
Quarta puntata di X Factor 2…
(Precauzioni d’uso: leggere quest’articolo da capo a piè, che la sottoscritta è una burlona)
X Factor è musica. Ci piace, ci fa sognare, ci entusiasma. Quante meravigliose individualità musicali e sonore, quanti bei giovani che chiedono solamente di esprimersi attraverso la loro splendida voce, nessuna malizia, tanta onestà artistica e giuria di qualità… Ogni lunedì sera tutti quanti noi non possiamo fare altro che rimanere incollati e incantati davanti ai nostri schermi (ricordatevi di pagare il canone ragazzi, è cosa buona e giusta nei confronti di mamma Rai), e rimanere abbacinati di fronte a… a… ok, stavo scherzando ovviamente, si riparte sul serio ora, e di cattiveria.
Inizia qui la mia avventura di commentatrice televisiva (parolona) per il nostro amato quotidiano locale on-line. Ah! Come mi dispiace aver dovuto fare un’amare scelta tra le due perle di italianità che la tv ci regala stasera: Grande Fratello (12??) e X Factor 2. Per questa settimana mi concentrerò sulla seconda, non me ne vogliano gli amanti della sesta misura di pettorali. Ma per una simpatizzante della musica, quale sono, la scelta era obbligata. Ma certamente, X Factor ci serve, ci prepara degnamente ad un’altra strepitosa e rivoltante edizione del festival di Sanremo, dove (si sa) la musica non trionfa MAI. La mano rassicurante e grassoccia di Mara Maionchi, i colpi di ciuffo grigio del Morgan e la camminata gigioneggiante della Simo ci faranno caracollare direttamente in atmosfera Ariston, ve lo posso garantire… Che dire su X Factor? La solita caciara all’italiana, che tanto ci disgusta, ma di cui non possiamo fare a meno, un po’ come di una bella margherita almeno una volta a settimana. Innanzitutto ci tengo a dire che non distinguo il tizio con gli occhialoni e l’altro tizio di taglia forte, concorrenti ugualmente bravi in maniera insignificante..pare si chiamino, rispettivamente Daniele ed Enrico. Per godere di qualche briciola di carisma ci tocca attendere i Bastards Sons of Dioniso: a me questi novelli Frodo, Merry e Pipino punk entusiasmano parecchio. Certo, sono vagamente imbarazzanti mentre, armati di scopetta, spaccano macchinine Peg Perego sul palco, ma trattasi di giovincelli e scavezzacollo, sono ancora nella fase in cui ci si veste e pettina male e si scimmiotta il punk: scusabili. Molto meglio un tale gesto di teatro, comunque, della tristezza di certi altri personaggi come il 38enne che non molla mai (Matteo), esortato caldamente da quel tenerone di Morgan ad appendere le scarpe al chiodo, o dell’angelico visino eliminato in fin di puntata (Serena, scacciata da tre sbarbe che si proclamano soul, ma che, agghindate da Bratz, non sanno nemmeno ancheggiare a dovere). Note positive della puntata? Una sola: Andrea. Oltre ad essere un gran bel bocconcino, il ragazzo è intonato, ci sa fare sul palco, è dotato di cosiddetto carisma (“e il carisma non si compra al supermercato”, se lo dice la Ventura ci si può credere, lei al supermercato non l’ha proprio trovato). Spero questa nuova edizione la che vinca proprio lui, Andrea ,o come caspita vuol farsi chiamare ora (ciups?): quanto meno non annoia. Ah, oltre a quelli citati (non tutti per merito) c’erano un sacco di altri concorrenti, ma talmente insignificanti e asettici da non farmi ricordare nemmeno il loro caro nome. La giuria: sui picchi d’ira barocca di Morgan e l’ignoranza abissale delle Simo ho già letto fin troppo. Mi soffermerei invece sul caso Maionchi: pare che tutta la grinta femminista che amava sprigionare in trasmissione l’anno scorso se ne sia andata in pensione con lei. Mara, ripigliati! Non puoi limitarti a ridere in maniera sguaiata e a un laconico “Sì, bravo, hai cantato bene, l’hai fatta bene sta canzoncina”, non ci basta. E per cortesia, smettiamola di ostinarci a voler ragionare secondo le regole della discografia, la discografia è morta e sepolta da vent’anni! Un’ultima curiosità, i Farias… quatti quatti, perseverano. Mah…
Pace e bene, alla prossima.
GIOIA MOLINARI
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