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mercoledì 31 dicembre 2008

IL SERVIZIO. GALLERIA DI PERSONAGGI CELEBRI


A prima vista qualcuno obietterà. Eh, no, cosa state discendo, gli gnu in Friuli non esistono.

Infatti


Gli gnu sono mammiferi ungulati del genere Connochaetes che include due specie, entrambe diffuse in Africa: lo gnu dalla coda bianca (Connochaetes gnou) e lo gnu striato (C. taurinus).
Gli gnu appartengono alla famiglia dei Bovidae, che include antilopi, mucche, capre, e altri ungulati.
Gli gnu arrivano a dimensioni di 1.20-140m al garrese e pesano tra 150 ed i 250kg. Possono vivere oltre i 20 anni.
Il cibo principale degli gnu è rappresentato dalle erbe della savana. La loro natura stagionale obbliga gli gnu a compiere migrazioni annuali: la migrazione principale avviene nel mese di maggio, quando circa 1,5 milioni di animali si spostano dalle pianure alle foreste, per poi tornare alle pianure nel mese di novembre quando le piogge estive le avranno rese di nuovo verdi.
Le femmine fanno nascere i piccoli nei mesi estivi; i piccoli sono in grado di camminare entro pochi minuti dalla nascita, ed in pochi giorni sono in grado di seguire il branco. Dopo la nascita dei piccoli, inizia la stagione degli amori. I maschi dominanti difendono i loro territori, marcati con feci e ferormoni prodotti da ghiandole odorose poste negli zoccoli. I maschi subordinati formano branchi di maschi scapoli.
Gli gnu sono una parte importante dell'ecosistema delle savane. Il loro letame fertilizza la terra e la crescita delle erbe viene incoraggiata dal calpestio e dalla continua potatura a scopo alimentare. Gli gnu sono inoltre un'importante fonte di cibo per predatori quali i leoni e le iene


Purtuttavia nel sottoecosistema della politica regionale, alcuni nostri anonimi commentatori hanno individuato almeno due esemplari di gnu.


Il primo


Gnu Furius Universitarius

E' uno gnu nato e cresciuto in zoo universitari, la cui savana artificiale è stata largamente potata a scopo alimentare. Recentemente lo gnu è stato liberato nella savana del Comune di Udine ove si è imbattuto in una feroce volpe, che credeva amica, e che gli ha creato non pochi problemi.

Attualmente, impegnato in una delle funzioni primarie dello gnu che è quella di fertilizzazione del territorio di pertinenza, in questo caso quello comunale udinese, è attaccato spesso da un'altro esemplare di Gnu, poi evolutosi e divenuto predatore.


Trattasi dello


Gnu Saharianus Olearius

Gnu nato e cresciuto nella zona che divide la pianura friulana da quella della prima cerchia delle colline moreniche, ha trovato il suo habitat naturale dapprima nel comune natio di Martignacco, spiccando poi il volo, a balzi, verso il golfo di Trieste ed indi a Roma. Uscito indenne da un assalto tentato in suo danno dalla iena Titus, seguace della più feroce e poi mansuetizzata iena Depetrina, molte delle sue fortune sono dovute da una congenita stitichezza che fa sì che la fertilizzazione del territorio non sia da lui compiuta.

E' infatti l'atto della fertilizzazione il più pericoloso per la sopravvivenza degli gnu, i quali possono - in quel solo momento - essere attaccati dai predatori.

L'intelligente Gnu Saharianus Olearius, spinto dal bisogno e non potendo più contenere lo stimolo fertilizzatorio, si trasferì nelle campagne liguri, da cui il nome aggiuntivo 'Olearius', aspergendole di nascosto per poi ritornare nel natio Friuli.

La specie dimostra una straordinaria capacità di adattamento ad ambienti territoriali diversi e preda gli individui deboli o inadatti. O, almeno, tenta di farlo.

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