"SFUEI DAL FRIÛL LIBAR - IL GIORNALE DEL FRIULI LIBERO". INDIRIZZO INTERNET http://www.ilgiornaledelfriuli.net EDIZIONE ON LINE DELLA TESTATA ISCRITTA COME GIORNALE QUOTIDIANO ON LINE, A STAMPA, RADIOFONICO E TELEVISIVO NEL REGISTRO DEL TRIBUNALE DI UDINE IN DATA 8 APRILE 2009 AL N. 9/2009. Si pubblica dal 25 novembre 2008. Proprietario: Alberto di Caporiacco. Direttore responsabile: Alberto di Caporiacco. Sede di rappresentanza in Udine, piazza S. Giacomo 11/16, 2. piano.

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martedì 3 marzo 2009

SPECIALE RIGASSIFICATORI. SETTIMA PARTE (SERVIZIO di MARCO TORBIANELLI)



Nella puntata odierna vogliamo trattare i “pro” e i “contro” del progetto del rigassificatore a terra da realizzarsi nella zona “Ex Esso” a Zaule, nel Comune di Trieste, valutando come per quello precedente impatto visivo, impatto ambientale, impatto sul traffico navale, impatto sulla sicurezza.
L’impatto visivo del terminal on-shore è sicuramente importante: l’altezza fuori terra di quasi 50 metri ed il diametro dei due serbatoi per il contenimento del gas si noterebbero a chilometri di distanza ed andrebbero ad inserirsi in maniera determinante in un panorama che, per quanto ricco di strutture industriali, è abbastanza armonizzato con il paesaggio.
Per l’impatto ambientale vanno fatte le medesime considerazioni sull’utilizzo dell’acqua di mare fatte per il terminal off-shore, precisando comunque che il braccio di mare è molto stretto e non si avrebbe un ricambio d’acqua sufficiente per evitare un repentino raffreddamento dell’acqua. Per questo terminal non è comunque prevista una centrale elettrica a bordo, ma va evidenziata una certa vicinanza con la centrale elettrica della Ferriera, quindi si potrebbe anche qui pensare ad un ciclo chiuso che non utilizzi l’acqua marina.
Riguardo poi al sito dove si andrebbe ad inserire il terminal, esso fa parte del Sito Inquinato di Interesse Nazionale che, in quanto tale, andrà obbligatoriamente bonificato prima di realizzare l’impianto: questo è uno dei presunti vantaggi sbandierati ai quattro venti da tutti i sostenitori del progetto, i quali però non spiegano che la parte che andrebbe bonificata è una minima parte di tutto il sito e comunque non è la parte maggiormente inquinata.
L’impatto sul traffico navale, commerciale, turistico ed ittico è assolutamente non trascurabile. L’accesso al pontile del terminal avverrebbe attraverso il cosiddetto “canale sud” del Porto di Trieste, già ampiamente utilizzato dalle petroliere che vanno ad attraccarsi ad uno dei quattro attracchi al pontile della S.I.O.T., punto iniziale della condotta che porta il greggio in Germania. Il traffico annuale delle petroliere è di circa 450 unità, con un tempo medio di permanenza all’attracco di circa un giorno.
Il pontile del terminal di rigassificazione è a circa 500 metri dal pontile della S.I.O.T. e qui si prevede un traffico annuale di 110 unità. A conti fatti ci sarebbe un aumento del 25% del traffico navale nel “canale sud”, come questo possa essere giudicato “ininfluente” dalla Capitaneria di Porto è un mistero. Altri due problemi derivano dalla manovra di attracco delle metaniere: oltre al passaggio a poche centinaia di metri dall’abitato di Muggia, nel corso di tale manovra il movimento delle eliche porterebbe in sospensione in acqua i materiali depositati sui fondali – profondi al massimo 22 metri – per i quali è stata più volte accertata la natura fortemente inquinante.
Il problema più grosso è comunque quello della sicurezza: trattandosi di un impianto a rischio di incidente rilevante ed essendo, in quanto tale, sottoposto alla “Direttiva Seveso 3”, riteniamo che la posizione scelta sia eccessivamente pericolosa, considerata tanto la breve distanza con zone densamente popolate quali Servola, Borgo San Sergio, Aquilinia e Muggia, quanto la presenza nelle immediate vicinanze di industrie quali la Ferriera di Servola, la Linde Gas S.p.A., la Alder S.p.A., il termovalorizzatore ACEGAS, il terminal a mare dell’oleodotto transalpino S.I.O.T. ed i depositi costieri di carburante. La citata direttiva afferma testualmente che “nelle zone interessate dagli stabilimenti di cui all’articolo 2, comma 1, gli enti territoriali tengono conto, nell’elaborazione degli strumenti di pianificazione dell’assetto del territorio, della necessità di prevedere e mantenere opportune distanze tra gli stabilimenti e le zone residenziali, gli edifici e le zone frequentate dal pubblico, le vie di trasporto principali, […omissis…]”
Ci riesce quindi particolarmente difficile trovare particolari elementi a favore di questo impianto ed anzi, proprio la scelta dell’ubicazione risulta decisamente azzardata e completamente insostenibile.
MARCO TORBIANELLI

SPECIALE RIGASSIFICATORI. SETTIMA PARTE (SERVIZIO di MARCO TORBIANELLI)



Nella puntata odierna vogliamo trattare i “pro” e i “contro” del progetto del rigassificatore a terra da realizzarsi nella zona “Ex Esso” a Zaule, nel Comune di Trieste, valutando come per quello precedente impatto visivo, impatto ambientale, impatto sul traffico navale, impatto sulla sicurezza.
L’impatto visivo del terminal on-shore è sicuramente importante: l’altezza fuori terra di quasi 50 metri ed il diametro dei due serbatoi per il contenimento del gas si noterebbero a chilometri di distanza ed andrebbero ad inserirsi in maniera determinante in un panorama che, per quanto ricco di strutture industriali, è abbastanza armonizzato con il paesaggio.
Per l’impatto ambientale vanno fatte le medesime considerazioni sull’utilizzo dell’acqua di mare fatte per il terminal off-shore, precisando comunque che il braccio di mare è molto stretto e non si avrebbe un ricambio d’acqua sufficiente per evitare un repentino raffreddamento dell’acqua. Per questo terminal non è comunque prevista una centrale elettrica a bordo, ma va evidenziata una certa vicinanza con la centrale elettrica della Ferriera, quindi si potrebbe anche qui pensare ad un ciclo chiuso che non utilizzi l’acqua marina.
Riguardo poi al sito dove si andrebbe ad inserire il terminal, esso fa parte del Sito Inquinato di Interesse Nazionale che, in quanto tale, andrà obbligatoriamente bonificato prima di realizzare l’impianto: questo è uno dei presunti vantaggi sbandierati ai quattro venti da tutti i sostenitori del progetto, i quali però non spiegano che la parte che andrebbe bonificata è una minima parte di tutto il sito e comunque non è la parte maggiormente inquinata.
L’impatto sul traffico navale, commerciale, turistico ed ittico è assolutamente non trascurabile. L’accesso al pontile del terminal avverrebbe attraverso il cosiddetto “canale sud” del Porto di Trieste, già ampiamente utilizzato dalle petroliere che vanno ad attraccarsi ad uno dei quattro attracchi al pontile della S.I.O.T., punto iniziale della condotta che porta il greggio in Germania. Il traffico annuale delle petroliere è di circa 450 unità, con un tempo medio di permanenza all’attracco di circa un giorno.
Il pontile del terminal di rigassificazione è a circa 500 metri dal pontile della S.I.O.T. e qui si prevede un traffico annuale di 110 unità. A conti fatti ci sarebbe un aumento del 25% del traffico navale nel “canale sud”, come questo possa essere giudicato “ininfluente” dalla Capitaneria di Porto è un mistero. Altri due problemi derivano dalla manovra di attracco delle metaniere: oltre al passaggio a poche centinaia di metri dall’abitato di Muggia, nel corso di tale manovra il movimento delle eliche porterebbe in sospensione in acqua i materiali depositati sui fondali – profondi al massimo 22 metri – per i quali è stata più volte accertata la natura fortemente inquinante.
Il problema più grosso è comunque quello della sicurezza: trattandosi di un impianto a rischio di incidente rilevante ed essendo, in quanto tale, sottoposto alla “Direttiva Seveso 3”, riteniamo che la posizione scelta sia eccessivamente pericolosa, considerata tanto la breve distanza con zone densamente popolate quali Servola, Borgo San Sergio, Aquilinia e Muggia, quanto la presenza nelle immediate vicinanze di industrie quali la Ferriera di Servola, la Linde Gas S.p.A., la Alder S.p.A., il termovalorizzatore ACEGAS, il terminal a mare dell’oleodotto transalpino S.I.O.T. ed i depositi costieri di carburante. La citata direttiva afferma testualmente che “nelle zone interessate dagli stabilimenti di cui all’articolo 2, comma 1, gli enti territoriali tengono conto, nell’elaborazione degli strumenti di pianificazione dell’assetto del territorio, della necessità di prevedere e mantenere opportune distanze tra gli stabilimenti e le zone residenziali, gli edifici e le zone frequentate dal pubblico, le vie di trasporto principali, […omissis…]”
Ci riesce quindi particolarmente difficile trovare particolari elementi a favore di questo impianto ed anzi, proprio la scelta dell’ubicazione risulta decisamente azzardata e completamente insostenibile.
MARCO TORBIANELLI

SPECIALE RIGASSIFICATORI. SETTIMA PARTE (SERVIZIO di MARCO TORBIANELLI)



Nella puntata odierna vogliamo trattare i “pro” e i “contro” del progetto del rigassificatore a terra da realizzarsi nella zona “Ex Esso” a Zaule, nel Comune di Trieste, valutando come per quello precedente impatto visivo, impatto ambientale, impatto sul traffico navale, impatto sulla sicurezza.
L’impatto visivo del terminal on-shore è sicuramente importante: l’altezza fuori terra di quasi 50 metri ed il diametro dei due serbatoi per il contenimento del gas si noterebbero a chilometri di distanza ed andrebbero ad inserirsi in maniera determinante in un panorama che, per quanto ricco di strutture industriali, è abbastanza armonizzato con il paesaggio.
Per l’impatto ambientale vanno fatte le medesime considerazioni sull’utilizzo dell’acqua di mare fatte per il terminal off-shore, precisando comunque che il braccio di mare è molto stretto e non si avrebbe un ricambio d’acqua sufficiente per evitare un repentino raffreddamento dell’acqua. Per questo terminal non è comunque prevista una centrale elettrica a bordo, ma va evidenziata una certa vicinanza con la centrale elettrica della Ferriera, quindi si potrebbe anche qui pensare ad un ciclo chiuso che non utilizzi l’acqua marina.
Riguardo poi al sito dove si andrebbe ad inserire il terminal, esso fa parte del Sito Inquinato di Interesse Nazionale che, in quanto tale, andrà obbligatoriamente bonificato prima di realizzare l’impianto: questo è uno dei presunti vantaggi sbandierati ai quattro venti da tutti i sostenitori del progetto, i quali però non spiegano che la parte che andrebbe bonificata è una minima parte di tutto il sito e comunque non è la parte maggiormente inquinata.
L’impatto sul traffico navale, commerciale, turistico ed ittico è assolutamente non trascurabile. L’accesso al pontile del terminal avverrebbe attraverso il cosiddetto “canale sud” del Porto di Trieste, già ampiamente utilizzato dalle petroliere che vanno ad attraccarsi ad uno dei quattro attracchi al pontile della S.I.O.T., punto iniziale della condotta che porta il greggio in Germania. Il traffico annuale delle petroliere è di circa 450 unità, con un tempo medio di permanenza all’attracco di circa un giorno.
Il pontile del terminal di rigassificazione è a circa 500 metri dal pontile della S.I.O.T. e qui si prevede un traffico annuale di 110 unità. A conti fatti ci sarebbe un aumento del 25% del traffico navale nel “canale sud”, come questo possa essere giudicato “ininfluente” dalla Capitaneria di Porto è un mistero. Altri due problemi derivano dalla manovra di attracco delle metaniere: oltre al passaggio a poche centinaia di metri dall’abitato di Muggia, nel corso di tale manovra il movimento delle eliche porterebbe in sospensione in acqua i materiali depositati sui fondali – profondi al massimo 22 metri – per i quali è stata più volte accertata la natura fortemente inquinante.
Il problema più grosso è comunque quello della sicurezza: trattandosi di un impianto a rischio di incidente rilevante ed essendo, in quanto tale, sottoposto alla “Direttiva Seveso 3”, riteniamo che la posizione scelta sia eccessivamente pericolosa, considerata tanto la breve distanza con zone densamente popolate quali Servola, Borgo San Sergio, Aquilinia e Muggia, quanto la presenza nelle immediate vicinanze di industrie quali la Ferriera di Servola, la Linde Gas S.p.A., la Alder S.p.A., il termovalorizzatore ACEGAS, il terminal a mare dell’oleodotto transalpino S.I.O.T. ed i depositi costieri di carburante. La citata direttiva afferma testualmente che “nelle zone interessate dagli stabilimenti di cui all’articolo 2, comma 1, gli enti territoriali tengono conto, nell’elaborazione degli strumenti di pianificazione dell’assetto del territorio, della necessità di prevedere e mantenere opportune distanze tra gli stabilimenti e le zone residenziali, gli edifici e le zone frequentate dal pubblico, le vie di trasporto principali, […omissis…]”
Ci riesce quindi particolarmente difficile trovare particolari elementi a favore di questo impianto ed anzi, proprio la scelta dell’ubicazione risulta decisamente azzardata e completamente insostenibile.
MARCO TORBIANELLI

LA COLTELLATA (RUBRICA di ALBERTO di CAPORIACCO)


Mentre qualcuno vagheggia di Euroregione e di Friuli crocevia importante, la realtà appare assai triste.


Da Ronchi non si volerà più (si spera solo temporaneamente) per Milano in quanto il vettore ha issato bandiera bianca a cagione della totale diseconomicità della tratta.


Frattanto chi volesse (noi lo ripetiamo da tempo, ma nessuno pare ascoltarci) recarsi in automobile da Gorizia a Pordenone attraverso Udine, tagliando quindi la regione a metà attraverso i tre capoluoghi di provincia friulani, deve imbarcarsi in un'autentica avventura, con ottime probabilità di impiegare un paio d'ore per fare meno di 100 km.


Risultato: c'è chi continua a pensare alla nostra regione come a un territorio 'da attraversare', senza consentire alla nostra regione di collegarsi adeguatamente al suo interno e con il resto d'Italia.


In queste condizioni parlare di Euroregione appare francamente esercizio sterile e bambinesco o, meglio, tentare di vendere fumo a chi il fumo l'ha comperato e, dopo undici mesi, rischia già di esserne intossicato.

LA COLTELLATA (RUBRICA di ALBERTO di CAPORIACCO)


Mentre qualcuno vagheggia di Euroregione e di Friuli crocevia importante, la realtà appare assai triste.


Da Ronchi non si volerà più (si spera solo temporaneamente) per Milano in quanto il vettore ha issato bandiera bianca a cagione della totale diseconomicità della tratta.


Frattanto chi volesse (noi lo ripetiamo da tempo, ma nessuno pare ascoltarci) recarsi in automobile da Gorizia a Pordenone attraverso Udine, tagliando quindi la regione a metà attraverso i tre capoluoghi di provincia friulani, deve imbarcarsi in un'autentica avventura, con ottime probabilità di impiegare un paio d'ore per fare meno di 100 km.


Risultato: c'è chi continua a pensare alla nostra regione come a un territorio 'da attraversare', senza consentire alla nostra regione di collegarsi adeguatamente al suo interno e con il resto d'Italia.


In queste condizioni parlare di Euroregione appare francamente esercizio sterile e bambinesco o, meglio, tentare di vendere fumo a chi il fumo l'ha comperato e, dopo undici mesi, rischia già di esserne intossicato.

LA COLTELLATA (RUBRICA di ALBERTO di CAPORIACCO)


Mentre qualcuno vagheggia di Euroregione e di Friuli crocevia importante, la realtà appare assai triste.


Da Ronchi non si volerà più (si spera solo temporaneamente) per Milano in quanto il vettore ha issato bandiera bianca a cagione della totale diseconomicità della tratta.


Frattanto chi volesse (noi lo ripetiamo da tempo, ma nessuno pare ascoltarci) recarsi in automobile da Gorizia a Pordenone attraverso Udine, tagliando quindi la regione a metà attraverso i tre capoluoghi di provincia friulani, deve imbarcarsi in un'autentica avventura, con ottime probabilità di impiegare un paio d'ore per fare meno di 100 km.


Risultato: c'è chi continua a pensare alla nostra regione come a un territorio 'da attraversare', senza consentire alla nostra regione di collegarsi adeguatamente al suo interno e con il resto d'Italia.


In queste condizioni parlare di Euroregione appare francamente esercizio sterile e bambinesco o, meglio, tentare di vendere fumo a chi il fumo l'ha comperato e, dopo undici mesi, rischia già di esserne intossicato.

RASSEGNA STAMPA. MESSAGGERO VENETO, IL GAZZETTINO, IL PICCOLO

Come di consueto cominciamo dalla prima pagina del Messaggero Veneto
===

L’Europa brucia 200 miliardi Milano cede quasi il 6%
Il mercato dell’auto in picchiata: le vendite diminuite del 24,4%
I prezzi restano stabili in febbraio
Udine. Questa mattina riunione in Comune.
Se il livello delle polveri sottili non diminuirà, da giovedì area off-limits estesa a tutta la città
Le sanzioni possono arrivare fino a 300 euro
Molti proprietari di veicoli diesel protestano hanno l’auto nuova, ma non possono circolare
L’inquinamento resta molto alto. Limiti in vigore anche oggi, però con la pioggia potrebbero essere revocati Controlli mirati nella zona “proibita”, ma ieri non è stata fatta alcuna multa

GLI ALLEVATORI PROTESTANO
L’Ana udinese punta al 2012, ma la Destra Tagliamento non ci sta: spetta a noi Soravito, appena confermato presidente, non molla: andiamo avanti lo stesso
Adunata alpina, sfida Udine-Pordenone

La cancellazione entrerà in vigore da sabato.
Il presidente del vettore: «La linea è insostenibile economicamente»
La Regione ha chiesto al ministero almeno un aereo per Linate
Dipiazza: una decisione inevitabile
Dopo Alitalia, anche AirAlps sospende il collegamento: pochi passeggeri

DOPO IL VOTO
L’udinese Maria Gravigi taglia oggi l’eccezionale traguardo
In città 49 centenari, Buja è la capitale dei “grandi vecchi”
PD E QUESTIONE SETTENTRIONALE
STRATEGIE ANTI-RECESSIONE
IMPREPARATI ALLA CRISI di ALFREDO RECANATESI

UDINE
FRIULI
UDINE
MONTAGNA
===
Segue la prima pagina de Il Gazzettino, edizione Friuli
===
Si bruciano le tappe per mettere in pista l'iniziativa che potrebbe essere costituita già nei prossimi giorni
Eluana, la Fondazione è pronta
Contatti con Umberto Veronesi. Un ruolo alla cugina Germana Englaro, psicologa
INQUINAMENTO
Smog a livelli record centro ancora chiuso
Ma domani l'ordinanza potrebbe essere revocata
POLITICA
Udc prudente sulle future alleanze nel giorno di Casini
Aids, ritorna il pericolo
Domani pomeriggio
Marcegaglia a Cividale per ricordare Valduga
Gli avversari dei friulani incitano il ragazzo colpito da melanoma: "Tornerai presto a giocare"
Tutto il rugby tifa per Riccardo
Bella lettera degli under 15 del Belluno dopo la partita con Udine
In città comincia la corsa dei prezzi
ABBIGLIAMENTO
Torna ad aprile a Palazzo Kechler l'appuntamento per gli appassionati di abiti e accessori vintage
TAVAGNACCO
Dagli immigrati un monito "C'è crisi, basta nuovi arrivi"
POZZUOLO
Abs, incontro con le Rsu per l'anticipo del blocco
SPORT
La zona Coppa Uefa torna nel mirino dell'Udinese
===
Infine la prima pagina de Il Piccolo di Trieste
===
”IMPEGNO” NEL PIANO DELLA SANITÀ REGIONALE
2008 in attivo per 3,3 milioni di euro Ma la spesa farmaceutica cresce troppo
IL GOVERNO PREVEDEVA -0,6%. VENDITE AUTO -24,45%
Istat: nel 2008 -1%, dato peggiore da 33 anni. Milano -5,67%, Dow Jones -4,25
CRISI E GLOBALIZZAZIONE
APPRENDISTI STREGONI di ALFREDO RECANATESI

SVOLTA NELLE INDAGINI
Autopsia per tutte le morti sospette e consegna dei risultati al magistrato

LE ANIME DEL PD
PULCINELLA E PANTALONE di FRANCESCO JORI
Ettore Vitali, ex presidente della Società cardiologica italiana, boccia l’ipotesi della Regione
REGIONE, IL CARROCCIO CHIEDE LA DELEGA DI MOLINARO

Il caso

Cultura

RASSEGNA STAMPA. MESSAGGERO VENETO, IL GAZZETTINO, IL PICCOLO

Come di consueto cominciamo dalla prima pagina del Messaggero Veneto
===

L’Europa brucia 200 miliardi Milano cede quasi il 6%
Il mercato dell’auto in picchiata: le vendite diminuite del 24,4%
I prezzi restano stabili in febbraio
Udine. Questa mattina riunione in Comune.
Se il livello delle polveri sottili non diminuirà, da giovedì area off-limits estesa a tutta la città
Le sanzioni possono arrivare fino a 300 euro
Molti proprietari di veicoli diesel protestano hanno l’auto nuova, ma non possono circolare
L’inquinamento resta molto alto. Limiti in vigore anche oggi, però con la pioggia potrebbero essere revocati Controlli mirati nella zona “proibita”, ma ieri non è stata fatta alcuna multa

GLI ALLEVATORI PROTESTANO
L’Ana udinese punta al 2012, ma la Destra Tagliamento non ci sta: spetta a noi Soravito, appena confermato presidente, non molla: andiamo avanti lo stesso
Adunata alpina, sfida Udine-Pordenone

La cancellazione entrerà in vigore da sabato.
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La Regione ha chiesto al ministero almeno un aereo per Linate
Dipiazza: una decisione inevitabile
Dopo Alitalia, anche AirAlps sospende il collegamento: pochi passeggeri

DOPO IL VOTO
L’udinese Maria Gravigi taglia oggi l’eccezionale traguardo
In città 49 centenari, Buja è la capitale dei “grandi vecchi”
PD E QUESTIONE SETTENTRIONALE
STRATEGIE ANTI-RECESSIONE
IMPREPARATI ALLA CRISI di ALFREDO RECANATESI

UDINE
FRIULI
UDINE
MONTAGNA
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Segue la prima pagina de Il Gazzettino, edizione Friuli
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”IMPEGNO” NEL PIANO DELLA SANITÀ REGIONALE
2008 in attivo per 3,3 milioni di euro Ma la spesa farmaceutica cresce troppo
IL GOVERNO PREVEDEVA -0,6%. VENDITE AUTO -24,45%
Istat: nel 2008 -1%, dato peggiore da 33 anni. Milano -5,67%, Dow Jones -4,25
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SVOLTA NELLE INDAGINI
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Cultura

RASSEGNA STAMPA. MESSAGGERO VENETO, IL GAZZETTINO, IL PICCOLO

Come di consueto cominciamo dalla prima pagina del Messaggero Veneto
===

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Le sanzioni possono arrivare fino a 300 euro
Molti proprietari di veicoli diesel protestano hanno l’auto nuova, ma non possono circolare
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GLI ALLEVATORI PROTESTANO
L’Ana udinese punta al 2012, ma la Destra Tagliamento non ci sta: spetta a noi Soravito, appena confermato presidente, non molla: andiamo avanti lo stesso
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Il presidente del vettore: «La linea è insostenibile economicamente»
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DOPO IL VOTO
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STRATEGIE ANTI-RECESSIONE
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FRIULI
UDINE
MONTAGNA
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Domani pomeriggio
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Tutto il rugby tifa per Riccardo
Bella lettera degli under 15 del Belluno dopo la partita con Udine
In città comincia la corsa dei prezzi
ABBIGLIAMENTO
Torna ad aprile a Palazzo Kechler l'appuntamento per gli appassionati di abiti e accessori vintage
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POZZUOLO
Abs, incontro con le Rsu per l'anticipo del blocco
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La zona Coppa Uefa torna nel mirino dell'Udinese
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”IMPEGNO” NEL PIANO DELLA SANITÀ REGIONALE
2008 in attivo per 3,3 milioni di euro Ma la spesa farmaceutica cresce troppo
IL GOVERNO PREVEDEVA -0,6%. VENDITE AUTO -24,45%
Istat: nel 2008 -1%, dato peggiore da 33 anni. Milano -5,67%, Dow Jones -4,25
CRISI E GLOBALIZZAZIONE
APPRENDISTI STREGONI di ALFREDO RECANATESI

SVOLTA NELLE INDAGINI
Autopsia per tutte le morti sospette e consegna dei risultati al magistrato

LE ANIME DEL PD
PULCINELLA E PANTALONE di FRANCESCO JORI
Ettore Vitali, ex presidente della Società cardiologica italiana, boccia l’ipotesi della Regione
REGIONE, IL CARROCCIO CHIEDE LA DELEGA DI MOLINARO

Il caso

Cultura

COMUNICATO STAMPA DELL'UNIONE ASTROFILI ITALIANI

E' con tristezza infinita che comunico a tutti voi che il Prof. Paolo Maffei ci ha lasciato.Il grande Astronomo folignate, scopritore delle famose galassie che portano il suo nome e premio G.B. Lacchini UAI 2002, ci ha lasciato all'età di 83 anni. I funerali si terranno a Foligno in Duomo alle 9 di martedì, 3 marzo. Tutta la news compare alla pagina http://www.uai.it/web/guest/astronews/journal_content/56/10100/97665 del sito UAI.
Colgo l'occasione per ricordarvi che il prossimo 7 Marzo a Firenze presso il Planetario (Via Giusti 29) si svolgerà l'annuale riunione della Commissione Divulgazione UAI. Trovate il programma e tutte le indicazioni alla pagina http://www.uai.it/web/guest/uainews/journal_content/56/10100/97303 del sito UAI.

COMUNICATO STAMPA DELL'UNIONE ASTROFILI ITALIANI

E' con tristezza infinita che comunico a tutti voi che il Prof. Paolo Maffei ci ha lasciato.Il grande Astronomo folignate, scopritore delle famose galassie che portano il suo nome e premio G.B. Lacchini UAI 2002, ci ha lasciato all'età di 83 anni. I funerali si terranno a Foligno in Duomo alle 9 di martedì, 3 marzo. Tutta la news compare alla pagina http://www.uai.it/web/guest/astronews/journal_content/56/10100/97665 del sito UAI.
Colgo l'occasione per ricordarvi che il prossimo 7 Marzo a Firenze presso il Planetario (Via Giusti 29) si svolgerà l'annuale riunione della Commissione Divulgazione UAI. Trovate il programma e tutte le indicazioni alla pagina http://www.uai.it/web/guest/uainews/journal_content/56/10100/97303 del sito UAI.

COMUNICATO STAMPA DELL'UNIONE ASTROFILI ITALIANI

E' con tristezza infinita che comunico a tutti voi che il Prof. Paolo Maffei ci ha lasciato.Il grande Astronomo folignate, scopritore delle famose galassie che portano il suo nome e premio G.B. Lacchini UAI 2002, ci ha lasciato all'età di 83 anni. I funerali si terranno a Foligno in Duomo alle 9 di martedì, 3 marzo. Tutta la news compare alla pagina http://www.uai.it/web/guest/astronews/journal_content/56/10100/97665 del sito UAI.
Colgo l'occasione per ricordarvi che il prossimo 7 Marzo a Firenze presso il Planetario (Via Giusti 29) si svolgerà l'annuale riunione della Commissione Divulgazione UAI. Trovate il programma e tutte le indicazioni alla pagina http://www.uai.it/web/guest/uainews/journal_content/56/10100/97303 del sito UAI.

VESTIRE GLI IGNUDI DAL 4 AL 7 MARZO AL TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE



VESTIRE GLI IGNUDI


Da mercoledì 4 a sabato 7 marzo, alle 20.45, in scena Vanessa Gravina con l’atteso capolavoro di Pirandello


UDINE – Grande attesa, al Teatro Nuovo, per l’arrivo di Vanessa Gravina con uno dei maggiori capolavori pirandelliani: da mercoledì 4 a sabato 7 marzo, infatti, andrà in scena alle 20.45 il celebre Vestire gli ignudi, qui nell’applaudita versione del regista Walter Manfrè.
La trama è nota. Ersilia, per tutta la vita, si è sentita una nullità («Non ho mai avuto la forza di essere qualche cosa») ed è sempre stata come l’hanno voluta gli altri. Il tenente di vascello Franco Laspiga si fidanza con lei, governante in casa del console Grotti, e le dà per breve tempo l’illusione d’essere qualcosa. Poi, però, la lascia, ed Ersilia cede alle insidie dello stesso Grotti. E proprio mentre viene travolta dalla passione, la sua bambina sale su una sedia e precipita dalla terrazza nel vuoto. Ersilia è ossessionata da questa morte e così, dopo che la signora Grotti la scaccia, si dà in strada al primo venuto.
L’orrore per la miserevole pochezza della propria esistenza spinge, quindi, Ersilia a tentare il suicidio. All’ospedale, ormai certa di morire, racconta una dolorosa storia d’amore per cingersi in qualche modo d’un alone romantico di martirio: s’è avvelenata perché abbandonata dal tenente Laspiga. Un’intera pagina di giornale racconta la sua tragica storia, suscitando generale commozione ma sconvolgendo, anche, la vita di Laspiga e di Grotti. Ersilia ne è sconvolta a propria volta, non vuole tornare a vivere con nessuno dei due, e dice a Laspiga: «Perché non puoi capire tu questa cosa orribile, d’una vita che ti ritorna, così... come... come un ricordo che invece d’esserti dentro, ti viene... ti viene, inatteso, da fuori... Così cangiato, che stenti a riconoscerlo. Non sai più trovargli posto in te perché anche tu sei cangiato». La notizia che era stata l’amante di Grotti distrugge Laspiga: tratta Ersilia da sgualdrina e le fa perdere la pietà di cui era circondata. Ora tutti la giudicano una donnaccia, colpevole della morte di una bambina…
«Vado cercando periodicamente Luigi Pirandello per confrontarmi con lui. È una necessità della mia anima, che va al di là del mio essere regista. E ad ogni nuovo incontro nasce la domanda pressante su cosa di nuovo io possa ancora dire che non sia stato già detto». Una magnifica dichiarazione d’amore, per il teatro e per la letteratura, quella di Walter Manfrè. Una magnifica dichiarazione d’amore che, adesso, ha trovato terreno fertile in Vestire gli ignudi e nei suoi ottimi interpreti (tra cui, oltre alla Gravina, Luigi Diberti e Bruno Armando): «Da qualche tempo è svanita in me la voglia di raccontare le sue storie mentre parallelamente è iniziata la frenesia di avviare un’indagine sui rapporti fra lui e i suoi personaggi e fra i suoi personaggi stessi, al di fuori degli intrecci delle sue trame».
Per informazioni, contattare l’Infopoint del Teatro Nuovo (0432.248418) o consultare il sito ufficiale (http://www.teatroudine.it/).
ufficio stampa teatro nuovo "giovanni da udine" gianmatteo pellizzari
diretto/0432248454 fax/0432248452 email/pellizzari@teatroudine.it

VESTIRE GLI IGNUDI DAL 4 AL 7 MARZO AL TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE



VESTIRE GLI IGNUDI


Da mercoledì 4 a sabato 7 marzo, alle 20.45, in scena Vanessa Gravina con l’atteso capolavoro di Pirandello


UDINE – Grande attesa, al Teatro Nuovo, per l’arrivo di Vanessa Gravina con uno dei maggiori capolavori pirandelliani: da mercoledì 4 a sabato 7 marzo, infatti, andrà in scena alle 20.45 il celebre Vestire gli ignudi, qui nell’applaudita versione del regista Walter Manfrè.
La trama è nota. Ersilia, per tutta la vita, si è sentita una nullità («Non ho mai avuto la forza di essere qualche cosa») ed è sempre stata come l’hanno voluta gli altri. Il tenente di vascello Franco Laspiga si fidanza con lei, governante in casa del console Grotti, e le dà per breve tempo l’illusione d’essere qualcosa. Poi, però, la lascia, ed Ersilia cede alle insidie dello stesso Grotti. E proprio mentre viene travolta dalla passione, la sua bambina sale su una sedia e precipita dalla terrazza nel vuoto. Ersilia è ossessionata da questa morte e così, dopo che la signora Grotti la scaccia, si dà in strada al primo venuto.
L’orrore per la miserevole pochezza della propria esistenza spinge, quindi, Ersilia a tentare il suicidio. All’ospedale, ormai certa di morire, racconta una dolorosa storia d’amore per cingersi in qualche modo d’un alone romantico di martirio: s’è avvelenata perché abbandonata dal tenente Laspiga. Un’intera pagina di giornale racconta la sua tragica storia, suscitando generale commozione ma sconvolgendo, anche, la vita di Laspiga e di Grotti. Ersilia ne è sconvolta a propria volta, non vuole tornare a vivere con nessuno dei due, e dice a Laspiga: «Perché non puoi capire tu questa cosa orribile, d’una vita che ti ritorna, così... come... come un ricordo che invece d’esserti dentro, ti viene... ti viene, inatteso, da fuori... Così cangiato, che stenti a riconoscerlo. Non sai più trovargli posto in te perché anche tu sei cangiato». La notizia che era stata l’amante di Grotti distrugge Laspiga: tratta Ersilia da sgualdrina e le fa perdere la pietà di cui era circondata. Ora tutti la giudicano una donnaccia, colpevole della morte di una bambina…
«Vado cercando periodicamente Luigi Pirandello per confrontarmi con lui. È una necessità della mia anima, che va al di là del mio essere regista. E ad ogni nuovo incontro nasce la domanda pressante su cosa di nuovo io possa ancora dire che non sia stato già detto». Una magnifica dichiarazione d’amore, per il teatro e per la letteratura, quella di Walter Manfrè. Una magnifica dichiarazione d’amore che, adesso, ha trovato terreno fertile in Vestire gli ignudi e nei suoi ottimi interpreti (tra cui, oltre alla Gravina, Luigi Diberti e Bruno Armando): «Da qualche tempo è svanita in me la voglia di raccontare le sue storie mentre parallelamente è iniziata la frenesia di avviare un’indagine sui rapporti fra lui e i suoi personaggi e fra i suoi personaggi stessi, al di fuori degli intrecci delle sue trame».
Per informazioni, contattare l’Infopoint del Teatro Nuovo (0432.248418) o consultare il sito ufficiale (http://www.teatroudine.it/).
ufficio stampa teatro nuovo "giovanni da udine" gianmatteo pellizzari
diretto/0432248454 fax/0432248452 email/pellizzari@teatroudine.it

VESTIRE GLI IGNUDI DAL 4 AL 7 MARZO AL TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE



VESTIRE GLI IGNUDI


Da mercoledì 4 a sabato 7 marzo, alle 20.45, in scena Vanessa Gravina con l’atteso capolavoro di Pirandello


UDINE – Grande attesa, al Teatro Nuovo, per l’arrivo di Vanessa Gravina con uno dei maggiori capolavori pirandelliani: da mercoledì 4 a sabato 7 marzo, infatti, andrà in scena alle 20.45 il celebre Vestire gli ignudi, qui nell’applaudita versione del regista Walter Manfrè.
La trama è nota. Ersilia, per tutta la vita, si è sentita una nullità («Non ho mai avuto la forza di essere qualche cosa») ed è sempre stata come l’hanno voluta gli altri. Il tenente di vascello Franco Laspiga si fidanza con lei, governante in casa del console Grotti, e le dà per breve tempo l’illusione d’essere qualcosa. Poi, però, la lascia, ed Ersilia cede alle insidie dello stesso Grotti. E proprio mentre viene travolta dalla passione, la sua bambina sale su una sedia e precipita dalla terrazza nel vuoto. Ersilia è ossessionata da questa morte e così, dopo che la signora Grotti la scaccia, si dà in strada al primo venuto.
L’orrore per la miserevole pochezza della propria esistenza spinge, quindi, Ersilia a tentare il suicidio. All’ospedale, ormai certa di morire, racconta una dolorosa storia d’amore per cingersi in qualche modo d’un alone romantico di martirio: s’è avvelenata perché abbandonata dal tenente Laspiga. Un’intera pagina di giornale racconta la sua tragica storia, suscitando generale commozione ma sconvolgendo, anche, la vita di Laspiga e di Grotti. Ersilia ne è sconvolta a propria volta, non vuole tornare a vivere con nessuno dei due, e dice a Laspiga: «Perché non puoi capire tu questa cosa orribile, d’una vita che ti ritorna, così... come... come un ricordo che invece d’esserti dentro, ti viene... ti viene, inatteso, da fuori... Così cangiato, che stenti a riconoscerlo. Non sai più trovargli posto in te perché anche tu sei cangiato». La notizia che era stata l’amante di Grotti distrugge Laspiga: tratta Ersilia da sgualdrina e le fa perdere la pietà di cui era circondata. Ora tutti la giudicano una donnaccia, colpevole della morte di una bambina…
«Vado cercando periodicamente Luigi Pirandello per confrontarmi con lui. È una necessità della mia anima, che va al di là del mio essere regista. E ad ogni nuovo incontro nasce la domanda pressante su cosa di nuovo io possa ancora dire che non sia stato già detto». Una magnifica dichiarazione d’amore, per il teatro e per la letteratura, quella di Walter Manfrè. Una magnifica dichiarazione d’amore che, adesso, ha trovato terreno fertile in Vestire gli ignudi e nei suoi ottimi interpreti (tra cui, oltre alla Gravina, Luigi Diberti e Bruno Armando): «Da qualche tempo è svanita in me la voglia di raccontare le sue storie mentre parallelamente è iniziata la frenesia di avviare un’indagine sui rapporti fra lui e i suoi personaggi e fra i suoi personaggi stessi, al di fuori degli intrecci delle sue trame».
Per informazioni, contattare l’Infopoint del Teatro Nuovo (0432.248418) o consultare il sito ufficiale (http://www.teatroudine.it/).
ufficio stampa teatro nuovo "giovanni da udine" gianmatteo pellizzari
diretto/0432248454 fax/0432248452 email/pellizzari@teatroudine.it

ORTOGIARDINO DA SABATO 7 A PORDENONE FIERE


Giochi d’acqua, arredo esclusivo per esterni e anche un profumo dedicato tra le novità di quest’anno

ORTOGIARDINO compie 30 anni!
Una festa di compleanno a Pordenone Fiere con tante sorprese.

Festeggiato da più di trecento espositori e da oltre 60.000 visitatori attesi da tutto il Triveneto e da Slovenia e Croazia, compie 30 anni Ortogiardino, il Salone dell'ortoflorovivaismo in calendario alla Fiera di Pordenone da sabato 7 a domenica 15 marzo. Un appuntamento che è ormai diventato una tradizione per tutti gli appassionati del verde e del giardinaggio che attendono la manifestazione per gli acquisti di sementi, piante, fiori, prodotti e attrezzature per rinnovare giardini e terrazze. In queste giornate i 28.000 mq del Quartiere Fieristico si trasformano in un accogliente e variopinto giardino: è bello aggirarsi tra aiuole e giochi d’acqua, laghetti e piante esotiche per scegliere una piantina che abbellirà il davanzale o gli alberi da piantare in giardino. L’attenzione per il verde domestico e la cura dell’orto o del frutteto sono abitudini molto radicate nelle famiglie friulane e venete: questa tendenza è una delle ragioni del successo commerciale della manifestazione, in costante crescita nel numero e nella qualità degli espositori. Insieme con il “Flormart” di Padova, Ortogiardino è indubbiamente la manifestazione leader nell’intero Nord Italia per il settore del giardinaggio e del verde.
Ortogiardino è una festa di primavera ricca di fiori, colori e.. profumi! Pordenone Fiere ha scelto di festeggiare l’importante compleanno della sua manifestazione più amata con una fragrante novità: Soffi di Primavera, il profumo per ambienti di Ortogiardino. Lorenzo Dante Ferro, maestro profumiere di Gradiscutta di Varmo, ha composto appositamente per Pordenone Fiere questa esclusiva essenza per ambiente all’Osmanthus dedicata a tutti gli appassionati di Ortogiardino. La prestigiosa boccetta sarà prodotta in numero limitato e venduta solo all’interno di Ortogiardino in uno stand al padiglione 5: un gadget che ricorderà a tutti la piacevole esperienza della visita in fiera anche nei giorni successivi a casa propria.
Lo spettacolo della primavera va in scena soprattutto nei grandi allestimenti realizzati da architetti del verde che riproducono, in collaborazione con i maggiori vivaisti italiani, giardini e parchi secondo il loro estro e la loro sensibilità. Di particolare impatto il giardino che accoglierà i visitatori al padiglione centrale del quartiere fieristico: si tratta di una realizzazione che riproduce forme geometriche lineari ed eleganti attraverso aiuole con alberi e piante. Ad accompagnare lo stile semplice del giardino, una fontana composta da 12 elementi con salti d’acqua originali. Il visitatore avvertirà la sensazione di camminare sull’acqua grazie al passaggio di vetro che attraversa l’enorme vasca al centro dell’area verde. Il ferro è il materiale di fondo che delimita e disegna le forme di questo giardino e contiene l’acqua, costringendola nei salti dalle colonne e dalle vasche sopraelevate. Il percorso nel giardino accompagnerà il visitatore attraverso un’esperienza di benessere multisensoriale ricca di piacevoli sensazioni uditive, visive e olfattive.
La grande novità della 30^ edizione di Ortogiardino è Il Giardino dei Desideri: un nuovo spazio allestito al padiglione 9, in cui oggetti ed elementi tradizionali dell’arredamento e della vita all’aria aperta si mescoleranno con suggerimenti e proposte esclusive, frutto della creatività e ricerca di artigiani, piccole aziende e garden designer provenienti da diverse regioni italiane e da paesi europei come Francia e Germania. In esposizione mobili, oggetti e attrezzature per arredare e vivere il giardino e gli spazi verdi della casa, selezionati con particolare riguardo alla forza innovativa del design e all’uso intelligente dei materiali, tradizionali e non. Lo spazio è allestito con la formula della mostra mercato e i visitatori potranno acquistare i tutti i prodotti esposti.
Per celebrare l’importante compleanno di Ortogardino farà tappa alla Fiera di Pordenone anche una mostra esclusiva intitolata Da nido a guscio: designer e aziende per la progettazione di arredi per esterni accoglienti, protettivi e trasformisti. Realizzata dalla prestigiosa rivista Ottagono in collaborazione con Sun, il Salone Internazionale dell’Esterno di Rimini Fiere, l’iniziativa ha raccolto i prototipi realizzati sui progetti di 11 designer impegnati nello sviluppo di arredi per esterni in grado di autoproteggersi dalle intemperie tramite trasformazione o uso di materiali particolari. Il successo della mostra ha portato in alcuni casi all’industrializzazione e alla produzione dei pezzi.
Il tema dell’arredamento e della cura del terrazzo e delle aree esterne è sviluppato anche dall’AIAPP - Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio che partecipa ad Ortogiardino 20009 con uno stand al padiglione 5 all’interno del quale vengono presentati esempi di interventi che possono rendere terrazzi e balconi vere e proprie estensioni dello spazio interno all’appartamento. Anche se i metri quadrati a disposizione sono pochi, i progetti presentati dimostrano come, con particolare attenzione a piante, arredo, pavimentazione ed illuminazione, si possono creare confortevoli angoli dove trascorrere il tempo in uno spazio vivibile ed accogliente. Lo stand sarà arredato con fioriere e arredi di design e gli architetti presenti forniranno anche consulenza specifica sulla progettazione.
Raffinate atmosfere si respireranno all’interno di Pordenone Orchidea la mostra mercato dedicata a questo affascinante fiore che festeggia quest’anno la 10^ edizione. Un evento molto atteso dai visitatori di Ortogiardino che potranno ammirare le specie più rare e preziose, ma anche acquistarle e, seguendo i preziosi consigli degli esperti dell’Associazione Orchids Club Italia, provare a farle crescere e fiorire in casa propria. Numerosi gli eventi che si terranno in quest’area allestita al padiglione 5 dove gli appassionati di questo fiore potranno rivivere le atmosfere settecentesche grazie all’esibizione di musicanti e commedianti in abiti d’epoca, ma soprattutto confrontarsi con coloro che condividono la passione per l’orchidea, acquistare rarità assolute o mettere in mostra i propri “pezzi migliori”.
Confermata anche quest’anno al partecipazione di Coldiretti con uno stand di forma circolare che accoglierà le aziende agricole sotto l’insegna del Mercato di Campagna Amica. Sarà un’occasione per i visitatori per degustare e acquistare prodotti tipici del nostro territorio direttamente dagli agricoltori: una garanzia di risparmio nell’acquisto e di genuinità del prodotto .
Grazie ad un’originale iniziativa di ERSA, Agenzia Regionale per lo Sviluppo Rurale, all’interno del padiglione 5 sarà ricreata una vera e propria azienda agricola multifunzionale sul modello indicato dal Piano di Sviluppo Rurale che indica tra le priorità per un’azienda agricola tipo, accanto alla funzione specifica di produttrice di beni, anche la realizzazione di una molteplicità di servizi che spaziano dalla tutela del territorio alla qualità dell’ambiente alla valorizzazione delle tradizioni rurali.
Un ricco calendario di incontri, dimostrazioni, eventi accompagnerà le nove giornate di manifestazione: “Il giardino sostenibile”, è il titolo del convegno organizzato dal Settore Tutela Ambientale della Provincia di Pordenone per trattare il sentito problema della corretta gestione del rifiuto verde proveniente dalle potature dei giardini sia pubblici che privati in programma sabato 14 marzo, mentre domenica 15 marzo si terrà il tradizionale incontro dell’Associazione Apicoltori che farà il punto sull’andamento del settore partendo dallo spunto che fa da titolo al convegno “Dalla legge e dalla tecnica NUOVE SPERANZE PER L’APICOLTURA”. Molte le dimostrazioni e i laboratori dedicati alla cura di piante e fiori a cura di Garden Anna che nel suo stand al padiglione 7 offrirà ad appassionati di giardinaggio preziosi consigli e dimostrazioni pratiche.
E’ una grandiosa festa di compleanno quella che si terrà alla Fiera di Pordenone da sabato 7 marzo con tanti eventi che faranno da contorno a quella che si preannuncia come una delle edizioni più spettacolari di Ortogiardino.

Ortogiardino è aperta al pubblico da sabato 7 a domenica 15 marzo: nei giorni feriali dalle 14.30 alle 19.30; il sabato e la domenica per l’intera giornata, dalle 9.30 alle 19.30.

ORTOGIARDINO DA SABATO 7 A PORDENONE FIERE


Giochi d’acqua, arredo esclusivo per esterni e anche un profumo dedicato tra le novità di quest’anno

ORTOGIARDINO compie 30 anni!
Una festa di compleanno a Pordenone Fiere con tante sorprese.

Festeggiato da più di trecento espositori e da oltre 60.000 visitatori attesi da tutto il Triveneto e da Slovenia e Croazia, compie 30 anni Ortogiardino, il Salone dell'ortoflorovivaismo in calendario alla Fiera di Pordenone da sabato 7 a domenica 15 marzo. Un appuntamento che è ormai diventato una tradizione per tutti gli appassionati del verde e del giardinaggio che attendono la manifestazione per gli acquisti di sementi, piante, fiori, prodotti e attrezzature per rinnovare giardini e terrazze. In queste giornate i 28.000 mq del Quartiere Fieristico si trasformano in un accogliente e variopinto giardino: è bello aggirarsi tra aiuole e giochi d’acqua, laghetti e piante esotiche per scegliere una piantina che abbellirà il davanzale o gli alberi da piantare in giardino. L’attenzione per il verde domestico e la cura dell’orto o del frutteto sono abitudini molto radicate nelle famiglie friulane e venete: questa tendenza è una delle ragioni del successo commerciale della manifestazione, in costante crescita nel numero e nella qualità degli espositori. Insieme con il “Flormart” di Padova, Ortogiardino è indubbiamente la manifestazione leader nell’intero Nord Italia per il settore del giardinaggio e del verde.
Ortogiardino è una festa di primavera ricca di fiori, colori e.. profumi! Pordenone Fiere ha scelto di festeggiare l’importante compleanno della sua manifestazione più amata con una fragrante novità: Soffi di Primavera, il profumo per ambienti di Ortogiardino. Lorenzo Dante Ferro, maestro profumiere di Gradiscutta di Varmo, ha composto appositamente per Pordenone Fiere questa esclusiva essenza per ambiente all’Osmanthus dedicata a tutti gli appassionati di Ortogiardino. La prestigiosa boccetta sarà prodotta in numero limitato e venduta solo all’interno di Ortogiardino in uno stand al padiglione 5: un gadget che ricorderà a tutti la piacevole esperienza della visita in fiera anche nei giorni successivi a casa propria.
Lo spettacolo della primavera va in scena soprattutto nei grandi allestimenti realizzati da architetti del verde che riproducono, in collaborazione con i maggiori vivaisti italiani, giardini e parchi secondo il loro estro e la loro sensibilità. Di particolare impatto il giardino che accoglierà i visitatori al padiglione centrale del quartiere fieristico: si tratta di una realizzazione che riproduce forme geometriche lineari ed eleganti attraverso aiuole con alberi e piante. Ad accompagnare lo stile semplice del giardino, una fontana composta da 12 elementi con salti d’acqua originali. Il visitatore avvertirà la sensazione di camminare sull’acqua grazie al passaggio di vetro che attraversa l’enorme vasca al centro dell’area verde. Il ferro è il materiale di fondo che delimita e disegna le forme di questo giardino e contiene l’acqua, costringendola nei salti dalle colonne e dalle vasche sopraelevate. Il percorso nel giardino accompagnerà il visitatore attraverso un’esperienza di benessere multisensoriale ricca di piacevoli sensazioni uditive, visive e olfattive.
La grande novità della 30^ edizione di Ortogiardino è Il Giardino dei Desideri: un nuovo spazio allestito al padiglione 9, in cui oggetti ed elementi tradizionali dell’arredamento e della vita all’aria aperta si mescoleranno con suggerimenti e proposte esclusive, frutto della creatività e ricerca di artigiani, piccole aziende e garden designer provenienti da diverse regioni italiane e da paesi europei come Francia e Germania. In esposizione mobili, oggetti e attrezzature per arredare e vivere il giardino e gli spazi verdi della casa, selezionati con particolare riguardo alla forza innovativa del design e all’uso intelligente dei materiali, tradizionali e non. Lo spazio è allestito con la formula della mostra mercato e i visitatori potranno acquistare i tutti i prodotti esposti.
Per celebrare l’importante compleanno di Ortogardino farà tappa alla Fiera di Pordenone anche una mostra esclusiva intitolata Da nido a guscio: designer e aziende per la progettazione di arredi per esterni accoglienti, protettivi e trasformisti. Realizzata dalla prestigiosa rivista Ottagono in collaborazione con Sun, il Salone Internazionale dell’Esterno di Rimini Fiere, l’iniziativa ha raccolto i prototipi realizzati sui progetti di 11 designer impegnati nello sviluppo di arredi per esterni in grado di autoproteggersi dalle intemperie tramite trasformazione o uso di materiali particolari. Il successo della mostra ha portato in alcuni casi all’industrializzazione e alla produzione dei pezzi.
Il tema dell’arredamento e della cura del terrazzo e delle aree esterne è sviluppato anche dall’AIAPP - Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio che partecipa ad Ortogiardino 20009 con uno stand al padiglione 5 all’interno del quale vengono presentati esempi di interventi che possono rendere terrazzi e balconi vere e proprie estensioni dello spazio interno all’appartamento. Anche se i metri quadrati a disposizione sono pochi, i progetti presentati dimostrano come, con particolare attenzione a piante, arredo, pavimentazione ed illuminazione, si possono creare confortevoli angoli dove trascorrere il tempo in uno spazio vivibile ed accogliente. Lo stand sarà arredato con fioriere e arredi di design e gli architetti presenti forniranno anche consulenza specifica sulla progettazione.
Raffinate atmosfere si respireranno all’interno di Pordenone Orchidea la mostra mercato dedicata a questo affascinante fiore che festeggia quest’anno la 10^ edizione. Un evento molto atteso dai visitatori di Ortogiardino che potranno ammirare le specie più rare e preziose, ma anche acquistarle e, seguendo i preziosi consigli degli esperti dell’Associazione Orchids Club Italia, provare a farle crescere e fiorire in casa propria. Numerosi gli eventi che si terranno in quest’area allestita al padiglione 5 dove gli appassionati di questo fiore potranno rivivere le atmosfere settecentesche grazie all’esibizione di musicanti e commedianti in abiti d’epoca, ma soprattutto confrontarsi con coloro che condividono la passione per l’orchidea, acquistare rarità assolute o mettere in mostra i propri “pezzi migliori”.
Confermata anche quest’anno al partecipazione di Coldiretti con uno stand di forma circolare che accoglierà le aziende agricole sotto l’insegna del Mercato di Campagna Amica. Sarà un’occasione per i visitatori per degustare e acquistare prodotti tipici del nostro territorio direttamente dagli agricoltori: una garanzia di risparmio nell’acquisto e di genuinità del prodotto .
Grazie ad un’originale iniziativa di ERSA, Agenzia Regionale per lo Sviluppo Rurale, all’interno del padiglione 5 sarà ricreata una vera e propria azienda agricola multifunzionale sul modello indicato dal Piano di Sviluppo Rurale che indica tra le priorità per un’azienda agricola tipo, accanto alla funzione specifica di produttrice di beni, anche la realizzazione di una molteplicità di servizi che spaziano dalla tutela del territorio alla qualità dell’ambiente alla valorizzazione delle tradizioni rurali.
Un ricco calendario di incontri, dimostrazioni, eventi accompagnerà le nove giornate di manifestazione: “Il giardino sostenibile”, è il titolo del convegno organizzato dal Settore Tutela Ambientale della Provincia di Pordenone per trattare il sentito problema della corretta gestione del rifiuto verde proveniente dalle potature dei giardini sia pubblici che privati in programma sabato 14 marzo, mentre domenica 15 marzo si terrà il tradizionale incontro dell’Associazione Apicoltori che farà il punto sull’andamento del settore partendo dallo spunto che fa da titolo al convegno “Dalla legge e dalla tecnica NUOVE SPERANZE PER L’APICOLTURA”. Molte le dimostrazioni e i laboratori dedicati alla cura di piante e fiori a cura di Garden Anna che nel suo stand al padiglione 7 offrirà ad appassionati di giardinaggio preziosi consigli e dimostrazioni pratiche.
E’ una grandiosa festa di compleanno quella che si terrà alla Fiera di Pordenone da sabato 7 marzo con tanti eventi che faranno da contorno a quella che si preannuncia come una delle edizioni più spettacolari di Ortogiardino.

Ortogiardino è aperta al pubblico da sabato 7 a domenica 15 marzo: nei giorni feriali dalle 14.30 alle 19.30; il sabato e la domenica per l’intera giornata, dalle 9.30 alle 19.30.