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sabato 7 febbraio 2009

BERLUSCONI: NON LO AMIAMO, MA NON POSSIAMO CHE DARGLI RAGIONE.




Caso Englaro
Berlusconi: "Non capisco i medici, è una crudeltà"
Silvio Berlusconi: non capisco medici, è crudeltà. Dal Premier quasi un appello a stop protocollo in attesa delle Camere


"Non capisco come la sospensione del protocollo non possa avvenire. Francamente che dei professionisti, dei medici che sono votati a salvare la vita umana possano invece impegnarsi in un'azione che porta sicuramente alla morte anche attraverso crudeltà come la privazione ad un organismo della nutrizione e dell'idratazione".Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, torna così, anche con toni duri per rivolgere quasi un appello ai medici di riprendere a idratare e nutrire Eluana Englaro almeno in attesa che il disegno di legge venga approvato dal Parlamento. Il premier si è quindi chiesto il perchè "di tanta fretta. Sono veramente stupito"


Qui di seguito vi è il moderno giuramento di Ippocrate, il quale risulta palesemente violato da chi sta volontariamente spegnendo 'per sentenza' la vita di Eluana Englaro.


Consapevole dell'importanza e della solennità dell'atto che compio e dell'impegno che assumo, giuro:
di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento;
di perseguire come scopi esclusivi la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell'uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale;
di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di un paziente;
di attenermi alla mia attività ai principi etici della solidarietà umana, contro i quali, nel rispetto della vita e della persona, non utilizzerò mai le mie conoscenze;
di prestare la mia opera con diligenza, perizia, e prudenza secondo scienza e coscienza ed osservando le norme deontologiche che regolano l'esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione;
di affidare la mia reputazione esclusivamente alla mia capacità professionale ed alle mie doti morali;
di evitare, anche al di fuori dell' esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano ledere il prestigio e la dignità della professione;
di rispettare i colleghi anche in caso di contrasto di opinioni;
di curare tutti i miei pazienti con eguale scrupolo e impegno indipendentemente dai sentimenti che essi mi ispirano e prescindendo da ogni differenza di razza, religione, nazionalità condizione sociale e ideologia politica;
di prestare assistenza d' urgenza a qualsiasi infermo che ne abbisogni e di mettermi, in caso di pubblica calamità a disposizione dell'Autorità competente;
di rispettare e facilitare in ogni caso il diritto del malato alla libera scelta del suo medico, tenuto conto che il rapporto tra medico e paziente è fondato sulla fiducia e in ogni caso sul reciproco rispetto;
di osservare il segreto su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell'esercizio della mia professione o in ragione del mio stato;
di astenermi dall'"accanimento" diagnostico e terapeutico."

4 commenti:

Anonymous ha detto...

Vediamo se indovino: cos'è in soldoni un protocollo terapeutico? è un insieme di attività adottate nell'affrontare una patologia, esso può essere in parte codificato, da letterature mediche precedenti, costruito da diversi apporti multispecialistici, sempre proporzionati alle complessità del problema da affrontare; per Eluana appare alquanto semplice togliere l'alimentazione artificiale, eventualmente sedare, e lasciar sopraggiungere la morte. Domanda: è verosimile sostenere che il protocollo non esista non esistendo una terapia ma semplicemente sia stata sospesa l'alimentazione (e magari già da Lunedì scorso)?
In questo caso l'intervento di Berlusconi appare evidentemente un operazione non dissimile da tutte quelle messe in atto, cianciate, parlate da tutti quegli omini, politicucci e giornalistini che in questi giorni bene avrebbero fatto a tacere visto che il loro diretto interesse era farsi vedere, sentire, (e) o accontentare una frangia non trascurabile di consenso cattolico usando il caso Eluana, dimostrando di fregarsene altamente del fatto concreto.
Berlusconi, era sicuro ancor prima di emanare il decreto del no del Quirinale e potrebbe aver cercato lo scontro istituzionale per raccogliere il plauso del Vaticano quando non addirittura l’ovazione per la scorciatoia istituzionale del DDL, alla faccia degli “statalisti” (voleva dire stalinisti, si è capito benissimo).
La scaletta dell’urgenza dovrebbe prevedere: Lunedì conferenza capigruppo Senato, ragioni tecniche per frenare emendamenti depongono per il passaggio in aula, Martedì (?) alla Camera Mercoledì salita al Colle per la firma. Eluana nel frattempo avrà sospesa da 4 giorni (4,5 forse 5?) l’alimentazione e, se ancora in vita, avra probabilmente raggiunto un punto di non ritorno.
No, non l’ha fatto per Eluana, ma ora San Silvio da San Pietro è visto come l'angelo con la spada in mano sopra Castel Sant'Angelo. La manna per il consenso cattolico, le europee, la sardegna, le amministrative. E di Eluana, ma chisseneferga che siamo in piena campagna elettorale.

http://www.ilgiornaledelfriuli.net ha detto...

Leggermente di parte, ma ben scritto...
Non è tanto Berlusconi a essere abile, quanto i suoi avversari a essere stolti.
Ma mi perdoni la curiosità... perché non si firma?

Anonymous ha detto...

Perchè nutro verso la moderazione preventiva lo stesso suo disagio verso l'anonimato.

http://www.ilgiornaledelfriuli.net ha detto...

Esiste una legge sulla stampa secondo la quale il direttore è responsabile di qualsiasi cosa pubblicata su un organo di informazione.

Permetterà, quindi, che io possa leggere i commenti dei lettori prima di pubblicarli.

E, come vede, il suo commento è stato pubblicato.

Lei invece continua a essere un signor X