"SFUEI DAL FRIÛL LIBAR - IL GIORNALE DEL FRIULI LIBERO". INDIRIZZO INTERNET http://www.ilgiornaledelfriuli.net EDIZIONE ON LINE DELLA TESTATA ISCRITTA COME GIORNALE QUOTIDIANO ON LINE, A STAMPA, RADIOFONICO E TELEVISIVO NEL REGISTRO DEL TRIBUNALE DI UDINE IN DATA 8 APRILE 2009 AL N. 9/2009. Si pubblica dal 25 novembre 2008. Proprietario: Alberto di Caporiacco. Direttore responsabile: Alberto di Caporiacco. Sede di rappresentanza in Udine, piazza S. Giacomo 11/16, 2. piano.

SFUEI DAL FRIÛL LIBAR. ULTIMO AGGIORNAMENTO ORE 11.46 DI MERCOLEDI' 15 APRILE.

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Notizie del giorno e l'archivio completo cronologico del giornale

lunedì 2 marzo 2009

SANGRE FLAMENCA QUESTA SERA AL TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE


SANGRE FLAMENCA
Background classico, gusto contemporaneo, tradizione, multimedialità, erotismo e glamour …

Lunedì 2 marzo 2009 (ore 20.45) l’atteso appuntamento con
il fascino e la seduzione del flamenco del
Nuevo Ballet Español

Lunedì 2 marzo alle 20.45 sul palco del Teatro Nuovo, appuntamento con l’ultimo spettacolo del cartellone di Danza che porta la firma di Daniele Spini. Sarà il Nuevo Ballet Español, compagnia fondata dalla coppia di carismatici coreografi-ballerini Rojas y Rodríguez vincitori di numerosi premi in Spagna e nel mondo, a presentare “Sangre Flamenca” che, nella versione 2008, si propone al pubblico del Nuovo con undici ballerini in scena, cinque donne e sei uomini, in uno spettacolo che contamina il flamenco classico con la danza contemporanea.
Le musiche , eseguite dal vivo, sono di Antonio Rey, Gaspar Rodríguez e Daniel Jurado, chitarristi che propongono brani tradizionali in una rinnovata veste timbrica arricchita dalle sonorità di strumenti come il flauto, il violino, il violoncello e le percussioni e dalle suggestive voci di due cantaore.
Angel Royas e Carlos Rodriguez sono due virtuosi, capaci di sincronizzarsi con rara perfezione, coreografi che possiedono un background più ampio del puro flamenco. Rodriguez, forte del training ricevuto in balletto classico, dichiara che con Rojas ha inteso ricavare anche da altre forme di danza teatrale la concezione dei loro show, strutturata con rigore, spesso non narrativa, con spazi di improvvisazione riservati soprattutto ai loro soli, laddove il flamenco classico procede in misura prevalente dall’anima - così come dev’essere - per spontanea ispirazione.
Prima di dar vita a un loro gruppo, infatti i due madrileni, hanno accumulato ottime credenziali come danzatori nel Ballet Español de Madrid diretto da José Granero, nel Teatro Español di Luisillo, nel Ballet Teatro Español di Rafael Aguilar, nei Ballets Españoles di José Antonio Ruiz, e come vincitori, nel 1994, del Premio Nazionale per il Miglior Ballerino Emergente. Si parla, quindi, di figure cresciute alla migliore scuola accanto a personalità primarie del flamenco. Dal 1995 la coppia Rojas y Rodríguez ha presentato nel mondo un fortunato portfolio di spettacoli a cadenza regolare e su più fronti, affermando positivamente una propria visione della danza iberica nel contesto più attuale.
Nel 2001 i due artisti hanno anche realizzato per la rete televisiva statunitense PBS il programma Fury, alle prese con pop star come Gloria Estefan e Sting, produzione finalista nella competizione internazionale del broadcasting a Montecarlo. Nel 2004 il musical Don Juan, con musica moderna francese e tradizionale, dello stesso produttore di Notre Dame de Paris, spettacolo questo che vince il Canadian Prize come miglior musical dell’anno, una grande produzione franco-canadese, dove sono apparsi come autori delle coreografie e come ballerini ospiti, a cui è seguita la partecipazione con una propria coreografia a Enamorados anónimos per la regia di Blanca Li, nota “pluriartista” amica di Pedro Almodovar, e di Javier Limón.
Dunque background classico, gusto contemporaneo, tradizione, multimedialità, erotismo e glamour questi dunque gli ingredienti portati in scena da questa coppia di attraenti coreografi e ballerini che, con il loro talento, stanno facendo acquistare alla disciplina musicale del flamenco un seguito ancora più nutrito e appassionato.
Per informazioni, contattare l’Infopoint del Nuovo (0432.248418) o consultare il sito ufficiale (www.teatroudine.it).

SANGRE FLAMENCA QUESTA SERA AL TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE


SANGRE FLAMENCA
Background classico, gusto contemporaneo, tradizione, multimedialità, erotismo e glamour …

Lunedì 2 marzo 2009 (ore 20.45) l’atteso appuntamento con
il fascino e la seduzione del flamenco del
Nuevo Ballet Español

Lunedì 2 marzo alle 20.45 sul palco del Teatro Nuovo, appuntamento con l’ultimo spettacolo del cartellone di Danza che porta la firma di Daniele Spini. Sarà il Nuevo Ballet Español, compagnia fondata dalla coppia di carismatici coreografi-ballerini Rojas y Rodríguez vincitori di numerosi premi in Spagna e nel mondo, a presentare “Sangre Flamenca” che, nella versione 2008, si propone al pubblico del Nuovo con undici ballerini in scena, cinque donne e sei uomini, in uno spettacolo che contamina il flamenco classico con la danza contemporanea.
Le musiche , eseguite dal vivo, sono di Antonio Rey, Gaspar Rodríguez e Daniel Jurado, chitarristi che propongono brani tradizionali in una rinnovata veste timbrica arricchita dalle sonorità di strumenti come il flauto, il violino, il violoncello e le percussioni e dalle suggestive voci di due cantaore.
Angel Royas e Carlos Rodriguez sono due virtuosi, capaci di sincronizzarsi con rara perfezione, coreografi che possiedono un background più ampio del puro flamenco. Rodriguez, forte del training ricevuto in balletto classico, dichiara che con Rojas ha inteso ricavare anche da altre forme di danza teatrale la concezione dei loro show, strutturata con rigore, spesso non narrativa, con spazi di improvvisazione riservati soprattutto ai loro soli, laddove il flamenco classico procede in misura prevalente dall’anima - così come dev’essere - per spontanea ispirazione.
Prima di dar vita a un loro gruppo, infatti i due madrileni, hanno accumulato ottime credenziali come danzatori nel Ballet Español de Madrid diretto da José Granero, nel Teatro Español di Luisillo, nel Ballet Teatro Español di Rafael Aguilar, nei Ballets Españoles di José Antonio Ruiz, e come vincitori, nel 1994, del Premio Nazionale per il Miglior Ballerino Emergente. Si parla, quindi, di figure cresciute alla migliore scuola accanto a personalità primarie del flamenco. Dal 1995 la coppia Rojas y Rodríguez ha presentato nel mondo un fortunato portfolio di spettacoli a cadenza regolare e su più fronti, affermando positivamente una propria visione della danza iberica nel contesto più attuale.
Nel 2001 i due artisti hanno anche realizzato per la rete televisiva statunitense PBS il programma Fury, alle prese con pop star come Gloria Estefan e Sting, produzione finalista nella competizione internazionale del broadcasting a Montecarlo. Nel 2004 il musical Don Juan, con musica moderna francese e tradizionale, dello stesso produttore di Notre Dame de Paris, spettacolo questo che vince il Canadian Prize come miglior musical dell’anno, una grande produzione franco-canadese, dove sono apparsi come autori delle coreografie e come ballerini ospiti, a cui è seguita la partecipazione con una propria coreografia a Enamorados anónimos per la regia di Blanca Li, nota “pluriartista” amica di Pedro Almodovar, e di Javier Limón.
Dunque background classico, gusto contemporaneo, tradizione, multimedialità, erotismo e glamour questi dunque gli ingredienti portati in scena da questa coppia di attraenti coreografi e ballerini che, con il loro talento, stanno facendo acquistare alla disciplina musicale del flamenco un seguito ancora più nutrito e appassionato.
Per informazioni, contattare l’Infopoint del Nuovo (0432.248418) o consultare il sito ufficiale (www.teatroudine.it).

SANGRE FLAMENCA QUESTA SERA AL TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE


SANGRE FLAMENCA
Background classico, gusto contemporaneo, tradizione, multimedialità, erotismo e glamour …

Lunedì 2 marzo 2009 (ore 20.45) l’atteso appuntamento con
il fascino e la seduzione del flamenco del
Nuevo Ballet Español

Lunedì 2 marzo alle 20.45 sul palco del Teatro Nuovo, appuntamento con l’ultimo spettacolo del cartellone di Danza che porta la firma di Daniele Spini. Sarà il Nuevo Ballet Español, compagnia fondata dalla coppia di carismatici coreografi-ballerini Rojas y Rodríguez vincitori di numerosi premi in Spagna e nel mondo, a presentare “Sangre Flamenca” che, nella versione 2008, si propone al pubblico del Nuovo con undici ballerini in scena, cinque donne e sei uomini, in uno spettacolo che contamina il flamenco classico con la danza contemporanea.
Le musiche , eseguite dal vivo, sono di Antonio Rey, Gaspar Rodríguez e Daniel Jurado, chitarristi che propongono brani tradizionali in una rinnovata veste timbrica arricchita dalle sonorità di strumenti come il flauto, il violino, il violoncello e le percussioni e dalle suggestive voci di due cantaore.
Angel Royas e Carlos Rodriguez sono due virtuosi, capaci di sincronizzarsi con rara perfezione, coreografi che possiedono un background più ampio del puro flamenco. Rodriguez, forte del training ricevuto in balletto classico, dichiara che con Rojas ha inteso ricavare anche da altre forme di danza teatrale la concezione dei loro show, strutturata con rigore, spesso non narrativa, con spazi di improvvisazione riservati soprattutto ai loro soli, laddove il flamenco classico procede in misura prevalente dall’anima - così come dev’essere - per spontanea ispirazione.
Prima di dar vita a un loro gruppo, infatti i due madrileni, hanno accumulato ottime credenziali come danzatori nel Ballet Español de Madrid diretto da José Granero, nel Teatro Español di Luisillo, nel Ballet Teatro Español di Rafael Aguilar, nei Ballets Españoles di José Antonio Ruiz, e come vincitori, nel 1994, del Premio Nazionale per il Miglior Ballerino Emergente. Si parla, quindi, di figure cresciute alla migliore scuola accanto a personalità primarie del flamenco. Dal 1995 la coppia Rojas y Rodríguez ha presentato nel mondo un fortunato portfolio di spettacoli a cadenza regolare e su più fronti, affermando positivamente una propria visione della danza iberica nel contesto più attuale.
Nel 2001 i due artisti hanno anche realizzato per la rete televisiva statunitense PBS il programma Fury, alle prese con pop star come Gloria Estefan e Sting, produzione finalista nella competizione internazionale del broadcasting a Montecarlo. Nel 2004 il musical Don Juan, con musica moderna francese e tradizionale, dello stesso produttore di Notre Dame de Paris, spettacolo questo che vince il Canadian Prize come miglior musical dell’anno, una grande produzione franco-canadese, dove sono apparsi come autori delle coreografie e come ballerini ospiti, a cui è seguita la partecipazione con una propria coreografia a Enamorados anónimos per la regia di Blanca Li, nota “pluriartista” amica di Pedro Almodovar, e di Javier Limón.
Dunque background classico, gusto contemporaneo, tradizione, multimedialità, erotismo e glamour questi dunque gli ingredienti portati in scena da questa coppia di attraenti coreografi e ballerini che, con il loro talento, stanno facendo acquistare alla disciplina musicale del flamenco un seguito ancora più nutrito e appassionato.
Per informazioni, contattare l’Infopoint del Nuovo (0432.248418) o consultare il sito ufficiale (www.teatroudine.it).

CINEMA. A PORDENONE DUE SERATE DEDICATE A LA SICILIANA RIBELLE


LA SICILIANA RIBELLE è IL FILM-TESTIMONIAL DEL CONCORSO “SCRIVERE DI CINEMA”IL 2 E 3 MARZO IL REGISTA MARCO AMENTA E LA GIOVANE ATTRICE PROTAGONISTA VERONICA D’AGOSTINO SARANNO OSPITI A PORDENONE PER IL LANCIO UFFICIALE DEL CONCORSO DI CRITICA CINEMATOGRAFICA PROMOSSO DA CINEMAZERO, PORDENONELEGGE.IT, SNCCI, IN COLLABORAZIONE CON MYMOVIESIN PiU’, UN EVENTO SPECIALE ON LINE: LA POSSIBILITà DI CHATTARE SU http://www.mymovies.it/ CON MARCO AMENTA E VERONICA D’AGOSTINO


La siciliana ribelle, del regista Marco Amenta, pellicola di grande impegno civile e piuttosto efficace da un punto di vista educativo per come racconta la storia di un’adolescente siciliana che si ribella alla mafia, è il film scelto come testimonial dell'edizione 2009 di “Scrivere di cinema - Premio Alberto Farassino”, il concorso nazionale di critica cinematografica che invita giovani under 28 e studenti delle scuole secondarie di tutta Italia a cimentarsi nella recensione di un film. (Per avere informazioni sul concorso, iscrizione e partecipazione, basta collegarsi alla pagina http://scriveredicinema.mymovies.it/). Il regista de La siciliana ribelle, Marco Amenta, e l’attrice protagonista del film, la giovane Veronica D’Agostino, saranno presenti a Pordenone il 2 e 3 marzo, in occasione del lancio ufficiale del concorso. Ispirandosi alla vicenda reale di Rita Atria, la giovane siciliana che nel novembre ’91, appena sedicenne, si presentò ai giudici per denunciare gli assassini del padre e del fratello, entrambi mafiosi di Partanna, opponendosi così al sistema in cui era cresciuta, è apparso agli organizzatori di “Scrivere di cinema” il film ideale per lanciare il concorso, rivolto specificatamente ai giovani: la pellicola racconta infatti il percorso interiore di Rita dalla sete di vendetta al desiderio della giustizia. La sua scelta estrema chiama in causa i ragazzi di oggi, per non dimenticare, per continuare sulla via dell’impegno e della partecipazione, contro tutte le mafie. Il regista Marco Amenta e Veronica D’agostino saranno ospiti di Cinemazero e pordenonelegge.it a Pordenone lunedì 2 marzo in Sala Grande alle ore 21.00, per presentare la pellicola e dialogare con il pubblico pordenonese. Nella mattinata del 3 marzo, sempre a Cinemazero in Sala Grande, poi, incontreranno gli studenti provenienti da numerose scuole del territorio: sarà l’occasione non solo per proporre ai ragazzi il film e, attraverso la pellicola, affrontare un tema tanto attuale come quello della lotta alla mafia, ma, soprattutto, per presentare ufficialmente il concorso “Scrivere di cinema”, che per questa nuova edizione ha in serbo grandi novità. La più importante è senz’altro la collaborazione con MYmovies.it, il sito di cinema in lingua italiana più visitato (circa 8 milioni gli utenti al mese), che darà ai partecipanti al concorso la possibilità di vedere pubblicata on line in tempi reali la propria recensione. Grazie a MYmovies.it, il lancio del concorso sarà accompagnato da un eccezionale evento on line: lunedì 2 marzo alle ore 18.00 appassionati di cinema da tutta Italia avranno la possibilità di “chattare” con il regista Marco Amenta e l’attrice Veronica D’Agostino, collegandosi al sito http://www.mymovies.it/, nell’ambito di MYmovies CHATS, la sezione del sito che permette al pubblico di intervistare direttamente i personaggi più in vista del mondo del cinema e dello spettacolo. Il concorso “Scrivere di cinema – Premio Alberto Farassino” è promosso da Cinemazero, da pordenonelegge.it e dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani, in collaborazione con la nota rivista di critica cinematografica on line http://www.mymovies.it/.


CINEMA. A PORDENONE DUE SERATE DEDICATE A LA SICILIANA RIBELLE


LA SICILIANA RIBELLE è IL FILM-TESTIMONIAL DEL CONCORSO “SCRIVERE DI CINEMA”IL 2 E 3 MARZO IL REGISTA MARCO AMENTA E LA GIOVANE ATTRICE PROTAGONISTA VERONICA D’AGOSTINO SARANNO OSPITI A PORDENONE PER IL LANCIO UFFICIALE DEL CONCORSO DI CRITICA CINEMATOGRAFICA PROMOSSO DA CINEMAZERO, PORDENONELEGGE.IT, SNCCI, IN COLLABORAZIONE CON MYMOVIESIN PiU’, UN EVENTO SPECIALE ON LINE: LA POSSIBILITà DI CHATTARE SU http://www.mymovies.it/ CON MARCO AMENTA E VERONICA D’AGOSTINO


La siciliana ribelle, del regista Marco Amenta, pellicola di grande impegno civile e piuttosto efficace da un punto di vista educativo per come racconta la storia di un’adolescente siciliana che si ribella alla mafia, è il film scelto come testimonial dell'edizione 2009 di “Scrivere di cinema - Premio Alberto Farassino”, il concorso nazionale di critica cinematografica che invita giovani under 28 e studenti delle scuole secondarie di tutta Italia a cimentarsi nella recensione di un film. (Per avere informazioni sul concorso, iscrizione e partecipazione, basta collegarsi alla pagina http://scriveredicinema.mymovies.it/). Il regista de La siciliana ribelle, Marco Amenta, e l’attrice protagonista del film, la giovane Veronica D’Agostino, saranno presenti a Pordenone il 2 e 3 marzo, in occasione del lancio ufficiale del concorso. Ispirandosi alla vicenda reale di Rita Atria, la giovane siciliana che nel novembre ’91, appena sedicenne, si presentò ai giudici per denunciare gli assassini del padre e del fratello, entrambi mafiosi di Partanna, opponendosi così al sistema in cui era cresciuta, è apparso agli organizzatori di “Scrivere di cinema” il film ideale per lanciare il concorso, rivolto specificatamente ai giovani: la pellicola racconta infatti il percorso interiore di Rita dalla sete di vendetta al desiderio della giustizia. La sua scelta estrema chiama in causa i ragazzi di oggi, per non dimenticare, per continuare sulla via dell’impegno e della partecipazione, contro tutte le mafie. Il regista Marco Amenta e Veronica D’agostino saranno ospiti di Cinemazero e pordenonelegge.it a Pordenone lunedì 2 marzo in Sala Grande alle ore 21.00, per presentare la pellicola e dialogare con il pubblico pordenonese. Nella mattinata del 3 marzo, sempre a Cinemazero in Sala Grande, poi, incontreranno gli studenti provenienti da numerose scuole del territorio: sarà l’occasione non solo per proporre ai ragazzi il film e, attraverso la pellicola, affrontare un tema tanto attuale come quello della lotta alla mafia, ma, soprattutto, per presentare ufficialmente il concorso “Scrivere di cinema”, che per questa nuova edizione ha in serbo grandi novità. La più importante è senz’altro la collaborazione con MYmovies.it, il sito di cinema in lingua italiana più visitato (circa 8 milioni gli utenti al mese), che darà ai partecipanti al concorso la possibilità di vedere pubblicata on line in tempi reali la propria recensione. Grazie a MYmovies.it, il lancio del concorso sarà accompagnato da un eccezionale evento on line: lunedì 2 marzo alle ore 18.00 appassionati di cinema da tutta Italia avranno la possibilità di “chattare” con il regista Marco Amenta e l’attrice Veronica D’Agostino, collegandosi al sito http://www.mymovies.it/, nell’ambito di MYmovies CHATS, la sezione del sito che permette al pubblico di intervistare direttamente i personaggi più in vista del mondo del cinema e dello spettacolo. Il concorso “Scrivere di cinema – Premio Alberto Farassino” è promosso da Cinemazero, da pordenonelegge.it e dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani, in collaborazione con la nota rivista di critica cinematografica on line http://www.mymovies.it/.


CINEMA. A PORDENONE DUE SERATE DEDICATE A LA SICILIANA RIBELLE


LA SICILIANA RIBELLE è IL FILM-TESTIMONIAL DEL CONCORSO “SCRIVERE DI CINEMA”IL 2 E 3 MARZO IL REGISTA MARCO AMENTA E LA GIOVANE ATTRICE PROTAGONISTA VERONICA D’AGOSTINO SARANNO OSPITI A PORDENONE PER IL LANCIO UFFICIALE DEL CONCORSO DI CRITICA CINEMATOGRAFICA PROMOSSO DA CINEMAZERO, PORDENONELEGGE.IT, SNCCI, IN COLLABORAZIONE CON MYMOVIESIN PiU’, UN EVENTO SPECIALE ON LINE: LA POSSIBILITà DI CHATTARE SU http://www.mymovies.it/ CON MARCO AMENTA E VERONICA D’AGOSTINO


La siciliana ribelle, del regista Marco Amenta, pellicola di grande impegno civile e piuttosto efficace da un punto di vista educativo per come racconta la storia di un’adolescente siciliana che si ribella alla mafia, è il film scelto come testimonial dell'edizione 2009 di “Scrivere di cinema - Premio Alberto Farassino”, il concorso nazionale di critica cinematografica che invita giovani under 28 e studenti delle scuole secondarie di tutta Italia a cimentarsi nella recensione di un film. (Per avere informazioni sul concorso, iscrizione e partecipazione, basta collegarsi alla pagina http://scriveredicinema.mymovies.it/). Il regista de La siciliana ribelle, Marco Amenta, e l’attrice protagonista del film, la giovane Veronica D’Agostino, saranno presenti a Pordenone il 2 e 3 marzo, in occasione del lancio ufficiale del concorso. Ispirandosi alla vicenda reale di Rita Atria, la giovane siciliana che nel novembre ’91, appena sedicenne, si presentò ai giudici per denunciare gli assassini del padre e del fratello, entrambi mafiosi di Partanna, opponendosi così al sistema in cui era cresciuta, è apparso agli organizzatori di “Scrivere di cinema” il film ideale per lanciare il concorso, rivolto specificatamente ai giovani: la pellicola racconta infatti il percorso interiore di Rita dalla sete di vendetta al desiderio della giustizia. La sua scelta estrema chiama in causa i ragazzi di oggi, per non dimenticare, per continuare sulla via dell’impegno e della partecipazione, contro tutte le mafie. Il regista Marco Amenta e Veronica D’agostino saranno ospiti di Cinemazero e pordenonelegge.it a Pordenone lunedì 2 marzo in Sala Grande alle ore 21.00, per presentare la pellicola e dialogare con il pubblico pordenonese. Nella mattinata del 3 marzo, sempre a Cinemazero in Sala Grande, poi, incontreranno gli studenti provenienti da numerose scuole del territorio: sarà l’occasione non solo per proporre ai ragazzi il film e, attraverso la pellicola, affrontare un tema tanto attuale come quello della lotta alla mafia, ma, soprattutto, per presentare ufficialmente il concorso “Scrivere di cinema”, che per questa nuova edizione ha in serbo grandi novità. La più importante è senz’altro la collaborazione con MYmovies.it, il sito di cinema in lingua italiana più visitato (circa 8 milioni gli utenti al mese), che darà ai partecipanti al concorso la possibilità di vedere pubblicata on line in tempi reali la propria recensione. Grazie a MYmovies.it, il lancio del concorso sarà accompagnato da un eccezionale evento on line: lunedì 2 marzo alle ore 18.00 appassionati di cinema da tutta Italia avranno la possibilità di “chattare” con il regista Marco Amenta e l’attrice Veronica D’Agostino, collegandosi al sito http://www.mymovies.it/, nell’ambito di MYmovies CHATS, la sezione del sito che permette al pubblico di intervistare direttamente i personaggi più in vista del mondo del cinema e dello spettacolo. Il concorso “Scrivere di cinema – Premio Alberto Farassino” è promosso da Cinemazero, da pordenonelegge.it e dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani, in collaborazione con la nota rivista di critica cinematografica on line http://www.mymovies.it/.


L'UDINESE FA FATICA MA MATA IL LECCE 2-0 AL FRIULI (ARTICOLO di TERRY MASERA)



(nella foto il bianconero Inler)

La 26° giornata di campionato porta finalmente i tre punti alla squadra bianconera. Vittima sacrificale è il Lecce di Beretta, che scende al Friuli con l'intento di fare punti per cercare di alimentare le speranze di salvezza e quindi vuole un risultato positivo per togliersi dal pantano del fondoclassifica. Ovviamente, anche l'Udinese deve cercare di sfruttare al meglio il match tra le mura amiche e la partenza dei bianconeri è vivace a tal punto che dopo quarantasei secondi un trottolino di nome Sanchez va a guadagnare, subendo fallo, una punizione dal limite che non porta a nulla. Assente Di Natale, tenuto come Jolly in panchina, la squadra è comunque vivace e gioca per i primi 10° tenendo palla e tentando di sfondare una linea difensiva che da tre giocatori diventa a cinque, quando i nostri suonano la carica. Quindi in questi minuti sono da registrare un cross di Pepe per la testa di Sanchez che, ahimè, non è all' "altezza" e il primo cartellino giallo per Edinho che stende lo stesso Sanchez indiavolato.
All'11° palla gol per i salentini con un bel colpo di testa di Tiribocchi che costringe Belardi a un intervento sulla linea di porta. Segue un tiro dello stesso attaccante tre minuti dopo e la palla finisce sul fondo.
L'Udinese fa la partita sotto tutti gli aspetti, ma non riesce a concludere in porta. Dalla tribuna stampa si denota l'accurata regia del mister leccese che ordina ai suoi di infittire le maglie della difesa, facendo scendere verso la propria metà campo i centrocampisti e le mezze punte, così da rendere pressochè impossibili le penetrazioni di Sanchez a sinistra e di Pepe a destra o di Inler e Asamoah al centro.
Al 21° Coda avanzato, alza sopra la traversa di testa una punizione di Pepe.
Secondo ammonito per il Lecce è Munari al 23°. Un minuto dopo Sanchez conclude alto un tiro di prima intenzione su respinta della difesa giallorossa e quattro minuti dopo il cileno ci riprova finalizzando con un colpo, che termina sul fondo, un dribbling stretto dei suoi. Non avendo tre mani e la possibilità di tenere un cronometro, posso garantire che il possesso palla dei friulani è notevolmente maggiore dei salentini.
Trascorrono quindici minuti in cui non si segnala nulla di interessante da ambo le parti fino al 37° in cui spunta dal taschino del Sig. Velotto il terzo giallo verso la faccia di Tiribocchi per una entratina vivace sulle gambe di un bianconero. Ammonito anche Lukovic per gioco falloso. Sullo scadere del primo tempo il pubblico del Friuli è spazientito per la scarsa capacità di arrivare alla conclusione e per i frequenti ripiegamenti della palla che comunque la squadra è costretta a fare per l' ottimo schieramento difensivo del Lecce.
L'arbitro fischia la fine dei primi 47 minuti e tutti a bere un thè caldo...........(frase presa in prestito!)
Ripresa: D'Agostino entra per Isla.
Avvio determinato per i friulani che al 3° danno dimostrazione di non voler arrendersi con gli attacchi dando ad Asamoah la possibilità di calciare a lato un bolide dai 20 metri. Trascorrono minuti di studio e al 12° ennesima ammonizione per i leccesi di Esposito.
Al minuto successivo, girata di destro di Coda che sfiora il palo della porta di Benussi.
Beretta inserisce Vives per uno spento Caserta e al 17° Floro Flores si fa deviare in corner un forte tiro dal limite.
Altra sostituzione del Lecce con Zanchetta per Edinho. Brivido per il pubblico di casa al 19° a causa di un salvatagggio sulla linea di Lukovic: sulla ripartenza rapida dei bianconeri, nasce una discesa di Sanchez che appoggia a Floro Flores, il quale, di testa spinge la sfera tra le braccia del portiere avversario.
24° minuto: Di natale prende il posto di Pepe (applaudito dagli spalti, ndr), sistemandosi sulla sinistra e lasciando a Sanchez la destra. E' lo stesso trottolino cileno che con la sua vivacità (spesso però si innamora della palla!!!) costringe al fallo i difensori leccesi a discapito delle sue caviglie. Comunque, grazie a uno di questi falli subìto al vertice destro dell'area pugliese, nasce il primo gol dei friulani. D'Agostino prende la rincorsa e con una palla a girare, degna di Maradona, beffa Benussi sul proprio palo al 29°.
Ariatti al 32°, non contento di aver steso il funambolo Sanchez, pensa bene di marchiarlo con i tacchetti e gli sale sulla gamba: cartellino rosso e Lecce in 10.
Ennesima punizione e più o meno dallo steeso punto da dove è nato il vantaggio al 35°: D'Agostino stavolta mira al primo palo ma finisce di un soffio a lato.
Sanchez viene sostituito al 41° minuto da Pasquale e per lui applausi a scena aperta dato l'impegno profuso.
Occasione sprecata per il pareggio da Vivas che calcia sul fondo a pochi passi dalla porta di Belardi al 43°. Sessanta secondi dopo scattano le proteste del Lecce per un fallo in area di Felipe che con la spalla spinge a terra Papa Waigo da poco entrato. L'arbitro non decreta il calcio di rigore e a tutti sembrava ci fosse! Meglio così! Opportunità per Di Natale al 47°, che ruba palla sulla linea dell'out e con un diagonale scalda il petto di Benussi.
Pasquale al 49° sigla il raddoppio a seguito di un uno-due con Di Natale che non viene trattenuto da Benussi e su cui il fluidificante bianconero è abile ad esser rapido nello scartare il portiere a terra e ad appoggiare in rete.
Fischio finale e tutti a festeggiare sotto la curva nord.
Direi una buona prova di carattere dei bianconeri che sono riusciti a scardinare l'arcigno e ben disposto reparto difensivo del team di Beretta e hanno arginato gli sporadici ma ficcanti attacchi di Tiribocchi e C.. Da segnalare per questa domenica le prove di Sanchez (volontà e sopportazione delle caviglie), Asamoah (per i suoi 19 anni dimostra di essere un veterano), Inler (sembra tornato il mastino dell'andata) e D'Agostino (il gol del vantaggio è la dimostrazione che oltre ad essere una luce per il gioco è anche un ottimo tiratore). Tutti gli altri meritano la piena sufficenza per l'apporto.
E sabato, in uno dei due anticipi, si scende nella capitale per affrontare, speriamo con lo stesso spirito, i lupacchiotti di mister Spalletti.


TERRY MASERA


si ringrazia per la collaborazione tecnica CARLO RINALDINI

L'UDINESE FA FATICA MA MATA IL LECCE 2-0 AL FRIULI (ARTICOLO di TERRY MASERA)



(nella foto il bianconero Inler)

La 26° giornata di campionato porta finalmente i tre punti alla squadra bianconera. Vittima sacrificale è il Lecce di Beretta, che scende al Friuli con l'intento di fare punti per cercare di alimentare le speranze di salvezza e quindi vuole un risultato positivo per togliersi dal pantano del fondoclassifica. Ovviamente, anche l'Udinese deve cercare di sfruttare al meglio il match tra le mura amiche e la partenza dei bianconeri è vivace a tal punto che dopo quarantasei secondi un trottolino di nome Sanchez va a guadagnare, subendo fallo, una punizione dal limite che non porta a nulla. Assente Di Natale, tenuto come Jolly in panchina, la squadra è comunque vivace e gioca per i primi 10° tenendo palla e tentando di sfondare una linea difensiva che da tre giocatori diventa a cinque, quando i nostri suonano la carica. Quindi in questi minuti sono da registrare un cross di Pepe per la testa di Sanchez che, ahimè, non è all' "altezza" e il primo cartellino giallo per Edinho che stende lo stesso Sanchez indiavolato.
All'11° palla gol per i salentini con un bel colpo di testa di Tiribocchi che costringe Belardi a un intervento sulla linea di porta. Segue un tiro dello stesso attaccante tre minuti dopo e la palla finisce sul fondo.
L'Udinese fa la partita sotto tutti gli aspetti, ma non riesce a concludere in porta. Dalla tribuna stampa si denota l'accurata regia del mister leccese che ordina ai suoi di infittire le maglie della difesa, facendo scendere verso la propria metà campo i centrocampisti e le mezze punte, così da rendere pressochè impossibili le penetrazioni di Sanchez a sinistra e di Pepe a destra o di Inler e Asamoah al centro.
Al 21° Coda avanzato, alza sopra la traversa di testa una punizione di Pepe.
Secondo ammonito per il Lecce è Munari al 23°. Un minuto dopo Sanchez conclude alto un tiro di prima intenzione su respinta della difesa giallorossa e quattro minuti dopo il cileno ci riprova finalizzando con un colpo, che termina sul fondo, un dribbling stretto dei suoi. Non avendo tre mani e la possibilità di tenere un cronometro, posso garantire che il possesso palla dei friulani è notevolmente maggiore dei salentini.
Trascorrono quindici minuti in cui non si segnala nulla di interessante da ambo le parti fino al 37° in cui spunta dal taschino del Sig. Velotto il terzo giallo verso la faccia di Tiribocchi per una entratina vivace sulle gambe di un bianconero. Ammonito anche Lukovic per gioco falloso. Sullo scadere del primo tempo il pubblico del Friuli è spazientito per la scarsa capacità di arrivare alla conclusione e per i frequenti ripiegamenti della palla che comunque la squadra è costretta a fare per l' ottimo schieramento difensivo del Lecce.
L'arbitro fischia la fine dei primi 47 minuti e tutti a bere un thè caldo...........(frase presa in prestito!)
Ripresa: D'Agostino entra per Isla.
Avvio determinato per i friulani che al 3° danno dimostrazione di non voler arrendersi con gli attacchi dando ad Asamoah la possibilità di calciare a lato un bolide dai 20 metri. Trascorrono minuti di studio e al 12° ennesima ammonizione per i leccesi di Esposito.
Al minuto successivo, girata di destro di Coda che sfiora il palo della porta di Benussi.
Beretta inserisce Vives per uno spento Caserta e al 17° Floro Flores si fa deviare in corner un forte tiro dal limite.
Altra sostituzione del Lecce con Zanchetta per Edinho. Brivido per il pubblico di casa al 19° a causa di un salvatagggio sulla linea di Lukovic: sulla ripartenza rapida dei bianconeri, nasce una discesa di Sanchez che appoggia a Floro Flores, il quale, di testa spinge la sfera tra le braccia del portiere avversario.
24° minuto: Di natale prende il posto di Pepe (applaudito dagli spalti, ndr), sistemandosi sulla sinistra e lasciando a Sanchez la destra. E' lo stesso trottolino cileno che con la sua vivacità (spesso però si innamora della palla!!!) costringe al fallo i difensori leccesi a discapito delle sue caviglie. Comunque, grazie a uno di questi falli subìto al vertice destro dell'area pugliese, nasce il primo gol dei friulani. D'Agostino prende la rincorsa e con una palla a girare, degna di Maradona, beffa Benussi sul proprio palo al 29°.
Ariatti al 32°, non contento di aver steso il funambolo Sanchez, pensa bene di marchiarlo con i tacchetti e gli sale sulla gamba: cartellino rosso e Lecce in 10.
Ennesima punizione e più o meno dallo steeso punto da dove è nato il vantaggio al 35°: D'Agostino stavolta mira al primo palo ma finisce di un soffio a lato.
Sanchez viene sostituito al 41° minuto da Pasquale e per lui applausi a scena aperta dato l'impegno profuso.
Occasione sprecata per il pareggio da Vivas che calcia sul fondo a pochi passi dalla porta di Belardi al 43°. Sessanta secondi dopo scattano le proteste del Lecce per un fallo in area di Felipe che con la spalla spinge a terra Papa Waigo da poco entrato. L'arbitro non decreta il calcio di rigore e a tutti sembrava ci fosse! Meglio così! Opportunità per Di Natale al 47°, che ruba palla sulla linea dell'out e con un diagonale scalda il petto di Benussi.
Pasquale al 49° sigla il raddoppio a seguito di un uno-due con Di Natale che non viene trattenuto da Benussi e su cui il fluidificante bianconero è abile ad esser rapido nello scartare il portiere a terra e ad appoggiare in rete.
Fischio finale e tutti a festeggiare sotto la curva nord.
Direi una buona prova di carattere dei bianconeri che sono riusciti a scardinare l'arcigno e ben disposto reparto difensivo del team di Beretta e hanno arginato gli sporadici ma ficcanti attacchi di Tiribocchi e C.. Da segnalare per questa domenica le prove di Sanchez (volontà e sopportazione delle caviglie), Asamoah (per i suoi 19 anni dimostra di essere un veterano), Inler (sembra tornato il mastino dell'andata) e D'Agostino (il gol del vantaggio è la dimostrazione che oltre ad essere una luce per il gioco è anche un ottimo tiratore). Tutti gli altri meritano la piena sufficenza per l'apporto.
E sabato, in uno dei due anticipi, si scende nella capitale per affrontare, speriamo con lo stesso spirito, i lupacchiotti di mister Spalletti.


TERRY MASERA


si ringrazia per la collaborazione tecnica CARLO RINALDINI

L'UDINESE FA FATICA MA MATA IL LECCE 2-0 AL FRIULI (ARTICOLO di TERRY MASERA)



(nella foto il bianconero Inler)

La 26° giornata di campionato porta finalmente i tre punti alla squadra bianconera. Vittima sacrificale è il Lecce di Beretta, che scende al Friuli con l'intento di fare punti per cercare di alimentare le speranze di salvezza e quindi vuole un risultato positivo per togliersi dal pantano del fondoclassifica. Ovviamente, anche l'Udinese deve cercare di sfruttare al meglio il match tra le mura amiche e la partenza dei bianconeri è vivace a tal punto che dopo quarantasei secondi un trottolino di nome Sanchez va a guadagnare, subendo fallo, una punizione dal limite che non porta a nulla. Assente Di Natale, tenuto come Jolly in panchina, la squadra è comunque vivace e gioca per i primi 10° tenendo palla e tentando di sfondare una linea difensiva che da tre giocatori diventa a cinque, quando i nostri suonano la carica. Quindi in questi minuti sono da registrare un cross di Pepe per la testa di Sanchez che, ahimè, non è all' "altezza" e il primo cartellino giallo per Edinho che stende lo stesso Sanchez indiavolato.
All'11° palla gol per i salentini con un bel colpo di testa di Tiribocchi che costringe Belardi a un intervento sulla linea di porta. Segue un tiro dello stesso attaccante tre minuti dopo e la palla finisce sul fondo.
L'Udinese fa la partita sotto tutti gli aspetti, ma non riesce a concludere in porta. Dalla tribuna stampa si denota l'accurata regia del mister leccese che ordina ai suoi di infittire le maglie della difesa, facendo scendere verso la propria metà campo i centrocampisti e le mezze punte, così da rendere pressochè impossibili le penetrazioni di Sanchez a sinistra e di Pepe a destra o di Inler e Asamoah al centro.
Al 21° Coda avanzato, alza sopra la traversa di testa una punizione di Pepe.
Secondo ammonito per il Lecce è Munari al 23°. Un minuto dopo Sanchez conclude alto un tiro di prima intenzione su respinta della difesa giallorossa e quattro minuti dopo il cileno ci riprova finalizzando con un colpo, che termina sul fondo, un dribbling stretto dei suoi. Non avendo tre mani e la possibilità di tenere un cronometro, posso garantire che il possesso palla dei friulani è notevolmente maggiore dei salentini.
Trascorrono quindici minuti in cui non si segnala nulla di interessante da ambo le parti fino al 37° in cui spunta dal taschino del Sig. Velotto il terzo giallo verso la faccia di Tiribocchi per una entratina vivace sulle gambe di un bianconero. Ammonito anche Lukovic per gioco falloso. Sullo scadere del primo tempo il pubblico del Friuli è spazientito per la scarsa capacità di arrivare alla conclusione e per i frequenti ripiegamenti della palla che comunque la squadra è costretta a fare per l' ottimo schieramento difensivo del Lecce.
L'arbitro fischia la fine dei primi 47 minuti e tutti a bere un thè caldo...........(frase presa in prestito!)
Ripresa: D'Agostino entra per Isla.
Avvio determinato per i friulani che al 3° danno dimostrazione di non voler arrendersi con gli attacchi dando ad Asamoah la possibilità di calciare a lato un bolide dai 20 metri. Trascorrono minuti di studio e al 12° ennesima ammonizione per i leccesi di Esposito.
Al minuto successivo, girata di destro di Coda che sfiora il palo della porta di Benussi.
Beretta inserisce Vives per uno spento Caserta e al 17° Floro Flores si fa deviare in corner un forte tiro dal limite.
Altra sostituzione del Lecce con Zanchetta per Edinho. Brivido per il pubblico di casa al 19° a causa di un salvatagggio sulla linea di Lukovic: sulla ripartenza rapida dei bianconeri, nasce una discesa di Sanchez che appoggia a Floro Flores, il quale, di testa spinge la sfera tra le braccia del portiere avversario.
24° minuto: Di natale prende il posto di Pepe (applaudito dagli spalti, ndr), sistemandosi sulla sinistra e lasciando a Sanchez la destra. E' lo stesso trottolino cileno che con la sua vivacità (spesso però si innamora della palla!!!) costringe al fallo i difensori leccesi a discapito delle sue caviglie. Comunque, grazie a uno di questi falli subìto al vertice destro dell'area pugliese, nasce il primo gol dei friulani. D'Agostino prende la rincorsa e con una palla a girare, degna di Maradona, beffa Benussi sul proprio palo al 29°.
Ariatti al 32°, non contento di aver steso il funambolo Sanchez, pensa bene di marchiarlo con i tacchetti e gli sale sulla gamba: cartellino rosso e Lecce in 10.
Ennesima punizione e più o meno dallo steeso punto da dove è nato il vantaggio al 35°: D'Agostino stavolta mira al primo palo ma finisce di un soffio a lato.
Sanchez viene sostituito al 41° minuto da Pasquale e per lui applausi a scena aperta dato l'impegno profuso.
Occasione sprecata per il pareggio da Vivas che calcia sul fondo a pochi passi dalla porta di Belardi al 43°. Sessanta secondi dopo scattano le proteste del Lecce per un fallo in area di Felipe che con la spalla spinge a terra Papa Waigo da poco entrato. L'arbitro non decreta il calcio di rigore e a tutti sembrava ci fosse! Meglio così! Opportunità per Di Natale al 47°, che ruba palla sulla linea dell'out e con un diagonale scalda il petto di Benussi.
Pasquale al 49° sigla il raddoppio a seguito di un uno-due con Di Natale che non viene trattenuto da Benussi e su cui il fluidificante bianconero è abile ad esser rapido nello scartare il portiere a terra e ad appoggiare in rete.
Fischio finale e tutti a festeggiare sotto la curva nord.
Direi una buona prova di carattere dei bianconeri che sono riusciti a scardinare l'arcigno e ben disposto reparto difensivo del team di Beretta e hanno arginato gli sporadici ma ficcanti attacchi di Tiribocchi e C.. Da segnalare per questa domenica le prove di Sanchez (volontà e sopportazione delle caviglie), Asamoah (per i suoi 19 anni dimostra di essere un veterano), Inler (sembra tornato il mastino dell'andata) e D'Agostino (il gol del vantaggio è la dimostrazione che oltre ad essere una luce per il gioco è anche un ottimo tiratore). Tutti gli altri meritano la piena sufficenza per l'apporto.
E sabato, in uno dei due anticipi, si scende nella capitale per affrontare, speriamo con lo stesso spirito, i lupacchiotti di mister Spalletti.


TERRY MASERA


si ringrazia per la collaborazione tecnica CARLO RINALDINI

SEI NAZIONI RUGBY: L'IRLANDA VOLA E VA, MENTRE PER L'ITALIA SI PROFILA IL CUCCHIAIO DI LEGNO (ARTICOLO di DANIELE IACOBUZIO)




FRANCIA – GALLES 21 – 16
Ecco qui la partita che può riaprire il sei nazioni per i “bleau”, frutto di volontà e determinazione. La Francia vista all’opera nella terza giornata è parsa tornare ai livelli che gli competono, ha avuto la meglio su una squadra coriacea e fortissima come il Galles, testimoniando una volta in più che per la vittoria finale si dovrà fare i conti anche con lei. E’ stata una partita equilibrata, disputata da due schieramenti di assoluto valore tecnico e tattico, possiamo ben dire che è proprio per questo tipo di partite che siamo innamorati del Rugby! Il Galles si giocherà tutto nella sfida finale contro gli Irish boys, quindi nulla cambia…la vittoria è ancora possibile.

SCOZIA – ITALIA 26 – 6
La Scozia passa sopra gli azzurri come un rullo compressore e cosa che fa più male ai tifosi italiani, lo fa in scioltezza, senza doversi impegnare granchè. L’Italia è un disastro sotto ogni aspetto, dimostrano di non essere all’altezza del torneo, parendo un pesce fuor d’acqua in questa competizione. Ora il c.t. Mallet è sotto accusa, nel dopo gara gli scappa anche un “fuck off” a chi gli parla di dimissioni, testimonianza che il nervosismo e l’imbarazzo nello staff azzurro sta salendo a dismisura. Per quest’anno l’Italia dovrà ingoiare il rospo e metabolizzare in fretta questo strameritato “cucchiaio di legno” e cominciare a pensare di limitare i danni nelle due ultime partite con Galles e Francia. La Scozia conferma di essere in costante crescita e di avere un futuro, continuando su questa strada i risultati non tarderanno ad arrivare.

IRLANDA – INGHILTERRA 14 – 13
In una partita a basso punteggio, una meta ciascuno, la differenza la fa quel fenomeno di giocatore che corrisponde al nome di O’Driscoll (un drop e una meta). I verdi battono sua maestà al fotofinish grazie ad un piazzato di O’Gara e si portano in solitaria al comando della classifica, continuando a coltivare speranze di successo finale che manca addirittura dal 1985. Per gli inglesi è doveroso segnalare gli ennesimi due cartellini gialli, che portano il totale a dieci nelle ultime quattro uscite, davvero troppi. Continua così un deludente cammino per gli inglesi, che ora avranno la Francia in casa per cercare di portarsi a casa almeno uno scalpo di prestigio. L’Irlanda con il vento in poppa avrà sicuramente nell’ultima partita in casa con i “dragons” la partita della vita.

CLASSIFICA:

IRLANDA 6pt

GALLES 4pt
FRANCIA 4pt

SCOZIA 2pt
INGHILTERRA 2pt

ITALIA 0pt

DANIELE IACOBUZIO

SEI NAZIONI RUGBY: L'IRLANDA VOLA E VA, MENTRE PER L'ITALIA SI PROFILA IL CUCCHIAIO DI LEGNO (ARTICOLO di DANIELE IACOBUZIO)




FRANCIA – GALLES 21 – 16
Ecco qui la partita che può riaprire il sei nazioni per i “bleau”, frutto di volontà e determinazione. La Francia vista all’opera nella terza giornata è parsa tornare ai livelli che gli competono, ha avuto la meglio su una squadra coriacea e fortissima come il Galles, testimoniando una volta in più che per la vittoria finale si dovrà fare i conti anche con lei. E’ stata una partita equilibrata, disputata da due schieramenti di assoluto valore tecnico e tattico, possiamo ben dire che è proprio per questo tipo di partite che siamo innamorati del Rugby! Il Galles si giocherà tutto nella sfida finale contro gli Irish boys, quindi nulla cambia…la vittoria è ancora possibile.

SCOZIA – ITALIA 26 – 6
La Scozia passa sopra gli azzurri come un rullo compressore e cosa che fa più male ai tifosi italiani, lo fa in scioltezza, senza doversi impegnare granchè. L’Italia è un disastro sotto ogni aspetto, dimostrano di non essere all’altezza del torneo, parendo un pesce fuor d’acqua in questa competizione. Ora il c.t. Mallet è sotto accusa, nel dopo gara gli scappa anche un “fuck off” a chi gli parla di dimissioni, testimonianza che il nervosismo e l’imbarazzo nello staff azzurro sta salendo a dismisura. Per quest’anno l’Italia dovrà ingoiare il rospo e metabolizzare in fretta questo strameritato “cucchiaio di legno” e cominciare a pensare di limitare i danni nelle due ultime partite con Galles e Francia. La Scozia conferma di essere in costante crescita e di avere un futuro, continuando su questa strada i risultati non tarderanno ad arrivare.

IRLANDA – INGHILTERRA 14 – 13
In una partita a basso punteggio, una meta ciascuno, la differenza la fa quel fenomeno di giocatore che corrisponde al nome di O’Driscoll (un drop e una meta). I verdi battono sua maestà al fotofinish grazie ad un piazzato di O’Gara e si portano in solitaria al comando della classifica, continuando a coltivare speranze di successo finale che manca addirittura dal 1985. Per gli inglesi è doveroso segnalare gli ennesimi due cartellini gialli, che portano il totale a dieci nelle ultime quattro uscite, davvero troppi. Continua così un deludente cammino per gli inglesi, che ora avranno la Francia in casa per cercare di portarsi a casa almeno uno scalpo di prestigio. L’Irlanda con il vento in poppa avrà sicuramente nell’ultima partita in casa con i “dragons” la partita della vita.

CLASSIFICA:

IRLANDA 6pt

GALLES 4pt
FRANCIA 4pt

SCOZIA 2pt
INGHILTERRA 2pt

ITALIA 0pt

DANIELE IACOBUZIO

SEI NAZIONI RUGBY: L'IRLANDA VOLA E VA, MENTRE PER L'ITALIA SI PROFILA IL CUCCHIAIO DI LEGNO (ARTICOLO di DANIELE IACOBUZIO)




FRANCIA – GALLES 21 – 16
Ecco qui la partita che può riaprire il sei nazioni per i “bleau”, frutto di volontà e determinazione. La Francia vista all’opera nella terza giornata è parsa tornare ai livelli che gli competono, ha avuto la meglio su una squadra coriacea e fortissima come il Galles, testimoniando una volta in più che per la vittoria finale si dovrà fare i conti anche con lei. E’ stata una partita equilibrata, disputata da due schieramenti di assoluto valore tecnico e tattico, possiamo ben dire che è proprio per questo tipo di partite che siamo innamorati del Rugby! Il Galles si giocherà tutto nella sfida finale contro gli Irish boys, quindi nulla cambia…la vittoria è ancora possibile.

SCOZIA – ITALIA 26 – 6
La Scozia passa sopra gli azzurri come un rullo compressore e cosa che fa più male ai tifosi italiani, lo fa in scioltezza, senza doversi impegnare granchè. L’Italia è un disastro sotto ogni aspetto, dimostrano di non essere all’altezza del torneo, parendo un pesce fuor d’acqua in questa competizione. Ora il c.t. Mallet è sotto accusa, nel dopo gara gli scappa anche un “fuck off” a chi gli parla di dimissioni, testimonianza che il nervosismo e l’imbarazzo nello staff azzurro sta salendo a dismisura. Per quest’anno l’Italia dovrà ingoiare il rospo e metabolizzare in fretta questo strameritato “cucchiaio di legno” e cominciare a pensare di limitare i danni nelle due ultime partite con Galles e Francia. La Scozia conferma di essere in costante crescita e di avere un futuro, continuando su questa strada i risultati non tarderanno ad arrivare.

IRLANDA – INGHILTERRA 14 – 13
In una partita a basso punteggio, una meta ciascuno, la differenza la fa quel fenomeno di giocatore che corrisponde al nome di O’Driscoll (un drop e una meta). I verdi battono sua maestà al fotofinish grazie ad un piazzato di O’Gara e si portano in solitaria al comando della classifica, continuando a coltivare speranze di successo finale che manca addirittura dal 1985. Per gli inglesi è doveroso segnalare gli ennesimi due cartellini gialli, che portano il totale a dieci nelle ultime quattro uscite, davvero troppi. Continua così un deludente cammino per gli inglesi, che ora avranno la Francia in casa per cercare di portarsi a casa almeno uno scalpo di prestigio. L’Irlanda con il vento in poppa avrà sicuramente nell’ultima partita in casa con i “dragons” la partita della vita.

CLASSIFICA:

IRLANDA 6pt

GALLES 4pt
FRANCIA 4pt

SCOZIA 2pt
INGHILTERRA 2pt

ITALIA 0pt

DANIELE IACOBUZIO

A MONTICHIARI L'ITALA GIOCA UNA BUONA PARTITA ANCHE SE I PUNTI POTEVAN ESSER TRE (ARTICOLO di DANIELE IACOBUZIO)

MONTICHIARI - ITALA SAN MARCO 1-1 (0-1)


Buon pareggio per l’Itala San Marco che si allontana sempre più dai play-out e per un tempo e mezzo abbiamo sognato anche il colpaccio da tre punti. Il quarto risultato utile consecutivo permette agli isontini di attestarsi in una zona di classifica che li mette al riparo da possibili brutte situazioni. Il gol di Peron al 15° del primo tempo galvanizza i biancoblù, i quali grazie ad una difesa quasi ermetica sembrano poter gestire la partita ma il gol al 22° della ripresa del bresciano Baresi fissa il risultato sul punteggio di parità. Dunque dicevamo che questo è sicuramente un punto prezioso in chiave salvezza, scaturito da una partita combattuta fino all’ultimo, con i bresciani spesso pericolsi, soprattutto nel finale. Per quanto riguarda la società, riscontriamo per bocca del Presidente Bonanno, un misto di soddisfazione, per il punto che è un buon brodo per la classifica, e un po’ di amarezza per non essere riusciti a fare bottino pieno. Mister Zoratti, pure lui leggermente amareggiato, mette in luce il buon momento di forma e di risultati che stanno attraversando i suoi ragazzi. I complimenti alla fine arrivano anche dal Presidente del Montichiari, Maurizio Soloni, il quale sottolinea come gli isontini abbaino tutte le carte in regola per centrare l’importante obbiettivo della salvezza. Il pericolo play-out, che allo stato attuale dista cinque lunghezze, potrebbe essere ulteriormente scacciato domenica prossima, quando fra le mure amiche l’Itala affronterà il Valenzana che ha tre punti in meno. Sarà una gara importante da affrontare con tutte le attenzioni del caso, Mister Zoratti in questo è una garanzia. Appuntamento a domenica prossima per un nuovo capitolo del bel libro scritto fin qui dai biancoblù.
DANIELE IACOBUZIO

A MONTICHIARI L'ITALA GIOCA UNA BUONA PARTITA ANCHE SE I PUNTI POTEVAN ESSER TRE (ARTICOLO di DANIELE IACOBUZIO)

MONTICHIARI - ITALA SAN MARCO 1-1 (0-1)


Buon pareggio per l’Itala San Marco che si allontana sempre più dai play-out e per un tempo e mezzo abbiamo sognato anche il colpaccio da tre punti. Il quarto risultato utile consecutivo permette agli isontini di attestarsi in una zona di classifica che li mette al riparo da possibili brutte situazioni. Il gol di Peron al 15° del primo tempo galvanizza i biancoblù, i quali grazie ad una difesa quasi ermetica sembrano poter gestire la partita ma il gol al 22° della ripresa del bresciano Baresi fissa il risultato sul punteggio di parità. Dunque dicevamo che questo è sicuramente un punto prezioso in chiave salvezza, scaturito da una partita combattuta fino all’ultimo, con i bresciani spesso pericolsi, soprattutto nel finale. Per quanto riguarda la società, riscontriamo per bocca del Presidente Bonanno, un misto di soddisfazione, per il punto che è un buon brodo per la classifica, e un po’ di amarezza per non essere riusciti a fare bottino pieno. Mister Zoratti, pure lui leggermente amareggiato, mette in luce il buon momento di forma e di risultati che stanno attraversando i suoi ragazzi. I complimenti alla fine arrivano anche dal Presidente del Montichiari, Maurizio Soloni, il quale sottolinea come gli isontini abbaino tutte le carte in regola per centrare l’importante obbiettivo della salvezza. Il pericolo play-out, che allo stato attuale dista cinque lunghezze, potrebbe essere ulteriormente scacciato domenica prossima, quando fra le mure amiche l’Itala affronterà il Valenzana che ha tre punti in meno. Sarà una gara importante da affrontare con tutte le attenzioni del caso, Mister Zoratti in questo è una garanzia. Appuntamento a domenica prossima per un nuovo capitolo del bel libro scritto fin qui dai biancoblù.
DANIELE IACOBUZIO

A MONTICHIARI L'ITALA GIOCA UNA BUONA PARTITA ANCHE SE I PUNTI POTEVAN ESSER TRE (ARTICOLO di DANIELE IACOBUZIO)

MONTICHIARI - ITALA SAN MARCO 1-1 (0-1)


Buon pareggio per l’Itala San Marco che si allontana sempre più dai play-out e per un tempo e mezzo abbiamo sognato anche il colpaccio da tre punti. Il quarto risultato utile consecutivo permette agli isontini di attestarsi in una zona di classifica che li mette al riparo da possibili brutte situazioni. Il gol di Peron al 15° del primo tempo galvanizza i biancoblù, i quali grazie ad una difesa quasi ermetica sembrano poter gestire la partita ma il gol al 22° della ripresa del bresciano Baresi fissa il risultato sul punteggio di parità. Dunque dicevamo che questo è sicuramente un punto prezioso in chiave salvezza, scaturito da una partita combattuta fino all’ultimo, con i bresciani spesso pericolsi, soprattutto nel finale. Per quanto riguarda la società, riscontriamo per bocca del Presidente Bonanno, un misto di soddisfazione, per il punto che è un buon brodo per la classifica, e un po’ di amarezza per non essere riusciti a fare bottino pieno. Mister Zoratti, pure lui leggermente amareggiato, mette in luce il buon momento di forma e di risultati che stanno attraversando i suoi ragazzi. I complimenti alla fine arrivano anche dal Presidente del Montichiari, Maurizio Soloni, il quale sottolinea come gli isontini abbaino tutte le carte in regola per centrare l’importante obbiettivo della salvezza. Il pericolo play-out, che allo stato attuale dista cinque lunghezze, potrebbe essere ulteriormente scacciato domenica prossima, quando fra le mure amiche l’Itala affronterà il Valenzana che ha tre punti in meno. Sarà una gara importante da affrontare con tutte le attenzioni del caso, Mister Zoratti in questo è una garanzia. Appuntamento a domenica prossima per un nuovo capitolo del bel libro scritto fin qui dai biancoblù.
DANIELE IACOBUZIO

APPROFONDIMENTI DI RASSEGNA STAMPA

(articoli tratti dal Messaggero Veneto di oggi)

Codroipo. È accaduto ieri attorno alle 14.30. L’investitore, che è stato fermato da un carabiniere in borghese, ha dichiarato di non essersi accorto della gravità del fatto

Travolge e uccide un ciclista sulla Pontebbana

La vittima è Giovanni Della Mora, 69 anni. L’uomo abitava a un chilometro dal luogo dell’incidente

CODROIPO. È morto a circa un chilometro dall’abitazione in cui viveva. Ieri, poco dopo le 14.30, Giovanni Della Mora, un pensionato di 69 anni residente nella vicina borgata di Zompicchia, in via Udine 35, in sella alla sua bicicletta, stava rientrando a casa. Percorreva nella direzione Udine-Codroipo la strada “Pontebbana” quando giunto all’altezza dei vigneti Pittaro di San Martino di Valvasone, è stato investito da un Hunday Coupè che procedeva nello stesso senso di marcia.
A bordo dell’automobile c’era Roberto Piccoli, un 39enne di Cordignano, in provincia di Treviso, che lavora come operaio a Sacile. L’auto ha urtato violentemente la bicicletta sulla quale c’era il pensionato di Zompicchia, il cui corpo è stato da prima sbalzato sul lunotto anteriore e in parte sul tettuccio, e poi scaraventato a circa una diecina di metri di distanza in un campo. La bici è finita semidistrutta a ridosso di un grosso platano. L’auto investitrice aveva continuato nella sua corsa ma, dopo circa 450 metri, è stata fermata da un carabiniere in borghese, che seguiva la Hundai. In un primo momento si era pensato che l’investitore fosse fuggito. Il conducente, in stato di choc, ha invece riferito agli agenti della Polstrada di non essersi accorto della gravità dell’accaduto. Ha raccontato di essersi probabilmente distratto mentre regolava l’autoradio. Sottoposto all’alcoltest, l’uomo è risultato negativo e gli inquirenti stanno valutando se contestargli o meno l’imputazione di omissione di soccorso.Della Mora è praticamente morto sul colpo. Inutile l’intervento immediato dell’ambulanza giunta dalla vicina postazione del 118 di Codroipo. Purtroppo i sanitari, nonostante i tentativi di rianimarlo, si sono poi arresi di fronte all’evidenza: per l’uomo non c’era ormai più nulla da fare, se non che constatarne il decesso. Sul luogo dell’incidente, per i rilievi di legge, è intervenuta una pattuglia della Polstrada di Udine, in supporto anche i militari del Nucleo radiomobile dei carabinieri di Udine e di quelli di Codroipo. La salma è stata ricomposta e poi trasferita nella cella mortuaria del capoluogo, a disposizione dell’autorità giudiziaria.Claudio Pezone
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Eluana, no di Tondo al bio-testamento

«Fare la legge sarebbe un errore, se fossi deputato del Pdl non voterei»

IL CASO ENGLARO

Stop del governatore del Fvg alla proposta Calabrò che divide il centro-destra E Beppino da Paluzza lavora alla nascita dell’associazione intitolata alla figlia

INCHIESTA
14 indagatiper omicidiovolontariodopo la mortedi Eluana
UDINE. «Legiferare è un errore». Per il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo (Pdl), il Parlamento non dovrebbe votare una norma sul tema del testamento biologico. Lo ha scritto sul suo blog (renzotondo.blogspot.com), facendo riferimento anche al «caso Eluana», morta a Udine il 9 febbraio scorso.
Tondo fa riferimento per i casi di fine vita, in particolare, alla «zona grigia» citata in un editoriale di Angelo Panebianco, aggiungendovi «l'attenzione della persona che ti ha amato, il confronto con il tuo medico, la spiritualità di chi è vicino e ancora - soggiunge - la diversità di ogni singolo caso». «In due anni in cui sono stato in Parlamento - ricorda quindi - una sola volta ho votato per disciplina di partito contro i miei convincimenti, ed è stato sull'indulto. Se ora mi trovassi di nuovo a Montecitorio - conclude Tondo - penso che non voterei nessuna legge sul testamento biologico».Ma nel Pdl le posizioni sul caso Englaro sono molto differenti. Ieri è tornato all’attacco il presidente del gruppo al Senato, Maurizio Gasparri: «E’ angosciante avere conferma da questa lettura dei drammatici dubbi su quanto avvenne in quelle ore – dice riferendosi ad alcuni articoli sul ricovero a Udine –. Ora si comprende ancora di più come e perchè precipitarono gli eventi».E se in Friuli l’area ex socialista del Popolo della libertà è schierata con Beppino Englaro, a partire dal senatore Ferruccio Saro, a Paluzza il padre di Eluana lavora alla nascita dell’associazione “Per Eluana”, che promuoverà in Italia la battaglia sulla libertà di cura e sull’autodeterminazione. Il gruppo – nato attorno a Englaro e all’ex parlamentare del Psi, Aldo Gabriele Renzulli – sta stringendo i tempi: «Stiamo stringendo i tempi – dice Renzulli – e siamo a un passo dalla costituzione. Apporti di carattere culturale e scientifico giungeranno da tutta Italia ed Europa, con la partecipazione di medici del calibro di Veronesi, Marino e Borasio assieme all’anestesista udinese De Monte e al neurologo di Eluana Defanti». L’associazione sarà presieduta da papà Beppino e avrà sede a Udine, aperta alla partecipazione di tutto il Paese. «Siamo pronti a scendere in piazza contro una legge sul testamento biologico che non affermi la libertà di cura», conclude Renzulli.
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Carinzia, vittoria postuma di Haider

Il Bzö del leader scomparso oltre il 45%, crollano i socialdemocratici

OLTRECONFINE

Trionfo superiore alle attese per Dörfler, Scheuch e Dobernig a quattro mesi dal drammatico incidente d’auto vicino Klagenfurt

KLAGENFURT. I sondaggisti, i politologi, i giornalisti hanno tutti sbagliato. Prevedevano che le elezioni svoltesi ieri in Carinzia avrebbero ridimensionato il peso del Bzö, orfano del suo leader Jörg Haider. Gli stessi uomini del Bzö avevano ritenuto impossibile che si ripetesse il successo di 5 anni fa. Gerhard Dörfler, succeduto ad Haider sulla poltrona di governatore, aveva sperato inizialmente in un risultato «con un 4 come prima cifra», vale a dire sopra il 40%.
Ma si era subito corretto: si sarebbe accontentato anche solo di un 37%. Ieri alle 17 il colpo di scena con i primi exit poll: il Bzö non soltanto non aveva perso consensi, ma al contrario ne aveva guadagnati, salendo di quasi 3 punti percentuali al 45,4%. Non una vittoria, un trionfo. Nemmeno con Haider vivo era mai stato raggiunto un simile traguardo, che premia il “triumvirato” composto da Dörfler, Harold Dörfler, Uwe Scheuch, segretario politico del Bzö e vero leader del partito di Haider, assieme a Harald Dobernig, l’ex braccio destro del governatoreNel 2004 la destra austriaca aveva ottenuto in Carinzia il 42,2% e già quel risultato era parso straordinario. Ma allora non era avvenuta ancora la scissione del Bzö dall’Fpö. Ieri l’Fpö si è presentato con una lista propria, che si è dovuta accontentare di un 3,8%, insufficiente per entrare nel consiglio regionale (lo sbarramento è al 5%). Ciononostante i risultati di Fpö e Bzö insieme sfiorano il 50%.Ma non si comprenderebbe appieno la sterzata a destra se non si tenesse conto anche del tonfo dell’Spö, il partito socialdemocratico. Era al 38,4% nel 2004, ieri è precipitato al 28,6%. Un crollo simile non si era mai visto. Ed è tanto più significativo in un partito che sino alla fine degli anni ’80 aveva goduto in Carinzia della maggioranza assoluta.Il quadro si completa con i risultati degli altri partiti in lizza. L’Övp (partito popolare), penalizzato cinque anni fa dalla scelta di una candidata capolista di scarso appeal (la moglie del sindaco di Klagenfurt), ha guadagnato questa volta oltre 5 punti percentuali, salendo dall’11,7 al 16,5%. I Verdi a loro volta hanno perso l’1,7%, scendendo al 5,0%. Anche questi risultati confermano la svolta a destra dell’elettorato carinziano.Nel Landtag il Bzö avrà 17 consiglieri (+1), l’Spö 11 (-3), l’Övp 6 (+2), i Verdi 2 (gli stessi di prima). Il trionfo del Bzö non lascia dubbi su chi sarà il prossimo governatore: la conferma di Dörfler è scontata. In giunta entreranno due assessori socialdemocratici, uno dell’Övp e 4 del Bzö, che avranno quindi la maggioranza e potranno governare da soli, anche con l’opposizione dei rappresentanti degli altri partiti (un paradosso del sistema istituzionale carinziano, che prevede la costituzione delle giunte non in base a un accordo di coalizione, ma secondo un semplice calcolo aritmetico).Resta da chiedersi quali siano le ragioni di un risultato elettorale così sorprendente. La prima venuta in mente ai numerosi giornalisti accorsi da tutta l’Austria per seguire le elezioni carinziane è che quello di ieri non sia stato un voto politico, ma un voto per così dire “alla memoria”. L’aver inserito il nome del governatore scomparso nell’intitolazione della lista evidentemente ha giovato.Marco Di Blas

APPROFONDIMENTI DI RASSEGNA STAMPA

(articoli tratti dal Messaggero Veneto di oggi)

Codroipo. È accaduto ieri attorno alle 14.30. L’investitore, che è stato fermato da un carabiniere in borghese, ha dichiarato di non essersi accorto della gravità del fatto

Travolge e uccide un ciclista sulla Pontebbana

La vittima è Giovanni Della Mora, 69 anni. L’uomo abitava a un chilometro dal luogo dell’incidente

CODROIPO. È morto a circa un chilometro dall’abitazione in cui viveva. Ieri, poco dopo le 14.30, Giovanni Della Mora, un pensionato di 69 anni residente nella vicina borgata di Zompicchia, in via Udine 35, in sella alla sua bicicletta, stava rientrando a casa. Percorreva nella direzione Udine-Codroipo la strada “Pontebbana” quando giunto all’altezza dei vigneti Pittaro di San Martino di Valvasone, è stato investito da un Hunday Coupè che procedeva nello stesso senso di marcia.
A bordo dell’automobile c’era Roberto Piccoli, un 39enne di Cordignano, in provincia di Treviso, che lavora come operaio a Sacile. L’auto ha urtato violentemente la bicicletta sulla quale c’era il pensionato di Zompicchia, il cui corpo è stato da prima sbalzato sul lunotto anteriore e in parte sul tettuccio, e poi scaraventato a circa una diecina di metri di distanza in un campo. La bici è finita semidistrutta a ridosso di un grosso platano. L’auto investitrice aveva continuato nella sua corsa ma, dopo circa 450 metri, è stata fermata da un carabiniere in borghese, che seguiva la Hundai. In un primo momento si era pensato che l’investitore fosse fuggito. Il conducente, in stato di choc, ha invece riferito agli agenti della Polstrada di non essersi accorto della gravità dell’accaduto. Ha raccontato di essersi probabilmente distratto mentre regolava l’autoradio. Sottoposto all’alcoltest, l’uomo è risultato negativo e gli inquirenti stanno valutando se contestargli o meno l’imputazione di omissione di soccorso.Della Mora è praticamente morto sul colpo. Inutile l’intervento immediato dell’ambulanza giunta dalla vicina postazione del 118 di Codroipo. Purtroppo i sanitari, nonostante i tentativi di rianimarlo, si sono poi arresi di fronte all’evidenza: per l’uomo non c’era ormai più nulla da fare, se non che constatarne il decesso. Sul luogo dell’incidente, per i rilievi di legge, è intervenuta una pattuglia della Polstrada di Udine, in supporto anche i militari del Nucleo radiomobile dei carabinieri di Udine e di quelli di Codroipo. La salma è stata ricomposta e poi trasferita nella cella mortuaria del capoluogo, a disposizione dell’autorità giudiziaria.Claudio Pezone
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Eluana, no di Tondo al bio-testamento

«Fare la legge sarebbe un errore, se fossi deputato del Pdl non voterei»

IL CASO ENGLARO

Stop del governatore del Fvg alla proposta Calabrò che divide il centro-destra E Beppino da Paluzza lavora alla nascita dell’associazione intitolata alla figlia

INCHIESTA
14 indagatiper omicidiovolontariodopo la mortedi Eluana
UDINE. «Legiferare è un errore». Per il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo (Pdl), il Parlamento non dovrebbe votare una norma sul tema del testamento biologico. Lo ha scritto sul suo blog (renzotondo.blogspot.com), facendo riferimento anche al «caso Eluana», morta a Udine il 9 febbraio scorso.
Tondo fa riferimento per i casi di fine vita, in particolare, alla «zona grigia» citata in un editoriale di Angelo Panebianco, aggiungendovi «l'attenzione della persona che ti ha amato, il confronto con il tuo medico, la spiritualità di chi è vicino e ancora - soggiunge - la diversità di ogni singolo caso». «In due anni in cui sono stato in Parlamento - ricorda quindi - una sola volta ho votato per disciplina di partito contro i miei convincimenti, ed è stato sull'indulto. Se ora mi trovassi di nuovo a Montecitorio - conclude Tondo - penso che non voterei nessuna legge sul testamento biologico».Ma nel Pdl le posizioni sul caso Englaro sono molto differenti. Ieri è tornato all’attacco il presidente del gruppo al Senato, Maurizio Gasparri: «E’ angosciante avere conferma da questa lettura dei drammatici dubbi su quanto avvenne in quelle ore – dice riferendosi ad alcuni articoli sul ricovero a Udine –. Ora si comprende ancora di più come e perchè precipitarono gli eventi».E se in Friuli l’area ex socialista del Popolo della libertà è schierata con Beppino Englaro, a partire dal senatore Ferruccio Saro, a Paluzza il padre di Eluana lavora alla nascita dell’associazione “Per Eluana”, che promuoverà in Italia la battaglia sulla libertà di cura e sull’autodeterminazione. Il gruppo – nato attorno a Englaro e all’ex parlamentare del Psi, Aldo Gabriele Renzulli – sta stringendo i tempi: «Stiamo stringendo i tempi – dice Renzulli – e siamo a un passo dalla costituzione. Apporti di carattere culturale e scientifico giungeranno da tutta Italia ed Europa, con la partecipazione di medici del calibro di Veronesi, Marino e Borasio assieme all’anestesista udinese De Monte e al neurologo di Eluana Defanti». L’associazione sarà presieduta da papà Beppino e avrà sede a Udine, aperta alla partecipazione di tutto il Paese. «Siamo pronti a scendere in piazza contro una legge sul testamento biologico che non affermi la libertà di cura», conclude Renzulli.
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Carinzia, vittoria postuma di Haider

Il Bzö del leader scomparso oltre il 45%, crollano i socialdemocratici

OLTRECONFINE

Trionfo superiore alle attese per Dörfler, Scheuch e Dobernig a quattro mesi dal drammatico incidente d’auto vicino Klagenfurt

KLAGENFURT. I sondaggisti, i politologi, i giornalisti hanno tutti sbagliato. Prevedevano che le elezioni svoltesi ieri in Carinzia avrebbero ridimensionato il peso del Bzö, orfano del suo leader Jörg Haider. Gli stessi uomini del Bzö avevano ritenuto impossibile che si ripetesse il successo di 5 anni fa. Gerhard Dörfler, succeduto ad Haider sulla poltrona di governatore, aveva sperato inizialmente in un risultato «con un 4 come prima cifra», vale a dire sopra il 40%.
Ma si era subito corretto: si sarebbe accontentato anche solo di un 37%. Ieri alle 17 il colpo di scena con i primi exit poll: il Bzö non soltanto non aveva perso consensi, ma al contrario ne aveva guadagnati, salendo di quasi 3 punti percentuali al 45,4%. Non una vittoria, un trionfo. Nemmeno con Haider vivo era mai stato raggiunto un simile traguardo, che premia il “triumvirato” composto da Dörfler, Harold Dörfler, Uwe Scheuch, segretario politico del Bzö e vero leader del partito di Haider, assieme a Harald Dobernig, l’ex braccio destro del governatoreNel 2004 la destra austriaca aveva ottenuto in Carinzia il 42,2% e già quel risultato era parso straordinario. Ma allora non era avvenuta ancora la scissione del Bzö dall’Fpö. Ieri l’Fpö si è presentato con una lista propria, che si è dovuta accontentare di un 3,8%, insufficiente per entrare nel consiglio regionale (lo sbarramento è al 5%). Ciononostante i risultati di Fpö e Bzö insieme sfiorano il 50%.Ma non si comprenderebbe appieno la sterzata a destra se non si tenesse conto anche del tonfo dell’Spö, il partito socialdemocratico. Era al 38,4% nel 2004, ieri è precipitato al 28,6%. Un crollo simile non si era mai visto. Ed è tanto più significativo in un partito che sino alla fine degli anni ’80 aveva goduto in Carinzia della maggioranza assoluta.Il quadro si completa con i risultati degli altri partiti in lizza. L’Övp (partito popolare), penalizzato cinque anni fa dalla scelta di una candidata capolista di scarso appeal (la moglie del sindaco di Klagenfurt), ha guadagnato questa volta oltre 5 punti percentuali, salendo dall’11,7 al 16,5%. I Verdi a loro volta hanno perso l’1,7%, scendendo al 5,0%. Anche questi risultati confermano la svolta a destra dell’elettorato carinziano.Nel Landtag il Bzö avrà 17 consiglieri (+1), l’Spö 11 (-3), l’Övp 6 (+2), i Verdi 2 (gli stessi di prima). Il trionfo del Bzö non lascia dubbi su chi sarà il prossimo governatore: la conferma di Dörfler è scontata. In giunta entreranno due assessori socialdemocratici, uno dell’Övp e 4 del Bzö, che avranno quindi la maggioranza e potranno governare da soli, anche con l’opposizione dei rappresentanti degli altri partiti (un paradosso del sistema istituzionale carinziano, che prevede la costituzione delle giunte non in base a un accordo di coalizione, ma secondo un semplice calcolo aritmetico).Resta da chiedersi quali siano le ragioni di un risultato elettorale così sorprendente. La prima venuta in mente ai numerosi giornalisti accorsi da tutta l’Austria per seguire le elezioni carinziane è che quello di ieri non sia stato un voto politico, ma un voto per così dire “alla memoria”. L’aver inserito il nome del governatore scomparso nell’intitolazione della lista evidentemente ha giovato.Marco Di Blas

APPROFONDIMENTI DI RASSEGNA STAMPA

(articoli tratti dal Messaggero Veneto di oggi)

Codroipo. È accaduto ieri attorno alle 14.30. L’investitore, che è stato fermato da un carabiniere in borghese, ha dichiarato di non essersi accorto della gravità del fatto

Travolge e uccide un ciclista sulla Pontebbana

La vittima è Giovanni Della Mora, 69 anni. L’uomo abitava a un chilometro dal luogo dell’incidente

CODROIPO. È morto a circa un chilometro dall’abitazione in cui viveva. Ieri, poco dopo le 14.30, Giovanni Della Mora, un pensionato di 69 anni residente nella vicina borgata di Zompicchia, in via Udine 35, in sella alla sua bicicletta, stava rientrando a casa. Percorreva nella direzione Udine-Codroipo la strada “Pontebbana” quando giunto all’altezza dei vigneti Pittaro di San Martino di Valvasone, è stato investito da un Hunday Coupè che procedeva nello stesso senso di marcia.
A bordo dell’automobile c’era Roberto Piccoli, un 39enne di Cordignano, in provincia di Treviso, che lavora come operaio a Sacile. L’auto ha urtato violentemente la bicicletta sulla quale c’era il pensionato di Zompicchia, il cui corpo è stato da prima sbalzato sul lunotto anteriore e in parte sul tettuccio, e poi scaraventato a circa una diecina di metri di distanza in un campo. La bici è finita semidistrutta a ridosso di un grosso platano. L’auto investitrice aveva continuato nella sua corsa ma, dopo circa 450 metri, è stata fermata da un carabiniere in borghese, che seguiva la Hundai. In un primo momento si era pensato che l’investitore fosse fuggito. Il conducente, in stato di choc, ha invece riferito agli agenti della Polstrada di non essersi accorto della gravità dell’accaduto. Ha raccontato di essersi probabilmente distratto mentre regolava l’autoradio. Sottoposto all’alcoltest, l’uomo è risultato negativo e gli inquirenti stanno valutando se contestargli o meno l’imputazione di omissione di soccorso.Della Mora è praticamente morto sul colpo. Inutile l’intervento immediato dell’ambulanza giunta dalla vicina postazione del 118 di Codroipo. Purtroppo i sanitari, nonostante i tentativi di rianimarlo, si sono poi arresi di fronte all’evidenza: per l’uomo non c’era ormai più nulla da fare, se non che constatarne il decesso. Sul luogo dell’incidente, per i rilievi di legge, è intervenuta una pattuglia della Polstrada di Udine, in supporto anche i militari del Nucleo radiomobile dei carabinieri di Udine e di quelli di Codroipo. La salma è stata ricomposta e poi trasferita nella cella mortuaria del capoluogo, a disposizione dell’autorità giudiziaria.Claudio Pezone
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Eluana, no di Tondo al bio-testamento

«Fare la legge sarebbe un errore, se fossi deputato del Pdl non voterei»

IL CASO ENGLARO

Stop del governatore del Fvg alla proposta Calabrò che divide il centro-destra E Beppino da Paluzza lavora alla nascita dell’associazione intitolata alla figlia

INCHIESTA
14 indagatiper omicidiovolontariodopo la mortedi Eluana
UDINE. «Legiferare è un errore». Per il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo (Pdl), il Parlamento non dovrebbe votare una norma sul tema del testamento biologico. Lo ha scritto sul suo blog (renzotondo.blogspot.com), facendo riferimento anche al «caso Eluana», morta a Udine il 9 febbraio scorso.
Tondo fa riferimento per i casi di fine vita, in particolare, alla «zona grigia» citata in un editoriale di Angelo Panebianco, aggiungendovi «l'attenzione della persona che ti ha amato, il confronto con il tuo medico, la spiritualità di chi è vicino e ancora - soggiunge - la diversità di ogni singolo caso». «In due anni in cui sono stato in Parlamento - ricorda quindi - una sola volta ho votato per disciplina di partito contro i miei convincimenti, ed è stato sull'indulto. Se ora mi trovassi di nuovo a Montecitorio - conclude Tondo - penso che non voterei nessuna legge sul testamento biologico».Ma nel Pdl le posizioni sul caso Englaro sono molto differenti. Ieri è tornato all’attacco il presidente del gruppo al Senato, Maurizio Gasparri: «E’ angosciante avere conferma da questa lettura dei drammatici dubbi su quanto avvenne in quelle ore – dice riferendosi ad alcuni articoli sul ricovero a Udine –. Ora si comprende ancora di più come e perchè precipitarono gli eventi».E se in Friuli l’area ex socialista del Popolo della libertà è schierata con Beppino Englaro, a partire dal senatore Ferruccio Saro, a Paluzza il padre di Eluana lavora alla nascita dell’associazione “Per Eluana”, che promuoverà in Italia la battaglia sulla libertà di cura e sull’autodeterminazione. Il gruppo – nato attorno a Englaro e all’ex parlamentare del Psi, Aldo Gabriele Renzulli – sta stringendo i tempi: «Stiamo stringendo i tempi – dice Renzulli – e siamo a un passo dalla costituzione. Apporti di carattere culturale e scientifico giungeranno da tutta Italia ed Europa, con la partecipazione di medici del calibro di Veronesi, Marino e Borasio assieme all’anestesista udinese De Monte e al neurologo di Eluana Defanti». L’associazione sarà presieduta da papà Beppino e avrà sede a Udine, aperta alla partecipazione di tutto il Paese. «Siamo pronti a scendere in piazza contro una legge sul testamento biologico che non affermi la libertà di cura», conclude Renzulli.
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Carinzia, vittoria postuma di Haider

Il Bzö del leader scomparso oltre il 45%, crollano i socialdemocratici

OLTRECONFINE

Trionfo superiore alle attese per Dörfler, Scheuch e Dobernig a quattro mesi dal drammatico incidente d’auto vicino Klagenfurt

KLAGENFURT. I sondaggisti, i politologi, i giornalisti hanno tutti sbagliato. Prevedevano che le elezioni svoltesi ieri in Carinzia avrebbero ridimensionato il peso del Bzö, orfano del suo leader Jörg Haider. Gli stessi uomini del Bzö avevano ritenuto impossibile che si ripetesse il successo di 5 anni fa. Gerhard Dörfler, succeduto ad Haider sulla poltrona di governatore, aveva sperato inizialmente in un risultato «con un 4 come prima cifra», vale a dire sopra il 40%.
Ma si era subito corretto: si sarebbe accontentato anche solo di un 37%. Ieri alle 17 il colpo di scena con i primi exit poll: il Bzö non soltanto non aveva perso consensi, ma al contrario ne aveva guadagnati, salendo di quasi 3 punti percentuali al 45,4%. Non una vittoria, un trionfo. Nemmeno con Haider vivo era mai stato raggiunto un simile traguardo, che premia il “triumvirato” composto da Dörfler, Harold Dörfler, Uwe Scheuch, segretario politico del Bzö e vero leader del partito di Haider, assieme a Harald Dobernig, l’ex braccio destro del governatoreNel 2004 la destra austriaca aveva ottenuto in Carinzia il 42,2% e già quel risultato era parso straordinario. Ma allora non era avvenuta ancora la scissione del Bzö dall’Fpö. Ieri l’Fpö si è presentato con una lista propria, che si è dovuta accontentare di un 3,8%, insufficiente per entrare nel consiglio regionale (lo sbarramento è al 5%). Ciononostante i risultati di Fpö e Bzö insieme sfiorano il 50%.Ma non si comprenderebbe appieno la sterzata a destra se non si tenesse conto anche del tonfo dell’Spö, il partito socialdemocratico. Era al 38,4% nel 2004, ieri è precipitato al 28,6%. Un crollo simile non si era mai visto. Ed è tanto più significativo in un partito che sino alla fine degli anni ’80 aveva goduto in Carinzia della maggioranza assoluta.Il quadro si completa con i risultati degli altri partiti in lizza. L’Övp (partito popolare), penalizzato cinque anni fa dalla scelta di una candidata capolista di scarso appeal (la moglie del sindaco di Klagenfurt), ha guadagnato questa volta oltre 5 punti percentuali, salendo dall’11,7 al 16,5%. I Verdi a loro volta hanno perso l’1,7%, scendendo al 5,0%. Anche questi risultati confermano la svolta a destra dell’elettorato carinziano.Nel Landtag il Bzö avrà 17 consiglieri (+1), l’Spö 11 (-3), l’Övp 6 (+2), i Verdi 2 (gli stessi di prima). Il trionfo del Bzö non lascia dubbi su chi sarà il prossimo governatore: la conferma di Dörfler è scontata. In giunta entreranno due assessori socialdemocratici, uno dell’Övp e 4 del Bzö, che avranno quindi la maggioranza e potranno governare da soli, anche con l’opposizione dei rappresentanti degli altri partiti (un paradosso del sistema istituzionale carinziano, che prevede la costituzione delle giunte non in base a un accordo di coalizione, ma secondo un semplice calcolo aritmetico).Resta da chiedersi quali siano le ragioni di un risultato elettorale così sorprendente. La prima venuta in mente ai numerosi giornalisti accorsi da tutta l’Austria per seguire le elezioni carinziane è che quello di ieri non sia stato un voto politico, ma un voto per così dire “alla memoria”. L’aver inserito il nome del governatore scomparso nell’intitolazione della lista evidentemente ha giovato.Marco Di Blas

RASSEGNA STAMPA: MESSAGGERO VENETO, IL GAZZETTINO, IL PICCOLO

Apriamo come di consueto con la prima pagina del Messaggero Veneto



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Carinzia, il Bzö al 45% A picco i socialdemocratici
Trionfano gli “orfani” di Haider



Udine, mai così alte le concentrazioni di polveri sottili.
Una speranza dalle previsioni meteo: la pioggia potrebbe ripulire l’aria
Prevista la riduzione di quattro ore dell’uso degli impianti di riscaldamento
Vietata l’accensione di fuochi esterni
Smog record, scattano i divieti
Da oggi a mercoledì centro chiuso ai veicoli più inquinanti.
Occhio al libretto per sapere se si è in regola
Multe a furbetti e disinformati, i vigili ai varchi applicheranno la linea dura

Due gol al Lecce: dopo la Uefa i bianconeri tornano vittoriosi pure in campionato

Soravito de Franceschi confermato alla guida delle penne nere
Alpini, Udine vuole ospitare l’adunata nazionale del 2012

IL VERTICE
No dell’Ue al piano per l’Est

Ciclista travolto e ucciso
Codroipo, tragedia ieri pomeriggio sulla Pontebbana
La vittima è il pensionato 69enne Giovanni Della Mora

Tondo: no alla legge sul biotestamento
Il presidente sul suo blog: se fossi alla Camera non voterei quella normativa
Caso Englaro, scontro fra i Poli in Comune sulla consigliera-infermiera

OBAMA E LA CRISI GLOBALE
UNA CURA DA CAVALLO di ALCIDE PAOLINI

IL FUTURO BIANCONERO
CON I PIEDI PER TERRA di BRUNO PIZZUL

La Snaidero si arrende alla Lottomatica

Immigrati, passa la stretta leghista

FRIULI
Museo chiuso a Cargnacco: è polemica

LIGNANO
In migliaia per nautica e shopping

RUDA
Franco Marini alla cerimonia partigiana

UDINE
Lite fuori del bar Due fratelli finiscono in cella

L’UDINESE FA IL BIS


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Proseguiamo con la prima pagina de Il Gazzettino - Udine

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Sabato scorso terzo sforamento dello smog: le centraline hanno rilevato una concentrazione di Pm10 pari a 113 mg per metro cubo
Polveri da record, centro storico vietato
Il provvedimento rimarrà in vigore fino a mercoledì dalle ore 9 e fino alle 18. Si confida nel maltempo di domani

L'ANELLO
I veicoli non in regola si dovranno fermare all’interno della circonvallazione cittadina, ovvero sull’anello costituito dalle vie e piazze: Osoppo, Vittoria (da piazzale Osoppo a via Diaz), Diaz, Oberdan, Trieste, XXIII marzo, D’Annunzio, Leopardi, della Repubblica, Ciconi, Cadorna, Tullio, Cella, Marangoni, della Cisterna (da via Marangoni a via Andreuzzi), Andreuzzi, Sella (da via Andreuzzi a via Marangoni), Volpe, Micesio, Diacono e di Toppo. Per informare i cittadini delle nuove misure, i display comunali posizionati lungo i viali della città, così come il sito internet del comune (www.comune.udine.it), avviseranno delle limitazioni al traffico e di eventuali modifiche dettate da un mutamento delle condizioni atmosferiche

LE ECCEZIONI
I provvedimenti straordinari non vengono applicati né ai mezzi adibiti al trasporto pubblico (bus-taxi-autonoleggio con conducente) né ai veicoli a trazione elettrica o alimentati a idrogeno, a metano o a Gpl. Inoltre, nei giorni in cui sono previsti provvedimenti di sospensione del traffico, è prevista anche la limitazione dell’esercizio degli impianti di riscaldamento alimentati a gasolio ed olio combustibile. Le misure, dalle quali sono esclusi gli edifici adibiti a ospedali, ricoveri, case di cura e assimilati nonché le strutture adibite a scuole materne e asili nido, consistono nella riduzione di 4 ore di utilizzo giornaliero (da 14 ore d’esercizio corrente a 10 ore di esercizio limitato) e comunque nel contenimento della temperatura interna degli edifici fino al massimo di 19°C (da 20°C).

SOLIDARIETÀ
Dal Leonorso altri 4mila euro per le cure del proprio capitano

Tragedia ieri nel primo pomeriggio a Zompicchia di Codroipo. Un trevigiano ha urtato con la propria auto un uomo in bicicletta proseguendo indisturbato la corsa
Investe e uccide un anziano, fermato da un carabiniere

Presentati ieri in Duomo, riceveranno i sacramenti a Pasqua
Dieci adulti si preparano al battesimo cattolico

Due manifestazioni concomitanti per i patiti del turismo da diporto con l’opportunità di trovare tra gli stand delle buone occasioni
Ad Aprilia e Lignano domenica tra barche nuove e usate

La notte scorsa a Manzano scritte che hanno preso di mira lo spettacolo itinerante
Blitz animalista contro il circo

CASO ENGLARO/1
Marini a Ruda: «Sul testamento biologico non c’è fretta»

CASO ENGLARO/2
Tondo sul blog: «Non voterei nessuna legge sulla fine vita»

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Concludiamo con la prima pagina de Il Piccolo

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L’UNIONE EUROPEA NON TROVA L’INTESA SUGLI AIUTI AI PAESI DELL’EST Berlusconi: no all’assegno per i disoccupati Il premier da Bruxelles: «Costo non sostenibile». Treu: «È una priorità, tagli altri sprechi»


LE STRATEGIE ANTICRISI IN REGIONE La Cgil apre su riduzione di orario e salari Belci replica al neopresidente Confindustria Fvg Calligaris: ma no ai licenziamenti

I TEMPI DELLA CRISI PIL IN BILICO TRA NUMERI E SPERANZE di FRANCO A. GRASSINI

I MIGRANTI DI IERI E DI OGGI NON CERCHIAMO CAPRI ESPIATORI di GIORGIO PRESSBURGER

Cardiochirurgia rischia la chiusura Il nuovo Piano regionale prevede un solo polo (a Udine?). Zigrino: se accade mi dimetto

Sullo sfondo del ”caso Heinichen” le zone d’ombra di una città di PAOLO RUMIZ

Serie A Tra Inter e Roma 3-3 Sampdoria-Milan 2-1 Udinese-Lecce 2-0


Atletica Maratonina di Gorizia al marocchino Kisri Record d’iscritti: 853

Serie B Fantinel: una Triestina da grandi imprese, con un pubblico da 10


Esplode una palazzina: morti una donna e 2 figli Una fuga di gas la causa, poi il devastante incendio

Basket B2 Rivincita dell’Acegas su Falconstar: 91-83 Play-off più vicini


Tondo: no a una legge sul testamento biologico Secondo il governatore Fvg sarebbe «un errore»


Altro taglio dei tassi di uno 0,5% in arrivo: la Bce decide giovedì L’inflazione è in calo


Gli esuli bloccati in Slovenia: «Ora intervenga Frattini» di GABRIELLA ZIANI

Il trionfo degli eredi di Haider: in Carinzia ultradestra al 45% I socialdemocratici perdono 10 punti, la sinistra crolla anche a Salisburgo

DIFFICILE STABILIRE GLI AVENTI DIRITTO Il nodo residenza frena il bonus-bebè

La storia Lo scrittore vittima del ”Corvo”

Il caso Polemica dopo l’omaggio mancato alla foiba