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lunedì 2 marzo 2009

L'UDINESE FA FATICA MA MATA IL LECCE 2-0 AL FRIULI (ARTICOLO di TERRY MASERA)



(nella foto il bianconero Inler)

La 26° giornata di campionato porta finalmente i tre punti alla squadra bianconera. Vittima sacrificale è il Lecce di Beretta, che scende al Friuli con l'intento di fare punti per cercare di alimentare le speranze di salvezza e quindi vuole un risultato positivo per togliersi dal pantano del fondoclassifica. Ovviamente, anche l'Udinese deve cercare di sfruttare al meglio il match tra le mura amiche e la partenza dei bianconeri è vivace a tal punto che dopo quarantasei secondi un trottolino di nome Sanchez va a guadagnare, subendo fallo, una punizione dal limite che non porta a nulla. Assente Di Natale, tenuto come Jolly in panchina, la squadra è comunque vivace e gioca per i primi 10° tenendo palla e tentando di sfondare una linea difensiva che da tre giocatori diventa a cinque, quando i nostri suonano la carica. Quindi in questi minuti sono da registrare un cross di Pepe per la testa di Sanchez che, ahimè, non è all' "altezza" e il primo cartellino giallo per Edinho che stende lo stesso Sanchez indiavolato.
All'11° palla gol per i salentini con un bel colpo di testa di Tiribocchi che costringe Belardi a un intervento sulla linea di porta. Segue un tiro dello stesso attaccante tre minuti dopo e la palla finisce sul fondo.
L'Udinese fa la partita sotto tutti gli aspetti, ma non riesce a concludere in porta. Dalla tribuna stampa si denota l'accurata regia del mister leccese che ordina ai suoi di infittire le maglie della difesa, facendo scendere verso la propria metà campo i centrocampisti e le mezze punte, così da rendere pressochè impossibili le penetrazioni di Sanchez a sinistra e di Pepe a destra o di Inler e Asamoah al centro.
Al 21° Coda avanzato, alza sopra la traversa di testa una punizione di Pepe.
Secondo ammonito per il Lecce è Munari al 23°. Un minuto dopo Sanchez conclude alto un tiro di prima intenzione su respinta della difesa giallorossa e quattro minuti dopo il cileno ci riprova finalizzando con un colpo, che termina sul fondo, un dribbling stretto dei suoi. Non avendo tre mani e la possibilità di tenere un cronometro, posso garantire che il possesso palla dei friulani è notevolmente maggiore dei salentini.
Trascorrono quindici minuti in cui non si segnala nulla di interessante da ambo le parti fino al 37° in cui spunta dal taschino del Sig. Velotto il terzo giallo verso la faccia di Tiribocchi per una entratina vivace sulle gambe di un bianconero. Ammonito anche Lukovic per gioco falloso. Sullo scadere del primo tempo il pubblico del Friuli è spazientito per la scarsa capacità di arrivare alla conclusione e per i frequenti ripiegamenti della palla che comunque la squadra è costretta a fare per l' ottimo schieramento difensivo del Lecce.
L'arbitro fischia la fine dei primi 47 minuti e tutti a bere un thè caldo...........(frase presa in prestito!)
Ripresa: D'Agostino entra per Isla.
Avvio determinato per i friulani che al 3° danno dimostrazione di non voler arrendersi con gli attacchi dando ad Asamoah la possibilità di calciare a lato un bolide dai 20 metri. Trascorrono minuti di studio e al 12° ennesima ammonizione per i leccesi di Esposito.
Al minuto successivo, girata di destro di Coda che sfiora il palo della porta di Benussi.
Beretta inserisce Vives per uno spento Caserta e al 17° Floro Flores si fa deviare in corner un forte tiro dal limite.
Altra sostituzione del Lecce con Zanchetta per Edinho. Brivido per il pubblico di casa al 19° a causa di un salvatagggio sulla linea di Lukovic: sulla ripartenza rapida dei bianconeri, nasce una discesa di Sanchez che appoggia a Floro Flores, il quale, di testa spinge la sfera tra le braccia del portiere avversario.
24° minuto: Di natale prende il posto di Pepe (applaudito dagli spalti, ndr), sistemandosi sulla sinistra e lasciando a Sanchez la destra. E' lo stesso trottolino cileno che con la sua vivacità (spesso però si innamora della palla!!!) costringe al fallo i difensori leccesi a discapito delle sue caviglie. Comunque, grazie a uno di questi falli subìto al vertice destro dell'area pugliese, nasce il primo gol dei friulani. D'Agostino prende la rincorsa e con una palla a girare, degna di Maradona, beffa Benussi sul proprio palo al 29°.
Ariatti al 32°, non contento di aver steso il funambolo Sanchez, pensa bene di marchiarlo con i tacchetti e gli sale sulla gamba: cartellino rosso e Lecce in 10.
Ennesima punizione e più o meno dallo steeso punto da dove è nato il vantaggio al 35°: D'Agostino stavolta mira al primo palo ma finisce di un soffio a lato.
Sanchez viene sostituito al 41° minuto da Pasquale e per lui applausi a scena aperta dato l'impegno profuso.
Occasione sprecata per il pareggio da Vivas che calcia sul fondo a pochi passi dalla porta di Belardi al 43°. Sessanta secondi dopo scattano le proteste del Lecce per un fallo in area di Felipe che con la spalla spinge a terra Papa Waigo da poco entrato. L'arbitro non decreta il calcio di rigore e a tutti sembrava ci fosse! Meglio così! Opportunità per Di Natale al 47°, che ruba palla sulla linea dell'out e con un diagonale scalda il petto di Benussi.
Pasquale al 49° sigla il raddoppio a seguito di un uno-due con Di Natale che non viene trattenuto da Benussi e su cui il fluidificante bianconero è abile ad esser rapido nello scartare il portiere a terra e ad appoggiare in rete.
Fischio finale e tutti a festeggiare sotto la curva nord.
Direi una buona prova di carattere dei bianconeri che sono riusciti a scardinare l'arcigno e ben disposto reparto difensivo del team di Beretta e hanno arginato gli sporadici ma ficcanti attacchi di Tiribocchi e C.. Da segnalare per questa domenica le prove di Sanchez (volontà e sopportazione delle caviglie), Asamoah (per i suoi 19 anni dimostra di essere un veterano), Inler (sembra tornato il mastino dell'andata) e D'Agostino (il gol del vantaggio è la dimostrazione che oltre ad essere una luce per il gioco è anche un ottimo tiratore). Tutti gli altri meritano la piena sufficenza per l'apporto.
E sabato, in uno dei due anticipi, si scende nella capitale per affrontare, speriamo con lo stesso spirito, i lupacchiotti di mister Spalletti.


TERRY MASERA


si ringrazia per la collaborazione tecnica CARLO RINALDINI

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