"SFUEI DAL FRIÛL LIBAR - IL GIORNALE DEL FRIULI LIBERO". INDIRIZZO INTERNET http://www.ilgiornaledelfriuli.net EDIZIONE ON LINE DELLA TESTATA ISCRITTA COME GIORNALE QUOTIDIANO ON LINE, A STAMPA, RADIOFONICO E TELEVISIVO NEL REGISTRO DEL TRIBUNALE DI UDINE IN DATA 8 APRILE 2009 AL N. 9/2009. Si pubblica dal 25 novembre 2008. Proprietario: Alberto di Caporiacco. Direttore responsabile: Alberto di Caporiacco. Sede di rappresentanza in Udine, piazza S. Giacomo 11/16, 2. piano.

SFUEI DAL FRIÛL LIBAR. ULTIMO AGGIORNAMENTO ORE 11.46 DI MERCOLEDI' 15 APRILE.

IL NOSTRO GIORNALE E' COMPLETAMENTE GRATUITO. MA CHI VUOLE PUO' SOSTENERCI CON UNA DONAZIONE

Notizie del giorno e l'archivio completo cronologico del giornale

martedì 10 febbraio 2009

UDINE SI RIABILITI SUBITO DEDICANDO LA VIA DELLA QUIETE A ELUANA ENGLARO


Udine ha scelto di essere, grazie anche al comportamento ignavo di numerosi organi istituzionali, il luogo della morte di Eluana Englaro. Luogo ove si è compiuta la prima sentenza di condanna a morte dell'Italia repubblicana, munita dei bolli degli ermellini della corte di cassazione.
La capitale del Friuli medaglia d'oro della resistenza si riabiliti immediatamente dedicando SUBITO la attuale via Sant'Agostino (ove sorge la Quiete) a Eluana Englaro.

Così Udine sarà ricordata per la città dove vivrà il ricordo di questa sventurata ragazza, 'rottamata' perché considerata da qualcuno 'una forma di vita non degna di vivere'.

Invitiamo tutti a iscriversi al gruppo facebook da noi promosso http://www.facebook.com/group.php?gid=50486643945
Le nostre montagne sono state teatro della prima guerra mondiale. In Friuli si sono lette pagine dolorose della resistenza (Porzûs su tutte), siamo stati noti per essere uno dei luoghi dove l'oscura organizzazione Gladio prosperava. Non riusciamo a liberarci dal peso dell'essere un luogo di odio, di contrasto e di morte. Qualche imbecille ha pensato fosse un atto di civiltà far venire qui la povera Eluana affinché venisse eseguita quella che sostanzialmente è una condanna a morte. Udine e il Friuli devono riabilitarsi. Udine deve essere la città della VITA di Eluana Englaro, dove - per sempre - ci sia una via, quella della Quiete ovvero l'attuale via Sant'Agostino, a ricordare questa sventurata che rappresenta l'esempio di come una vita considerata NON IDONEA e NON APPAGANTE da coloro che le stavano vicino sia stata ingiustificatamente soppressa. Rimediamo subito. Intitoliamo una via a Eluana per ricordarla VIVA.

1 commento:

Closethedoor ha detto...

Penso che prima di accusare qualcuno, in nome di una supposta carita' cristiana, di aver "rottamato" la figlia perche' disabile, si dovrebbe fare l'esperienza di avere una figlia in stato vegetativo per 17 anni.

E trovo quest'accusa tanto piu' vergognosa dato lo stato di salute di Saturna Englaro. Lo sapevate? Così poco o per nulla menzionata nei caritatevoli pensieri e nelle preghiere dei nostri vescovi e cardinali, la madre di Eluana e' malata da tempo, ma nessuno ha mostrato la benche' minima carita' UMANA verso la tragedia di questa famiglia, con la figlia condannata a vivere in un modo che tutti quelli che l'hanno vista di recente sono rimasti sconvolti.

I genitori Englaro hanno chiesto di mettere la parola fine senza fare come fanno i piu', fare un viaggio della speranza in Svizzera e staccare la spina.

Lo hanno fatto in maniera a mio avviso profondamente morale, interpellando il Parlamento, che non ha mai risposto in questi anni.
E ad aggiungere orrore a orrore, quando il nostro Presidente del Consiglio ha deciso di occuparsi del caso, dice che Eluana "sta bene, potrebbe perfino avere figli".

Vi domando, ma quando mai per parlare di quello che voi definite un disabile grave UOMO, direste "Fisicamente sta bene, potrebbe perfino inseminare una donna!"?

Io considero gli Englaro dei martiri della laicita', in questo paese clericale, che marcia a grandi passi verso la teocrazia iraniana.