"SFUEI DAL FRIÛL LIBAR - IL GIORNALE DEL FRIULI LIBERO". INDIRIZZO INTERNET http://www.ilgiornaledelfriuli.net EDIZIONE ON LINE DELLA TESTATA ISCRITTA COME GIORNALE QUOTIDIANO ON LINE, A STAMPA, RADIOFONICO E TELEVISIVO NEL REGISTRO DEL TRIBUNALE DI UDINE IN DATA 8 APRILE 2009 AL N. 9/2009. Si pubblica dal 25 novembre 2008. Proprietario: Alberto di Caporiacco. Direttore responsabile: Alberto di Caporiacco. Sede di rappresentanza in Udine, piazza S. Giacomo 11/16, 2. piano.

SFUEI DAL FRIÛL LIBAR. ULTIMO AGGIORNAMENTO ORE 11.46 DI MERCOLEDI' 15 APRILE.

IL NOSTRO GIORNALE E' COMPLETAMENTE GRATUITO. MA CHI VUOLE PUO' SOSTENERCI CON UNA DONAZIONE

Notizie del giorno e l'archivio completo cronologico del giornale

lunedì 19 gennaio 2009

SPECIALE MALAGIUSTIZIA. IL CASO UNABOMBER. ZORNITTA, MARTIRE MODERNO VITTIMA DELLA PROCURA DI TRIESTE (5. parte)


(5a parte)


La gente, si sa, ha la memoria corta.
Vale la pena di ripercorrere la vicenda giudiziaria di Elvo Zornitta, in fase di proscioglimento (su richiesta stessa della Procura della repubblica triestina) dalle gravi accuse di essere 'unabomber'.


Il 31 agosto 2006 era pubblicato su Il Piccolo il seguente articolo.


Pace: «Non c'è un solo Unabomber»
TRIESTE Non c’è un solo Unabomber. Forse sono due, forse il bombarolo ha un aiutante. Lo sostiene il procuratore capo di Trieste Nicola Maria Pace in un’intervista in cui dice: «Deduco che non possa essere la stessa persona». Il magistrato spiega che sui 25 ordigni su cui sta indagando, alcuni sono stati deposti con grande precisione, altri invece sono stati notati a un chilometro di distanza. La fuga di notizie sull'esito dell'esame sulle forbici trovate a casa dell'ingegnere ha comunque creato qualche seccatura tra gli investigatori. Ma oggi c'è la consapevolezza che questa fuga sposta poco sul fronte della strategia investigativa. Tantomeno il fatto che Elvo Zornitta abbia scoperto le microspie nella sua abitazione. Le aveva individuate già lo scorso anno e di questo ne erano consapevoli gli inquirenti. Tra questi il procuratore capo di Trieste Nicola Maria Pace.Dottor Pace in questi anni lei ha mai avuto la sensazione che qualcuno facesse uscire ad arte notizie importanti per le indagini?In diverse occasioni c'è stata una fuga di notizie. Concedendo così altro vantaggio al terrorista. Ma non ho elementi per dire che queste fughe, pur gravi, fossero fatte per agevolare quello che voi chiamate Unabomber. Potremmo usare la parola cialtronaggine. Comunque è certo che il rapporto con la stampa in questa inchiesta non è dei migliori».Ma in questa indagine quale è la cosa difficile?La prima risposta che mi viene è prenderlo. In realtà la difficoltà maggiore è che dobbiamo indagare sul passato per prevenire i suoi eventuali attentati. Lui ha mostrato di essere un abile stratega e di una precisione unica.Ma in questi anni avete commesso degli errori?Escluderlo sarebbe sbagliato. Ma dico di no. Abbiamo fatto il possibile.Lei teorizza che chi confeziona le trappole non sempre poi le dissemina?Come ho già detto non è da escludelo. In certi episodi, sono 25 quelli su cui lavoriamo, la precisione mostrata nel confezionare gli ordigni non c'è stata nel deporli. Ma non sempre, ad esempio penso al tribunale di Pordenone dove è riuscito ad entrare eludendo qualsiasi sorveglianza. In altre circostanze invece l'ordigno si notava a un chilometro. Quindi deduco che possa non essere la stessa persona. Questo mi da dire che il numero di ordigni confezionati è ben superiore a quelli ritrovati integri o esplosi.Quindi partendo dal lato più debole, cioè il posizionamento degli ordigni, dovrebbe agevolare il vostro lavoro?E' un'ipotesi, vedremo.
(5-continua)

Nessun commento: