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lunedì 23 febbraio 2009

UN 59° FESTIVAL DI SANREMO TUTTO DA RIVEDERE (ARTICOLO di VINCENZO TANZI)

(in foto Ania, trionfatrice di Sanremo web)

Permettetemi questa affermazione. Ha vinto lo spettacolo e non la musica. Io che generalmente scrivo di tutt'altro genere, questo festival per motivi alquanto strani mi ha incollato alla televisione. Di musica non è che ne capisca molto, certo mi piace ascoltarla, la buona musica, mi piacciono quel genere di artisti che si calano nella parte, pur rimanendo rigidamente se stessi. Ma questa edizione ormai passata ci lascia bene sperare per prossime. Infatti, si è parlato di giovani, di una nuova concezione di proporre la musica, il web, in parte già sperimentato, radio locali, che, a dire di Bonolis, nelle prossima edizione sarà riservato uno spazio in più per l'importante lavoro che svolgono, strumento di eccellenza per veicolare la musica. Ma torniamo a noi. Di questo festival se nè parlerà ancora nei prossimi giorni, poi calerà il sipario, l'inventiva fotografica, coreografica, anche se con pochi fiori colpa della crisi economica, mi hanno soddisfatto certo non esaltato, ma in sostanza gli autori hanno saputo collegare i testi alla fotografia con effetti di luci e stile scenografico apprezzabile. Allora cosa non ha funzionato in questo festival? Per chi mastica e ci lavora quotidianamente con la musica si è reso conto che tutti gli artisti ormai hanno un qualcosa di scontato... cantano e ricantano sempre stessi motivetti... che qui in Friuli di sicuro in qualche sagra paesana avrebbero, chissà, più successo. A Sanremo giovani, cioè la parte artistica che vede coinvolti le giovani promesse italiane, vince una inconfondibile ragazza dalla faccia pulita, con una canzone piacevole ed orecchiabile, certo non un testo che ti penetra, che ti inebria, ma almeno Arisa con la sua sincerità si è presentata senza maschera e in modo sincero. Un'altra grande novità, certo in parte va attribuita anche al direttore artistico, è la musica sul web. La giovane Ania vice e stravince, premetto io non è che la conosca a fondo, però mi è bastato ascoltarla in questi giorni sul web dove scorrono parecchi video del suo ultimo album Nuda, per capire quanto talento ha questa ragazza. Peccato, forse la corsa frenetica, i minuti che correvano, la scaletta da rispettare, hanno mediamente esaltato la figura di una vincitrice... sinceramente mi sarei aspettato più onori, invece, si.. hai vinto, brava...., però adesso canta veloce che abbiamo altro da fare. Spero che la produzione di questo se ne accorga. Poi da annotare la struggente ed appassionante interpretazione vocale e musicale di Annie Lennox che per pochi attimi ha fatto sognare gli italiani. Da qui in poi il frenetico attendere dei risultati del tele voto. Finalmente il vincitore, il giovane Marco Carta, amico della Maria De Filippi, che con il suo motivetto La forza mia, un pop non leggendario, ma costruito per garantire i consensi dei più giovani, via sms e non, si aggiudica il 59° Festival di Sanremo, lasciando alla corda Povia che con la sua Luca era gay, tipica marcia bersaglieresca, si aggiudica il secondo posto, lasciando l'amaro in bocca al neo melodico dalessiano Sal Da Vinci che con la medaglia di bronzo si rincuora e si consola, visto che dopo un lungo percorso durato 14 anni finalmente è riuscito a salire finalmente sul palco dell'Ariston. Scusa e la vera musica... che fine ha fatto? Beh consoliamoci, c'è un anno di tempo a disposizione per migliorarsi...
VINCENZO TANZI

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