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lunedì 16 febbraio 2009

18-21 FEBBRAIO. MICHELINA. AL TEATRO NUOVO MARIA AMELIA MONTI E GIAMPIERO INGRASSIA.



MICHELINA

Da mercoledì 18 a sabato 21 febbraio in scena
Maria Amelia Monti e Giampiero Ingrassia con l’attesa commedia scritta da Edoardo Erba.

UDINE – Dopo l’applaudito debutto al “Manzoni” di Milano, lo scorso gennaio, Maria Amelia Monti e Giampiero Ingrassia approdano al “Giovanni da Udine” con Michelina: da mercoledì 18 a sabato 21 febbraio, dunque, andrà in scena alle 20.45 l’attesa commedia scritta da Edoardo Erba e diretta da Alessandro Benvenuti.
Risaie della Lomellina, 1948. Arturo Bonavia, uno sgangherato cantante che gira le balere di terz’ordine, si ritrova senza soubrette e, viste le gambe di una bella mondina, decide di assumerla immediatamente. La donna canta sguaiatamente, e si muove male, però ha il fisico giusto. E Arturo, con comico cinismo, le insegna a stare sul palco. Nel frattempo, in Vaticano, hanno urgenza di proclamare santa suor Ercolina Corbella. E c’è qualcosa che lega la religiosa all’aspirante soubrette... Modernissimo ritratto dell’Italia che fu, sostenuto da un umorismo contagioso e da un ritmo narrativo incalzante, Michelina è una commedia sentimentale che «avvince, commuove e diverte» ma è, anche, è una commedia musicale «di tipo nuovo: originale nell’ambientazione, imprevedibile nello sviluppo».
Spiega, infatti, lo stesso Erba: «Sono partito dall’idea di scrivere un copione che provasse a rinnovare un repertorio tipicamente italiano fermo dall’epoca di Garinei e Giovannini. Non avevo insomma nessuna intenzione di rispettare il genere scrivendo qualcosa di convenzionale, che desse solo buoni spunti alle canzoni. Volevo la musica dentro una cosa vera, pulsante, che si ispirasse alla miglior commedia all’italiana del cinema del dopoguerra. Non avendo mai scritto teatro musicale, ho pensato che per coerenza col mio tragitto fosse utile partire dalla musica come elemento tematico prima ancora che formale. Così è stato spontaneo ispirarsi al mondo del varietà, e a un personaggio che del varietà era l’emblema: la soubrette». E ancora: «Collaborando con Federico Odling ho poi scritto le parole alle bellissime canzoni, in perfetto stile anni Quaranta, che lui ha composto. Credo che le due parti, musicale e in prosa, grazie al suo lavoro siano diventate davvero inscindibili. Del risultato giudicate voi. A me pare profondamente italiano. Pesca nelle nostre radici, e credo che oggi, nel momento in cui l’identità collettiva vacilla, sia importante ricordare che ce le abbiamo».
Per fare un santo ci vogliono tre miracoli ma il Vaticano, che vuole proclamare santa Ercolina Corbella, ne trova soltanto due. Il cardinal Dorigo, tuttavia, un miracolo ce l’avrebbe: l’ha chiesto e ottenuto, per il fratello, una mondina lombarda di nome Michelina. Sarebbe perfetto se non fosse per un dettaglio: benché compaesana di suor Ercolina, la donna non ha invocato lei! Pur di velocizzare il processo, Dorigo decide di andare di persona in Lomellina a vedere se è possibile ottenere un piccolo… ritocco a questa versione. La libertà di Michelina, la sua disarmante ingenuità, l’ignoranza, la franchezza e l’umorismo involontario, la rendono irresistibile per chiunque, ma specialmente per il cardinal Dorigo, che tutto si aspettava tranne che la donna graziata fosse una soubrette... Come finirà?
Per informazioni, contattare l’Infopoint del Nuovo (0432.248418) o consultare il sito ufficiale (http://www.teatroudine.it/).
ufficio stampa teatro nuovo “giovanni da udine” gianmatteo pellizzari
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