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giovedì 15 gennaio 2009

IL SERVIZIO: STRASSOLDO-TAVOSCHI. PROCESSO AD APRILE


Saranno processati il 28 aprile, innanzi al Tribunale di Udine, Marzio Strassoldo, ex presidente della Provincia di Udine e Italo Tavoschi, ex vicesindaco del comune di Udine, per una ipotesi di violazione delle leggi elettorali.


Il caso, lo si ricorderà, è quello del 'pactum sceleris' che fu firmato tra Strassoldo e Tavoschi alla vigilia delle elezioni provinciali di Udine del 2006, rivinte di slancio al primo turno da Strassoldo su Giancarlo Tonutti.

Tavoschi promise di appoggiare Strassoldo, candidando in una lista che lo sosteneva e Strassoldo promise di ricompensare il favore con una nomina dirigenziale con cifra retributiva fissata nell'accordo.

Il tutto all'insaputa del Movimento Friuli che ospitò Tavoschi come indipendente nel proprio gruppo di candidati.

E, curiosamente, il nome del Movimento Friuli mai compare negli articoli di stampa dedicati alla vicenda dal 'Messaggero Veneto'.


Che il fatto sussista è conclamato ed è stato ammesso dagli stessi protagonisti.

Che costituisca reato spetterà al Tribunale di Udine.

Comunque vada a finire, Strassoldo deve a quell'episodio la propria morte politica, mentre appariva - almeno sino all'estate del 2007 - uno dei più accreditati avversari di Riccardo Illy per una candidatura quale presidente della Regione.

Com'è andata, poi, lo sappiamo. Eclissatosi Edi Snaidero, candidato in pectore, fu data via libera a Renzo Tondo che, spinto dall'onda berlusconiana di piena, fece polpette di Illy, dato da tutti i sondaggisti da strapazzo di questa regione e dalla stampa di regime vincitore a mani basse della contesa elettorale regionale.


Strassoldo appariva particolarmente accreditato sul fronte autonomista. Tondo, che sicuramente non ha le stimmate dell'autonomista, prevalse comunque e Strassoldo, candidatosi alla presidenza della Provincia contro Fontanini (centro-dx) e Travan (centro-sx) rimediò una ben magra figura.


Tutto questo fa riflettere sulla reale forza (almeno elettorale) dell'autonomismo in questa regione.


Todos autonomistas, ma un partito autonomista non c'è.

Pullulano però i 'linguisti autonomisti' che però, quando si tratta di rimboccarsi le maniche e costruire partiti e liste elettorali, preferiscono annusare l'aria e rivolgersi poi al vincitore di turno per mendicare contributi.

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