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sabato 17 gennaio 2009

LA NOTIZIA. IL PESCE TRIESTINO METTE IL CASCO (articolo di MARCO TORBIANELLI)






Debutta con questo servizio Marco Torbianelli, classe 1972, nostro corrispondente per Trieste e provincia, con una sfiziosa notizia: una telefonata e il pesce triestino arriverà a casa...


Presto a Trieste la sezione regionale dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane della Pesca poserà la prima pietra della "new age" alimentare, destinata a cambiare radicalmente le abitudini dei patiti del cibo a domicilio.
Il nuovo inno alla comodità in tavola si chiama "pesce a domicilio", che presto recluterà frotte di equilibristi delle due ruote, pronti ad affiancarsi nelle strade cittadine ai colleghi porta-pizze non senza suscitare invidie e curiosità.
La singolare e rivoluzionaria idea ci viene spiegata direttamente dal suo fautore, il Presidente regionale dell'A.G.C.I. Pesca - Guido Doz: "Il nostro settore soffre di una crisi enorme da due anni a questa parte; la nostra produzione si è quasi completamente arenata soprattutto perché i commercianti da qualche tempo preferiscono acquistare il pesce all'estero. Ci siamo dunque dovuti ingegnare per permettere in qualche modo la sopravvivenza del settore, con particolare riferimento ai nostri pescatori."
A tal fine l'AGCI pesca ha acquisito dei punti vendita strategici in città: a quelli già attivi in Piazza Ponterosso e Piazzetta Belvedere se ne aggiungeranno presto due nuovi in Viale Sanzio e in Via Battisti.
"Oltre alla classica vendita al dettaglio sarà realizzato anche il servizio ristorazione.“ – spiega Doz – “Proporremo prodotti già puliti e pronti per essere cucinati nei ristoranti.”
La novità assoluta sarà però il servizio a domicilio, di cui Doz va particolarmente orgoglioso:“Ci ripromettiamo di fornire ai nostri clienti dell'ottimo pescato a prezzi contenuti direttamente a casa loro."
Sarà appunto interessante capire come verranno quantificati i costi per il servizio di trasporto a domicilio su chiamata, ovverosia se i clienti dovranno fidarsi del conto o munirsi di bilancia per verificare che qualche pesce non si sia perso per strada durante il tragitto, o abbia deciso di tradire il frigo per il caldo contenitore delle pizze saltandovi dentro al primo semaforo.
E riguardo ai mezzi di trasporto, per guidare uno scooter munito di frigo sarà sufficiente un semplice patentino o bisognerà dimostrare di avere una maturata esperienza di guida nel traffico cittadino nella categoria porta-pizze per poter aspirare al ruolo di porta-pesce?
Spigole, branzini, calamari, scampi, orate e sardoni sono dunque pronti a mettere il casco: non più soltanto lunghe ed estenuanti attese sul ghiaccio dei banconi delle pescherie, ma si concretizzerà la possibilità per molti di loro di andare dritti alla meta, dal mare alla padella, dal produttore al consumatore via scooter, la legge del mercato non risparmia nessuno.
"Non l'avremmo mai messa in atto se il settore commerciale avesse in qualche modo dato una risposta concreta" conclude Doz.
L'idea ci piace e molto, non resta che testare il sistema e la qualità dei prodotti, ma siamo certi che il pesce triestino vincerà anche questa sfida, con buona pace della pizza.

articolo di MARCO TORBIANELLI

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