
Dopo che Elvo Zornitta è stato di fatto prosciolto dalle accuse infamanti a suo carico e, giustamente, presenterà una considerevole richiesta di risarcimento danni, non si parla più di Unabomber.
Ma Unabomber è libero.
Non si parla di possibili inchieste o indagini a carico di magistrati inquirenti che hanno totalmente sbagliato nella conduzione dell'inchiesta.
Il problema è stato rimosso in quanto in questo stato vige la regola numero uno secondo la quale i magistrati sono degli intoccabili e non si può parlare di loro.
Badate bene, non abbiamo detto 'parlare male'. Non si può parlare di loro oppure lo si deve fare solo con intento laudativo.
E i nostri colleghi giornalisti che fanno? Si adeguano.
La magistratura inquirente ha fatto una... faloppa mostruosa, Unabomber gira libero, impunito e potenzialmente pronto a colpire nuovamente.
E allora non si parla di lui, nascondendo la spazzatura sotto il tappeto di casa.
E per rimuovere il problema e perché non resti alcuna traccia, nemmeno 'fisica', di chi ha compiuto quel capolavoro di indagini su Unabomber, lui, il procuratore Nicola Maria Pace, è stato, silenziosamente, inviato in quel di Brescia a svolgere le medesime funzioni che svolgeva a Trieste.
Quando diciamo che viviamo in uno stato non trasparente, non ci sembra poi di sbagliare di molto...
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