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mercoledì 8 aprile 2009

PRESENTATO IL LIBRO "GRETA VIDAL" DI ANTONELLA SBUELZ CARIGNANI AI RAGAZZI DEL LICEO JACOPO STELLINI (ARTICOLO di ARIANNA PACE)

Debutta con questo articolo la giovanissima Arianna Pace (18 anni), studentessa dell'ultimo anno dello Stellini di Udine.

Nel primo pomeriggio di lunedì 6 aprile il liceo classico “J. Stellini” ha accolto la scrittrice Antonella Sbuelz che ha presentato il suo nuovo libro (da febbraio nelle librerie, pp. 352 € 19,50 Frassinelli editore).
L'autrice ha esordito descrivendo l'ambientazione che fa da cornice alla vicenda: la Fiume di D'Annunzio, tra il settembre 1919 e il Natale del 1920. Al giorno d'oggi i libri di storia presentano il capitolo di Fiume in poche righe, semplificando e assimilando in schematismi, che ovviamente non permettono di comprendere la vera complessità dell'evento, e superficialmente assimilandola al fascismo che stava per prendere il potere in Italia.
Ma non è della storia dei libri di scuola che si occupa Antonella Sbuelz. Iniziata la sua ricerca storica e culturale per motivi personali (racconta di aver passato dei momenti felicissimi nella sua infanzia ad Abbazia, città vicina a Fiume), è stata poi trascinata a proseguire dal fascino intellettuale che ha esercitato su di lei questo momento storico.
“In quegli anni l'Europa stava rinascendo dalle sue ceneri dopo il suicidio della prima guerra mondiale e come nel cubo di Rubik ogni mossa apre una varietà inaspettata di possibilità, così anche la vicenda di Fiume avrebbe potuto fino all'ultimo concludersi in qualsiasi altro modo e influenzare tutta la storia successiva” (parafrasando parole della scrittrice).
I suoi protagonisti risentono di questa totipotenzialità che l'esperienza fiumana forniva alla storia che stava per essere scritta: le scelte che sono obbligati a compiere sono strettamente collegate a ciò che sta avvenendo attorno a loro.
Greta è una ragazza di 18 anni che, affascinata dagli avvenimenti, per il desiderio di capirli e comprenderli – nel libro capire è il verbo più frequentemente associato a Greta - scappa da una finestra del collegio fiumano dove studia. Uscita dal suo istituto, incontra e si innamora di Tullio, giovane di 26 anni, ex aviatore, che sta cercando di superare i “quattro anni di vita disumana” vissuti in prima persona nella Grande Guerra - l'autrice stessa è a tal punto toccata da questa tremenda pagina della storia mondiale da “sentirsi in imbarazzo a parlarne” - credendo in qualcosa di nuovo, in una palingenesi sociale.
E Fiume è stato proprio qualcosa di nuovo, un “laboratorio di controsocietà”, un simbolo e un mito. Ma la conclusione drammatica della vicenda fiumana nel Natale di Sangue influirà tragicamente anche sul destino di Greta e Tullio, di tutti quelli che come loro avevano creduto in questa avventura, in questa città dove c'era “un artista al potere”.
I ragazzi presenti hanno ascoltato con interesse e partecipazione, intervenendo con domande e proponendo letture scelte di brani del libro. Non tutti i giorni si può avere la fortuna di incontrare una scrittrice preparatissima ed interessata a far apprezzare la particolarità di quel momento storico e i suoi protagonisti più che esclusivamente il suo romanzo.
ARIANNA PACE

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