

PdL col vento in poppa, Pd deflagra mentre Di Pietro ride.
Il test abruzzese è roba da lasciare annichilito un toro, compreso il dato sull'astensionismo, rilevantissimo.
A sinistra si assiste a un riposizionamento, con don Tonino abilissimo a intercettare il voto degli scontenti del mollaccione Veltroni. A Di Pietro rende moltissimo fare l'estremista e sostenere posizioni estreme, proprio ora che l'ultrasinistra (Rc, Comunisti italiani, Verdi) è stata rullata via dal Parlamento.
Il Pd, ormai lo si può dire, è nato morto. Il PdL ha il vento in poppa ma vive sin quando regge l'asse Berlusconi-Bossi. Basterebbe un raffreddore a uno dei due per sconvolgere tutto il quadro politico.
Un'ultima considerazione: non suona forse strano che il sindaco di Pescara, di centro-sx, sia stato arrestato a urne chiuse e spoglio avviato? D'accordo, si dirà, per non influenzare l'elettorato.
Ma la notizia non sta in questo, sta invece nella considerazione che i magistrati italiani, i quali ai tempi di Tangentopoli lasciarono indenne la Sinistra per distruggere invece il Pentapartito, non avendo più la copertura di una Sinistra in grado di difenderli e di esercitare un adeguato potere in Italia, stanno scaricando la Sinistra, facendo emergere una Sinistra di malaffare.
adc
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