati altri 2 mila biglietti, che portano così il totale a oltre 18 mila. Insomma, tutti insieme appassionatamente verso la sfida di giovedì.




Gottardo: basta polemiche, il Pdl pensi a crescere



PORDENONE. «Rigore è quando l’arbitro fischia, diceva Boskov e giovedì l’arbitro ha fischiato». Isidoro Gottardo è il neocoordinatore regionale del Pdl. Roma ha ufficializzato una nomina che era nell’aria, designando Roberto Menia vicecoordinatore e Giovanni Collino coordinatore degli enti locali. Le segreterie provinciali rimarranno per ora quelle indicate dai congressi mentre l’obiettivo del nuovo partito è quello di «allargare il piú possibile la base, diffondendo la rete in modo capillare, aprendo anche nuovi circoli». Quanto alle alleanze – in primis quella con la Lega – non si discutono, «nemmeno a livello locale. Gli elettori non capirebbero se ci presentassimo divisi».Dopo gli onori, adesso iniziano gli oneri...«In realtà continuano, perché il Pdl è nato dopo la manifestazione del 2 dicembre 2006 a Roma, è cresciuto nei gazebo quando raccoglievamo firme contro il governo Prodi. Già allora c’era sentiment comune che il presidente Berlusconi ha saputo anticipare. Per la nostra Regione poi è nato nel 2007 con Liberidea, quando persone provenienti dal mondo politico e altre senza tessere in tasca ma unite dalla passione di costruire qualcosa di nuovo, hanno lavorato per preparare le regionali, fino alla candidatura di Renzo Tondo».A proposito di Tondo, che bilancio fa del primo anno di governo regionale?«Ricordando che la giunta si trova ad affrontare una crisi economica non prevedibile, direi che ha saputo essere coerente da subito con obiettivi indicati ai cittadini. Si è mossa con atti di coerenza: ha promosso uno stile più sobrio tagliando la spesa regionale, ha mostrato una forte attenzione alla sicurezza e ha riportato strumenti regionali, come quello del sostegno a persone in difficoltà, dentro quelli che sono i valori su cui si è costruita comunità regionale. In discontinuità con il centro sinistra, inoltre, promuove la sussidiarietà».Ovvero?«Maggiore autonomia dei comuni, maggiori libertà e regole di fondo. Il modello non è quello di un pubblico che controlla tutto, ma che crea incentivi e lascia che la società si organizzi. Oggi i sindaci sono molto più liberi e non si sentono in obbligo di presentarsi col piattino in mano. Direi che la maggioranza di Tondo ha consenso più alto di quello che aveva dopo le elezioni».Attribuisce responsabilità in questo all’opposizione?«Il centrosinistra è senza bussola e soprattutto continua a mantenere un profilo sempre di pessimismo e catastrofista sulla crisi, anziché lavorare per condizioni di ripresa».In compenso a crearvi problemi è la Lega.«Dopo lo strappo a livello nazionale sulla sicurezza, a livello locale c’è già chi mette in discussione l’alleanza alle amministrative... Personalmente non condivido la scelta di chi, nel segreto dell’urna, ha esercitato un voto di coscienza, ma probabilmente il problema maggiore sono state le assenze che hanno pesato sui numeri. L’alleanza comunque non è in discussione Berlusconi e Bossi l’hanno ribadita. Per cui anche a livello locale non avrebbe senso un comportamento diverso. Anche perché la coalizione che ha vinto le elezioni governa bene e sarebbe immotivato e non comprensibile agli elettori il non presentarsi unita».Parliamo del Pdl. Lei coordinatore regionale, Menia vice e a livello locale che succede?«Non ci sono scelte verticistiche. A livello provinciale: sono confermati i segretari eletti dagli iscritti. Prima di nuovi congressi dobbiamo lavorare sull’organizzazione del partito, diffondere una rete capillare che aiuti il partito a crescere promuovendo un ricambio generazionale. Più il Pdl sarà forte in questa regione e più potrà crescere il livello di sicurezza e benessere e potremo essere ancorati alla nostra cultura e storia popolare».Vede qualche giovane che potrebbe emergere all’interno del partito nella nostra regione?«Far crescere una nuova classe dirigente e politica è uno degli obiettivi del Pdl, così come il coinvolgimento maggiore delle donne e la creazione di una forte solidarietà intergenrazionale. Questo oggi manca e impoverisce la società. Ci sono giovani che iniziano lavorare e a pagare i contributi ma che rischiano di non avere la pensione. Anche su questo la politica dovrà interrogarsi».Perché ritiene che la leadership sia stata affidata a lei e Menia?«Abbiamo lavorato insieme per preparare le regionali, credo si possa parlare di dirigenza che ha avuto coraggio di fare delle scelte. Penso però che più che al passato si sia guardato alla possibilità di fare bene in futuro».Possibilità nella quale non tutti credono.«In un partito si fanno scelte democratiche per cui si possono prendere decisioni a maggioranza, decisione su cui non tutti sono d’accordo. Ricordo che la stessa cosa è avvenuta con la candidatura di Tondo: non tutti in quel momento condividevano, poi i fatti hanno dimostrato altro».L’allusione è piuttosto chiara. L’ha chiamata Saro per congratularsi?«Non non mi ha chiamato, ma non significa nulla. Quando il 12 gennaio del 2007 abbiamo riunito il consiglio regionale per parlare della costituzione del Pdl, Saro spiegò con forza perché era contrario a quell’atto e poi è diventato uno dei maggiori sostenitori del progetto».Porta aperta?«Nella vita si può sempre cambiare idea».Martina Milia



DOVE COLPISCONO I TERREMOTI

TRA PREVENZIONE E FALSA FATALITA’ di LAPO BOSCHI ed ELENA FAGOTTO



Quando lunedì il terremoto ha colpito l’Abruzzo, in molti si sono ricordati di Giampaolo Giuliani, il tecnico del laboratorio del Gran Sasso che una settimana prima aveva cercato di allertare le autorità. Ci si è domandati se gli scienziati che Giuliani chiama «canonici» non avessero clamorosamente sbagliato a ignorare le sue indicazioni: ogni sismologo si è sentito domandare da colleghi e da profani se davvero il terremoto non si poteva prevedere. Quello dell’Abruzzo non è un stato un grande terremoto. In altri paesi, scosse più intense fanno meno danni, meno vittime. Nel 1989 il terremoto di Loma Prieta, a una cinquantina di chilometri da San Francisco, ha rilasciato dieci volte più energia di quello dell’Abruzzo. Quante vittime? Sessantatré i morti, circa 3 mila i feriti, 10 mila gli sfollati. I dati che arrivano dall’Abruzzo, ancora non definitivi, sono già peggiori.Eppure, la regione che circonda la baia di San Francisco è una delle aree metropolitane più densamente popolate degli Stati Uniti. Oggi i sismologi che si sentono porre la classica domanda sulla possibilità di previsione possono rispondere che sì, i terremoti si possono prevedere. Non alla maniera di Giuliani, però. I terremoti si capiscono studiando i movimenti delle placche tettoniche: vicino all’Italia quella africana sprofonda sotto quella europea; l’attrito provoca fratture che percepiamo sotto forma di terremoti. E si prevedono prendendo in esame una zona che tende a fratturarsi, una zona sismica, e studiando la frequenza dei terremoti in quella zona. Da qualche decennio, esiste in Italia una rete di sismometri che misurano le oscillazioni del suolo, consentendo di misurare accuratamente e in tempo reale posizione e grandezza dei sismi. In questo modo è possibile, tra l’altro, inviare i primi soccorsi nelle località più colpite. Ai tempi del terremoto dell’Irpinia, in Italia questa tecnologia non esisteva. Oggi esiste, funziona e nei giorni scorsi ha salvato delle vite.Altre misure si estrapolano da resoconti storici che descrivono terremoti vecchi di secoli. Messi insieme i dati, ci si accorge che nei terremoti c’è una certa regolarità, un ritmo: la velocità con cui le placche si spostano rimane uguale a se stessa per tempi geologici: milioni di anni. Il ritmo delle fratture è solo approssimativamente costante, però. Il prossimo “big one” potrebbe arrivare tra un mese, un anno, dieci anni. Differenze molto importanti, ma irrisorie nella scala temporale della tettonica a placche. Per colpa di queste differenze, le previsioni dei sismologi sono solo statistiche: mappe di pericolosità sismica, espresse «in termini di accelerazione massima del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in cinquanta anni». Questo significa che un abitante di Messina o di Udine ha il 10% di probabilità di essere colpito, nei prossimi cinquant’anni, da un terremoto grande come quello dell’Abruzzo o ancora peggiore.Oggi i terremoti si prevedono così. Questo tipo di previsione non serve a ordinare uno sgombero, ma a sapere dove occorre costruire meglio le case. Meglio non si può fare, perché la frattura è un fenomeno caotico: basta una piccola perturbazione nelle condizioni iniziali e tutto (il luogo e l’ora del sisma, l’energia rilasciata) cambia, anche parecchio: decine di chilometri, mesi, punti di magnitudo. Per questo, anche lo sciame di piccoli terremoti registrati in Abruzzo negli ultimi mesi non è servito a prevedere quello più grande: esistono sciami di terremoti che non preludono a eventi più grandi e grandi terremoti che arrivano all’improvviso.I ricercatori studiano, naturalmente, tutti i fenomeni che permettano di diagnosticare l’imminenza di un terremoto. Il radon, per esempio, è un gas radioattivo sprigionato dalle rocce della crosta terrestre; da almeno trent’anni si sa che le emissioni tendono a essere più intense in corrispondenza di eventi sismici. Ci sono strumenti che rilevano il radon emesso dal suolo in un determinato punto e su uno di questi strumenti Giampaolo Giuliani ha osservato, la settimana scorsa e in altre occasioni, che il suolo abruzzese stava emettendo più radon del normale. Ma come per gli sciami di piccoli terremoti, anche le emissioni anomale di radon non sono necessariamente segnali premonitori di un terremoto: c’è radon senza terremoti e ci sono terremoti senza radon. In assenza di un preciso modello scientifico, Giuliani non era nelle condizioni di lanciare un allarme.A ogni modo, continuare a dibattere il caso del radon distoglie dal problema ben più grave dell’inadeguatezza delle infrastrutture di fronte a un sisma di dimensioni relativamente modeste. È necessario prevenirle adeguando le infrastrutture ai rischi naturali che ben conosciamo. Questa è la priorità numero uno. Una volta adeguate le infrastrutture ci si potrà occupare di early warning systems per attivare una serie di reazioni quando si presenta un sisma.I terremoti non sono fatalità, ma eventi cui è possibile far fronte preparandosi. Sapendo che la reazione a certi pericoli non è perfettamente razionale, è importante comunicare i rischi sismici in maniera chiara ed efficace alla popolazione, attraverso simulazioni, per valutare che impatto avrebbero eventi del passato in condizioni attuali. Per esempio, come reagirebbero la Messina e la Reggio di oggi a un sisma analogo a quello del 1908? Vi sono organizzazioni, fra cui Geohazard international, che sono impegnate su questo fronte. In zone ad alto rischio, l’educazione dei cittadini è fondamentale per trasmettere attraverso le generazioni l’esperienza e la cultura della prevenzione. Istituzioni che non riescono a prevenire rischi che in altri paesi vengono gestiti in maniera normale devono prendere atto del proprio fallimento.È necessario che comunichino con i cittadini in maniera trasparente e stabiliscano meccanismi per far partecipare la popolazione alla gestione della ricostruzione, non solo nella fase progettuale, ma anche nella realizzazione degli interventi. Solo così ci sarà quell’accountability diffusa necessaria perché il prossimo terremoto non abbia conseguenze tanto drammatiche.(Tratto da www.lavoce.info)



Ci sono i soldi per gli operai Abs

Lo comunica l’Inps nel giorno della protesta a Buttrio



UDINE. Circa 300 dipendenti Abs hanno protestato davanti alla Danieli. E proprio durante la manifestazione l’Inps ha reso noto di aver autorizzato le domande di cassa integrazione.




Travolto sotto gli occhi della nonna: bimbo grave

E’ uno spagnolo di 8 anni. Soccorsa anche la madre, colta da malore



POZZUOLO. Un bambino di otto anni è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Udine dopo essere stato investito da una macchina. L’incidente è avvenuto ieri mattina attorno alle 10.20 a Zugliano, frazione di Pozzuolo. Lo scontro si è verificato lungo la strada statale 353, poco dopo il cavalcavia. La prognosi del piccolo, che è spagnolo ed è residente a Barcellona, è riservata. I residenti della zona protestano: «Questa è una strada killer».




IL CAVALIERE E GLI ALLEATI

IL FATTORE LEGA di RENZO GUOLO



La bocciatura in Parlamento delle norme del decreto sicurezza che stanno più a cuore alla Lega, ronde e permanenza prolungata degli immigrati nei Cie, rivela tensioni destinate a segnare il rapporto tra il Carroccio e il Pdl.Berlusconi minimizza; garantisce personalmente che i rimpatri si faranno; sui vigilantes promette che tutto si risolverà rinviando al disegno di legge. Normale: il Cavaliere vuole che il governo duri l’intera legislatura e se le circostanze lo imponessero, intenderebbe puntare al Quirinale. In entrambi i casi ha bisogno del sostegno leghista. Ma la nascita del Pdl produce dinamiche nuove nella maggioranza. Una fusione, come dimostra il caso del Pd, non è mai pacifica: gli apparati di partito hanno logiche diverse da quelle, unificanti, dell’elettorato. Forza Italia era un partito personale; inglobando la componente aennina questa dimensione appare più problematica. Una buona parte di An, quella che guarda a Fini depurata dai “berluscones”, ormai transitati in pianta stabile nell’orbita del Cavaliere, non condivide pienamente né la linea di Berlusconi né la sua arrendevolezza nei confronti del Carroccio. Una volta che in Parlamento si è votato a scrutinio segreto, questa componente ha fatto sentire il suo peso, unendo il suo voto a quella dell’opposizione e infliggendo un pesante schiaffo alla Lega. Come al solito, Berlusconi cerca di rassicurare, facendo capire che il malcontento nel suo partito riguarda le amministrative, nelle quali la Lega corre spesso da sola al primo turno o impone suoi candidati. Forse il Cavaliere meglio avrebbe fatto a riferirsi a elezioni future, dato che il vero contenzioso riguarda essenzialmente la partita delle regionali del prossimo anno: con il Carroccio deciso a guidare Regioni ora in quota azzurra. In realtà l’incidente di percorso ha radici più solide. E non riguarda solo Fini, ormai distante anni luce da Berlusconi e dalla Lega su temi come immigrazione, laicità dello Stato, ruolo del Parlamento, testamento biologico. Certo, il presidente della Camera si sta ritagliando uno spazio che gli consentirà, quando sarà aperta l’altra successione, quella a Berlusconi, di porsi come riferimento di quanti vogliono sanare l’anomalia del Pdl, espungendone il populismo carismatico berlusconiano e le pulsioni antistataliste e rendendolo più simile a un classico partito conservatore di massa: come la Dc tedesca, i conservatori inglesi, i post-gollisti francesi. La componente finiana diventerà sempre più una spina nel fianco dell’asse Berlusconi-Bossi. La confluenza nel Pdl obbliga i quadri di matrice aennina a garantire la continuità della loro cultura politica, pena la loro irrilevanza. Lo si vedrà quando il Cavaliere dovrà cominciare a considerare il partito non più un giocattolo personale e a far funzionare gli organismi dirigenti.Le evidenti inquietudini suscitate nel Pdl dal decreto sicurezza non derivano, però, solo dagli strappi finiani. Gli umori pesantemente ostili nei confronti delle ronde che circolano tra le burocrazie della sicurezza, che pure dipendono dal ministero dell’Interno a guida leghista; così come l’incubo del vizio di anticostituzionalità già anticipato dal parere del Csm sulle parti del decreto care al Carroccio, consigliano prudenza. Nella Lega, soprattutto in Veneto, vi è chi ritiene che la marcia indietro del Pdl possa spalancare praterie elettorali: permettendo al Carroccio di presentarsi come l’unico autentico paladino dei bisogni di sicurezza dei cittadini. Una differenziazione che consentirebbe alla Lega di continuare a recitare il ruolo di “partito di governo e di lotta”. Ipotesi valida, forse, sul breve periodo; ma destinata a trasmettere un’immagine meno coesa della coalizione di governo sin qui premiata dagli elettori. Anche perché , passata la sbornia del trionfo elettorale, gli interessi divergenti che compongono il blocco sociale dell’attuale maggioranza sono destinati a riemergere. Ridisegnati dalla crisi economica o da emergenze come il terremoto. Tra gli imperativi di quel sindacato territoriale sotto forma di partito che è la Lega e gli interessi del Pdl a Sud, vedi il faraonico progetto del Ponte sullo Stretto in un paese che non solo ha infrastrutture ottocentesche, ma è a perenne rischio sismico, la contraddizione è evidente. E i patti di potere non sempre riescono a temperarli. Non sempre sarà possibile replicare scandalose operazioni come il ripianamento dei debiti di alcune città del Sud care al Pdl. Oltretutto, anche Berlusconi sa che la Lega non deve crescere troppo: la stessa apertura all’election day mira a metterla in difficoltà. Facendo maliziosamente trasparire all’opinione pubblica che il balzello a carico della collettività sotto forma di Bossi tax è una scelta del Carroccio, per evitare il quorum in un referendum che spazzerebbe via la sua rendita politica. Mentre quei soldi, come propone l’opposizione, andrebbero meglio utilizzati per la ricostruzione in Abruzzo. Mosse che mostrano come il chiarimento per definire i rapporti di forza nella maggioranza non sarà né breve né semplice.



I sindaci del Friuli terremotato: «Noi sappiamo come aiutarli»


BUJA. “Noi quella tremenda esperienza l’abbiamo già vissuta sulla nostra pelle. Sappiamo cosa significa vivere quei secondi di terrore, cosa perdere amici e persone care, cosa, infine, dover ricostruire interi paesi andati distrutti. Ed è per questo che oggi vogliamo fare la nostra parte. Dopo aver tanto ricevuto è venuto il momento di dare”. Il sindaco di Buja, Luca Marcuzzo, ha introdotto così ieri pomeriggio l’incontro tenutosi nel municipio della cittadina collinare tra gli amministratori del cosiddetto “cratere del terremoto”.
Con lui c’erano infatti colleghi di Artegna, Roberto Venturini, di Osoppo, Luigino Bottoni, di Majano, Claudio Zonta e almeno col pensiero anche di Gemona, Gabriele Marini, assente giustificato per impregni pregressi. Cinque dei Comuni più duramente colpiti dal terremoto nel maggio ’76 ieri si sono messi insieme per portare aiuto alle popolazioni Abruzzesi, ultime vittime della furia sismica, per dare il via a un’imponente sottoscrizione istituzionale che alla fine coinvolga gli enti locali dell’intera Provincia di Udine. Sarà compito del sindaco di Buja tessere le fila dell’operazione ed è a tal fine che nel corso dei prossimi giorni provvederà a contattare tutti i Comuni, da Tarvisio a Lignano. «La richiesta che facciamo – ricorda Marcuzzo – è che ogni amministrazione, compatibilmente con le sue possibilità, destini parte dell’avanzo di gestione 2008 alle popolazioni terremotate dell’Abruzzo, consentendoci così di accumulare un capitale abbastanza consistente che solo alla fine decideremo come e dove utilizzare». Gemona, ricordiamolo, l’ha già fatto approvando una variazione di bilancio nell’ambito della quale 50 mila euro sono stati destinati proprio delle popolazioni abruzzesi. Osoppo – ha detto ieri Bottoni – ne ha potuti dare 10 mila, mentre 5 dovrebbero arrivare da Trasaghis e 10 dalla Comunità montana del Gemonese». I numeri iniziano insomma ad essere già importanti e nel giro di due mesi la partita dovrebbe chiudersi. «Visto che tutti noi attualmente abbiamo volontari impegnati in Abruzzo potremmo chieder loro di aiutarci a individuare un ambito oppure un’opera su cui convogliare i fondi raccolti», ha suggerito Venturini ricevendo cenni d’assenso dai colleghi seduti al tavolo. I Comuni friulani potrebbero dunque adottare un intero cantiere, ricostruendo ad esempio una scuola oppure un centro anziani. Se ne riparlerà come detto tra un paio di mesi, «anche perché – ha sottolineato Marcuzzo – sappiamo per esperienza che oggi le popolazioni colpite dal sisma non hanno bisogno di nulla. Le necessità arriveranno tra qualche tempo ed è allora che noi friulani dovremo essere al loro fianco». Maura Delle Case


UDINE

Un supermarket vuole aprire a pasquetta



MONTAGNA

Impianti di sci tutti aperti per le feste


UDINE

Pdl, Berlusconi sceglie l’ex An Marchetti


UDINE

Raggirato dal finto amico si indebita


Crisi in Friuli L’arcivescovo Brollo stamane visita il presidio Safilo


Pozzuolo Il bambino stava camminando sul bordo della statale. I residenti: questa è una strada killer


Sottoscrizione: raggiunta quota 29 mila euro

MV E ALPINI


La magistratura: è nostro dovere dare una risposta immediata a chi è rimasto coinvolto in questa enorme tragedia


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Proseguiamo con la prima pagina de Il Gazzettino, edizione Friuli

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Calcio giovanile, clima poco pasquale
Carabinieri in campo per salvare l’arbitro
Maxi squalifica per un dirigente

Udine Carabinieri per salvare l’arbitro, cori offensivi dei giocatori per umiliare l’avversario, inseguimento al direttore di gara costretto a correre verso gli spogliatoi… Non accade al sud, dove per luogo comune le tensioni sono più acute e i tifosi più caldi e non accade neppure ad alto livello. Accade qui, a Pagnacco, Maniago, Cerneglons, in gare allievi, juniores, amatori, dove il calcio dovrebbe rappresentare solo divertimento. E invece no, alla faccia della colomba pasquale, i comunicati ufficiali Figc di questa settimana hanno più sorprese (negative) delle uova… Claudio Pagnacco, per esempio, fa il massaggiatore della squadra allievi (giocatori di 16-17 anni!) della località che porta il suo nome. Domenica, stando al comunicato Figc, ha affrontato l’arbitro, gli ha rifilato una testata e lo ha coperto di offese, aiutato dall’allenatore Federico Gatto che avrebbe spintonato la giacchetta nera, mentre un giovane giocatore ingiuriava e minacciava. Il direttore di gara è stato costretto a chiamare i carabinieri per far tornare la calma. Claudio Pagnacco mediterà fino al 30 marzo 2011 (tale è la sua inibizione) sul suo comportamento, Federico Gatto potrà tornare in panchina solo nel 2010 e il calciatore in erba non scenderà in campo per 5 gare. Scena quasi comica nel campionato amatori: Luigino Doria, atleta del Cerneglons, è stato espulso per aver spinto con violenza un avversario. Alla notifica del cartellino rosso, ha tentato di aggredire l’arbitro che, spaventato, si è messo a correre verso gli spogliatoi inseguito dal giocatore che lo ha raggiunto rifilandogli un calcio con la punta della scarpa nella gamba, senza comunque procurargli dolore. L’intervento degli altri atleti ha bloccato l’esagitato. Doria è stato stoppato per 8 turni. A Maniago invece, campionato juniores, la società è stata multata di 200 euro e il dirigente responsabile Sandro Di Bon è stato ammonito perché, dopo la realizzazione della rete contro il Flumignano, sono stati fatti sparire tutti i palloni di riserva per perdere tempo e, al rientro negli spogliatoi, i giocatori (18-19 anni) hanno intonato un coro ingiurioso verso gli avversari. Punito sul campo prima ancora che dal giudice il dirigente presente in panchina del Vegliano (2. categoria girone D). Nella gara interna contro il Villa Vicentina, allo scadere, sul risultato di 3 a 3, butta sul terreno di gioco un ulteriore pallone per fermare il contropiede dei friulani. L’arbitro lo caccia, si scatena un parapiglia e quando il gioco riprende i biancazzurri di Villa realizzano il 4 a 3. La farina del diavolo che va in crusca… Angelo Miorin


Cara Udinese, il calcio non è una sfilata di moda
di Umberto Sarcinelli

Premesso che nel calcio può sempre succedere di tutto, anche l’irrazionale, la partita di ritorno di coppa Uefa per l’Udinese si prospetta proibitiva, nonostante le grandi professioni di ottimismo di Marino e dei giocatori. Battere giovedì prossimo il Werder per due a zero è naturalmente possibile, ma i segnali che sono venuti dal Weserstadion non autorizzerebbero tanta fiducia. Certo, Quagliarella ha avuto quattro limpide occasioni per segnare, Inler non ha centrato la porta vuota da una trentina di metri di distanza, D’Agostino non troverà sempre un Wiese così reattivo se ripeterà la sua punizione, ma se si lascia tutto quello spazio a Diego, se si permette al Werder di giocare in superiorità numerica a centrocampo, la qualificazione rimarrà molto dubbia. Ancora una volta l’Udinese esce dal campo con la convinzione di non aver meritato la sconfitta. E’ la terza volta consecutiva. Per le precedenti due (Genoa e Inter) sono state indicate come causa l’arbitraggio e la sfortuna; questa volta si punterà il dito sugli errori di Quagliarella. Se così fosse l’Udinese avrebbe perso per la quarta volta e si avvierebbe a perdere ancora. Naturalmente giocando meglio dell’avversario


La flessione si attesta tra il 5 e il 10% in provincia di Udine: «I capannoni industriali restano vuoti»
L’effetto crisi sgonfia gli affitti
Calano i prezzi delle locazioni di uffici e negozi, "tengono" invece gli appartamenti

Udine Tengono gli affitti delle case, spinti all’insù dalla crisi delle compravendite, ma calano sensibilmente quelli per uffici e negozi. Se a livello nazionale gli esperti del settore parlano di una riduzione media del 7% nei canoni commerciali, le agenzie locali confermano il dato: «Per quanto riguarda Udine – dichiara il presidente provinciale della Fimaa-Confcommercio Adriano Savoia – il calo si attesta tra il 5 e il 10%, in linea dunque con il dato nazionale». Nessun crollo, quindi, ma una flessione c’è. Le cause non sono difficili da individuare: da un lato una minore domanda, dall’altro un eccesso di offerta sul mercato immobiliare, reduce da dieci anni di continua crescita. Una tendenza generale cui non fa eccezione neppure Pordenone: «Difficile dare cifre precise», dichiara Nermin Begovic dell’agenzia Paludet, «ma nel mercato delle locazioni commerciali c’è sicuramente un piccolo calo». Gli effetti della crisi diventano più pesanti se dagli uffici ci si sposta su negozi e capannoni industriali. Secondo Denis Andrian, titolare dell’omonima agenzia di Cervignano, in questo caso non ha neppure senso di parlare di prezzi in calo: «Sull’industriale il mercato è semplicemente fermo: i capannoni vuoti non si affittano». Discorso analogo per i negozi: «Quelli che chiudono rimangono sfitti, salvo rare eccezioni», spiega ancora Adriano Savoia. Situazione opposta invece per le locazioni residenziali, che fanno segnare una lieve tendenza al rialzo. Anche questo è un fenomeno facile da spiegare, direttamente connesso alla crisi economica. Il calo dei tassi d’interesse, tra l’altro, si è fatto sentire solo in minima parte sui prestiti a lunga scadenza, diversamente da quanto è avvenuto sui prestiti a breve: un mutuo a tasso fisso "viaggia" tra il 5 e il 5,5%, solo mezzo punto in meno rispetto a sei mesi fa, su un tasso variabile si può spuntare nel migliore dei casi un 3%, 1,5 punti sopra l'Euribor. Scelto un appartamento semicentrale in buone condizioni e di livello medio-alto, con una superficie di 100 metri quadri e un prezzo ipotetico di 150mila euro, la rata di un tasso fisso a 25 anni si aggira sui 900 euro: dai 100 ai 150 euro in più rispetto al canone di affitto medio di un appartemento con le stesse caratteristiche, naturalmente non arredato (se ci sono i mobili il canone lievita del 20-25%). La differenza non è poi così alta, ma in tempi di crisi non tutti sono disposti ad accollarsi un investimento di lunga durata. Molti, anzi, non possono permetterselo punto e basta. Riccardo De Toma


Pompieri all’Aquila:«Disastro e dolore»

Udine Sono rientrate dall’Abruzzo le prime sezioni operative dei vigili del fuoco di Udine, le squadre che hanno gestito la fase cruciale dell’emergenza. «Scavavamo a mani nude tra le macerie - hanno raccontato - Dopo un’ora abbiamo trovato la prima salma, attorno a noi, avvolti nelle coperte, i parenti delle vittime. Un padre è rimasto ore ad aspettare, sperava che trovassimo il corpo della figlia. L’indomani era lui a farci coraggio». I pompieri, stremati dopo due giorni di lavoro ininterrotto, nelle ultime due giornate hanno cercato di recuperare per gli sfollati le cose di prima necessità rimaste nelle case lesionate.


STASERA IN DUOMO
Il battesimo da adulti come scelta di vita

Udine Undici persone adulte questa sera a Udine riceveranno il battesimo immergendosi nel fonte battesimale della cattedrale. Poi la cresima e, quindi, la loro prima eucarestia nelle due specie, il pane e il vino. Nella Veglia di Pasqua, il cuore dell’anno liturgico, sarà l’arcivescovo di Udine, Pietro Brollo, ad amministrare i sacramenti dell’iniziazione cristiana a queste persone che hanno deciso di aderire alla Chiesa cattolica: tre sono italiane e otto immigrate.


COMMERCIO
Shopping days versione maxi: lunghi una settimana

Udine A fine maggio in occasione delle giornate del Tiepolo, organizzate dal Comune di Udine- Civici Musei, ci saranno gli Shopping Days. E la Confcommercio sta pensando ad una “novità”: Shopping Days, sì, ma non solo per un fine settimana.


PASQUA
Locali pieni per le feste nonostante la crisi

Udine È la vigilia di Pasqua di un’annata di crisi economica ma è difficile trovare ancora un tavolo libero per il pranzo di domani nei locali friulani. Non è una sorpresa se a fare la parte da leone sembrano essere gli agriturismi.


Sul gruppo di Facebook l’annuncio che il Barcollo di via Mercatovecchio non riaprirà i battenti
Il bar chiude, sale la protesta
Sabato prossimo manifestazione con dj: «Il centro non è un museo»

Udine I gestori del Barcollo gettano la spugna. Ieri, dal gruppo su Facebook "Salviamo i Locali del Centro" è stata data la notizia che il locale di via Mercatovecchio posto sotto sequestro dalle forze dell’ordine in seguito alle lamentele dei vicini per il rumore notturno, chiuderà definitivamente. I promotori del gruppo su internet hanno deciso di indire una manifestazione con carri musicali e presidio con dj-set contro la chiusura dei locali giovanili. L’appuntamento è per le ore 17 di sabato 18 aprile di fronte alla Biblioteca Joppi; da lì dovrebbe partire un corteo che arriverà fino a piazzetta Lionello. «Molti locali sono soggetti a chiusure e pesantissime limitazioni - scrivono i promotori dell’iniziativa - e con essi scompare un pezzo di città che si vorrebbe universitaria e dinamica, restringendo le occasioni di socialità, di divertimento e d’incontro. Senza contare i riflessi delle chiusure sull’occupazione di tanti giovani (e non) lavoratori e sulla ricchezza complessiva della città, che proprio nella sua offerta di “ristoro” si è letta e interpretata». L’appello è per «far emergere un’idea di città tollerante - concludono - che non trascuri le esigenze dei pochi residenti del centro, ma che non si lasci ingabbiare nell’indisponibilità di alcuni a comprendere che questo non deve essere museo».


Sfugge alla nonna e un’auto lo travolge È grave a otto anni

Zugliano La nonna lo teneva per mano ma si è liberato e un’auto lo ha urtato. È successo a Zugliano. La vittima è bambino di 8 anni residente in Spagna e in vacanza in Friuli. La prognosi è riservata.


CAMERA CON VISTA
Pensioni ai parlamentari, ecco come destreggiarsitra i vitalizi determinati da tre diverse norme

di Daniele Franz Sul trattamento pensionistico dei Deputati si è sempre fatto, a volte con ragione a volte un po’ a sproposito, un gran parlare. Forse può essere utile fare chiarezza, dopo di che ovviamente ognuno potrà continuare a pensarla come vuole. La norma primigenia prevedeva che i Deputati, trascorsi i fatidici due anni sei mesi e un giorno, maturassero il diritto al vitalizio a patto però che, in caso di scioglimento anticipato della legislatura, versassero comunque i contributi mancanti per raggiungere i cinque anni contributivi, come è noto la durata prevista dalla Costituzione per una legislatura è di un quinquennio. Tale norma stabiliva che essendo rimasti in carica solo per una legislatura, la pensione si sarebbe iniziata a percepire a partire dal sessantesimo anno, con due legislature a partire dai cinquantacinque anni, con tre dai cinquanta ed in caso di quattro o più legislature effettuate dal Deputato il diritto alla pensione scattava immediatamente alla mancata rielezione. Nel corso della XII legislatura (1994/1996) la norma venne modificata, facendo salvi ovviamente i diritti dei deputati in carica, stabilendo che con una legislatura la pensione si sarebbe cominciata a percepire a sessant’anni e con due o più legislature si sarebbe percepita a partire dai cinquantacinque anni. Un’ulteriore modifica venne effettuata nel corso della legislatura successiva (1996/2001). La Camera stabilì che con una legislatura il vitalizio si sarebbe cominciato a percepire al compimento del sessantacinquesimo anno e con due o più legislature al compimento del sessantesimo. Tale norma è in vigore oggi. Curiosamente i Deputati friulani in carica attualmente rientrano in tutte e tre le fattispecie. Roberto Menia, deputato dal 1994, rientra ancora nella prima normativa e quindi percepirà il vitalizio immediatamente in caso di non rielezione, essendo questa la sua quinta legislatura. Manlio Contento, eletto la prima volta nel 1996, beneficerà del vitalizio non prima dei cinquantacinque anni, pur avendo quattro legislature, infatti, rientra nella seconda normativa. Tutti gli altri invece sono interessati dall’ultima riforma e quindi nella migliore delle ipotesi percepiranno la pensione non prima dei sessant’anni. Cosa vuol dire a volte essere al posto giusto nel momento giusto.

BUTTRIO
Protestano gli operai dell’Abs davanti alla sede della Danieli

MARTIGNACCO
Messa pasquale alla Safilo con l’arcivescovo Brollo

BASKET
La Snaidero contro l'Air si affida a Blasone e Allen


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Infine la prima pagina de Il Piccolo

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OLTRE DUECENTO BARE ALLINEATE SUL PIAZZALE A L’AQUILA PER I FUNERALI SOLENNI DELLE VITTIME. L’ITALIA SI FERMA
Terremoto in Abruzzo, il giorno dello strazio
Berlusconi: «Le mie ville a disposizione dei senza tetto».
Indagini sul cemento con la sabbia marina

L’AQUILA Oltre 200 bare allineate sul piazzale di una caserma. Attorno, migliaia di familiari, amici, conoscenti, semplici cittadini, soccorritori professionisti e volontari, autorità. Tutti in lacrime. A L’Aquila è il momento dello strazio, consumatosi durante l’addio solenne alle vittime del terremoto. Presente Silvio Berlusconi: «Lo giuro - dice - il governo non lascerà nessuno da solo. E le mie ville sono a disposizione dei senza tetto». Intanto la procura indaga sulle case costruite con il cemento fatto con la sabbia marina e perciò friabile.


FISCO, L’ANALISI DEI DATI SUI REDDITI
Metà dei triestini dichiara 20mila euro
E il 12% non raggiunge i 10mila all’anno. Il comune più ricco è Sgonico

TRIESTE Più della metà dei contribuenti triestini dichiara meno di 20mila euro lordi all’anno. E il 12% dei residenti tenuti a pagare l’Irpef non raggiunge la soglia dei 10 mila. Cifre che scendono ancora se si si tiene conto, oltre che dei contribuenti, anche delle fasce meno abbienti della popolazione.


MAGGIORANZA E INCIDENTI DI PERCORSO
EQUILIBRI PRECARI TRA LA LEGA E IL PDL di RENZO GUOLO

La bocciatura in Parlamento delle norme del decreto sicurezza che stanno più a cuore alla Lega, ronde e permanenza prolungata degli immigrati nei Cie, rivela tensioni destinate a segnare il rapporto tra il Carroccio e il Pdl. Berlusconi minimizza; garantisce personalmente che i rimpatri si faranno; sui vigilantes promette che tutto si risolverà rinviando al disegno di legge. Normale: il Cavaliere vuole che il governo duri l'intera legislatura e, se le circostanze lo imponessero, intende puntare al Quirinale. In entrambi i casi ha bisogno del sostegno leghista. Ma la nascita del Pdl produce dinamiche nuove nella maggioranza.Una fusione, come dimostra il caso del Pd, non è mai pacifica: gli apparati di partito hanno logiche diverse da quelle, unificanti, dell'elettorato. Forza Italia era un partito personale; inglobando la componente aennina questa dimensione appare più problematica. Una buona parte di An, quella che guarda a Fini depurata dai "berluscones", ormai transitati in pianta stabile nell'orbita del Cavaliere, non condivide pienamente né la linea di Berlusconi, né la sua arrendevolezza nei confronti del Carroccio.Una volta che in Parlamento si è votato a scrutinio segreto, questa componente ha fatto sentire il suo peso, unendo il suo voto a quella dell'opposizione e infliggendo un pesante schiaffo alla Lega.Come al solito Berlusconi cerca di rassicurare, facendo capire che il malcontento nel suo partito riguarda le amministrative, nelle quali la Lega corre spesso da sola al primo turno o impone suoi candidati. Forse il Cavaliere meglio avrebbe fatto a riferirsi a elezioni future, dato che il vero contenzioso riguarda essenzialmente la partita delle regionali del prossimo anno: con il Carroccio deciso a guidare regioni ora in quota azzurra. In realtà "l'incidente di percorso" ha radici più solide. E non riguarda solo Fini, ormai distante anni luce da Berlusconi e la Lega su temi come immigrazione, laicità dello Stato, ruolo del Parlamento, testamento biologico.


IN FVG REBUS CANDIDATURE PER IL CENTRODESTRA
Elezioni europee, Dipiazza si tira indietro «Andare a Strasburgo non m’interessa»

TRIESTE «Non ho alcuna intenzione di presentarmi alle europee». Dopo essere stato tentato a lungo ed essere anche stato tirato per la giacca, dopo aver scatenato una ridda di voci sul possibile suo successore in municipio, Roberto Dipiazza parla in maniera chiara e definitiva e dice no all’Europarlamento. Aggiunge: «Sono l’uomo del fare, che ci vado a fare a Strasburgo?». Il sindaco di Trieste si tira indietro e lascia il Pdl regionale alle prese con il rebus delle candidature per le ormai imminenti elezioni europee.


La stangata sui bagni, aria di rinvio
Concessioni: i previsti rincari scatterebbero nel 2010. Trieste «spiaggia agevolata»

TRIESTE Governo e Parlamento starebbero per ritrattare e sedare la rivolta dei gestori di stabilimenti balneari, campeggi e locali sul mare. In questi giorni, infatti, indiscrezioni rimbalzate da Roma a Trieste dicono che la stangata sui canoni demaniali approvata alla Camera e attesa all’esame del Senato - che prevede aumenti dal 400 al 1400%, sarebbe in odore di moratoria fino a dicembre. Ma il problema potrebbe ripresentarsi nel 2010. Per i gestori triestini, che oggi pagano dai 20 ai 30mila euro di concessione annuale, i rincari potrebbero essere più contenuti, nell’ordine del 40%, rispetto al resto d’Italia. Dipenderà dalla Regione: il Comune suggerisce di riconoscere la «specificità del litorale triestino».


DALLA MORTE ALLA SPERANZA di GIANFRANCO BETTIN

Un funerale è una preghiera, un pianto, un addio, uno smarrimento. Un funerale di oltre 200 vittime è tutto questo e, insieme, un momento corale di coscienza, quella che matura dentro il dolore e, perciò, è più autentica e profonda di qualsiasi altra.
Un funerale, poi, che tutto il Paese guarda, si trasforma in una epocale occasione di rispecchiamento e ripensamento. Così, certamente, è in queste ore. Sarà così anche nei prossimi tempi? Riuscirà a resistere, questo naturale sforzo di consapevolezza e di misura umana tragicamente ritrovata, al tempo che passa, alla vita che continua e presenta i suoi conti e riapre le sue vie? Viene da pensarlo, di fronte allo spettacolo triste e dignitoso di questa mattina abruzzese, di questa mattina italiana.Una mattina che, plasticamente, in quel sobrio, eloquente, allinearsi di bare, e in quell'alternarsi di piccole bare bianche, le bare dei bambini, strazianti, alle lunghe file di bare color mogano, così tante da togliere il fiato, evidenzia come la morte, e soprattutto quella da catastrofe naturale, affratelli le persone, chiunque esse siano. C'era la bara di tanta gente comune, in quella spianata della caserma della Finanza che ha ospitato il rito e le migliaia di persone che l'hanno seguito con tutte le autorità. C'era la bara del nazionale di rugby, c'erano quelle degli studenti fuori sede, sepolti dalla loro casa per universitari crollatagli addosso. C'era la bianca cassa del più piccolo di tutti, Anton Iovan, romeno di tre mesi, deposta sopra quella della mamma Marinca e accanto a quella del padre, muratore di Timisoara venuto in Italia a cercare una speranza. C'erano le bare dei cattolici, quelle dei senza religione, e quelle dei musulmani, per i quali - per loro ma anche per tutti gli altri, come ha voluto specificare - ha pregato, durante la messa funebre, un imam.Natura matrigna, che colpisce indifferente. Natura che l'insipienza umana aiuta a falciare i destini: l'insipienza e l'avidità e la corruzione, tutto ciò che fa spesso di noi l'esatto contrario di quello che abbiamo visto durante il funerale di ieri. Tutto ciò che, di fronte a queste vittime, a queste rovine, a questo vuoto angosciante che il sussulto della terra ha provocato, dovrebbe rappresentare, definitivamente, il passato.Era Venerdì santo, ieri, il giorno dei giorni, per il lutto cristiano. Superato soltanto, per suggestione e forza catartica, da quello che sarà, domani, il giorno di Pasqua, di Resurrezione. Non risorgeranno, domani, quei piccoli, quei vecchi, quegli uomini e quelle donne, quei ragazzi. Ma il giorno di resurrezione può aiutare a pensare che è possibile risorgere come comunità capace di speranza e come Paese capace di rigenerazione. Il ritorno della vita, però, un giorno, sarà davvero tale se saprà essere anche un giorno di cambiamento. «Sperare senza cedere allo sconforto», ha detto Benedetto XVI, nella lettera letta da padre Gorge durante il rito funebre. Non essere sconfortati significa non solo non arrendersi al dolore ma pensare che, accanto alla fede, chi ce l'ha, e alla coscienza, tutti, solo una nuova religione civile potrà davvero aiutare. Qualcosa che, rivelatasi a ognuno di fronte all'ennesima conferma della nostra fragilità, e precarietà, e fallibilità, sa esprimersi in un senso civile nuovo capace di profondità e trascendenza insieme, com'è di una religione. Solo questo, oggi, può reggere, insieme al peso del lutto, il compito di ricostruire, la sfida a cambiare, a essere fratelli e sorelle non solo nella morte ma anche oltre, di fronte al presente, di fronte al futuro.Gianfranco Bettin


Nell’hit parade delle Messe a Trieste due a quattro stelle di LAURA TONERO

Ma chi ha detto che le messe sono tutte uguali? Nella speciale ”hit parade”, tratta da un libro fresco di stampa, rientrano anche due riti celebrati a Trieste: la funzione domenicale delle 10.30 nella chiesa del Sacro Cuore di Gesù di via del Ronco e quella delle 11.30 officiata nella chiesa dedicata a San Pio X di via Revoltella. A stilare questa sorta di ”guida Michelin” per fedeli ci ha pensato il giornalista Camillo Langone. Negli ultimi anni ha percorso in lungo e in largo il nostro paese visitando chiese e santuari partecipando a centinaia di liturgie. Nel libro ”Guida alle messe - Quella da non perdere: dove e perché” edito da Mondadori, le messe vengono recensite utilizzando candele e i messali al posto di forchette e stellette. I primi a testimoniare la bellezza dell'arredamento, i secondi a segnalare l’efficacia dell’omelia. «Fondandosi sulla roccia della verità - scrive Langone nella premessa - la Chiesa può concedere a se stessa molte libertà e così ogni prete, ogni comunità, ogni fedele si comporta più o meno come gli pare». Così prendono vita messe di due ore, altre di soli 25 minuti, messe cantate, in latino o italiano. E poi messe servite dai chierichetti, altre senza. Celebrazioni durante le quali si brucia un quintale di incenso, altre prive di profumi. Durante alcune funzioni, al momento dello «scambiatevi un segno di pace», la gente si stringe la mano, altre volte si abbraccia, in altri contesti si bacia. Insomma chiesa che vai, messa che trovi. Ma per cosa si sono distinte quelle segnalate da Langone che si officiano a Trieste? Spicca la messa celebrata nella chiesa del Sacro Cuore di Gesù: tre messali, tre candele. «C’è un’idea di Trieste città vecchia ed egoista, - scrive Langone - un’idea letteraria, molto novecentesca, di ebrei che non vanno in sinagoga, e quindi non sono più ebrei, e di cristiani che vanno dallo psicanalista, e quindi non sono più cristiani. Ma la realtà del terzo millennio è diversa. La chiesa del Sacro Cuore di Gesù è sempre strapiena». L’autore sottolinea la particolarità dei chierichetti di entrambi i sessi. E poi c’è l’intensità dell’omelia, la capacità di coinvolgimento. «È vero, i miei fedeli sono sempre numerosi e mi accorgo che seguono, che stanno attenti e non si distraggono - precisa padre Giuseppe Amigoni, parroco della chiesa di via del Ronco - credo di aver ricevuto da Dio il dono della comunicabilità. L’omelia deve nascere dal cuore del prete, dal suo vissuto - sottolinea - e il mio compito è quello di tradurre la parola di Dio, di farla capire a tutti». Chi assiste alla messa di don Giuseppe, sempre ricca di giovani fedeli, racconta che più che tenere una predica, preferisce colloquiare con i fedeli. «Lui parla con noi come se fosse un amico - racconta una fedele - lo stesso atteggiamento è colloquiale e non da predica». Della messa nella chiesa di San Pio X, - tre candele, tre messali - il libro sottolinea la capacità dell'officiante di non essere troppo esuberante: «Predicatori troppo estroversi - scrive Langone - tendono a prendere il sopravvento sulla parola di Dio». Un accento viene posto sulla "meraviglia della cera ardente di lumi e lumini che in una chiesa fredda come questa, panettone di cemento postbellico, non ci aspettavamo».

Bankitalia e Ocse «La recessione allenta la presa»

Graffi Brunoro (Bcc) «Le imprese stanno rialzando la testa»

Tania Cagnotto, campionessa innamorata. «Sì, di Trieste»


A MAGGIO IL RINNOVO DEI VERTICI A TRIESTE
Università, il rettore vuole riprovarci

TRIESTE Nel mezzo di una delle più tormentate stagioni per l’università italiana, il tempo del lavoro per il rettore Francesco Peroni è schizzato via: son passati tre anni dalla sua elezione, che lo annunciò come il rettore più giovane d’Italia, 42 anni.Nel frattempo si è ritrovato un ministro ancor più giovane, Mariastella Gelmini, 37. Dice: «Mi ricandido per un secondo mandato».

La storia
Una specie di ”guida Michelin”

GARE DI TUFFI ALLA ”BIANCHI”