IL CASO
Banca a rischio protesto: non pagava assegni circolari
E’ successo a Palmanova. L’istituto di credito rifiutava il cambio in denaro liquido senza valide motivazioni
Il CODACONS: “l’assegno circolare equivale a denaro contante, se la banca non paga va protestata”
Dicono che non hanno denaro in contante, che i terminali sono momentaneamente fuori uso oppure, senza tanti giri di parole, semplicemente di “no”. E’ una reazione piuttosto comune riscontrata da molti utenti che si recano negli istituti di credito per farsi cambiare un assegno circolare; stavolta però un cittadino, lungi dal rassegnarsi a snervanti attese e proroghe di pagamento, vedendosi rifiutare in diverse filiali di una banca friulana il cambio in denaro liquido del suo assegno “pagabile a vista”, per lo più senza valide motivazioni, si è rivolto al Codacons Fvg. Risultato: la banca si è ritrovata davanti l'ufficiale giudiziario, o pagava o veniva protestata. E l’assegno è stato immediatamente riscosso.
“E questo è il messaggio che vorremmo lanciare a tutte le banche: pagate gli assegni circolari, sennò si rischia il protesto - dichiara l’avv. Vitto Claut, presidente regionale Codacons Fvg. - E invitiamo i cittadini, in casi simili, a contattarci (tel. 0432 403872) e in concerto con le autorità competenti provvederemo a farvi ottenere i soldi.” Anche quando l’importo dell’assegno non trasferibile è consistente, secondo l’associazione la rilevanza della cifra non giustifica affatto il diniego della banca.
Il titolo di cui si era tentata la riscossione, in questo caso, era stato emesso dalla medesima filiale un mese prima, precisa Pierluigi Chiarla, presidente provinciale di Udine Codacons, e quel giorno - il 22 gennaio scorso - lo sportello aveva a disposizione denaro contanti, come attesterà poi l’immediato versamento della cifra a seguito dell’intervento dell’ufficiale giudiziario. “Un malcostume purtroppo molto diffuso - spiega Chiarla -; spesso gli sportelli contro-propongono di versare l’assegno piuttosto che incassarlo, di recarsi presso la filiale che lo ha emesso, oppure di aprire un conto presso la banca stessa. Ma l’utente ha diritto di ricevere a vista quanto dovuto, in quanto l’assegno circolare è equivalente a denaro liquido”.
Fin qui il comunicato stampa Codacons.
Ma il nostro giornale non si è fermato. Ha compiuto una piccola indagine, anche all'insaputa del Codacons, arrivando a scoprire che la banca in questione è la Popolare FriulAdria.
Dalla quale aspettiamo, naturalmente, una smentita oppure un cortese chiarimento.
Nessun commento:
Posta un commento