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sabato 10 gennaio 2009

GLI SPECIALI DEL SABATO - LUCIO BATTISTI. Puntata 5



(5a puntata)

Di seguito, in ordine cronologico inverso, trovate i contributi musicali:

Nessun dolore (1978)
Come il nastro rosa (1980)
E già (1982)

Il 1978 segna la riscoperta della vena creativa della coppia Mogol-Battisti e allo stesso tempo l'inizio del suo inesorabile declino, che porterà due anni dopo allo scioglimento di un sodalizio artistico e anche umano che era parso inossidabile.
Viene registrato il nuovo album "Una donna per amico", stavolta in Inghilterra, con la produzione di Geoff Westley, già collaboratore dei Bee Gees, che imprimerà alle sonorità del disco una svolta definitivamente anglosassone e "internazionale". Contrariamente alle sue passate abitudini, Battisti ormai sceglie di affidarsi per la realizzazione degli arrangiamenti a produttori esterni, di cui si limita a valutare il lavoro "a cose fatte".
Una donna per amico, in un'epoca di profonda crisi per la musica italiana da cui sembravano salvarsi solo i cantautori, è il più venduto in assoluto tra i dischi firmati Mogol-Battisti (oltre un milione di copie), e ne è estratto un singolo che rimane in testa alle classifiche per quattordici settimane: l'omonima Una donna per amico sul cui retro è inciso Nessun dolore (riportata a un certo successo negli anni novanta nella versione di Giorgia). Fra gli altri notevoli brani dell'album Prendila così, Aver paura d'innamorarsi troppo e Perché no.
Gli anni ottanta si aprono con uno scenario abbastanza drammatico per la carriera del cantante: il suo indissolubile legame con il suo fidato paroliere Mogol comincia a vacillare. Battisti, che in questo periodo preferisce vivere nella sua Roma, ormai spedisce i provini delle sue canzoni a Mogol per posta, e questi con lo stesso mezzo gli consegna i testi. Gli effetti si sentono: verrà a mancare la carica "emozionale" propria dei lavori che i due realizzavano un tempo a stretto contatto di gomito, quasi costituendo, come qualche critico ha affermato, "un unico cantautore", e i testi paiono rispondere più ad esigenze metriche che ad una reale traduzione "in parole" delle impressioni ed emozioni delle melodie battistiane. I brani, pur curatissimi negli arrangiamenti, assumeranno un sapore di "costruito", e pur conquistando i gusti del pubblico più attento alle tendenze internazionali (in particolare alla disco music e al funky, generi allora imperanti), faranno storcere il naso agli appassionati del Battisti più fresco e immediato di Mi ritorni in mente e La canzone del sole.

Nel febbraio del 1980 esce Una giornata uggiosa, l'ultimo disco del cantante in collaborazione con Mogol, siglato sempre con la Numero Uno. Il disco, vendutissimo come il precedente, soffre forse della sopraffazione sulle melodie battistiane degli arrangiamenti curati dal produttore inglese Geoff Westley, secondo gusti musicali puramente d'oltremanica che concedono meno del solito a quella felice sintesi tra sonorità internazionali e "nostrane" che era sempre stato tra i punti di forza di Lucio. I testi di Mogol, in "Una giornata uggiosa", poco hanno dell'immediatezza che li aveva resi così efficaci e popolari, apparendo difficilmente comprensibili.
Il singolo omonimo, ultimo pezzo in assoluto in cui Lucio suona personalmente la chitarra acustica, non raggiunge il primo posto delle classifiche (cosa rara per Battisti), tuttavia l'album va incontro ai favori del pubblico grazie a canzoni interessanti quali Orgoglio e dignità, Una vita viva, Il monolocale (in cui affronta il problema della casa) e soprattutto Con il nastro rosa. Quest'ultima canzone, lato B del singolo e brano di chiusura dell'album, diverrà l'ultimo grande evergreen di Lucio, con numerosissime cover e molto successo anche in discoteca nella versione dance. Il contributo al brano di Phil Palmer alla chitarra solista è in assoluto fra i migliori nella discografia italiana del decennio.
Di questo album è sicuramente da ricordare anche Amore mio di provincia perché è l'ultimo brano cantato da Battisti alla televisione svizzera TSI, in playback ripreso in camicia stile hawaiano con lo sfondo di palme esotiche. Meritano certamente un cenno i non pochi videoclip a colori di Battisti, dei quali il più noto è sicuramente quello per Sì, viaggiare, in una scenografia di una sala d'aspetto di una stazione ferroviaria. L'ultimo ritrovamento avvenne nel 2004, negli archivi della televisione tedesca: un filmato di Il mio canto libero (Unser freies Lied) nel quale Lucio si cimenta con il tedesco.
Dopo la registrazione di "Una giornata uggiosa", Lucio Battisti scioglie per sempre il proprio sodalizio artistico con Mogol, per cause non del tutto chiare anche a causa delle molte leggende metropolitane sorte sul fatto. Tra le molte cause ci furono dei dissensi sulla ripartizione dei cospicui diritti d'autore: gli introiti infatti andavano per i 6/24 a Battisti e 6/24 a Mogol mentre il rimanente spettava alla casa editrice. Il problema era che all'interno della società Acqua azzurra Battisti aveva una quota del 40% mentre Mogol controllava appena il 10%. Mogol non era d'accordo con tale ripartizione e voleva cambiare le quote azionarie della società, ma da Battisti ricevette solo il silenzio.Si parlò anche di banali liti di condominio (i due abitavano nello stesso complesso residenziale, a Dosso di Coroldo, in Brianza) per quanto riguarda la divisione di un piccolo pezzo di terreno, ma in realtà questa questione nacque quando la separazione artistica era già avvenuta da molti anni.Forse più di tutte le altre cause fu determinante la divergenza artistica tra i due, tra un Mogol ancorato a un universo poetico dai ben saldi punti fermi e un Battisti perennemente impegnato a innovare, a sperimentare, e a superare se stesso.
Mentre Mogol inizierà una collaborazione con Riccardo Cocciante, per il quale continuerà a scrivere testi simili a quelli che scriveva per Battisti secondo il suo consueto stile alato e sognatore, Lucio continuò la sua strada con Velezia prima e con Pasquale Panella poi, soddisfacendo il suo bisogno di eslporare nuove mete, nuovi orizzonti, nuove esperienze musicali.
Dopo essersi liberato del rapporto con Mogol, che stava diventando pesante e insostenibile, Battisti attraversò un periodo felice e spensierato durante il quale si dedicò ad hobby come il windsurf (praticato assieme all'amico Adriano Pappalardo).
Nel settembre 1982 pubblica l'album "E già", lavoro che lascia spiazzato il suo pubblico: si tratta infatti di un disco fortemente sperimentale e composto di melodie brevi, all'apparenza perfino affrettate, su arrangiamenti completamente elettronici, dove gli unici strumenti sono i sintetizzatori e archi e chitarre sono totalmente assenti.
I testi di "E già" sono scritti dalla moglie di Lucio, Grazia Letizia Veronese, sotto lo pseudonimo Velezia; tuttavia, i numerosi spunti autobiografici presenti nei testi (come la passione per il Windsurf, la gioia di fare e di ascoltare musica, ecc.) fanno ritenere da parte della critica che autore o almeno coautore dei medesimi sia lo stesso Battisti.Nella canzone Mistero c'è da rilevare un verso tranciante: "io mi ero lasciato entusiasmare da quel tipo intellettuale appariscente che in fondo in fondo non valeva niente", nel quale alcuni individuano un riferimento, neppure troppo velato, a Mogol; effettivamente la tensione tra i due perdurerà per alcuni anni, tanto che Mogol, nel 1990, affermò di non ascoltare più da anni i dischi di Battisti.
Il disco, pur conquistando il primo posto in classifica, non ebbe il riscontro di vendita dei precedenti, complici l'assoluta mancanza di promozione (alla quale Battisti era strenuamente contrario) e caratteristiche eccessivamente "avanzate" per il mercato musicale italiano, come le sonorità elettroniche, cui molti musicisti anglosassoni peraltro facevano già ampiamente ricorso.
E già non viene ricordato principalmente per il suo valore musicale (sebbene sia comunque alto) ma soprattutto per il messaggio che Battisti volle comunicare: era avvenuto un cambiamento radicale, e nulla sarebbe più rimasto come prima.
(5-continua)
Le precedenti puntate sono state pubblicate il 29 novembre, 6 dicembre, 13 dicembre, 27 dicembre. La prossima puntata sarà pubblicata il 17 gennaio.

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