
Ringraziamo i molti giovani che ci hanno rilasciato autentiche interviste, proponendo la loro versione dei fatti sulla festa di Capodanno a Susans.
Alcuni si presenteranno con i propri nomi e cognomi, altri con iniziali, altri ancora col solo nome di battesimo o con uno pseudonimo.
Abbiamo in tutti i casi rispettato le loro volontà e riporteremo letteralmente, parola per parola, le loro dichiarazioni.
Nella giornata di domani lunedì 5 gennaio proporremo le prime interviste.
Intanto, come il nostro giornale ha puntualmente riportato, gli organizzatori - a 90 ore dalla festa - si sono scusati, limitandosi - per il momento - a risarcire del prezzo del biglietto tutti coloro i quali non sono riusciti ad entrare alla festa.
Resta da spiegare per quale motivo, così pare, siano stati venduti più biglietti rispetto alla capienza del Castello di Susans.
Già, ma qual era la capienza del Castello di Susans?
Occorrerebbe chiederlo alla Castello di Susans srl, che lo gestisce, ma questa è da alcuni giorni che non risponde a una nostra e-mail.
Occorrerebbe che la Prefettura di Udine chiarisse per quanti ospiti era stata data l'autorizzazione ad accedere alla struttura del Castello.
Occorrerebbe conoscere quali siano state le eventuali norme di sicurezza violate dagli organizzatori, ammesso e non concesso che siano state violate.
Ci permettiamo quindi di dare un consiglio agli organizzatori, sottolineando che la nostra non è una proposta 'collaborativa', ma un semplice invito alla chiarezza.
Continuiamo infatti a stare dalla parte dei giovani che non hanno potuto fruire di una festa e che si sono trovati nell'impossibilità di vivere adeguatamente l'evento di Capodanno, ripiegando all'ultimo momento su soluzioni alternative in qualche caso deludenti.
L'invito che ci sentiamo di fare agli organizzatori è quello di organizzare una conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti e chiarire come siano effettivamente andate le cose, anche dal punto di vista di necessari passaggi burocratici che paiono abbastanza confusi.
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