
Sembra impossibile, ma per l'Udinese è difficile essere una squadra normale.
Superlativa nell'avvio di stagione, ancora con un rendimento eccezionale in coppa Uefa dove si è già qualificata per la fase successiva, ma in caduta libera in campionato dove ha raggiunto la 5a sconfitta consecutiva.
Simili altalene di rendimento trovano spiegazioni difficili a meno che non ci sia il solito bisogno, da parte di qualcuno, di 'cambiare aria'.
Ci riferiamo a giocatori di primissimo piano i quali potrebbero avere la non tanto segreta ambizione di lasciare la casacca bianconera per accasarsi altrove.
Cadute di tensione, demotivazioni, insomma il solito tran tran.
L'Udinese si è ritagliata ormai il ruolo di una squadra che fa la sua bella figura in serie A, dove non ha mai avuto soverchi problemi di lotta per la salvezza, ma il colpo d'ala pare decisamente impossibile.
Il Gotha del calcio italiano è decisamente bloccato: Inter, Milan, Juventus, Roma. Tutto si ferma qui, posto che pure Lazio, Fiorentina, il redivivo Napoli e il Genoa di superMilito, nonostante qualche sprazzo, mostrano di non poter reggere il confronto con le 4 grandi che siedono stabilmente nei quartieri alti, dividendosi scudetti e successi.
Diciamo la verità: l'Udinese ci aveva illuso con un avvio al fulmicotone.
E' parso per un attimo che potesse uguagliare il miracolo del Verona della stagione 1984-85 quando, sorprendendo tutti, vinse il suo unico scudetto con Osvaldo Bagnoli al timone.
Ma, anche per quest'anno, nulla da fare. Riprendere il treno di testa, in particolare con l'Inter che pare di un altro pianeta, è ormai impossibile.
P.s.: Consigliamo la lettura del libro "Il miracolo di Bagnoli. Hellas Verona l'ultima provinciale" di Giovanni Lai e Mario Poli, Libri di Sport edizioni.
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