
Economia in crisi? Stando alle notizie riportate da Agipronews (Agenzia di stampa giochi a pronostico e scommesse) non si direbbe: a febbraio in Italia sono stati raccolti oltre 380 milioni di euro nelle scommesse sportive, con un incremento del 9,3% rispetto al mese precedente.
A farla da padrone tra le scommesse nazionali è senza dubbio il calcio, che raccoglie il 91% delle puntate (347 milioni di euro) a fronte del 5% della pallacanestro e di un misero 2% del tennis.
Cresce l’utilizzo di internet, con le scommesse on line che segnano un +16% e cresce anche l’impazienza, la voglia di non aspettare troppo il risultato della propria puntata: +85% per le giocate “live”.
Interessante comunque il dato sul gioco che sta letteralmente spopolando in tutto il mondo, il poker versione Texas Hold’Em (o Poker Texano), che a febbraio ha movimentato ben 143 milioni di euro.
Leader del mercato italiano resta “Gioco Digitale” con oltre 50 milioni di euro raccolti in febbraio (36,2%), in seconda posizione Microgame (35 milioni di euro corrispondenti al 24,3%), seguito da Lottomatica (23,9 milioni di euro pari al 16,7%), da Playtech - che raccoglie Snai, Sisal, Cogetech e Eurobet – (13,3 milioni di euro pari al 12,9%) ed infine da BWin (11,9 milioni di euro corrispondenti all’8,3%).
Il poker Texas Hold’Em è la variante sportiva del notissimo gioco d’azzardo, idolatrato in centinaia di pellicole cinematografiche, dai western di Sergio Leone alle più recenti avventure di James Bond.
Buio (“small blind”) e controbuio (“big blind”) sono obbligatori e sono appannaggio del primo e del secondo giocatore dopo il “dealer”, ovverosia il giocatore primo di mano: la consistenza dei “blinds” aumenta o dopo frazioni di tempo predeterminate, oppure in proporzione inversa ai giocatori che restano sul tavolo. Ciascun giocatore riceve due carte (“pre-flop”) e può decidere se giocare o non giocare la mano: se gioca può coprire il buio o rilanciare (“raise”), se non gioca riconsegna le carte al mazziere, per quello che tecnicamente si chiama “fold”.
Una volta che tutti i partecipanti alla mano hanno pareggiato le puntate, il mazziere scopre le prime tre carte (“flop”) e sulla base della combinazione tra le tre carte a tavola e le proprie due, si inizia un nuovo giro di puntate. Successivamente il mazziere, saltata una carta del mazzo, scopre la quarta carta (“turn”) e si ripete un nuovo giro di puntate. Infine, saltata un’ulteriore carta del mazzo, il mazziere scopre l’ultima carta a tavola (“river” o “bloody river” (fiume di sangue), nel senso che è la carta decisiva) e i giocatori rimasti fanno l’ultimo giro di puntate, fino a determinare il vincitore.
Il gioco è divertente ed entusiasmante e come ogni buon giocatore di carte sa, non è sempre e solo questione di fortuna: il poker è un misto di metodo, psicologia, studio dell’avversario, personalità, iniziativa, rischio, follia, spacconeria, debolezza; è un gioco in cui le tue sicurezze e le tue insicurezze si fondono e si scindono in pochi secondi, in quei pochi attimi che hai per decidere il tuo gioco.
La più grande manifestazione mondiale di poker Texas Hold’Em, le “World Series of Poker”, si gioca, guarda caso, a Las Vegas in Texas tra giugno e luglio di ogni anno, mentre esistono dei tornei itineranti come il “World Poker Tour”, giunto quest’anno alla sua settima edizione o l’”European Poker Tour”.
Tanto per dare la misura di questi eventi, nel 2006 il vincitore delle World Series, l’americano Jamie Gold (nomen omen) ha vinto dodici milioni di dollari, mentre quello del World Poker Tour, lo spagnolo Carlos Mortensen, si è portato a casa quasi quattro milioni di dollari.
Scordatevi di partecipare a questi tornei, il “buy-in” è di almeno diecimila dollari, ma su internet o nei piccoli tornei cittadini il divertimento è assicurato.
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