
TRE SPETTACOLI DEDICATI AGLI STUDENTI DI UDINE E DELLA BASSA FRIULANA NELL’AMBITO DI TIG TEATRO PER LE NUOVE GENERAZIONI 08_09
I VIAGGI DI ULISSE IN SCENA IL 23, 24, 25 E 27 FEBBRAIO
TEATRINO DEL RIFO CON DA PICCOLO FARO’… IL SOLDATO IL 26 E 27 FEBBRAIO
LA COLONNA INFAME IL 26 FEBBRAIO AL TEATRO PALAMOSTRE
Ricco calendario di spettacoli per la stagione TIG Teatro per le nuove generazioni 08_09. Si ricomincia lunedì 23 febbraio a Marano Lagunare e a Carlino con I viaggi di Ulisse, spettacolo ideato e interpretato da Francesco Accomando e prodotto da CSS Teatro stabile di innovazione del FVG. Il racconto procede per tappe, partendo da Omero e attraversando altri autori, a ricostruire un filo rosso dell’Ulisse eterno viaggiatore, nel bene e nel male, per sua volontà e per suo destino. Un viaggio nelle letterature come metafora dell’età preadolescenziale, quel distacco e quei ritorni ai propri legami familiari, quella ricerca di una propria indipendenza (repliche il 24 a Lauzacco, il 25 a Tricesimo e il 27 febbraio a Portogruaro.
Si prosegue giovedì 26 (Istituto Stringher di Udine) e venerdì 27 febbraio (Istituto Malignani di Udine e Liceo scientifico A. Einstein di Cervignano del Friuli) con nuove repliche dell’emozionante spettacolo proposto dal Teatrino del Rifo: Da piccolo…farò il soldato che affronta la questione dei bambini-soldato nelle guerre dimenticate dell’Africa. Scritta e interpretata da Giorgio Monte e Manuel Buttus, la piéce ci mette di fronte a un grottesco talk show televisivo in cui, con ipocrita pietismo salottiero, un conduttore che mal dissimula il suo cinismo, un sociologo di grido, un regista e un ingenuo cameraman di un’emittente televisiva privata, si trovano a discutere e a commentare alla presenza di un ex bambino soldato africano, ospite in studio, il tema del crudele sfruttamento dei bambini nei conflitti armati del nostro tempo.
Terzo appuntamento con La colonna infame in scena giovedì 26 febbraio al Teatro Palamostre (ore 10.30). Lo spettacolo si ispira alla Storia della colonna infame pubblicata come appendice dei Promessi Sposi, un testo breve che non ebbe grande fortuna al tempo in cui Manzoni lo scrisse, ma che oggi è considerato una delle sue opere più importanti. Si tratta di un commento agli atti del processo, ai presunti untori della peste del 1630, capri espiatori da dare in pasto a un popolo terrorizzato e furente. Nella messinscena, la vicenda viene raccontata come un legal thriller, accompagnata da musiche e canti. Una vera e propria partitura, un concerto per voci e chitarra elettrica.
Ufficio stampa e comunicazione del CSS Teatro stabile di innovazione del FVG:
Fabrizia Maggi (fabriziamaggi@cssudine.it) – Luisa Schiratti (luisaschiratti@cssudine.it) – Irene Stumpo (comunicazione@cssudine.it)
tel. 0432504765 www.cssudine.it
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