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mercoledì 4 marzo 2009

RASSEGNA STAMPA: MESSAGGERO VENETO, IL GAZZETTINO, IL PICCOLO

Cominciamo la rassegna stampa con la prima pagina del Messaggero Veneto

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La bozza di riforma è stata presentata dal governo alla Commissione Ue. L’obiettivo è la parità con gli uomini nel 2018
Sempre male le Borse europee, ai minimi da 12 anni.
Almunia e la Fed lanciano un nuovo monito sulla crisi: il peggio deve ancora arrivare
Le statali in pensione a 65 anni
A partire dall’anno prossimo comincerà a salire l’età pensionabile per le donne del pubblico impiego
Precari, l’allarme della Cgil: 400 mila posti a rischio, diecimila in Friuli Vg

Le previsioni dell’Osmer: il maltempo ripulirà l’aria
Ed è subito un coro di proteste: queste misure non servono per ridurre o eliminare le polveri
Risolve la pioggia Divieti revocati ma è polemica

I soldi eventualmente ricavati dalle cause finanzieranno l’associazione dedicata alla donna morta L’azione giudiziaria riguarda medici, politici e sacerdoti
Eluana, chiesti i primi risarcimenti
Englaro avvia la “civil action”. «Chi ha diffamato pagherà»

NOTE SU BERLUSCONI
IL CORPO DEL CAPO di FERDINANDO CAMON

Cocaina “invisibile” a Udine
I Ros sgominano una banda colombiana con base in Friuli Trasportava la droga in capsule non rilevabili ai raggi X

Rivolta per Milingo, salta l’incontro
Il centro San Chabrel di Tavagnacco annulla l’appuntamento con l’ex vescovo «Abbiamo ricevuto numerose telefonate di protesta, alcune anche minacciose»

Processo alle nuove Br Il pm: 19 anni a Davanzo Fu arrestato a Raveo

Veleni su Roma-Udinese «I friulani hanno già perso»
MOURINHO ACCUSA

Sulla strada della sedia una selva di “vendesi”

Debiti Caffaro, pericolo fallimento per 25 ditte

GEMONA
Il sindaco Marini chiude l’esperienza col centro-sinistra

TOLMEZZO
Rifiuti, la raccolta differenziata al via il 13 marzo

UDINE
Comune e Provincia pronti a sostenere l’adunata alpina

UDINE
Fontanini: non finanzio Calendidonna dedicata all’Iran

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Segue la prima pagina de Il Gazzettino, edizione Friuli

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Tredici misure cautelari ottenute dalla Procura Antimafia. Il Ros ne ha eseguite dieci
In Friuli la cocaina "invisibile"
Colombiano in contatto diretto con i narcotrafficanti. La droga a Udine e Pordenone

Cocaina allo stato liquido, inserita in ovuli di plastica non rilevabili ai raggi X. I corrieri colombiani ingerivano le capsule e le portavano a destinazione: Madrid, dove con lo stesso procedimento scoperto da un chimico di Bogotà la droga veniva riportata allo stato solido. Parecchi chilogrammi di quella cocaina sono arrivati, negli ultimi due anni, anche in Friuli, attraverso un broker colombiano che vive a Pordenone e ha rapporti diretti con i narcotrafficanti. Da ieri è in carcere. I carabinieri del Ros di Udine, guidati dal capitano Gabriele Passarotto, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Guido Patriarchi su richiesta della Procura distrettuale antimafia. Il provvedimento ottenuto dal pm Pietro Montrone va a colpire altre dodici persone, tra cui un imprenditore di Pordenone.
L’inchiesta risale al maggio 2006. Al Ros di Udine viene chiesto di controllare la zona di via Girolami a Pordenone, perchè c’è il sentore che un colombiano abbia ricevuto 45/50 chili di cocaina. L’indicazione è corretta. Ma la droga è solo di passaggio e il sospettato esce subito di scena. Le persone a lui collegate, individuate attraverso intercettazioni telefoniche, mettono davanti ai carabinieri uno scenario importante. Al centro del quale c’è Alfonso Cortes Grueso. Le indagini fotografano un uomo in grado di movimentare grossi quantitativi di cocaina. Che va a prendere la droga in Spagna e rifornisce i grossisti delle province di Pordenone, Udine e Genova attraverso concerti di cantanti sudamericani che lui stesso fa venire in Italia.

Era atteso sabato a Feletto
Milingo in Friuli salta la visita
Al "Segno" pressioni e minacce
L’ex vescovo scomunicato sgradito a molti frequentatori del Centro

Pressioni, minacce e malumori hanno fatto decidere allo staff che gestisce il centro San Charbel presso le Edizioni Segno di Tavagnacco di annullare il programmato incontro con Emmanuel Milingo, vescovo, esorcista e guaritore scomunicato dalla Chiesa Cattolica.
Il discusso prete sposato non verrà quindi a Feletto Umberto sabato e domenica, dove il programma degli incontri era stato già fissato in dettaglio e pubblicato sul sito web www.edizionisegno.it nella sezione dedicata agli incontri. Nel pomeriggio di sabato, Milingo sarebbe dovuto arrivare alle 15 con avvio della riunione pubblica con preghiere di liberazione, guarigione e con “consigli spirituali”. Domenica 8 marzo, invece, nel giorno della festa della donna, era prevista una messa alle 10 mentre alle 15 si sarebbero tenute altre preghiere di liberazione e guarigione. A chiudere la singolare due giorni sarebbe stato, poi, un incontro con le persone interessate a parlare con lui. L’arrivo di Milingo in Friuli era previsto con l’accompagnamento della moglie. In occasione della visita, nel centro San Charbel doveva essere pure proiettato un filmato realizzato in America sulla sua vita.
Ad attirare l’attenzione era stato, oltre alla sua presenza fisica con la compagna (per la prima volta in regione), anche l’annunciato discorso sulle vicissitudini attraversate dei preti sposati e la loro sofferenza, con tanto di numeri a livello mondiale sul fenomeno. «Avremmo voluto averlo qui nell’Udinese - ha spiegato ieri il direttore delle Edizioni Segno, Piero Mantero - per un confronto costruttivo, anche per invitarlo a essere come un tempo, in seno alla Chiesa. Ma sono stati veramente molti coloro che ci hanno contattato dimostrando apertamente la loro contrarietà e chiedendoci di non accogliere Milingo. Alcuni lettori della rivista “Il Segno”, tra le altre cose, hanno minacciato di non rinnovare l’abbonamento se l’incontro si fosse tenuto. Molti sacerdoti, infine, e in generale l’ambiente della Chiesa Cattolica, hanno manifestato forte disappunto. Non sono mancate le minacce; alla fine, davanti a questo muro composito ma compatto, abbiamo desistito scegliendo di annullare quanto già fissato perché non gradito».
Al centro San Charbel continueranno, invece, le preghiere di padre Gabriele che torna a Feletto alla fine del mese, il 21 e il 22 marzo con il solito programma di messa pomeridiana e incontri individuali, e con il suo ormai noto tocco del “riposo dello spirito”. Ancora prima, il 16 e il 17 marzo, ospite del centro sarà padre Samuele che, dalle 20.30, approfondirà il tema singolare degli ufo nella Bibbia.
Paola Treppo

Prime multe per chi ha violato l’ordinanza
Smog in calo blocco revocato

Dopo due giorni di blocco, oggi la circolazione riprenderà regolarmente in città. Il Comune alla mezzanotte di ieri ha revocato le misure antismog. La decisione è stata presa sulla base delle previsioni dell’Osmer «che indicano - spiega l’assessore Lorenzo Croattini - cambiamenti meteorologici con piogge abbondanti» per oggi e domani. Le precipitazioni d’altronde avevano avuto un anticipo già ieri pomeriggio. Dopo lo sforamento record di domenica, lunedì i livelli sono migliorati ma sono rimasti sopra il limite. Ma il Comune ritiene che le piogge oggi dovrebbero ripulire l’aria. Ieri sono state affibbiate anche le prime sanzioni per la violazione dell’ordinanza antismog. Ma gli esperti che studiano gli effetti dell’inquinamento atmosferico dicono: chiudere il centro serve a poco. La soluzione "strutturale"? Allargare l’area a traffico limitato.

LA LETTERA
Ecco perché 4 giovani su 10 vogliono lasciare il Paese

L’Italia detiene il record mondiale per il proprio parco di auto blu e di servizio, che è di oltre 600mila unità (Usa 75mila, 65mila Francia, Gran Bretagna 55mila), una ogni 100 abitanti, e con una spesa annua per lo Stato di 18miliardi di euro, una cifra spropositata che ha superato anche il limite della decenza. E nel suo ultimo rapporto, la Corte dei Conti ha denunciato il rischio corruzione della pubblica amministrazione e l’inadeguatezza dei controlli, il gravissimo spreco di risorse per opere incompiute e quindi inutilizzabili.
Poi ci sono le frodi comunitarie negli aiuti allo sviluppo regionale, e le truffe della sanità: fatturazioni fraudolente, costi per formazione fantasma, illegalità nei ticket farmaceutici. Naturalmente, succede tutto in Meridione, dove fra l’altro alcuni Comuni sono alla bancarotta. Ma anche nei nostri uffici pubblici, la sensazione diffusa è che vi siano dipendenti in eccesso rispetto alle prestazioni, allegri orari di lavoro, sovra-remunerazione delle mansioni, dirigenti allergici ai controlli e prodigalità di fondi pubblici per corsi di aggiornamento senza ritorno. Senza dimenticare che il costo/guadagno del dipendente pubblico è praticamente superiore del 50% di quello privato e che negli ultimi anni le loro retribuzioni sono aumentate del 35% (contro il 10), mentre contemporaneamente redditi e consumi nazionali sono tornati in media al 1999. Somatizzando ingiustizia, poi, occorre andare dal medico. Ma un lavoratore deve anche perderci mezza giornata, perché gli orari sono quelli delle tre ore d’ufficio. Non si sa se i nostri medici collezionano due mesi d’assenza (tra ferie, malattie, permessi e aggiornamenti) come risulta della media dei 700mila dipendenti della sanità, però si sa che in montagna si muore di più soprattutto per carenza di interventi celeri, diagnosi e cure tempestive, assistenza continua. Pretendiamo almeno che i medici di base abitino nella condotta di montagna che, a loro sì, dà bene da vivere.

Perquisiti imprenditori e un consulente
Sospetta truffa sette indagati

La Procura di Udine ha aperto un’inchiesta per accertare la provenienza di grosse somme di denaro movimentate da alcune ditte di costruzioni. Il pm Barbara Loffredo ha delegato l’attività di indagine al personale del Nucleo di polizia tributaria, che nella giornata di ieri ha eseguito diciotto perquisizioni e notificato sette avvisi di garanzia. L’ipotesi di reato ipotizzata allo stato delle indagini è un’associazione per deliquere finalizzata alla truffa e al riciclaggio. Obiettivo delle perquisizioni eseguite ieri era quello di sequestrate documentazioni che possano aiutare gli investigatori a ricostruire il percorso e l’origine del denaro. Gli avvisi di garanzia riguardano soprattutto imprenditori friulani. Due sono stati notificati a Majano. Uno a Udine e gli altri due a Ragogna e Tricesimo. Fuori regione riguardano due imprenditori di Cosenza e di Vercelli. Le diciotto perquisizioni sono state fatte nelle abitazioni degli indagati e nelle sedi amministrative delle ditte, alcune delle quali operano anche all’estero.

SCUOLA
A Udine le famiglie preferiscono le trenta ore

Anche a Udine si conferma il trend nazionale: la maggior parte delle famiglie sceglie il modello delle 30 ore scolastiche settimanali. Un dato che, secondo le dirigenti del II, III e IV Circolo didattico rappresenta una «conferma del modello educativo degli anni passati». Sono stati forniti i numeri definitivi degli iscritti all’anno in corso: 181 classi per 3.425 alunni delle scuole primarie; 106 classi per 2.399 nelle medie e 1.282 bambini per 53 sezioni in quelle d’infanzia.

URBANISTICA
Le Giornate del Fondo italiano per l’ambiente sulle tracce dei giardini storici udinesi

Un tempo esisteva persino la “viola di Udine”, una varietà floreale apprezzatissima addirittura dall’imperatore Francesco Giuseppe.
Parlare di giardini storici in una Udine strangolata dall’eredità di cemento lasciata dal boom edilizio degli anni Sessanta e Settanta rischia di trasformarsi in un’operazione di puro amarcord: un vasto e dettagliato elenco di polmoni verdi e fioriti irrimediabilmente perduti o ridotti a sparuti relitti di se stessi. Eppure negli ultimi anni qualcosa su questo terreno si è mosso, ed è per questo che le Giornate di Primavera che il Fondo per l’Ambiente Italiano organizza per il 28 e 29 marzo avranno un occhi di riguardo proprio per le aree che sono sopravvissute, per spingere a una loro piena e consapevole valorizzazione.
Un’operazione che comincia dalla conversazione che la professoressa Francesca venuto, docente dell’ateneo udinese, ha tenuto a Palazzo Belgrado per ripercorrere la storia di un prezioso patrimonio che lasciava stupiti. La creazione dei giardini è già parte integrante dell’erezione delle dimore gentilizie della città veneta cinquecentesca, tanto che le vedute di Carlevarijs, il precursore di Canaletto, mostrano già una città che ha sì per elementi caratteristici Castello, Duomo e rogge, ma pure gli orti e gli spazi verdi organizzati in quella che nel Settecento diverrà la razionale sistemazione del “giardino all’italiana”.
Non a caso nel più pregevole dei palazzi rinascimentali cittadini, la dimora commissionata da Floriano Antonini al Palladio, uno dei gioielli è proprio lo splendido giardino, purtroppo (o per fortuna, visto che ciò lo ha finora preservato) celato agli occhi del pubblico. A pochi passi da lì il bel giardino di Palazzo Florio, ridotto a misero parcheggio; Largo dei Pecile ha perso ogni traccia del verde compreso nel comparto del Convento di San Domenico e la megacintura verde che partiva dal Convento delle Clarisse (l’attuale Uccellis) per estendersi a Parco della Rimembranza, Giardin Grande e salita del Castello è stata per sempre sventrata negli anni Venti dal mussoliniano Viale della Vittoria. Ma qualcosa è cambiato: già il parziale ripristino del giardino di Palazzo Morpurgo va in direzione giusta, e i segnali confortanti possono venire dai lavori avviati in Piazza Primo Maggio per il ripristino dell’ellisse napoleonica e da quella sistemazione della Salita al Castello che però da troppo tempo esiste solo sulla carta, e invece sarebbe assai qualificante per la città.
Walter Tomada

TOLMEZZO
Automotive Lighting, pronta nuova cassa integrazione

PULFERO
Il Natisone diventa fluorescente per un esperimento scientifico

UDINESE
Leonardi: «Troppe polemiche arbitrali in vista della Roma»

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Conclude la prima pagina de Il Piccolo di Trieste

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SANITÀ
Esami clinici privati pagati dalla Regione se l’attesa è lunga
La proposta verso il via libera dell’aula «Ma sarà la giunta a decidere quali»

PROGETTO DEL GOVERNO DAL 2010: A 65 ANNI NEL 2018
Sale l’età pensionabile per le donne statali
Crisi, la Fed: il peggio deve arrivare: Borse giù. Ichino al ”Piccolo”: flessibilità, non precariato

SVENTATO UN TRAFFICO INTERNAZIONALE DALLA COLOMBIA
La scelta dei narcos: il porto di Trieste
Tutto pronto per far arrivare fiumi di cocaina: 13 arresti. Coinvolto un portuale

L’IMPERO IPNOTICO
IL CORPO DI BERLUSCONI di FERDINANDO CAMON

NON SOLO IN ECONOMIA
LO STATO INVADENTE di FRANCESCO MAGRIS

Zanzotto: un Nordest malato di soldi in un’Italia dominata dalla volgarità di RENZO SANSON

Ferriera, sfila la paura di perdere il posto
L’allarme occupazione ha portato 200 operai in piazza: ”assedio” alla Regione

PERIZIA NEL PROCESSO AL DIRIGENTE DI POLIZIA
Nessuna traccia di droga nei capelli di Lorito

Crolla il palazzo dell’archivio di Colonia

Il personaggio
Lo stilista ai campionati over 85
Missoni oro nel getto del peso «Son ridoto a butar la bala...»

Cultura Un libro-intervista di Marzio Breda

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