
Ci sono autori di teatro che cuciono, evidentemente, le proprie opere addosso ai protagonisti per i quali sono immaginate.
E' impossibile non pensare che Edoardo Erba, autore di Michelina, andata in scena al Giovanni da Udine dal 18 al 21 di questo mese, non l'abbia ideata e immaginata per Maria Amelia Monti, una delle attrici più ingiustamente sottovalutate del panorama teatrale e cinematografico italiano.
Maria Amelia, a parer nostro, è la nuova Monica Vitti, perfetta per ruoli di attrice comica nei quali si cala con naturalissima disinvoltura.
La storia di Michelina si svolge in pieno dopoguerra, nell'ambiente del teatro di varietà, qualche cosa che manca assolutamente nell'epoca di internet e del quale, magari, ci sarebbe molto bisogno.
La padanissima mondina Michelina Magnaghi di Scaldasole, paesino della Lomellina,si ritrova catapultata nel mondo lustrini e paillettes dei teatrini di secondo e terz'ordine, reclutata da uno sgangherato Arturo Bonavia, cantante sentimentale da quattro soldi. Michelina non è che si innamori di lui, semplicemente si fa incantare da una persona capace di strapparla al mondo piutttosto gramo delle mondariso. Il progetto di Bonavia è raggiungere il mitico teatro romano Ambra Jovinelli.
E qui scatta il coup de theatre, perché i destini del duo artistico Arturo-Michelina si incrociano con quelli del cardinale Roberto Dorigo, impegnato a trovare pezze d’appoggio per la santificazione di tale suor Ercolina Esposito da Afragola in missione a Groppello, nella Bassa Pavese.
Serve una santa per dar linfa alla religiosità popolare in modo da opporsi alla montante onda rossa comunista, soprattutto dopo l'attentato fallito a Togliatti.
Michelina, che ebbe un fratello scampato a un naufragio in Argentina, era riuscita a salvarlo dopo tre giorni ininterrotti di invocazioni e preghiere. Per questo motivo incontra ed è interrogata dal cardinale il quale se ne invaghisce, riamato da Michelina.
Le scene si alternano tra le atmosfere austere dei palazzi del Vaticano e i retropalco dei teatrini di secondo e terz'ordine dove Michelina e Arturo agiscono.
La garbata regia è di Alessandro Benvenuti, le scene di Tiziano Fario.
Maria Amelia Monti è sempre, piacevolmente, uguale a se stessa. Ingenua, sprovveduta, candida, curiosa, padana e... boccalona fino al midollo. Non può non strappare applausi con la sua simpatia.
Bravo e simpatico Giampiero Ingrassia nel ruolo di Arturo, cantante di... seconda categoria, smargiasso e piuttosto cialtrone, ma alla fine sensibile ai... problemi di cuore di Michelina. Amerigo Fontani è il cardinale innamorato, spiritoso e divertente. Non manca il prete viscido (don Tamaino), impersonato da Gianni Pellegrino. Completano il cast Anna Lisa Amodio (suor Ercolina) e Mauro Marino nelle vesti del vecchio cardinale artritico e tradizionalista che poi si rivelerà a sorpresa aver sempre avuto ambizioni di spettacolo, scatenandosi in improbabili danze.
In tema con lo spettacolo le canzoni di Federico Odling che riecheggiano le sempliciotte melodie di alcune canzonette del dopoguerra.
(abbiamo assistito a Michelina al Teatro Nuovo Giovanni da Udine il 20 febbraio 2009)
Nessun commento:
Posta un commento