
Non ci sono aggettivi per descrivere l'accalcarsi di stampa e televisione al di fuori della Quiete di Udine. Noi, come ogni mattina, abbiamo accompagnato nostre figlie a scuola e abbiamo fatto fatica, complice anche la giornata piovosa, per districarci dalla massa di mezzi parcheggiati in ogni modo al di fuori della Quiete.
Tutto quanto fa spettacolo, insomma.
L'interesse mediatico che si è sviluppato attorno alla vicenda di Eluana Englaro ha fatto sì che un dramma privato ed umano si sia trasformato in una sorta di telenovela, assai macabra in verità.
Stando a notizie di agenzia, l'autoambulanza con all'interno Eluana Englaro sarebbe giunta alla Quiete alle 5.54 di oggi, praticamente prima dell'alba.
Il tutto mentre si consumano gli ennesimi battibecchi politici in quanto l'assessore alla Sanità regionale Kosic, direttamente scelto dal presidente della giunta Renzo Tondo, ha detto a chiare lettere che lui non è d'accordo.
In buona sostanza le posizioni vanno così riassunte.
In prossimità del Natale vi fu la poco sagace fuga in avanti di Tondo che, sostanzialmente, si dimostrò favorevole all'accoglimento di Eluana Englaro in una struttura sanitaria situata sul territorio della regione (anche allora Kosic dissentì).
Successivamente vi furono le reazioni del ministro Sacconi e Tondo assunse un comportamento piuttosto defilato e pilatesco, sostanzialmente lavandosene le mani ed affidando la palla alla Casa di Cura Città di Udine, vulgo Policlinico di viale Venezia.
Quest'ultima struttura prese paura innanzi alle possibili ritorsioni del ministro Sacconi, gettando la spugna 'per difendere 300 posti di lavoro'.
Poi vi fu la partenza in contropiede del presidente della regione Piemonte Mercedes Bresso, dettasi pronta ad ospitare la Englaro, dichiarando - sostanzialmente - di infischiarsene delle posizioni del governo nazionale.
Quindi, con gioco di squadra, fu zittita la Bresso e assurse a ruolo di protagonista la punta di diamante del centrosinistra regionale, Furio Honsell, un passato da rettore presto dimenticato per diventare, nel giro dei pochi mesi, il più politico dei politici. Il sindaco di Udine ha imparato assai presto come ci si muove nell'agone politico e la sua ansia di 'arrivare' sembra non conoscere ostacoli poiché è abbastanza evidente che anche il ruolo di primo cittadino udinese gli sta ormai stretto.
Forzando, a nostro avviso, la normativa, la Englaro è ora accolta in una struttura vocata all'accoglimento dei lungodegenti (una residenza per anziani tout court), controllata dal Comune di Udine ove, in teoria, dovrebbe cessare di vivere.
Ma le prossime puntate di questa telenovela sono ancora tutte da scrivere.
Peraltro Udine e il Friuli non sono gli attori di questa vicenda, sono semplicemente la location, per usare un termine cinematografico.
E, si sa, dei film, in questo caso dell'orrore, si ricorda più il titolo della triste ambientazione.
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