
Crisi del distretto della sedia, gli esiti dell'assemblea verniciatori al Catas
Aggregazione, diversificazione, nuovi mercati
Le misure anti-crisi del Comitato delle imprese verniciature del Distretto della sedia
CNA: “stileremo protocolli di intesa con le altre associazioni
in nome del nemico comune: la crisi”
Aggregazione tra imprese, diversificazione, nuovi mercati. Sono le misure anti-crisi individuate dalle ditte di verniciatura del distretto della sedia durante l'assemblea promossa da CNA Udine, svoltasi lunedì sera al Catas di San Giovanni al Natisone. Presenti all'incontro, coordinato da Alberto Pertoldi di CNA Udine, il presidente di CNA Manzano Stefano Basso, il direttore dell'ente ospitante Andrea Giavon, il presidente del Comitato dei verniciatori Ennio Furlan, il direttore provinciale CNA Giovanni Forcione. Hanno relazionato il presidente della società “Paganin & Associati srl - Servizi alle Imprese” Ezio Paganin, e il presidente della Almaf srl Giorgio Lotta.
Circa una ventina gli imprenditori riunitisi al Catas appartenenti alla categoria della filiera distrettuale delle verniciature, ai quali Paganin ha illustrato un'innovativa formula di aggregazione che si sviluppa in forma orizzontale, e che prevede l'intervento di un “Manager imprenditore”, una sorta di tutor che condivide obiettivi, risultati e quindi anche rischi con le aziende che scelgono di aggregarsi.
Dal pubblico è emersa una forte motivazione ad uscire dall’attuale impasse: “Siamo in troppi, inutile farsi la guerra tra poveri”, è stato detto da più parti, ed ecco quindi la volontà (o meglio, la necessità) di compiere il cambio di mentalità. Un passaggio difficile, come hanno ammesso gli stessi partecipanti, che si sono autodefiniti “chiusi e orgogliosi”, ma tocca provare: “da soli non ce la facciamo”. L'alternativa infatti, come più volte ribadito, è la morte dell'azienda. “In passato sono state già sperimentate forme di aggregazione - commenta Pertoldi -, anni fa con il consorzio dei seggiolai promosso dall’ESA e di recente con altri due progetti, ma l'impostazione configurata dall'ing. Paganin è completamente innovativa. Tutti partecipano mantenendo la propria individualità di imprenditori per quanto riguarda la gestione della loro singola azienda, ma anche condividendo obiettivi e rischi del progetto di sviluppo per l’aggregazione contrattuale delle imprese. E’ ora di lavorare per piani d’emergenza e per progetti”.
Anche il Catas, attraverso l’a.d. Speranza interpellato al riguardo, ravvisa delle positività nel percorso proposta dalla CNA e nell’idea-progetto di Paganin. La CNA, da parte sua, annuncia nuove forme di collaborazione con le altre associazioni di categoria in nome di un nemico comune: la crisi. “Non è questo il tempo delle battaglie di bandiera e nemmeno del falso ottimismo, la gravità della situazione del distretto della sedia è tale che richiede di procedere assieme e con molta umiltà da parte di tutte le Associazioni imprenditoriali, anche stilando dei protocolli d'intesa, a cominciare da quello annunciato tra CNA e Confartigianato”, ha detto Pertoldi.
Altri elementi segnalati dai titolari delle ditte di verniciatura: creare dei sistemi di controllo di gestione e un listino prezzi che eviti il caporalato, fornire delle lavorazioni ma anche dei servizi al cliente, diversificare (basta verniciare solo le sedie), orientarsi al mercato e verso mercati che vadano anche oltre il confine del Distretto, capitalizzare il know-how accumulato negli anni. Ma la vera novità sta nella volontà di confronto di aziende concorrenti che invece optano per la strada del sodalizio, aderendo all'iniziativa di aggregazione. Una scelta coraggiosa che secondo la CNA darà sicuramente buoni frutti.
La relazione del dott. Lotta, inventore anni fa dei “buoni pasto”, è stata centrata sul risparmio del costo dell’energia di cui anche le piccole imprese del distretto della sedia possono avvalersi partecipando alle aste telematiche indette dalla sua società, la Almaf srl. Lampi di genio di un imprenditore che opera con successo nell’attuale economia e società, che devono spronare tutti a fare meglio, “a cominciare dall’ASDI del distretto della sedia, che dovrà da subito cambiare rotta - ha detto il direttore di CNA Udine, Forcione, - per dedicare attenzione e risorse, pari a quelle rivolte alle imprese che fanno il prodotto finito, alle oltre 500 imprese artigiane conto-terziste presenti nel distretto.
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