
Non vorremmo essere in...
Beppino Englaro che gira sotto scorta, conviverà per tutta la vita con il rimorso di aver comunque ordinato la morte di sua figlia Eluana per fame e per sete;
Beppino Englaro che ha una moglie gravemente malata alla quale sicuramente la notizia che 'quel che restava di Eluana' non c'è più' sicuramente non potrà giovare ai fini di una auspicabile guarigione;
Chi non ha spiegato che la mamma di Eluana esiste, ditalché se si facesse un sondaggio tra gli italiani tutti riterrebbero che il signor Beppino è un vedovo;
Chi ha voluto fare del Friuli il teatro di questa vicenda;
Chi magari ha intenzione di lanciare politicamente Beppino Englaro come paladino dei diritti civili;
Chi ritiene importante fare articoli in cui si parla di cibo, di ristoranti, di gusti culinari e continua a ritenere che i fatti importanti della nostra regione e le decisioni delicate debbano per forza essere accompagnate da momenti di convivialità. Il che, oltretutto, dimostra una cultura da 'morto di fame', posto che si mette al primo posto il 'mangiare';
Amato De Monte che, dopo aver giurato per Ippocrate, ha 'curato' Eluana sospendendole la nutrizione;
I giudici della Corte di cassazione che hanno codificato la prima sentenza capitale in Italia nel periodo post bellico;
Genitori o parenti straziati di 3800 persone in stato di SVP in Italia, dignitosamente silenziosi;
Chi ha affittato stanze della Quiete, trasformando un istituto per l'assistenza di persone in difficoltà in un luogo di morte;
Chi ha montato un fenomeno mediatico sulla vicenda Eluana;
Chi ha appoggiato spropositamente Beppino Englaro e gli ha offerto appoggi politici e logistici;
Chi ha osteggiato spropositamente Beppino Englaro giudicandolo un assassino;
Chi ha inscenato un incredibile balletto dicendo che Eluana aveva detto che, se si fosse trovata in quelle condizioni, avrebbe preferito la morte, dandole poi un funerale munito dei conforti religiosi dopo aver detto che sarebbe stato meglio cremarla;
Chi non ha fatto volutamente chiarezza sulle reali condizioni fisiche di Eluana, che non sono state date a conoscere con criteri oggettivi;
Chi non ha spiegato perché Eluana, da 14 anni accudita dalle suore misericordine, giunta a Udine si è improvvisamente indebolita al punto da spirare dopo pochissimo tempo dalla sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione;
Chi ci ha detto che Eluana era un mostro;
Chi ci ha detto che Eluana era in ottime condizioni di salute con cervello 'funzionante' (?!);
Chi considera una 'non vita' quella di non avere funzioni cognitive;
Chi considera una vita compiuta ed efficace quella caratterizzata dall'impossibilità di interagire con il mondo;
Chi ha preferito combattere una defatigante battaglia legale con lo stato italiano anziché, anteponendo il 'bene' della figlia, portarla nella vicina Svizzera (vicinissima da Lecco) e porre fine alla sua sofferenza senza attendere 17 lunghi anni (sofferenza? ma se si è detto che Eluana non provava nulla?);
Chi si è fatto pubblicità, ringraziando i giornalisti e offrendo festini ed ora proferisce inopportune minacce di azioni legali risarcitorie;
Chi da questa vicenda ha inteso fornire una teatralizzazione dell'evento morte, facendola passare oltretutto per un fatto positivo;
Chi, in misura inversamente proporzionale alla carica politica ricoperta, ha deluso le aspettative dimostrando di essere un mediocre e un ignavo;
Chi non è riuscito a spiegarci per quale motivo sarebbe meglio avere una figlia morta, piuttosto che una figlia che respira ed è aiutata ad alimentarsi. Uno è sempre meglio di zero, o almeno così credevamo e sui misteri imperscrutabili del destino (senza scomodare Dio) non è lecito interrogarsi, né tentare di modificare il destino degli uomini;
Chi, come noi (lo diciamo sinceramente), da questa vicenda esce, confuso, frastornato da mille bugie e mezze verità e profondamente minato nelle convinzioni circa l'esistenza di una MORALE comune che non può essere abbattuta dalla sentenza di alcuni parrucconi;
Chi su questa vicenda ha speculato e non sa che, invece, anche per lui arriverà, prima o poi, Sorella Morte, 'a livella, come la chiamava Totò che farà giustizia di chi, nel corso di questa vicenda, si è macchiato di colpe che non hanno possibilità di essere mondate e perdonate.
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