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giovedì 5 marzo 2009

AMICI A 4 ZAMPE (ARTICOLO di MARIAGRAZIA de LUISE)


Debutta nella nostra redazione Mariagrazia de Luise, appassionata del mondo degli animali.

Probabilmente curerà una rubrica.


Vivo con tre cani e due gatti, mi dispiace molto sentire parlare di cani aggressivi che mordono i bambini o addirittura i padroni, i miei cani per i miei figli sono stati i migliori amici, quelli a cui raccontare tutti i segreti e spesso i compagni di monellerie. Ho dei Labrador, cani dolcissimi ma grossi ed ingombranti, impegnativi perché se vengono ben educati fin da cuccioli possono dare delle grosse soddisfazioni. Invece, se lasciati soli tutto il giorno in un giardino, spesso sono fonte di danni e problemi, ma questo secondo me vale per tutte le razze e anche per i meticci. Purtroppo spesso succede che uno si orienti verso una determinata razza non conoscendola, magari nell’impulso di un momento o peggio ancora per motivazioni ancor più sbagliate. Il cane non è un oggetto e soprattutto certe razze che vengono prese per “far la guardia” non la fanno automaticamente, bisogna seguirli ed educarli per non rischiare incidenti anche gravi. Ad esempio un cucciolino di Labrador è dolcissimo, ma è un grandissimo masticatore, pieno di energia e voglia di correre e di conoscere e la pazienza che ci vuole è enorme. Spesso mi è successo di essere contattata da persone che lo avevano preso e non lo volevano più tenere dopo pochi mesi a causa dei danni che faceva in casa, è un cane fin troppo entusiasta in tutte le sue dimostrazioni, ad esempio personalmente temo molto le ondate di simpatia che il film “Io e Marley” scatenerà.
Un conto è vedere le cose al cinema, un conto è trovarsele davanti a casa. Qualsiasi cane può riuscire ad avere un buon rapporto con il suo padrone e la famiglia, l’importante è l’equilibrio che si crea tra due zampe e quattro zampe. Ad esempio un Labrador dà l’anima per la famiglia in cui vive. Ricorderò per sempre il primo cane che è entrato in casa mia, si chiamava Peter e avevo i miei figli piccoli, all’asilo.
Un giorno Peter era tranquillo che si rosicchiava il suo osso, uno dei miei bambini si era avvicinato a lui, nonostante gli fosse stato raccomandato varie volte di non disturbare il cane in quei momenti. Peter colto di sorpresa gli ha abbaiato e ringhiato, mio figlio è scoppiato a piangere dalla paura il cane si è di colpo calmato ha preso l’osso e l’ha depositato ai piedi del bambino, per me questo è stato un gesto molto bello, mi ha fatto capire che non avevo sbagliato a seguire ed educare il cane assieme ai miei figli, secondo me però a queste cose si arriva solo con la costanza e sapendo prima di tutto i difetti e i pregi di una particolare razza.
MARIAGRAZIA de LUISE

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