"SFUEI DAL FRIÛL LIBAR - IL GIORNALE DEL FRIULI LIBERO". INDIRIZZO INTERNET http://www.ilgiornaledelfriuli.net EDIZIONE ON LINE DELLA TESTATA ISCRITTA COME GIORNALE QUOTIDIANO ON LINE, A STAMPA, RADIOFONICO E TELEVISIVO NEL REGISTRO DEL TRIBUNALE DI UDINE IN DATA 8 APRILE 2009 AL N. 9/2009. Si pubblica dal 25 novembre 2008. Proprietario: Alberto di Caporiacco. Direttore responsabile: Alberto di Caporiacco. Sede di rappresentanza in Udine, piazza S. Giacomo 11/16, 2. piano.

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venerdì 6 marzo 2009

RASSEGNA STAMPA: MESSAGGERO VENETO, IL GAZZETTINO, IL PICCOLO

Cominciamo la rassegna stampa con la prima pagina del Messaggero Veneto

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Pensioni, anche la Lega frena sull’innalzamento dell’età per la quiescenza delle statali.
Bossi avverte: devono essere le donne a scegliere
Un’altra giornata nera sui mercati mondiali, nella seduta di ieri bruciati 144 miliardi
Trichet: «Non escludo ulteriori interventi»
La Bce taglia i tassi, Borse a picco
Il costo del denaro cala di mezzo punto, è ai minimi storici (1,50%).
Ma listini negativi, Milano -5,39% Tremonti: il 2009 peggiore del 2008.
E promette più risorse per ammortizzatori

Udine. Strade malconce e la pioggia peggiora le cose
Allagamenti anche in provincia mentre in montagna la neve continua a creare disagi
Gimcana tra buche e pozze

Il consiglio approva i nuovi parametri. L’assessore: sono stati imposti da Roma.
Polemiche in aula
Di Bert, Confindustria: una cifra importante in un periodo di disagio
Irap più cara per le aziende del Fvg
Meno sconto sulle aliquote. Le imprese devono restituire oltre 4 milioni

LE BANCHE E LA CRISI
GLI ECCESSI DEL CREDITO di FRANCESCO MOROSINI

INDAGINI E SICUREZZA
IL ROMENO SBAGLIATO di MINO FUCCILLO

Furti con il telecomando
I carabinieri di Feletto hanno sgominato una banda di croati
Grazie a un congegno disattivavano i sistemi anti-taccheggio

Il super-vitigno è made in Friuli
L’Università di Udine ne sta coltivando uno che è resistente alle malattie
È frutto di ottomila incroci e consentirà di non fare ricorso ai pesticidi

L’Udinese al 35º posto nella classifica mondiale
DAVANTI AL MILAN

Dacia Maraini: brutti tempi per le donne

Udine, Solari in controtendenza: niente Cig, utili e nuove assunzioni

Convoglio stradale di 75 metri per trasportare un maxi-impianto
ALLA FANTONI DI OSOPPO

RAGOGNA
Legano all’auto la cassaforte per rubarla

UDINE
Quaresima, arriva anche qui il “no-sms day”

CIVIDALE
Stroncato da malore sul posto di lavoro

SAN GIORGIO
Tubone, i rimborsi saranno pagati in ottobre

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Proseguiamo con la prima pagina de Il Gazzettino, edizione Friuli

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Il direttore regionale Viale: «Cresce di più quella ordinaria, significa che le aziende non mollano»
Cassa integrazione senza freni
Dati Inps allarmanti: aumentata di oltre il 100% nei primi due mesi del 2009

Quasi il 700% in più, ma in alcuni casi si arriva a quasi 24 volte il valore dell’annata precedente. La cassa integrazione procede al galoppo: più 106,2% nei primi due mesi del 2009 rispetto a gennaio e febbraio 2008. Lo ha reso noto ieri l’Inps regionale: la cassa ordinaria è aumentata del 674,6%, mentre quella straordinaria è diminuita in misura del 27,2. È un autentico boom quello delle ore di aumento della cassa integrazione ordinaria per gli impiegati: 2.350% in più. Invece gli operai hanno (ma è un amaro eufemismo) il 635% in più sempre rispetto allo stesso periodo 2008. In febbraio, rispetto a gennaio scorso, l'aumento della cassa in totale è stato del 171,4%: la cassa ordinaria è aumentata del 409%, ma la straordinaria è diminuita del 12. Il direttore regionale Inps, Fabio Viale, pur di fronte alla drammaticità dei numeri, spiega che un massiccio ricorso alla "ordinaria" e un contestuale arretramento della "straordinaria" (spesso anticamera della mobilità) significa che le aziende non perdono la speranza di riprendersi dalla crisi. Intanto cala del 34,15% il numero di domande di pensione, effetto del dimezzamento delle finestre di uscita da quattro a due.

REGIONE
Irap, aumenta l’aliquota Riparametrato lo sconto

L’aliquota Irap passa dall’uno allo 0,9176 % a decorrere dal primo gennaio 2008. Il disegno di legge è stato approvato ieri dal Consiglio regionale, in modo da evitare il ricorso del Governo davanti alla Corte Costituzionale. Una riparametrazione cui l’Aula ha dovuto dedicarsi precipitosamente.

SONDAGGIO
Imprenditori sfiduciati prevedono tagli al personale

Un sondaggio dell’Aipem rivela che tra le aziende del Nordest prevale il pessimismo. C’è la convinzione che gli incassi caleranno del 35% e che si dovrà tagliare il personale per superare la crisi economica. Lo sostiene il 69% degli intervistati. Calano anche gli investimenti nella comunicazione

Il "tappo termico" causa l’inquinamento da polveri

E’ il "tappo termico" determinato dall’inversione delle temperatura tra alta quota e suolo a trattenere le polveri sottili nella "pentola" del Friuli Venezia Giulia, costringendo le amministrazioni pubbliche a limitazioni di traffico e circolazione in tutto il territorio. Gli sforamenti di questi ultimi giorni (a Udine 15 dal primo gennaio a oggi) degli indici pericolosi per la salute di polveri sottili sono dovuti proprio a questo. Un fenomeno che il Centro regionale di modellistica ambientale dell’Arpa, sorto da appena un anno e mezzo, sta non solo studiando ma traducendo in un modello matematico. Servirà per prevedere gli sforamenti (con tempi di preavviso che gossomodo si avvicinano a quelli dei bollettini meteo) e per le valutazioni ambientali (dalle simulazioni degli effetti del traffico, o della sua assenza, in una determinata strada all’effetto di misure amministrative). Per quanto riguarda la qualità dell’aria, gli inquinanti maggiormente presenti in Friuli Venezia Giulia sono proprio le polveri sottili e l’ozono. Il monossido di carbonio e il biossido di zolfo, infatti, a differenza di quanto accadeva una decina di anni fa, sono quasi sempre ed ovunque abbondantemente al di sotto dei limiti previsti dalla legge.

FOGLIE/FUEJS
Dietro ogni crisila necessità di decisioni pubbliche e private
di Gianfranco Ellero

Troppo spesso adoperiamo le parole per il significato più recente e perdiamo il loro senso più profondo e rivelatore. Una di queste è "crisi", di solito abbinata ad aggettivi dai significati negativi. Domandiamoci allora che cosa significa, esattamente, "crisi"? Bisogna risalire all’antico verbo greco "krìnein", che stava per "decidere" o "scegliere": crisi significa, quindi, decisione o scelta. Il termine può avere due significati: stato transitorio di particolare difficoltà o turbamento nella vita individuale o sociale, oppure, in senso medico, cambiamento improvviso, favorevole o sfavorevole, nel decorso di una malattia. La crisi non è quindi una situazione definitiva, e non è necessariamente negativa, ma è problematica perché impone un’analisi e una scelta: dopo non si torna mai "come prima". Una crisi finanziaria, ad esempio, che socialmente si manifesta come inflazione (o deflazione), muta i rapporti economici fra le classi sociali e gli individui. L’inflazione, facendo crescere i prezzi, impoverisce i lavoratori a reddito fisso, ma arricchisce quelli a reddito variabile. La diversa distribuzione della ricchezza fra le classi provoca modificazioni nella domanda di beni e servizi, ovvero chiusura di alcune aziende e aperture di altre, con profonde conseguenze nel sistema economico, che dopo la crisi risulterà profondamente modificato nella struttura. Come reagire? Istintivamente si reagisce male, perché i prezzi alti inducono a risparmiare reddito e a consumare di meno, e così si deprime la domanda, che è la molla del sistema capitalistico. Bisognerebbe quindi reagire con ottimismo, come si sente dire in questi giorni, cioè sostenere la domanda spendendo come prima (della crisi) o più di prima: ma come può essere ottimista il disoccupato? Dove troverà il reddito monetario per spendere come prima? Come può essere ottimista la società nel suo complesso se il tasso di disoccupazione è troppo alto? Ecco la necessità di scelte e decisioni pubbliche e private, sociali e individuali. Pensando a quelle pubbliche spero non abbia ragione Braudel, il quale sosteneva che le decisioni dei governi raramente ottengono gli effetti sperati, e le borse che non si riprendono neanche riducendo a zero il tasso di sconto sembrano proprio dargli ragione.

In banca in viale Leopardi nell’estate 2004 era entrato con un coltellaccio da cucina
Bandito gentleman assolto
Rinunciò alla rapina all’Unicredit con un sorriso

Lui si considera un "gentiluomo" e anche il suo legale, l’avvocato Alessandra Nava di Treviso, lo descrive come un individuo "del tutto originale". Fatto sta che rinuncia quando ritiene che commettere un colpo scatenerebbe eccessive preoccupazioni e che non vi siano le condizioni (gli è successo anche di fronte a una cassiera incinta). Ed è stato così che ieri il tribunale collegiale di Udine ha assolto il foggiano Salvatore Mercaldi, 48 anni, dall’accusa di tentata rapina alla filiale dell’Unicredit di viale Leopardi a Udine. In giacca grigia, a volto scoperto, nel pomeriggio del 15 luglio del 2004 si era presentato in cassa con un coltellaccio da cucina, sostenendo di aver bisogno di danaro e di aver dietro una persona ammalata, però, alla risposta negativa, si era limitato a domandare: «Allora me ne devo andare?» e a chiedere con un sorriso che gli venisse aperto. Sulla porta aveva incrociato due agenti della Polfer ma la sua "desistenza attiva", com’è stata definita al processo, non aveva nulla a che vedere con essi. Il riconoscimento di quel tipo distinto era avvenuta attraverso immagini fotografiche. Anche il pubblico ministero ha domandato l’assoluzione.

Due medici a giudizio

Palazzolo Due anni fa morì per rottura di un aneurisma Renzo Cepparo. Il Gip ieri ha rinviato a giudizio due medici di Latisana per omicidio colposo ritenendo necessario un chiarimento dibattimentale. Si tratta del chirurgo Luigi Russo e del radiologo Cosimo Chisena.

"Uomini di parola" sul palco per sostenere le cure di Riccardo

"Tre uomini di parola"... È un incontro tra Luigi Maieron, Mauro Corona e Toni Capuozzo: musica, parole e riflessione. Tanta riflessione. Perchè la serata organizzata all’auditorium di Pasian di Prato (stasera alle 20.30) per raccogliere fondi per l’Afghanistan, aiuterà a sostenere le cure di cui ha bisogno Riccardo Rinaldi, 14 anni, per combattere il melanoma che lo ha colpito. Parte dell’incasso sarà devoluto a favore del capitano dell’Under 15 della Leonorso, che ora si trova a Houston e ha bisogno di 200mila euro per le terapie. Sul conto corrente a lui dedicato ne sono già confluiti 100mila grazie alla mobilitazione del mondo dello sport (Banca di Udine, sede di Paderno, Iban IT86M0871512300000000714504, intestato ai genitori del ragazzo, Lucia D’Antoni e Claudio Rinaldi).

RICORRENZE
Le donne e l’8 marzo non c’è voglia di festa
Dalla studentessa alla precaria: «Ormai non ha significato»

Festeggiare la Giornata internazionale della donna a un secolo dalla sua istituzione ha perso di significato. Gli scopi originari sono pressochè dimenticati e anche in Friuli si preferisce pensare ai problemi concreti piuttosto che alle dichiarazioni di principio. Se nella vita privata la condizione femminile è decisamente migliorata rispetto ad un tempo, persistono invece i problemi sul posto di lavoro. Dove anche la stessa possibilità di rimanere incinta condiziona l’atteggiamento dei datori di lavoro nei confronti delle dipendenti. A parlare della festa dell’8 marzo sono donne di ogni età e condizione sociale, spiegando come ormai la voglia di celebrare la ricorrenza stia venendo meno. «Sarebbe meglio - osserva Nucci, esercente in centro a Udine di 55 anni - pensare a istituire un premio da consegnare ogni anno a una donna che si è distinta in campo sociale o nella vita privata». Ripensare alle modalità di celebrare la Giornata della donna, insomma, è un’esigenza avvertita per non farla passare solo come una ricorrenza commerciale. Intanto ieri al Visionario di Udine è stata inaugurata la rassegna Calendidonna, che dedica l’edizione alla condizione femminile in Iran.

CALMA E GESSO
«Se non vai in televisione non sei nessuno» Disposti allo zero in condotta per un’ora di celebrità
di Walter Tomada

«Prof, come devo fare per andare in televisione? Cosa mi devo inventare?». Lì per lì l’insegnante ci rimane un po’ così, ma di fronte all’insistenza del compagno di banco di Marco la domanda sorge spontanea: «Come mai tutto questo improvviso bisogno di celebrità?». L’allievo risponde: «Mia sorella era in gita a Roma con la scuola e l’hanno intervistata quelli di "Verissimo". Adesso si pavoneggia con tutti: io non posso essere da meno. Toccherà che mi inventi qualche bravata per far parlare anche di me». Ed è così che la famosa massima di Oscar Wilde «parlate pur male di me purché ne parliate» diventa una strategia sistematica nell’era di YouTube e di Facebook. Nella nuova generazione si diffonde sempre più velocemente il Morbo di Narciso, quel virus che si può sintetizzare nello slogan preferito dell’amico di Marco: «Se non vai in televisione non sei nessuno». Pare che la vita di molti ragazzi non sia ormai la stessa se la loro immagine non viene proiettata su uno schermo, esattamente come nel mito dove Narciso si innamorava della propria effigie riflessa nell’acqua di una fonte. Che sia il telefonino, il computer o la tv, l’importante è lasciare traccia su un supporto che permetta di vedersi o farsi vedere al massimo delle proprie possibilità. Questa sindrome è così forte che i ragazzi usano perfino riprendersi mentre compiono azioni aberranti: dai giornali si viene a sapere di stupri, violenze e sevizie che sono stati ripresi via telefonino per mostrare tali gesta agli amici, oppure immetterle su You Tube. Ultimi, i "prodi" che non han trovato di meglio che bruciare un crocefisso in classe. Tecnicamente, oltre ad essere atti spregevoli, sono pure la cosa più stupida che un delinquente possa fare: registrando i propri atti criminosi finiscono addirittura per precostituire prove inconfutabili a proprio carico e quindi per condannarsi da soli. Ma non importa: per un quarto d’ora di celebrità val la pena pure di rovinarsi la vita, pur di coltivare un insano culto della propria immagine che, come dimostrano gli psicologi, è solo testimonianza della incapacità di mettersi in relazione con l’altro in modo positivo. E le malefatte compiute – una volta proiettate – sembrano meno gravi perché a commetterle pare quasi che sia stato un altro. L’immagine di cui ci si innamora, qualunque azione compia, perché è la nostra ma allo stesso tempo – come diceva Rimbaud – "Io è un Altro", e in tv è sempre più "figo". Anche se a tentare di baciarlo, magari, si finisce per annegare.

TOLMEZZO
Appello di Martini all’Osoppo per la storia dei popolari

CODROIPO
Lega e Destra contro il progetto grandi eventi per l’ex polveriera

UDINESE
Pepe: «Contro la Roma sempre gare interessanti»

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Concludiamo con la prima pagina del triestino Il Piccolo

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FONDO ANTIPOVERTÀ
«Immigrati discriminati» La Commissione europea censura la Regione
Il vicepresidente Jacques Barrot risponde a un’interrogazione sui limiti di residenza

ECONOMIA, SECONDO IL MINISTRO DEL TESORO IL 2009 PEGGIO DEL 2008
Tassi al minimo storico, Borse in picchiata
Tremonti cede: «Più soldi per gli ammortizzatori sociali». Bersani: «Finalmente»

ULTIME RIUNIONI PRIMA DELL’AUTORIZZAZIONE GOVERNATIVA
Entro Pasqua il «sì» al rigassificatore
Le modifiche al progetto: serbatoi metà interrati e più lontani dalla costa

BANCHE E CRISI
IL GUADO STATALISTA di FRANCESCO MOROSINI

LEADER REGIONALE, GOTTARDO STOPPA SARO
A Trieste l’addio di An: nel Pdl, ma restiamo diversi

INTERPELLATI 180 IMPRENDITORI
Nordest, il 70% delle imprese licenzierà

Scoperta a Lasko una fossa comune
Rinvenuti i corpi di 300 persone uccise dai titini

Un guasto provocò la strage sull’A4
Scagionato il guardrail Autovie «innocente»

L’appello di Bossi: «Serve un accordo»
Continua il braccio di ferro sul disegno di legge

Lorito ”denuncia” il pm al ministro
Colpo di scena al processo per droga al vicequestore. «Violato il diritto alla difesa»

Il gioco d’azzardo e gli altri tabù di PIER ALDO ROVATTI

INCONTRO A ROMA CON SANADER
Croazia nell’Ue, Berlusconi spinge

Evasione e miseria, raddoppiati i pignoramenti di immobili di GABRIELLA ZIANI

RISARCIMENTI PER L’INQUADRAMENTO PROFESSIONALE
Seicento vigili fanno causa al Comune

Il caso
Dietro la grande offerta di case

Unione, bis per spiccare il volo

Etica minima

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