UDINE – Grande attesa, al Teatro Nuovo, per l’esecuzione della Nona sinfonia: sabato 14 febbraio, alle 20.45, l’Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano “Giuseppe Verdi” affronteranno il grande capolavoro di Beethoven (il concerto, ricordiamo, è incastonato nel cartellone che porta la firma di Daniele Spini). Per la prima volta nelle stagioni del “Giovanni da Udine”, dunque, la più amata fra le nove sinfonie completerà l’integrale beethoveniana distribuita negli ultimi tre cartelloni...
Il rito laico della gioia e della fratellanza predicate nell’ode An die Freude di Schiller sarà celebrato dal viennese Christian Arming, uno dei direttori più apprezzati della giovane generazione, già ospite del festival di Salisburgo e di molte fra le maggiori stagioni sinfoniche e d'opera di tutto il mondo. Collaboreranno con lui quattro solisti di grande prestigio (il soprano Anna-Katharina Behnke , il mezzosoprano Annely Peebo , il tenore Jon Ketilsson, il basso Peter Mikuláš) e i complessi strumentali e corali di una delle istituzioni musicali italiane più valorose, l’Orchestra “Giuseppe Verdi” di Milano, cui recentemente la giuria del Premio “Franco Abbiati” della critica musicale italiana ha attribuito il Premio speciale “Filippo Siebaneck” per l'iniziativa La Verdi per tutti.
La natura insolita di quest’opera – la Nona è una “sinfonia corale” – costituì una sorpresa per un’epoca abituata a concepire la sinfonia come genere puramente strumentale. Il senso di stupore provato dal pubblico traspare in un articolo di Robert Schumann del 1835 («Io guardavo questi beethoveniani che stavano con gli occhi spalancati!»), mentre il carattere di novità della partitura è esaltato da Richard Wagner: nel suo scritto programmatico Opera e dramma, del 1851, attribuisce addirittura alla Nona una connotazione «estetica e rivoluzionaria». Il Finale, in particolar modo, fissa per Wagner l’orizzonte di una nuova arte in cui «parola, musica e azione ritrovano un’unità di espressione perduta nella decadenza storica dello spirito umano»…
A soli trentasei anni, Christian Arming è uno dei direttori più acclamati di oggi. Dagli inizi della sua carriera è stato ospite di ben cinquantasei orchestre. Nato a Vienna, dove ha compiuto gli studi musicali, è stato direttore principale dell’Orchestra Filarmonica Janáček di Ostrava e dell’Orchestra Sinfonica e del Teatro d’Opera di Lucerna. Dal 2003 è direttore stabile della New Japan Philharmonic Orchestra. La stretta collaborazione con Seiji Ozawa lo ha portato più volte a Tanglewood con la Boston Symphony Orchestra e a Tokyo con la New Japan Philharmonic. Nel novembre del 2006 ha iniziato la collaborazione con la Camerata Salzburg. Nello stesso anno è stato invitato a dirigere l’Orchestre National du Capitole de Toulouse e nel 2007 i Wiener Symphoniker.
L'Orchestra Sinfonica di Milano “Giuseppe Verdi”, fondata nel 1993 da Vladimir Delman, da alcuni anni è una delle più rilevanti realtà nazionali, in grado di affrontare un repertorio che spazia da Bach ai capisaldi del sinfonismo ottocentesco fino alla musica del Novecento. Dal 1999 al 2005 Riccardo Chailly, oggi Direttore Onorario, ha ricoperto la carica di Direttore Musicale. L'Orchestra è stata diretta, tra gli altri, da Riccardo Muti. Ha collaborato inoltre con solisti come Martha Argerich, Mstislav Rostropovic, Viktoria Mullova, Salvatore Accardo, Mario Brunello, Alexander Toradze e Radovan Vlatkovic.
Per informazioni, contattare l’Infopoint del Nuovo (0432.248418) o consultare il sito ufficiale (http://www.teatroudine.it/).
ufficio stampa teatro nuovo “giovanni da udine” gianmatteo pellizzari
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