
(servizi riportati da "Messaggero Veneto", pag. 19)
La tappa dello “Stick&sweet tour” è il nuovo colpaccio messo a segno da Azalea promotion con Livenation, la Regione e il Comune
Molte date della tournée sono sold out Arriveranno fans da diverse regioni e anche da Austria, Slovenia e Croazia
Madonna il 16 luglio allo stadio Friuli
Dopo i già annunciati Springsteen e Coldplay, arriva la regina del pop per un altro mega-evento
Udine sta diventando sempre più una delle capitali della musica internazionale di qualità
di FEDERICA BARELLA
Terzo botto per la prossima estate musicale udinese, sempre più all’insegna del rock e pop internazionale. E questa volta, dopo l’annunciato arrivo di Bruce Springsteen (il 23 luglio) e dei Coldplay (31 agosto), siamo di fronte al nome più grande della scena pop mondiale. Miss Ciccone, in arte Madonna, mito vivente del glam di lusso, terrà infatti allo stadio Friuli il suo secondo concerto italiano. Dopo la data di Milano del 14 luglio, l’interprete di Material girl (e di decine di successi della musica mondiale degli ultimi decenni) sarà nel capoluogo friulano giovedì 16 luglio.Una data che consacrerà definitivamente Udine come capitale della musica mondiale e dei grandi grandi, grandissimi happening. Considerato che già nel 1994 al Friuli erano sbarcati i Pink Floyd, con un concerto memorabile e degno della mitologia musicale degli ultimi anni. All’appuntamento udinese dello Stick&Sweet tour dell’artista americana manca infatti soltanto l’ufficializzazione da parte degli organizzatori, maa già oggi ci dovrebbe essere la conferma.Ancora una volta dietro all’arrivo di questa superbig della musica mondiale, regina incontrastata anche della dance internazionale, c’è l’Azalea Promotion di Loris Tramontin, attraverso anche la collaborazione con la Livenation. Lo stesso Tramontin, però, ieri non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione, confermando solo di «importanti trattative in corso». È certo comunque che negli uffici del Comune di Udine è già arrivata, nei giorni scorsi, una richiesta per l’utilizzo dello stadio Friuli per un evento musicale proprio per il 16 luglio e in calce a quel foglio, a quanto pare, c’è il nome Madonna.Recentemente, poi, la Regione Friuli Venezia Giulia ha confermato la volontà di sponsorizzare questo mega-appuntamento, diventando così ente co-organizzatore di quella che si annuncia come una data che passerà alla storia (almeno musicale) di Udine e di tutto il Friuli. Una scelta, quella della Regione, operata anche e soprattutto in considerazione della grande ricaduta economica per l’intero tessuto economico locale con il possibile (in questo caso certo) arrivo di migliaia di fan anche dalle regioni vicine e da alcuni Paesi oltre vicini come Austria, Slovenia e Croazia.Da tempo gli addetti ai lavori stavano cercando di creare una seconda data in Italia della prossima tournée di Madonna. E gli occhi erano puntati sul Veneto o sul Friuli. Anche per questo la stessa Livenation in questo periodo non sta effettuando prevendita né in Veneto né in Friuli per la data di Milano di Madonna, segno evidente di un prossimo investimento promozionale teso a promuovere la data friulana. Udine, ancora una volta, nella trattativa per ottenere questa nuova data italiana del tour di Madonna, ha messo sul tavolo carte importanti grazie alla propria posizione baricentrica e grazie anche alla disponibilità dello stadio Friuli, capace di contenere il numero giusto di potenziali spettatori, con i suoi circa 40mila posti.Il capoluogo friulano, diventando ancora una volta la capitale della musica internazionale, dovrebbe così riuscire ad attrarre non solo i fans di Mrs. Ciccone del Nord-est d’Italia, ma – come si è detto – anche quelli dell’Austria e di altri Paesi della vicina Europa orientale. Le altre date più vicine di questo Sticky&sweet tour 2009 sono infatti (ma soltanto a fine agosto) Monaco, Lubiana (in uno spazio però molto più ridotto del Friuli) e Budapest.Anche per il concerto di Madonna, come per gli appuntamenti con Bruce Springsteen e i Coldplay, la prevendita si annuncia rovente, considerato che molte date europee del tour, a partire da quella iniziale di Londra (4 luglio), sono già esaurite da tempo. L’unico neo rappresentato da questa superdata sono i prezzi, forse meno popolari di altri prossimi appuntamenti. Ma Madonna è Madonna. E il suo concerto è molto di un’esibizione su un palco. È uno show multidimensionale, con la musica e la professionalità della singora Ciccone sempre in primo piano. Proprio sul fronte prezzi, però, potrebbe esserci qualche piccola piacevole novità, con gli organizzatori (Azalea Promotion-Livenation e Regione in primis, oltre al Comune di Udine, ente di supporto dell’evento) impegnati a cercare di limare il più possibile le varie offerte.Intanto, le prevendite dei biglietti per gli altri due appuntamenti udinesi di questa super-estate musicale stanno andando alla grande, con 25 mila tagliandi già staccati per i Coldplay (a più di 6 mesi dall’evento) e quasi 18 mila per Brice Springsteen.
Talento e trasgressione
Dalla dance a “Evita”, storia di una diva
IL PROFILO
di NICOLA COSSAR
Il primo ricordo visivo che abbiamo di lei è quella scritta impertinente su una maglietta impertinente: Italians do it better. La comprammo subito, non si sa mai. Non funzionò. Era il 1986. Lei la indossava nel videoclip di Papa don’t preach, perla dell’album True Blue, alta mediocrità da milioni di copie. Madonna Veronica Louise Ciccone, Detroit 1958, anche da noi in Italia (buoni ultimi) era diventata Madonna e basta, la leggenda era nata.Quella che – tanti anni dopo – verrà a Udine il 16 luglio è ancora la regina del pop, non la più brava cantante, né la più brava attrice o ballerina, ma sicuramente la diva del pop, speriamo non l’ultima, diva di un pop che non è mai stato spazzatura né diamante. Madonna rimane un’icona, a suo modo leader di una cultura, una che sente il vento prima degli altri, una che traccia la rotta nella moda, nel glamour, nell’ingioiellata musica da consumo, nelle tante provocazioni soft-core che attizzano le fantasie di tutti i maschietti (e non solo). Insomma, Madonna è unica, nelle sue grandi contraddizioni, nel sempre turbolento privato come sul palco. Non sarà mai Marilyn, anche se è stata Evita sullo schermo e magari incarnerà quella Wallis Simpson che tanti anni fa irruppe come un uragano nell’Inghilterra di casa Windsor. Eppure, dopo tante critiche, a volte persino odiose, lei è sempre lì, regina a suo modo, impertinenza costante nel tempo. È una che si mette in gioco, con calcolo e misura, e che non rinnega il passato (artistico). Fin dai primi ’80 quando, come vuole la leggenda, il demo dei suo primo singolo, Everybody, girava per le discoteche di New York. Lei sperava, a dire il vero, di diventare una ballerina, ma l’avevano rispedita subito casa consigliandole di cantare e così tentò quel demo, che l’anno dopo divenne un album d’esordio a 5 stelle, con hit come Holyday, Physical attraction, Burning up, Borderline e Lucky star. Sexy & dance fu battezzato il suo stile (curato dalla griffe Nile Rodgers), un’esplosione di successo confermata dai successivi Like a virgin e True Blue. La ninfetta di strada non c’è più, ora regna la diva. Gli anni Ottanta sono suoi e di nessun altro: pensiamo a Material Girl, a Crazy for you, a Into the groove a Open your heart, al film Who’s that girl (che segue di poco Cercasi Susan disperatamente, più bello). È la regina della pop-dance e della trasgressione in Limousine: gli integralisti cattolici ( e non solo) le fanno una pubblicità planetaria, denunciandola per oscenità a causa del video di Like a prayer in cui danza davanti a delle croci che bruciano. Lei risponderà rilanciando.... Ma questa sua aggressività le costerà anche la rottura di un contratto stramiliardario con la Pepsi Cola e la perdita di tanti fans: ragazza pericolosa, la Ciccone!Madonna, però, va avanti, regalandoci episodi buoni come Bedtime stories (1994, quello con Take a bow), Ray of light (’98) e Music (2000). Non dimentichiamo poi il ruolo cinematografico più importante della sua carriera: nel ’96 diventa Evita Peron per il bellissimo musical di Webber e Rice portato sul grande schermo da Alan Parker. Nessuno ha saputo cantare come lei Don’t cry for me, Argentina.Nel nuovo millennio i gioielli non risplendono, escono antologie, nascono i figli, le cose con Sean Penn erano andate violentemente a rotoli e con Guy Ritchie vanno poco meglio. Così lei cerca se stessa e si ritrova ancora nella musica, specialmente nei solchi di Confessions on a dance floor (2005). Paradossalmente, o forse necessariamente, Madonna è Madonna solo sul palco, dove è domina, padrona, dove il suo carisma ipnotizza ancora oggi a 50 anni (portati da... dea). Il suo fascino (al di là degli ammiccamenti piccanti che l’hanno sempre accompagnata) fa la differenza e fa il successo. Anche da noi in Italia. Visto come stanno andando le cose in questi giorni, è prevedibile un pienone anche a Udine (nonostante i prezzi dei biglietti non proprio popolari, ma speriamo nella... clemenza degli organizzatori). Alla fine, di una cosa siamo certi: piaccia o non piaccia, Madonna si va a vedere comunque. È come incontrare la storia, esserci dentro. Oddio, parliamo soltanto di pop, di dance music, parliamo di glamour, di americanate spettacolari, di megaproduzioni, però il conto alla rovescia è già partito: oggi dovremmo avere la conferma ufficiale della data udinese del 16 luglio e poi tra qualche giorno il via alle prevendite (nei negozi decine e decine di persone hanno già cercato invano i biglietti).Sì, sarà una grande estate di musica e Udine e il Friuli saranno protagonisti di primo piano nella scena internazionale.
In scena il guardaroba di Material Girl
LA MOSTRA A LONDRA
Un vestitino di satin rosa di quando era Material Girl, un bustino nero firmato da Jean- Paul Gaultier, l’intero guardaroba del film Evita: la moda di Madonna è in scena a Londra con una mostra degli abiti più emblematici indossati negli anni da Louise Ciccone.Raccolti alla Old Truman brewery, sulla Brick Lane, nell’Est London fino al 22 di marzo, circa 300 tra vestiti, oggetti e cianfrusaglie da far impazzire i fans. «È la più importante raccolta di oggetti di Madonna, al di fuori della sua collezione privata», ha spiegato il curatore della mostra, Ted Owen, presentando la rassegna.Vestiti ma non solo: in vetrina ci sono anche frammenti di vita della pop star, da una carta di credito del 1985 intestata a Madonna Ciccone all’atto di divorzio da Sean Penn. La maggior parte dei pezzi appartengono alla società di investimenti Marquee capital, fondata nel 2007. Un fan, James Harknett, ha prestato per l’occasione alla mostra dozzine di t-shirts, foto, giornali e oggettini con l’immagine della cantante, souvenir delle tournée. Tra le curiosità il vestito bianco con cappotto di pelliccia di Versace indossato per Music (2000) e il vestito da sposa del tour Like a Virgin (1985).A proposito di vestiti e di Londra, Madonna vorrebbe vestire i panni di Wallis Simpson in un film sulla relazione della donna americana con Edoardo VIII. Secondo alcune fonti anonime riportate dalla stampa britannica, la regina del pop, recentemente divorziata dal regista inglese Guy Ritchie, si sarebbe identificata molto con la figura della Simpson, che con già due matrimoni alla spalle conquistò il cuore dell’erede al trono britannico costringendolo ad abdicare per sposarla. «È entusiasta di questo progetto, proprio come lo era stata di vestire i panni di Evita Peron in Evita», ha dichiarato una fonte al Sun, aggiungendo: «È affascinata dalla storia di questa cittadina americana che si rifiutava di adeguarsi alle regole o di dare spiegazioni sulla sua complicata vita amorosa. Si stava già concentrando sul progetto, ma poi con il divorzio da Ritchie ha dovuto sospendere tutto. È determinata a riprendere in mano il progetto appena si sarà sistemata quest’anno». La relazione tra l’erede al trono Edoardo e la pluridivorziata Simpson a partire dal 1934 provocò un vero scandalo costrinse Edoardo ad abdicare nel dicembre del 1936 dopo la morte del padre Giorgio V. A impedire alla Simpson di conquistarsi le simpatie dei sudditi del regno fu anche la presunta simpatia che lei ed Edoardo nutrivano nei confronti della Germania nazista.
Asta record da Christie’s per una sua foto senza veli
Madonna a 20 anni nuda fa scalpore a New York: uno scatto frontale della futura popstar poco più che teen-ager è stato venduto all’asta per 37.500 dollari nei saloni di Christiès a Rockefeller Center.Firmata nel 1979 dal celebre fotografo Lee Friedlander l’immagine dal sapore vintage (le ascelle pelose, il sesso esposto nell’era antecedente del bikini line) era stata pubblicata su un numero di Playboy sei anni dopo, nel 1985. Un compratore europeo anonimo si è aggiudicato per telefono la foto che aveva una stima di partenza di 15 mila dollari. Miss Madonna Louise Ciccone ha dimostrato oggi di essere a prova di recessione: con 242 milioni di dollari è arrivata in testa, davanti a Bon Jovi e Bruce Springsteen, nella classifica annuale di Billboard delle star della musica più pagate dopo il successo senza precedenti del suo tour Sticky and Sweet. Nel 1979 però era una ballerina squattrinata di 20 anni che cercava di sbarcare il lunario quando aveva risposto all'inserzione di un famoso fotografo che cercava modelle per foto di nudo. «Era una ragazza sicura di sé e del mondo attorno a lei. Mi raccontò che stava cercando di mettere assieme una band, ma metà dei ragazzi di quell’età all’epoca cercavano di fare lo stesso», ha raccontato Friedlander. La futura icona della musica pop venne pagata 25 dollari per la seduta fotografica durante la quale vennero scattate sei immagini: quella che ieri ha fatto salire alle stelle le quotazioni è la piú esplicita di tutte. La foto di Madonna faceva parte di circa 150 immagini della collezione di Leon e Michaela Constantiner che includeva anche ritratti di Linda Evangelista, Joan Crawford e Lana Turner.Durante la stessa sessione è stata venduta un’altra foto della cantante, scattata da Helmut Newton negli anni ’80: in questo caso Miss Ciccone indossa un mini-abito rosso mentre un uomo, inginocchiato vicino a lei, contempla le sue calze: fu pubblicata pure quella su Playboy ed è stata battuta per 18 mila 750 dollari, una cifra superiore alla stima di partenza.Finora il record per una foto di Madonna all’asta era detenuto da un’immagine di Herb Ritts per la copertina dell’album True Blue: era stata aggiudicata nel 2006 per 15 mila dollari
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