
(Nella foto l'esultanza di Quagliarella dopo il gol dell'1-0)
L'Udinese risorge e incanta
Juve irriconoscibile e k.o.
I friulani si impongono 2-1 grazie alle reti di Quagliarella e Di Natale e ad una grande prova corale, soprattutto nel primo tempo. La squadra di Ranieri accorcia le distanze su rigore con Iaquinta, ma delude e non va mai vicina al pareggio
I friulani si impongono 2-1 grazie alle reti di Quagliarella e Di Natale e ad una grande prova corale, soprattutto nel primo tempo. La squadra di Ranieri accorcia le distanze su rigore con Iaquinta, ma delude e non va mai vicina al pareggio
UDINE, 28 gennaio 2009 - L'Udinese risorge e complica i piani scudetto della Juventus. Sconfitta 2-1 al Friuli dai gol di Quagliarella e Di Natale, attaccanti tecnici e soprattutto rapidi, fatti su misura per mettere nei guai la difesa della Juve, solidissima, ma certo non composta da velocisti. Alla squadra di Ranieri non basta il rigore realizzato dal rientrante Iaquinta. La Juventus nei 90' non ha creato altre occasioni gol.
GIORNATA STORTA - Quella della Juve. Che non perdeva dal 22 novembre, quando si arrese all'Inter a San Siro. Inter ora di nuovo lontana 6 punti. La partita fa storia a sè. Perchè non ha funzionato quasi nulla. La qualità di Del Piero è mancata da morire: ora in tanti getteranno la croce sul suo sostituto, Giovinco, ma la Formica Atomica, poco incisiva, è stata poco assistita da un centrocampo poco illuminato e dagli altri avanti, non pervenuti. Unica consolazione il rientro di Trezeguet, che forse creerà un ballottaggio con Amauri, ma serve come il pane alla Juve vista (o non vista) oggi. L'Udinese è sembrata il brutto anatroccolo trasformato improvvisamente in cigno. La fatina autrice dell'incantesimo ha le sembianze virili di Marino, che salva così una panchina a rischio, lo dicevano i risultati. L'Udinese (8 sconfitte e 3 pari) non vinceva dal 29 ottobre. Ottimi D'Agostino e Inler in mezzo, superlativi gli attaccanti.
UDINESE RITROVATA - La prima mezz'ora dell'Udinese è della squadra di inizio stagione. Lontana parente di quella crepuscolare delle ultime uscite. Marino azzecca lo schieramento tattico. Schiera il solito 4-3-3, ma con Isla sulla destra, al posto di una punta effettiva. Così il modulo si trasforma spesso e volentieri in 4-1-4-1, con D'Agostino playmaker davanti alla difesa e Quagliarella unica punta. E così l'Udinese sfrutta la superiorità numerica a metà campo, dove il solo volitivo Marchisio non può fare miracoli per la squadra di Ranieri. Che doppia la partenza falsa dell'ultima trasferta, quella di Roma contro la Lazio. Anche allora approccio troppo guardingo e soft, puntualmente punito ora come allora. Stavolta da Quagliarella, che azzecca una girata sporca di sinistro, con la quale anticipa Legrottaglie e trafigge Buffon. 1-0. Settimo gol in campionato dell'attaccante, che si fa perdonare il rigore sbagliato domenica scorsa.
JUVE TIMIDA - La Juve comincia a mettere la testa fuori dal guscio dopo la mezz'ora. Ma di occasioni neanche a parlarne. Giovinco si muove tanto, non sempre con concretezza, Amauri conferma il trend delle ultime due uscite: in calo. L'Udinese, che aveva subito sfiorato il gol con Zapata, stasera esterno destro basso, va vicina al raddoppio con Isla. Buffon para in uscita bassa. E salva la patria.
RANIERI CAMBIA - Fuori Marchionni. Dentro il rientrante Iaquinta. Che va a fare la spalla di Amauri, con Giovinco vertice alto di un centrocampo a rombo il cui vertice basso è Sissoko. Ma è L'Udinese che continua a fare la partita. Un destro incrociato di Di Natale da ottima posizione finisce sul fondo.
JUVE ALL'ATTACCO - Dal 10' della ripresa la Juve prende il centrocampo e comincia ad attaccare in massa. Ma gli spazi non ci sono, perchè l'Udinese è ordinata, e per una sera attenta dietro. La Juve rumina gioco, ma è lenta in fase di costruzione e poco ispirata in avanti.
TOTO' RADDOPPIA - L'Udinese chiude la partita in contropiede. Con l'altro gioiello d'attacco, Di Natale. Che segna alla Del Piero, rimasto a Torino per turn over. Totò sfrutta gli spazi larghi e sigla il 2-0 con uno splendido destro a rientrare da sinistra.
REAZIONE JUVE - Un rigore riapre i discorsi. Fallo ingenuo di Pasquale su Grygera. Dal dischetto Iaquinta non perdona. Ranieri butta nella mischia anche Trezeguet, graditissimo ritorno. Fuori Amauri. La Juve fa possesso palla sterile fino al 95'. Ma le occasioni non arrivano, tantomeno il gol del pari. E lascia i tre punti ad un'Udinese ritrovata.
GIORNATA STORTA - Quella della Juve. Che non perdeva dal 22 novembre, quando si arrese all'Inter a San Siro. Inter ora di nuovo lontana 6 punti. La partita fa storia a sè. Perchè non ha funzionato quasi nulla. La qualità di Del Piero è mancata da morire: ora in tanti getteranno la croce sul suo sostituto, Giovinco, ma la Formica Atomica, poco incisiva, è stata poco assistita da un centrocampo poco illuminato e dagli altri avanti, non pervenuti. Unica consolazione il rientro di Trezeguet, che forse creerà un ballottaggio con Amauri, ma serve come il pane alla Juve vista (o non vista) oggi. L'Udinese è sembrata il brutto anatroccolo trasformato improvvisamente in cigno. La fatina autrice dell'incantesimo ha le sembianze virili di Marino, che salva così una panchina a rischio, lo dicevano i risultati. L'Udinese (8 sconfitte e 3 pari) non vinceva dal 29 ottobre. Ottimi D'Agostino e Inler in mezzo, superlativi gli attaccanti.
UDINESE RITROVATA - La prima mezz'ora dell'Udinese è della squadra di inizio stagione. Lontana parente di quella crepuscolare delle ultime uscite. Marino azzecca lo schieramento tattico. Schiera il solito 4-3-3, ma con Isla sulla destra, al posto di una punta effettiva. Così il modulo si trasforma spesso e volentieri in 4-1-4-1, con D'Agostino playmaker davanti alla difesa e Quagliarella unica punta. E così l'Udinese sfrutta la superiorità numerica a metà campo, dove il solo volitivo Marchisio non può fare miracoli per la squadra di Ranieri. Che doppia la partenza falsa dell'ultima trasferta, quella di Roma contro la Lazio. Anche allora approccio troppo guardingo e soft, puntualmente punito ora come allora. Stavolta da Quagliarella, che azzecca una girata sporca di sinistro, con la quale anticipa Legrottaglie e trafigge Buffon. 1-0. Settimo gol in campionato dell'attaccante, che si fa perdonare il rigore sbagliato domenica scorsa.
JUVE TIMIDA - La Juve comincia a mettere la testa fuori dal guscio dopo la mezz'ora. Ma di occasioni neanche a parlarne. Giovinco si muove tanto, non sempre con concretezza, Amauri conferma il trend delle ultime due uscite: in calo. L'Udinese, che aveva subito sfiorato il gol con Zapata, stasera esterno destro basso, va vicina al raddoppio con Isla. Buffon para in uscita bassa. E salva la patria.
RANIERI CAMBIA - Fuori Marchionni. Dentro il rientrante Iaquinta. Che va a fare la spalla di Amauri, con Giovinco vertice alto di un centrocampo a rombo il cui vertice basso è Sissoko. Ma è L'Udinese che continua a fare la partita. Un destro incrociato di Di Natale da ottima posizione finisce sul fondo.
JUVE ALL'ATTACCO - Dal 10' della ripresa la Juve prende il centrocampo e comincia ad attaccare in massa. Ma gli spazi non ci sono, perchè l'Udinese è ordinata, e per una sera attenta dietro. La Juve rumina gioco, ma è lenta in fase di costruzione e poco ispirata in avanti.
TOTO' RADDOPPIA - L'Udinese chiude la partita in contropiede. Con l'altro gioiello d'attacco, Di Natale. Che segna alla Del Piero, rimasto a Torino per turn over. Totò sfrutta gli spazi larghi e sigla il 2-0 con uno splendido destro a rientrare da sinistra.
REAZIONE JUVE - Un rigore riapre i discorsi. Fallo ingenuo di Pasquale su Grygera. Dal dischetto Iaquinta non perdona. Ranieri butta nella mischia anche Trezeguet, graditissimo ritorno. Fuori Amauri. La Juve fa possesso palla sterile fino al 95'. Ma le occasioni non arrivano, tantomeno il gol del pari. E lascia i tre punti ad un'Udinese ritrovata.
Il tabellino
Udinese-Juventus 2-1 (1-0)
Marcatori: 20' pt Quagliarella (U); 29' st Di Natale (U), 32' st Iaquinta rig. (J)
Udinese: Handanovic; Zapata, Coda, Domizzi, Pasquale; Inler, D'Agostino, Asamoah, Isla; Quagliarella (dal 40' st Floro Flores), Di Natale (dal 35' st Pepe). Panchina: Belardi, Felipe, Ferronetti, Obodo, Sanchez. All.: Marino.
Juventus: Buffon; Grygera, Mellberg, Legrottaglie, Molinaro; Marchionni (dal 1' st Iaquinta), Sissoko (dal 38' st Poulsen), Marchisio, Nedved; Amauri (dal 36' st Trezeguet), Giovinco. Panchina: Chimenti, Chiellini, De Ceglie, Ekdal. All.: Ranieri
Ammoniti: Pasquale, Legrottaglie, Nedved.
Arbitro: Tagliavento.
Nessun commento:
Posta un commento