TEATRO COMUNALE DI MONFALCONE
STAGIONE 2008-2009
L’ultimo appuntamento di ‘900&oltre, tra ricerca e musica popolare, con la viola di Kim Kashkashian e le percussioni di Robyn Schulkowsky (mercoledì 18 marzo).
La Stagione di Musica del Teatro Comunale giunge al suo ultimo appuntamento con il contemporaneo: mercoledì 18 marzo, alle ore 20.45 la violista Kim Kashkashian e la percussionista Robyn Schulkowsky sono protagoniste di una performance che accosta, con grande fascino, la ricerca e l’innovazione allo spirito della musica popolare. Il programma esordisce con un omaggio alla terra armena, attraverso le composizioni di Vartabed Komitas e Tigran Mansurian, per passare alle tradizioni americane rivisitate da Robert Beaser, alla musica antica di Marin Marais arrangiata dalle stesse interpreti, fino alle tradizioni siciliane esplorate da Luciano Berio.
Un sodalizio di livello assoluto, quello che si presenta al Comunale, tanto per le carriere sfolgoranti delle artiste quanto per la comune creativa tendenza all’innovazione.
Kim Kashkashian è nota in tutto il mondo per le sue esibizioni con le più grandi orchestre, dirette, tra gli altri da Riccardo Chailly, Christoph Eschenbach e Riccardo Muti. Ha tenuto recital nei più importanti luoghi della musica degli Stati Uniti e non solo. Molto legata alle proprie origini armene, l’artista è da sempre attenta ai nuovi linguaggi della ricerca: per questo le è stato facile lavorare al fianco di compositori come Gubaidulina, Penderecki, Kurtág, Mansurian, Pärt, Berio. Ottima musicista da camera, ha suonato, tra gli altri, con Gidon Kremer, Daniel Philips e Yo-Yo Ma, costituitisi con lei in quartetto per l’occasione. All’intensa attività di interprete (recenti le prime mondiali dei Concerti di Mansurian e Olivero), affianca un’intensa e seguitissima attività didattica in diverse università e conservatori. Kim Kashkashian incide in esclusiva per ECM.
Robyn Schulkowsky, ha affiancato e affianca l’attività di ricerca musicale a numerose collaborazioni con i grandi artisti del suo tempo e ad importanti esperienze didattiche. Autrice di una originalissima opera per tre percussionisti, che ha debuttato nel 2002 in Brasile, Robyn Schulkowsky è di casa in Sud America con i suoi concerti e laboratori. Interprete in prima esecuzione mondiale di alcune delle più importanti opere del ventesimo e ventunesimo secolo di compositori quali Stockhausen, Volans, Cage, Feldman e Xenakis, l’eclettica percussionista continua il suo viaggio instancabile per il mondo alla continua ricerca di nuovi linguaggi sonori. Destinataria di molti premi, è molto ricercata anche come docente di musica da camera.
Le tradizioni dell’Armenia sono sviscerate e rivisitate attraverso le musiche di due tra le due personalità più significative del mondo musicale (e non soltanto) di quella regione. Vartabed Komitas, di cui si eseguono gli Armenische Lieder, oltre che compositore, è stato il precursore della riscoperta delle tradizioni musicali amene: impegnato tutta la vita nel raccogliere, ricostruire e riarrangiare tutte le melodie ecclesiastiche e tradizionali, ha lasciato composizioni fondamentali come il Badarak (musica liturgica) e un corpus enorme di musiche popolari. Ancora linguaggi novecenteschi accostati alla tradizione armena nei Lieder, Gebilde und Wadschirm di Tigran Mansurian, che, sulla scia della lezione di Komitas, fonde le tecniche compositive moderne con il substrato musicale esistente. A chiusura della prima parte lo sguardo si sposta verso i Monti Appalachi, descritti in Mountain Songs di Robert Beaser: otto melodie di antichissima origine britannica trovano nuova forma attraverso un contesto strumentale moderno, lucido e di grande lirismo. La Spagna del Seicento apre la seconda parte del concerto con Folies d’Espagne di Marin Marais (autore oggi notissimo per la pagina utilizzata come colonna sonora di Tutte le mattine del mondo, film di Alain Corneau) ed è trasportata con suggestione dalle stesse interpreti al contesto odierno. Naturale di Luciano Berio chiude la serata: brano concepito per la danza, esso contrappone la cantabilità della viola alle infinite soluzioni timbriche delle percussioni, in una sorta di de-strutturazione dei temi originali, tratti dalla canzone popolare siciliana.
I biglietti possono essere acquistati presso: Biglietteria del Teatro (tel. 0481 790 470, da martedì a sabato, ore 17-19), Ticketpoint di Trieste, ERT-Ente Regionale Teatrale del FVG di Udine, Libreria Antonini di Gorizia e on line sul sito www.greenticket.it.
Presso la Biglietteria del Teatro, inoltre, è possibile acquistare la CARD il MIO Teatro (4 concerti o 4 spettacoli a scelta).
mercoledì 18 marzo, ore 20.45 /
L’ultimo appuntamento di ‘900&oltre, tra ricerca e musica popolare, con la viola di Kim Kashkashian e le percussioni di Robyn Schulkowsky (mercoledì 18 marzo).
La Stagione di Musica del Teatro Comunale giunge al suo ultimo appuntamento con il contemporaneo: mercoledì 18 marzo, alle ore 20.45 la violista Kim Kashkashian e la percussionista Robyn Schulkowsky sono protagoniste di una performance che accosta, con grande fascino, la ricerca e l’innovazione allo spirito della musica popolare. Il programma esordisce con un omaggio alla terra armena, attraverso le composizioni di Vartabed Komitas e Tigran Mansurian, per passare alle tradizioni americane rivisitate da Robert Beaser, alla musica antica di Marin Marais arrangiata dalle stesse interpreti, fino alle tradizioni siciliane esplorate da Luciano Berio.
Un sodalizio di livello assoluto, quello che si presenta al Comunale, tanto per le carriere sfolgoranti delle artiste quanto per la comune creativa tendenza all’innovazione.
Kim Kashkashian è nota in tutto il mondo per le sue esibizioni con le più grandi orchestre, dirette, tra gli altri da Riccardo Chailly, Christoph Eschenbach e Riccardo Muti. Ha tenuto recital nei più importanti luoghi della musica degli Stati Uniti e non solo. Molto legata alle proprie origini armene, l’artista è da sempre attenta ai nuovi linguaggi della ricerca: per questo le è stato facile lavorare al fianco di compositori come Gubaidulina, Penderecki, Kurtág, Mansurian, Pärt, Berio. Ottima musicista da camera, ha suonato, tra gli altri, con Gidon Kremer, Daniel Philips e Yo-Yo Ma, costituitisi con lei in quartetto per l’occasione. All’intensa attività di interprete (recenti le prime mondiali dei Concerti di Mansurian e Olivero), affianca un’intensa e seguitissima attività didattica in diverse università e conservatori. Kim Kashkashian incide in esclusiva per ECM.
Robyn Schulkowsky, ha affiancato e affianca l’attività di ricerca musicale a numerose collaborazioni con i grandi artisti del suo tempo e ad importanti esperienze didattiche. Autrice di una originalissima opera per tre percussionisti, che ha debuttato nel 2002 in Brasile, Robyn Schulkowsky è di casa in Sud America con i suoi concerti e laboratori. Interprete in prima esecuzione mondiale di alcune delle più importanti opere del ventesimo e ventunesimo secolo di compositori quali Stockhausen, Volans, Cage, Feldman e Xenakis, l’eclettica percussionista continua il suo viaggio instancabile per il mondo alla continua ricerca di nuovi linguaggi sonori. Destinataria di molti premi, è molto ricercata anche come docente di musica da camera.
Le tradizioni dell’Armenia sono sviscerate e rivisitate attraverso le musiche di due tra le due personalità più significative del mondo musicale (e non soltanto) di quella regione. Vartabed Komitas, di cui si eseguono gli Armenische Lieder, oltre che compositore, è stato il precursore della riscoperta delle tradizioni musicali amene: impegnato tutta la vita nel raccogliere, ricostruire e riarrangiare tutte le melodie ecclesiastiche e tradizionali, ha lasciato composizioni fondamentali come il Badarak (musica liturgica) e un corpus enorme di musiche popolari. Ancora linguaggi novecenteschi accostati alla tradizione armena nei Lieder, Gebilde und Wadschirm di Tigran Mansurian, che, sulla scia della lezione di Komitas, fonde le tecniche compositive moderne con il substrato musicale esistente. A chiusura della prima parte lo sguardo si sposta verso i Monti Appalachi, descritti in Mountain Songs di Robert Beaser: otto melodie di antichissima origine britannica trovano nuova forma attraverso un contesto strumentale moderno, lucido e di grande lirismo. La Spagna del Seicento apre la seconda parte del concerto con Folies d’Espagne di Marin Marais (autore oggi notissimo per la pagina utilizzata come colonna sonora di Tutte le mattine del mondo, film di Alain Corneau) ed è trasportata con suggestione dalle stesse interpreti al contesto odierno. Naturale di Luciano Berio chiude la serata: brano concepito per la danza, esso contrappone la cantabilità della viola alle infinite soluzioni timbriche delle percussioni, in una sorta di de-strutturazione dei temi originali, tratti dalla canzone popolare siciliana.
I biglietti possono essere acquistati presso: Biglietteria del Teatro (tel. 0481 790 470, da martedì a sabato, ore 17-19), Ticketpoint di Trieste, ERT-Ente Regionale Teatrale del FVG di Udine, Libreria Antonini di Gorizia e on line sul sito www.greenticket.it.
Presso la Biglietteria del Teatro, inoltre, è possibile acquistare la CARD il MIO Teatro (4 concerti o 4 spettacoli a scelta).
mercoledì 18 marzo, ore 20.45 /
‘900&oltre
Kim Kashkashian viola
Robyn Schulkowsky percussioni
Musiche di Vartabed Komitas / Tigran Mansurian / Robert Beaser / Marin Marais - Kim Kashkashian - Robyn Schulkowsky / Luciano Berio
Ufficio Comunicazione Roberta Sodomaco – Clara Giangaspero (tel. 0481 494 369 / www.teatromonfalcone.it)
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