
Il 5 gennaio, affannosamente, il signor G.G. (che non sta per Giorgio Gaber, che andremo a vedere domenica 11 gennaio alle 20.45 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine nell'interpretazione di Neri Marcorè), che lavora (dice lui) presso un paio di radio ci ha cercato per assumere da noi notizie sulla festa di Susans, per realizzare un servizio.
Addirittura ci chiedeva se potessimo passargli numeri di telefono di ragazzi che avessero partecipato alla serata per poterli chiamare in radio e intervistare (violando in tal modo la privacy, qualora lo avessimo assecondato).
Il signor G.G., naturalmente, non è un iscritto all'Ordine dei Giornalisti, né sappiamo quale attività svolga presso le radio in questione (ci riserviamo comunque di inviare una lettera al direttore responsabile delle radio in questione perché siamo curiosi).
Dopo averci utilizzato (noi gli abbiamo reso volentieri un favore, ipotizzando che - un domani - potesse anche diventare un 'collega'), il signor G.G. ci ha graziosamente scaricato, disprezzando il nostro quotidiano on line sia dal punto di vista del contenuto che della forma grafica intervenendo in un gruppo di Facebook dedicato alla festa di Susans.
Naturalmente non commentiamo. Stendiamo un velo pietoso sul signor G.G. e sulla sua giovane età.
Ora, naturalmente, il signor G.G. farà le sue brave novene affinché noi non inviamo la letterina che meditiamo di scrivere ai direttori responsabili delle due emittenti per le quali 'lavora', descrivendo per filo e per segno come il signor G.G. si è comportato nei confronti di un iscritto all'ordine dei giornalisti.
Stay tuned!
Rimanete sintonizzati...
Secondo voi, dobbiamo concedere al signor G.G. la chance di scusarsi, data la giovane età?
Anche lui, come Mene&Vigi, va perdonato perché si tratta di ragaaaaaaaaaaaaaazzi... come dicevano quelli di Striscia la Notizia qualche tempo fa?
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