Ci aveva provato proprio il direttore Alberto di Caporiacco, allora giovanissimo assessore alla cultura del Comune di Udine, portando nientemeno che i Pink Floyd (1994) e finendo subissato dalle critiche perché il manto erboso dello stadio si era rovinato.
Poi più nulla, salvo abituali presenze di Vasco Rossi e i Red Hot Chili Peppers (2007), che peraltro suonarono in playback e per un'oretta appena.
Quest'anno rischia di essere ricordato quale memorabile per lo stadio Friuli che ospiterà nell'ordine (ma le sorprese potrebbero non essere terminate) Madonna 16 luglio, Bruce Springsteen non nella versione 'smorta' di villa Manin 2006 il 23 luglio, Coldplay il 31 agosto.
Ma lo stadio Friuli potrebbe, a ben vedere, proporsi per la sua posizione per una sorta di festival rock fisso, della durata di più giorni, che convoglierebbe giovani e meno giovani dell'est europeo e dell'Europa centrale.
Basta mettersi di buzzo buono e progettare qualcosa.
Il dado è tratto... finalmente il concetto sacrale di stadio Friuli tempio pedatorio e basta è stato sfatato.
Ce n'è voluto del tempo...
E tu che cosa ne dici?
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