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martedì 2 dicembre 2008

LA NOTIZIA - AZIENDA OSPEDALIERA: L'APPALTO PER IL TELERISCALDAMENTO


Riprendiamo una notizia comparsa oggi su http://www.ilgiornaledelfriuli.it/


Domani 2 dicembre alle ore 14 saranno aperte in seduta pubblica le buste relative all'appalto sul teleriscaldamento. Si tratta della apertura della offerta “tecnica” non quella economica che avverrà invece una volta stabilità l'ammissibilità delle offerte dai vari punti di vista, tecnico, amministrativo, leggi antimafia ecc.
Insomma l'appalto va avanti e come abbiamo già avuto occasione di dire in altre occasioni ne siamo contenti, non certo perchè convinti siano stati superati i tanti interrogativi che aleggiano intorno alle procedure e alla stessa opera, ma perchè almeno si esce dalla palude in cui ci si era cacciati in questi nove mesi. L'altra novità del giorno è un comunicato del Consigliere regionale Pustetto che aveva raccolto una parte degli interrogativi posti da Friulinews chiedendo che si aprisse una discussione sulla vicenda ecco il testo della nota di Pustetto : “ Sono passati tre mesi da quando ho presentato al presidente Venier Romano Giorgio la richiesta che si discutesse in III commissione tutta la vicenda della Gestione Immobili SpA e della centrale di teleriscaldamento del nuovo ospedale di Udine. Le notizie giornalistiche e i numerosi documenti che ho acquisito avevano infatti accentuato e non fugato le numerose domande che tutta la vicenda poneva. Ricordo che si parla della progettazione e costruzione di un opera del costo di circa 60 milioni di euro e che la gestione calore prevede un contratto trentennale per un valore di circa 500 milioni di euro. A voce ho subito avuto delle rassicurazioni in cui si condividevano le perplessità e il desiderio di far luce sull’intera vicenda e che le audizioni sarebbero state calendarizzate prima possibile e cioè nei primi giorni di ottobre. Considerata l’importanza e il costo dell’opera, ero e sono convinto che fosse fondamentale discuterla in modo prioritario anche perché l’asta pubblica si potesse fare in serenità, convinti che non vi erano ombre o sospetti. Sembra invece che altri temi, come le "norme contro la vivisezione" o "gli interventi a sostegno delle persone con l’epilessia e dei loro familiari" (peraltro poi ritirate), siano decisamente più importanti. Così, probabilmente, di questo problema si parlerà a gennaio ma questa scarsa attenzione, questo continuo rinvio non fanno che amplificare una domanda che non riesco a soffocare: cosa si vuole nascondere?”

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