
Riprendiamo dal "Messaggero Veneto"
GIOVEDÌ, 04 DICEMBRE 2008
Pagina 5 - Udine
Martines: albero innovativo, critiche ingiuste
Il vicesindaco: tutto ciò che è nuovo suscita diffidenza, ma così abbiamo anche risparmiato
Le critiche sono arrivate da cittadini e associazioni, dalla Chiesa e dai politici
L’albero di Natale “tecnologico” fa discutere, eccome. Il primo a scendere in campo a difesa dell’“abete” di metallo è il vicesindaco del Pd e assessore alle Attività economiche, Enzo Martines. Che si trova costretto a replicare, per difendere la scelta dell’amministrazione comunale, al fuoco incrociato di critiche che stanno piovendo da politici, associazioni, Chiesa, ma soprattutto dai singoli cittadini.«Ho letto le critiche, ho ascoltato le polemiche – dichiara il vicesindaco – e credo sia doveroso un commento. Mi rendo conto che si tratta di una struttura innovativa e poco convenzionale e che, quindi, può suscitare anche legittime polemiche. Sì, le novità giocoforza accendono i dibattiti. In ogni caso giova sottolineare che si tratta di una scelta che potrebbe non essere definitiva. Da che cosa dipenderà? Ovviamente dal gradimento delle persone. Proprio per questo credo che vi voglia ancora qualche giornata di pazienza».Martines ricorda che l'amministrazione di palazzo D’Aronco ha inserito questa moderna struttura nel contesto del mercatino di Natale, un appuntamento che «non soltanto il Comune, ma anche le associazioni che lo sostengono, in prospettiva vuole potenziare». L’assessore ricorda poi che l’albero ha una doppia funzione visto che risulta essere «anche una sorta di palcoscenico in grado di accogliere e ospitare attività di animazione previste sempre nell’ambito delle attività del mercatino. Insomma, albero di Natale più palco».L'assessore alle attività economiche respinge anche le critiche riguardanti la spesa sostenuta per l’albero. E ricorda, anzi, che per l’amministrazione comunale ci sono dei vantaggi sul fronte dei consumi: «Questa struttura – spiega – consuma 3 Kw contro i 15 dello scorso anno». Senza contare che «non siamo stati costretti ad abbattere alberi veri».«Personalmente – insiste – resto stupito dalle affermazioni che richiamano ai valori del Natale perchè è bene ricordare che l’albero è un simbolo laico». Infine: «Scagliarsi preventivamente contro una struttura temporanea mi è sembrato francamente esagerato».
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