"SFUEI DAL FRIÛL LIBAR - IL GIORNALE DEL FRIULI LIBERO". INDIRIZZO INTERNET http://www.ilgiornaledelfriuli.net EDIZIONE ON LINE DELLA TESTATA ISCRITTA COME GIORNALE QUOTIDIANO ON LINE, A STAMPA, RADIOFONICO E TELEVISIVO NEL REGISTRO DEL TRIBUNALE DI UDINE IN DATA 8 APRILE 2009 AL N. 9/2009. Si pubblica dal 25 novembre 2008. Proprietario: Alberto di Caporiacco. Direttore responsabile: Alberto di Caporiacco. Sede di rappresentanza in Udine, piazza S. Giacomo 11/16, 2. piano.

SFUEI DAL FRIÛL LIBAR. ULTIMO AGGIORNAMENTO ORE 11.46 DI MERCOLEDI' 15 APRILE.

IL NOSTRO GIORNALE E' COMPLETAMENTE GRATUITO. MA CHI VUOLE PUO' SOSTENERCI CON UNA DONAZIONE

Notizie del giorno e l'archivio completo cronologico del giornale

domenica 25 gennaio 2009

INCHIESTA SULLA PROSTITUZIONE. SPULCIANDO QUA E LA' NELLA RETE...


Su un blog leggiamo una acuta riflessione, peraltro condivisibile perché, mentre imputiamo alla procura della repubblica di Udine assenza di realismo (gli annunci sui giornali, compresa Repubblica e Corsera, escono impunemente da decenni e qui ci si sveglia adesso), certamente imputiamo a Messaggero Veneto incoerenza, posto che il quotidiano udinese si atteggia a 'perbenista' (ma qui l'amico Marco Belviso non c'entra), spesso prono innanzi alla procura di Udine le cui attività sono costantemente santificate dai responsabili di cronaca giudiziaria del giornale. Sempre pronto, il MV, a bacchettare, con sferzanti articoli, 'papponi' o colombiane che si improvvisano maitresse, stigmatizzando la 'piaga sociale' della prostituzione.

E poi pubblica gli annuncetti hard.

Ma torniamo al blog sul quale abbiamo trovato questa sacrosanta affermazione.


03/09/2008
Favoreggiamento alla prostituzione?
C o n t r o s e n s i
Nei giornali quotidiani, nazionali, regionali o locali, leggiamo tanti bellissimi articoli sulla dignità della persona, sull'emancipazione sociale e culturale. Si parla di associazioni che si danno davvero da fare per aiutare le donne meno fortunate ad uscire fuori da situazioni degradanti.
e poi ....
alla fine dei giornali si trovano gli annunci su offerte di evidenti e inequivocabili prestazioni sessuali (ex massaggiatrici) e spesso si specifica (é proprio da ridere) anche che si può usufruire dell'aria condizionata!
E' strano che i giornali (anche importanti e vendutissimi) possono pubblicare tali annunci senza incorrere nel reato di "favoreggiamento alla prostituzione".


Come non essere d'accordo?

Un'altro articolo lo dedichiamo alla dott.ssa Danelon, pm responsabile dell'inchiesta, la quale probabilmente crede di essere la prima ad aver ipotizzato il reato di favoreggiamento a carico di un direttore del giornale.

Sbagliato. Già nel lontanissimo 1996 un altro magistrato ci aveva provato...

Leggete cosa abbiamo ritrovato nell'archivio del Corriere della Sera.

Dopo il rinvio a giudizio per favoreggiamento della prostituzione di Giovanni Mottola, alla guida del "Tempo"

Annunci hard, altri giornali nel mirino Ma i direttori si ribellano. Rossella: "Ci trattano come macro' ". Graldi: "E la tivu' , allora?" L' indagine scatto' dopo la denuncia presentata dal vicino di casa di un transessuale A rischio il business delle inserzioni Oggi il procuratore Coiro decidera' se allargare l' inchiesta ad altri quotidiani

ROMA . Si sapra' oggi se l' indagine sulla pubblicazione di annunci per le prostitute sara' estesa anche ad altri giornali oltre che al Tempo. Ieri mattina il pubblico ministero Pasquale Lapadura ha annunciato al procuratore Michele Coiro la sua intenzione di allargare gli accertamenti a tutti gli organi di informazione sui quali appaioni inserzioni a pagamento delle "lucciole". Il capo della Procura si e' riservato di decidere nelle prossime ore: la vicenda e' delicata per gli equilibri economici di numerose testate. Il rinvio a giudizio per favoreggiamento della prostituzione di Giovanni Mottola e del responsabile della societa' che cura la pubblicita' del quotidiano romano, Paolo Minervini, ha gia' provocato numerose polemiche. E Coiro vuole riflettere prima di mettere eventualmente sotto inchiesta nuovi quotidiani o periodici. Ieri, intanto, sono trapelati gli elementi alla base del provvedimento adottato dal gip Carmelita Russo. A presentare la denuncia e' stato Giovanni Greco, un signore che abita nello stesso palazzo dove "lavora" un transessuale. E nel capo d' imputazione per Mottola e Minervini sono elencati una serie di avvisi a pagamento pubblicati dal Tempo: "Affascinante, bellissima, ventitreenne, completi indimenticabili giochi erotici....", "Marina, transex, meravigliosa creatura, graditi inesperti...". E ancora: "Pamelissima, supertransex, veramente completissimo...", "Sadomaso totale, completo, subisce educa singoli, adora ambedue...". Queste inserzioni sono state ritenute da Lapadura fin troppo esplicite per chi leggeva. Tanto che nel capo d' imputazione il pubblico ministero ha sottolineato come Mottola e Minervini, accettandole e pubblicandole, hanno violato la legge perche' le stesse erano "inequivocabilmente destinate a procurare clienti a persone che si prostituiscono" e, percio' , "favorivano la prostituzione di piu' persone o, comunque, compivano atti di lenocinio a mezzo della stampa". Nel corso dell' udienza davanti al gip, il difensore del direttore del Tempo, Giorgio Angelozzi Gariboldi, aveva sostenuto che "e' assurdo ipotizzare per gli imputati l' accusa di sfruttamento della prostituzione. Il favoreggiamento sottintende lo sfruttamento della prostituta. E appunto il lucro a motivare la condotta antigiuridica", aveva osservato l' avvocato. Secondo il quale solo "la coscienza e la volonta' di predisporre i mezzi idonei al favoreggiamento della prostituzione qualifica il dolo del lenocinio. Peraltro non c' e' lenocinio se manca la prova che la meretrice si e' concessa solo per lucro e non per vizio".


SI NOTI CHE QUESTO ARTICOLO E' STATO PUBBLICATO IL 26 GIUGNO 1996, OVVERO 12 ANNI E MEZZO FA...

Se ne deve quindi dedurre che tutto si concluse in una bolla di sapone posto che, altrimenti, dal 1996 ad oggi tutti i giornali si sarebbero ben guardati dal pubblicare gli annuncetti hard che danno tanto fieno (soldi) alle cascine di una stampa già abbondantemente sovvenzionata dal pubblico denaro.


Mentre noi, indipendenti, chiediamo ai nostri lettori nemmeno un eurocent.


Meditate, gente, meditate...

Nessun commento: