
Ma le mie disavventure non erano ancora terminate perché la signora fastidiosa non voleva saperne di starsene zitta.
Visto che non poteva avere ragione di me, si recò nella cabina di pilotaggio sostenendo che c'era un clandestino a bordo, ovvero il sottoscritto fochetto Fisher.
E considerato che prima lo steward, che aveva avuto l'incauta idea di toccarmi con le sue mani, mi aveva visto trasformarmi in un mostro spaventoso, fui tosto agguantato dallo steward che usò guanti e, in tal modo, non toccato da pelle umana, restai normale.
Il papà sbigottito assistette alla scena tentando invano di salvarmi, ma fui impietosamente lanciato fuori dall'aereo a un'altezza variabile tra i 9.000 e i 10.000 metri e cominciai a precipitare.
Il papà mi diede quindi per perduto e si rattristò molto in quanto, salvato dalle mani del bracconiere, ero ora destinato a sfracellarmi al suolo.
Quando fui lanciato dall'aereo, però, non mi scomposi e il perché lo saprete alla prossima puntata anche se i più attenti di voi possono già intuirlo dalle illustrazioni.
(7a-continua)
Eleonora di Caporiacco
Nessun commento:
Posta un commento