
“Non dire di me se di me non sai. Pensa di te e poi di me dirai.”
Classe 1955. Padre, uomo, politico e medico di Catania dal 1980 risiede a Udine.
Intervistare Salvatore non è facile, è un vulcano, un concentrato di idee. Dotato di un gran senso dell’umorismo, è sinceramente il tipo di persona che mi piace, alla mano, senza tanti giri di parole, con il quale è gradevolissimo intrattenersi. Nonostante gli anni passati a Udine, Salvatore conserva uno spiccato accento siciliano e un sorriso grande, enorme.
Perché Udine?
"Perché negli anni ’80 c’era carenza di personale nel settore medico e poi ci sono rimasto…Ho fatto famiglia, una moglie da cui ho divorziato dieci anni fa e due figli maschi di ventitré e diciasette anni che vivono con me."
Ci racconti la storia del suo successo, quanta gavetta?
"Tanta, ma senza pazienza non si fa nulla…Sono specializzato in odontoiatria, endoscopia digestiva e chirurgia generale. Appena sono arrivato a Udine ho lavorato presso l’ambulatorio di via San Valentino, poi ho fatto l’ufficiale medico presso l’ospedale militare di Udine come caporeparto di chirurgia generale e in seguito è iniziata la mia avventura presso vari sindacati militari, Cobar, Coir, Cocer. La passione per la politica, invece, mi è venuta in Sicilia, nel lontano 1995, tra le file del movimento sociale di Catania. Sono un uomo di destra, lo sono sempre stato e sempre lo sarò."
Dispiaciuto per non essere riuscito a diventare sindaco? A tutti è noto che l’attuale primo cittadino di Udine è Honsell, ex rettore dell’Università…
"No, no per carità… E’ stata un’esperienza, sono grato ai miei pazienti… che mi hanno votato."
A proposito di pazienti, quella più nota in questi giorni è Eluana Englaro che ha diviso l’Italia in due, catalizzando su di sé l’attenzione pubblica e aprendo un ampio dibattito che ancora, anche dopo la sua morte, non cessa di finire. Salvatore, cosa ne pensi? Trattasi di omicidio, suicidio o liberazione?
"Trattasi di PIETAS, intesa come misericordia, sentimento d’amore, rispetto della famiglia, cioè trattasi di amore di un padre verso la figlia e niente più…poi è stato tutto uno specularci sopra sia a livello nazionale, ma anche soprattutto locale."
Il caso Englaro come la Divina Commedia di Dante? Regge il confronto secondo te?
"Certo!" Nel frattempo Salvatore cerca una caramella ma non la trova …E continua "La Divina Commedia atto 2 con le cantiche scritte al contrario… Nel caso Englaro siamo passati dal Paradiso, al Purgatorio fino ad arrivare all’Inferno, che non dura da una settimana ma bensì da diciassette anni."
Come medico e come padre ti saresti comportato così, come il papà di Eluana?
"Sì, a Beppino va tutta la mia stima, sua figlia era morta diciasette anni fa, fonti non del tutto autorevoli ma in parte attendibili, sostengono che Eluana giunta ad Udine era gonfia e piena di piaghe da decubito…Veniva girata in continuazione dal personale medico volontario…Purtroppo, viste le condizioni e le piaghe, numerose e sparse per il corpo, Eluana emanava cattivi odori. La stanza affittata dal padre aveva un’aria irrespirabile."
Da chi hai appreso questa notizia?
"Da qualcuno che in questi giorni era lì, che lavorava alla Quiete. Ovviamente non so se è attendibile o meno questa notizia ma io te la comunico."
E’ per questo che si intendeva in un primo momento cremarla? Per il cattivo odore che emanava?
"Probabilmente sì. Potrei sposare questa teoria…ma bisogna sempre accertarsi che questa corrisponda a verità e questo non lo sapremo mai."
Come mai gli organi non sono stati donati? Eluana non dipendeva da macchine ma solo dal sondino attraverso cui si alimentava…
"La risposta è proprio contenuta nella domanda, anzi è consequenziale. Chissà come era ridotta, la poveretta!…Credo davvero male…Visto che gli organi non sono stati donati."
Sicuramente, pensi che sia stato fatto tutto il possibile da un punto di vista medico ed etico?
"Si, credo tutto il possibile. Eluana non era più una persona normale era una parvenza,
un’immagine tramontata di se stessa: la gente rifiuta questa idea, perché la malattia con le sue conseguenze fa paura."
Tu e i malati. Una convivenza che dura una vita… Racconta…
"Ne ho visti tanti e per molti essere malati corrisponde ad essere morti. Chi è medico deve imparare a convivere da subito, con quello che rappresenta il declino di una persona affetta da qualche patologia, o come, nel caso della povera Eluana in seguito ad un incidente stradale."
Se ti avessero proposto di occuparti di Eluana?
"Avrei accettato. Stimo molto l’operato del collega De Monte. Il protocollo è stato rispettato."
Caso politico, etico-morale, sociale, medico… L’universo Eluana racchiude tutto questo?
"Sì e anche molto di più. Abbiamo assistito ad un enorme spettacolo mediatico, una trincea piena di soldati armati e dall’altra parte un padre che ha semplicemente rispettato il volere della figlia."
Quanta politica c’è nel caso Eluana?
"Tanta e troppa. Abbiamo varcato la soglia della rispettabilità delle coscienze."
Come ha commentato la notizia su Barillari e le sue dimissioni?
"Rispetto in pieno la sua scelta sia come uomo che come medico… L’ho chiamato ieri sera e gli ho espresso la mia solidarietà."
Udine ha scelto Eluana o Eluana ha scelto Udine?
"Ha scelto il padre, friulano e saggio. Con il caso di sua figlia ha voluto rivendicare la non vita di circa 3000 pazienti come lei… Non è un caso che non abbia portato sua figlia in Svizzera, dove esiste la morte dolce, la cosiddetta “puntura della morte”, è risaputo che lì questo tipo di fine è legalizzata. Credo che Eluana fosse in situazione molto precaria e visto che doveva comunque morire, il padre ha deciso di dare una visione sofferta sulla sua fine per svegliare, appunto le coscienze."
Da medico, perché la gestione degli ultimi giorni è stata affidata ad una clinica privata, la Quiete e tolta alla casa di cura Città di Udine?
"Perché la casa di cura città di Udine è stata ricattata dal ministro Sacconi. A tutti è noto che la casa di cura è convenzionata con il Sistema Nazionale Sanitario…"
Come dire, se voi accettate Eluana vi togliamo la convenzione…
"Esattamente. Questo tipo di gioco non si poteva applicare alla Quiete che è notoriamente una clinica privata non convenzionata."
La Quiete … il cui maggiore azionista è il comune di Udine… Come la mettiamo?
"Si, il maggiore azionista è il Comune di Udine che ha a capo un sindaco di sinistra, Honsell, che è stato appoggiato dalla chiesa e dalla quale ha preso i voti. Quella stessa chiesa che si schiera contro la morte di Eluana, sostiene un sindaco che la pensa in tutt’altra maniera… Se non siamo stupidi…Si è creato un circolo vizioso… Di cui è difficile venirne a capo…"
Di Berlusconi che a spada tratta difende il diritto alla vita di Eluana…anche lui dedito al cattolicesimo?
"Diciamo che ha voluto dare un contentino al cattolicesimo… E noi poveri cristiani che ci illudiamo di essere nel giusto, sulla retta via, tanto per purificare le nostre coscienze. Ci vorrebbe un ritorno ai cari e vecchi valori dei nostri trisavoli."
Il caso Englaro non come caso italiano… proiettiamolo nell’America di Obama…
"Questo caso in America non sarebbe stato un caso di cui parlare e sparlare. L’errore che commettiamo noi italiani è quello di renderci americani quando non lo siamo, non siamo pronti ad aperture di questo tipo. L’italiano medio ha una visione più che altro provinciale della vita."
Come ricorderà il caso Eluana e come lo racconterà, un giorno ai suoi nipoti?
"Mi piacerebbe sintetizzare questa triste storia con un titolo apparso su qualche giornale il giorno della sua morte: 'Lo stato si sveglia Eluana muore'."
Intervistare Salvatore non è facile, è un vulcano, un concentrato di idee. Dotato di un gran senso dell’umorismo, è sinceramente il tipo di persona che mi piace, alla mano, senza tanti giri di parole, con il quale è gradevolissimo intrattenersi. Nonostante gli anni passati a Udine, Salvatore conserva uno spiccato accento siciliano e un sorriso grande, enorme.
Perché Udine?
"Perché negli anni ’80 c’era carenza di personale nel settore medico e poi ci sono rimasto…Ho fatto famiglia, una moglie da cui ho divorziato dieci anni fa e due figli maschi di ventitré e diciasette anni che vivono con me."
Ci racconti la storia del suo successo, quanta gavetta?
"Tanta, ma senza pazienza non si fa nulla…Sono specializzato in odontoiatria, endoscopia digestiva e chirurgia generale. Appena sono arrivato a Udine ho lavorato presso l’ambulatorio di via San Valentino, poi ho fatto l’ufficiale medico presso l’ospedale militare di Udine come caporeparto di chirurgia generale e in seguito è iniziata la mia avventura presso vari sindacati militari, Cobar, Coir, Cocer. La passione per la politica, invece, mi è venuta in Sicilia, nel lontano 1995, tra le file del movimento sociale di Catania. Sono un uomo di destra, lo sono sempre stato e sempre lo sarò."
Dispiaciuto per non essere riuscito a diventare sindaco? A tutti è noto che l’attuale primo cittadino di Udine è Honsell, ex rettore dell’Università…
"No, no per carità… E’ stata un’esperienza, sono grato ai miei pazienti… che mi hanno votato."
A proposito di pazienti, quella più nota in questi giorni è Eluana Englaro che ha diviso l’Italia in due, catalizzando su di sé l’attenzione pubblica e aprendo un ampio dibattito che ancora, anche dopo la sua morte, non cessa di finire. Salvatore, cosa ne pensi? Trattasi di omicidio, suicidio o liberazione?
"Trattasi di PIETAS, intesa come misericordia, sentimento d’amore, rispetto della famiglia, cioè trattasi di amore di un padre verso la figlia e niente più…poi è stato tutto uno specularci sopra sia a livello nazionale, ma anche soprattutto locale."
Il caso Englaro come la Divina Commedia di Dante? Regge il confronto secondo te?
"Certo!" Nel frattempo Salvatore cerca una caramella ma non la trova …E continua "La Divina Commedia atto 2 con le cantiche scritte al contrario… Nel caso Englaro siamo passati dal Paradiso, al Purgatorio fino ad arrivare all’Inferno, che non dura da una settimana ma bensì da diciassette anni."
Come medico e come padre ti saresti comportato così, come il papà di Eluana?
"Sì, a Beppino va tutta la mia stima, sua figlia era morta diciasette anni fa, fonti non del tutto autorevoli ma in parte attendibili, sostengono che Eluana giunta ad Udine era gonfia e piena di piaghe da decubito…Veniva girata in continuazione dal personale medico volontario…Purtroppo, viste le condizioni e le piaghe, numerose e sparse per il corpo, Eluana emanava cattivi odori. La stanza affittata dal padre aveva un’aria irrespirabile."
Da chi hai appreso questa notizia?
"Da qualcuno che in questi giorni era lì, che lavorava alla Quiete. Ovviamente non so se è attendibile o meno questa notizia ma io te la comunico."
E’ per questo che si intendeva in un primo momento cremarla? Per il cattivo odore che emanava?
"Probabilmente sì. Potrei sposare questa teoria…ma bisogna sempre accertarsi che questa corrisponda a verità e questo non lo sapremo mai."
Come mai gli organi non sono stati donati? Eluana non dipendeva da macchine ma solo dal sondino attraverso cui si alimentava…
"La risposta è proprio contenuta nella domanda, anzi è consequenziale. Chissà come era ridotta, la poveretta!…Credo davvero male…Visto che gli organi non sono stati donati."
Sicuramente, pensi che sia stato fatto tutto il possibile da un punto di vista medico ed etico?
"Si, credo tutto il possibile. Eluana non era più una persona normale era una parvenza,
un’immagine tramontata di se stessa: la gente rifiuta questa idea, perché la malattia con le sue conseguenze fa paura."
Tu e i malati. Una convivenza che dura una vita… Racconta…
"Ne ho visti tanti e per molti essere malati corrisponde ad essere morti. Chi è medico deve imparare a convivere da subito, con quello che rappresenta il declino di una persona affetta da qualche patologia, o come, nel caso della povera Eluana in seguito ad un incidente stradale."
Se ti avessero proposto di occuparti di Eluana?
"Avrei accettato. Stimo molto l’operato del collega De Monte. Il protocollo è stato rispettato."
Caso politico, etico-morale, sociale, medico… L’universo Eluana racchiude tutto questo?
"Sì e anche molto di più. Abbiamo assistito ad un enorme spettacolo mediatico, una trincea piena di soldati armati e dall’altra parte un padre che ha semplicemente rispettato il volere della figlia."
Quanta politica c’è nel caso Eluana?
"Tanta e troppa. Abbiamo varcato la soglia della rispettabilità delle coscienze."
Come ha commentato la notizia su Barillari e le sue dimissioni?
"Rispetto in pieno la sua scelta sia come uomo che come medico… L’ho chiamato ieri sera e gli ho espresso la mia solidarietà."
Udine ha scelto Eluana o Eluana ha scelto Udine?
"Ha scelto il padre, friulano e saggio. Con il caso di sua figlia ha voluto rivendicare la non vita di circa 3000 pazienti come lei… Non è un caso che non abbia portato sua figlia in Svizzera, dove esiste la morte dolce, la cosiddetta “puntura della morte”, è risaputo che lì questo tipo di fine è legalizzata. Credo che Eluana fosse in situazione molto precaria e visto che doveva comunque morire, il padre ha deciso di dare una visione sofferta sulla sua fine per svegliare, appunto le coscienze."
Da medico, perché la gestione degli ultimi giorni è stata affidata ad una clinica privata, la Quiete e tolta alla casa di cura Città di Udine?
"Perché la casa di cura città di Udine è stata ricattata dal ministro Sacconi. A tutti è noto che la casa di cura è convenzionata con il Sistema Nazionale Sanitario…"
Come dire, se voi accettate Eluana vi togliamo la convenzione…
"Esattamente. Questo tipo di gioco non si poteva applicare alla Quiete che è notoriamente una clinica privata non convenzionata."
La Quiete … il cui maggiore azionista è il comune di Udine… Come la mettiamo?
"Si, il maggiore azionista è il Comune di Udine che ha a capo un sindaco di sinistra, Honsell, che è stato appoggiato dalla chiesa e dalla quale ha preso i voti. Quella stessa chiesa che si schiera contro la morte di Eluana, sostiene un sindaco che la pensa in tutt’altra maniera… Se non siamo stupidi…Si è creato un circolo vizioso… Di cui è difficile venirne a capo…"
Di Berlusconi che a spada tratta difende il diritto alla vita di Eluana…anche lui dedito al cattolicesimo?
"Diciamo che ha voluto dare un contentino al cattolicesimo… E noi poveri cristiani che ci illudiamo di essere nel giusto, sulla retta via, tanto per purificare le nostre coscienze. Ci vorrebbe un ritorno ai cari e vecchi valori dei nostri trisavoli."
Il caso Englaro non come caso italiano… proiettiamolo nell’America di Obama…
"Questo caso in America non sarebbe stato un caso di cui parlare e sparlare. L’errore che commettiamo noi italiani è quello di renderci americani quando non lo siamo, non siamo pronti ad aperture di questo tipo. L’italiano medio ha una visione più che altro provinciale della vita."
Come ricorderà il caso Eluana e come lo racconterà, un giorno ai suoi nipoti?
"Mi piacerebbe sintetizzare questa triste storia con un titolo apparso su qualche giornale il giorno della sua morte: 'Lo stato si sveglia Eluana muore'."
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