
E INTANTO DOMANI... SE NON SUCCEDE NIENTE, L'ASSASSINIO PER SOTTRAZIONE DI ALIMENTI CHE PORTEREBBE ELUANA A MORIRE DI STENTI E DI INEDIA HA INIZIO. LEGGETE QUI.
11:33 - eluana: de fanti, via protocollo con meno 50% nutrienti
(ANSA) - ROMA, 5 FEB - A partire da domani iniziera' la riduzione del 50% delle sostanze nutrienti somministrate a Eluana Englaro come prevede il protocollo. Lo ha detto all'Ansa il neurologo Carlo Alberto De Fanti, che ha in cura la donna in coma vegetativo da 17 anni. Eluana e' attualmente ricoverata presso la clinica 'La Quiete' di Udine.(ANSA). CR/VIT
(ANSA) - ROMA, 5 FEB - A partire da domani iniziera' la riduzione del 50% delle sostanze nutrienti somministrate a Eluana Englaro come prevede il protocollo. Lo ha detto all'Ansa il neurologo Carlo Alberto De Fanti, che ha in cura la donna in coma vegetativo da 17 anni. Eluana e' attualmente ricoverata presso la clinica 'La Quiete' di Udine.(ANSA). CR/VIT
09:44 - eluana: medico e avvocato lasciano procura udine
(ANSA) - UDINE, 5 FEB - E' durato circa 20 minuti l'incontro tra il Procuratore capo della procura di Udine, Antonio Biancardi, con l'avvocato della famiglia Englaro, Giuseppe Campeis, e il primario di anestesia, Amato De Monte. ''Sara' il procuratore a dare informazioni - ha commentato Campeis - noi ci atteniamo alle sue decisioni''. Al centro del colloquio la vicenda legata a Eluana Englaro, da martedi' scorso ricoverata alla casa di ripso 'La Quiete' di Udine. (ANSA). DF
09:44 - eluana: legale englaro, decreto bloccherebbe tutto
(ANSA) - UDINE, 5 FEB - ''Un decreto legge che obbligasse a non interrompere l'alimentazione forzata bloccherebbe tutto'': lo ha detto l'avvocato della famiglia Englaro, Giuseppe Campeis, dopo il colloquio di stamani con il Procuratore della Procura di Udine, Antonio Biancardi. Senza entrare nel merito di un'eventuale azione del Governo, Campeis ha affermato che ''una situazione del genere bloccherebbe tutto perche' - ha spiegato - io non posso far commettere un reato ai medici. Per certi aspetti - ha concluso - ci risolverebbe tutte la cose e la procedura a questo punto non potrebbe che essere sospesa''. (ANSA). DF
09:43 - eluana: medico e avvocato giunti in procura a udine
(ANSA) - TRIESTE, 5 FEB - L'anestesista Amato De Monte e l'avvocato della famiglia Englaro, Giuseppe Campeis, sono giunti in Procura a Udine, intorno alle ore 9,per un colloquio con il procuratore Antonio Biancardi. De Monte e Campeis sono stati convocati dal Procuratore Biancardi dopo il trasferimento a Udine di Eluana Englaro e la firma di un protocollo per l'attuazione del decreto della Corte di Appello di Milano per l'interruzione dell'alimentazione e dell'idratazione di Eluana Englaro. De Monte e' il responsabile dell'equipe medica che si e' dichiarata disponibile ad attuare il decreto; Campeis e' l'avvocato che, per conto della famiglia Englaro, ha seguito la preparazione del protocollo che regola anche i rapporti fra i soggetti che lo hanno sottoscritto: la casa di riposo La Quiete, l'Azienda Sanitaria 4 Medio Friuli e l'associazione ''Per Eluana'' costituita la scorsa settimana a Udine per l'attuazione del decreto. (ANSA). DF
Fin qui le ANSA di oggi.
IL NOSTRO COMMENTO
Riflettiamo.
Può un padre, eretto a legale tutore di una figlia nonostante vi sia una madre (Saturna) che, ancorché ammalata, non pare interdetta o inabilitata, decidere sostanzialmente di far morire di fame sua figlia, forte di una sentenza della corte di cassazione che concede la possibilità di sospendere l'alimentazione?
Questa persona legalmente non sarà un assassino, ma eticamente di certo lo sarà.
Perché Eluana altro non è che un disabile grave, come quei malati di Alzheimer (ne abbiamo avuto uno in casa, mio suocero, deceduto il 9 dicembre 2008) che progressivamente divengono veri e propri vegetali.
Ma una pianta, che non parla, è viva. Le leveresti l'acqua costringendola a deperire?
Dobbiamo tornare ai tempi di Sparta, dove gli inabili alla guerra perché deformi o gracili strutturalmente, venivano soppressi?
Ma, procedendo, dovremmo rimuovere da cariche e ruoli pubblici tutti coloro che sono professionalmente incapaci o che si sono dimostrati indegni del posto ricoperto. Una cultura dell'efficienza e della qualità. Restino pure senza lavoro, muoiano pure di fame...
Perché allora non sopprimiamo tutti coloro i quali non sono in grado di alimentarsi autonomamente, o quelli che pronunciano frasi sconnesse dando l'impressione di non essere esattamente in sè? Potremmo anche prendercela coi gobbi che tanto belli da vedere non sono o chi ha qualche dente in meno perché quando ride non corrisponde al nostro senso estetico del bello...
Stiamo estremizzando, è ovvio, ma lo diciamo tanto per rendere l'idea.
E quante storie di umiliazione, di solitudine, di violenza tra le mure domestiche ci sono? Quante persone apparentemente normali che soffrono o vivono una vita d'inferno... siccome non corrispondono agli standard qualitativi che la società cosiddetta civile ci propone come medi, ce ne dobbiamo liberare perché tanto trattasi di inferiori, di minus habentes, di persone che non si sa neppure se sentono o se soffrono?...
Basta che la giustizia si sia pronunciata e secondo qualche ipocrita, pronto a prosternarsi di fronte a togati ermellini, ciò che è legale diventa immediatamente 'buono e giusto'. Ma il principio di legalità non corrisponde al concetto di 'giusto' o 'sbagliato'. Corrisponde al principio, appunto, di condotta lecita o condotta illecita. Una condotta lecita dal punto di vista del diritto (prendiamo ad esempio il 'falso in bilancio' che per un certo periodo reato non è stato) può essere eticamente sbagliata e qui non stiamo tirando in ballo la religione ma le regole dell'umana e civile convivenza, quelle che fanno sì che chi procrea debba aver cura e tutela di chi gli è soggetto, usque ad mortem.
Siamo di fronte a una cultura del 'bello ed efficiente' dove chi si ritiene di esserlo sopprime chi non lo è?
Certo, a nessuno fa piacere di avere un familiare in condizioni di estrema difficoltà, ma quanti non hanno avuto in famiglia una situazione di disagio? Ma il fatto è che Eluana non è una malata terminale che abbisogni di cure intensive che, se sospese, portano al decesso. E' una creatura viva che ha, ad esempio, un regolare ciclo mestruale sicché, per assurdo, potrebbe anche dare alla luce un figlio.
E poi, ci siamo posti il problema del perché si parla solo di Eluana mentre in Italia ci sarebbero - da dati statistici in nostro possesso - almeno 3800 persone affette da SVP (sindrome vegetativa perenne)?
Quelle altre 3799 umili, silenti, che non frequentano gli studi televisivi e non presentano libri e magari condividono con parenti le proprie decisioni, anziché ergersi a solitari eroi di una tragedia greca, quasi deus ex machina, non sono infinitamente più degni di rispetto del signor Beppino Englaro il quale parrebbe soltanto interessato a dirsi ed essere riconosciuto innocente di fronte alla giustizia italiana?
Ma qui sta l'errore macroscopico. La VITA non ha confini, la vita non ha regole e leggi che cambiano a seconda del continente o dello stato in cui ci si trova. La vita non può essere sottoposta alle decisioni di corti più o meno onorevoli. L'errore umano di Beppino sta nel non aver fatto risolvere la questione alla propria coscienza, ma averla fatta risolvere a un tribunale.
Tribunale al quale certamente non si rivolse quando, in virtù di un atto d'amore tra sua moglie e lui, nacque Eluana.
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