
Ascoltate le mie prime parole in un italiano quasi perfetto, gli occupanti dell'aereo rimasero sbigottiti in silenzio. Compreso il mio papà che non mi aveva mai sentito parlare.
Ma ben presto saltò su ad inveire la solita signora, quella che aveva dato del ladro al mio papà, affermando che io sarei stato un souvenir che lui voleva portarsi in Italia.
Ora lo accusava di essere un ventriloquo. Io, appena nato, sapevo benissimo il significato della parola, ma non chiedetemi come. Ventriloquo è un signore che riesce a parlare tenendo le labbra ferme, quindi parlando con il ventre, la pancia.
La signora antipatica pensava che io fossi muto e che il papà mi facesse parlare.
"Eh no, cara signora! - saltai su contro di lei - Se proprio è convinta che il papà sia un ventriloquo perché non facciamo una semplicissima prova. Il papà ed io parleremo contemporaneamente, così lei forse si convincerà".
Convinsi così il mio papà a parlare mentre io avrei parlato d'altro e l'operazione riuscì perfettamente davanti a un aereo completamente ammutolito.
Ebbene sì, erano tutti increduli. Ero il primo fochetto parlante un quasi perfetto italiano!
(5-continua)
Eleonora di Caporiacco
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