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sabato 31 gennaio 2009

LA TRAGICA SCOMPARSA DELLO STUDENTE DEL SELLO TRISTANO PITASSI. OGGI ALLE 10 A ORSARIA I FUNERALI.


(riportiamo da Messaggero Veneto)



Fiori sul banco del 18enne di Bottenicco morto mercoledì a causa delle ferite riportate in un incidente mentre rincasava con lo scooter dopo una lezione di guida

Il Sello si ferma: il sorriso di “Trilly” diventa un poster

I compagni di classe hanno ricordato Tristano Pitassi con un cartellone pieno di foto e dediche

UDINE. “Trilly per sempre”. Così lo chiamavano i suoi compagni di scuola. E con questo buffo nomignolo la IVc del Sello ieri ha voluto ricordare in un cartellone pieno di foto, dediche e firme Tristano Pitassi, l’amico spiritoso, brillante, gentile e disponibile con tutti. 18 anni compiuti pochi giorni fa, con una festa ancora tutta da organizzare assieme alla sua compagnia, dopo un assaggio di baldorie a Villaco, durante la gita scolastica di gemellaggio; poi l’incidente mortale a Moimacco, mentre tornava a casa in scooter.
Ieri il banco dove sedeva Tristano, desolatamente vuoto, era ricoperto di fiori; il suo vicino, Emanuele, l’amico del cuore, unico maschio assieme a Tristano in una classe di ben 15 ragazze, guardava in giù, alla ricerca vana di risposte. «Non è vero che aveva il casco slegato, lui era sempre attento, prudente», precisa una ragazza carina con gli occhi lucidi. Aveva la testa a posto, Trilly, e tutti, compagni e docenti, gli volevano bene. Le compagne piangono tutte, ognuna ha da regalagli una dote, una qualità che lo rendeva unico: sempre buono, bravo in tutte le materie. «Non l’ho mai visto arrabbiato» mormora qualcuno. «Era divertente» aggiunge qualcun altro. Quell’imperfetto esce a fatica, e giù lacrime; una pena per le bidelle e per i docenti, che tentano di darsi coraggio, spronando i ragazzi a sfogarsi, scrivendo riflessioni su Tristano, stampando le sue foto. E infatti hanno scritto e creato, i ragazzi della IVc, incollando a fine giornata, poco prima di uscire di scuola, sulla bacheca posta nell’atrio dell’istituto le foto più buffe di Trilly, con e senza occhiali: in una fa le linguacce, in un’altra il saluto della pace. Altri scatti lo riprendono mentre manda un bacio con il dito, o intento a recitare in inglese in uno spettacolo teatrale sul tempo. Lui, bravo nelle lingue come in qualsiasi altra disciplina, era il narratore e reinterpretava una sceneggiatura sull’infinito, indicando con le braccia un orologio. Il tempo: quasi una beffa, ora. Pieno di vita, curioso, non si accontentava mai delle spiegazioni: doveva andare a fondo, raccontano commosse le insegnanti, che hanno voluto dedicargli una lunga lettera. Una media superiore all’8, senza contare il 10 in condotta, non è da tutti; ovvio che Tristano avesse conquistato i docenti, con quella sua purezza non condizionata da informazioni preconfezionate. Niente radio, tv, internet a casa sua; nessuna notizia era per lui inflazionata, nessun pregiudizio influiva sul suo indipendente spirito critico.Sul poster dedicato a Tristano la compagna Nana scrive: «The show must go on. Ti voglio bene Trilly». Un richiamo al celebre brano dei Queen non casuale; era il gruppo preferito di Tristano. E questo è l’incipit della canzone-poesia con cui la classe rende omaggio al compagno scomparso: «Una mano sopra l’acqua/un angelo che raggiunge il cielo/sta piovendo nel paradiso/vuoi che ci mettiamo a piangere?… Ad uno ad uno/solo i buoni muoiono giovani/stanno solo volando vicino al sole/e la vita continua/senza te… E ora la festa dev’essere finita/scommetto che non capiremo mai/il perché della tua partenza/È così che era stato programmato?».

Rosalba Tello


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La sua vecchia bicicletta diventerà un’opera d’arte

IL RICORDO

UDINE. Tristano ogni giorno prendeva il treno per venire a scuola a Udine; il tragitto dalla stazione all’istituto Sello lo percorreva in sella a un bici “scassata”, come riportano i suoi compagni; lo scooter lo usava per gli spostamenti vicino casa. Un ragazzo prudente, attento, dai riflessi pronti. Quella bicicletta mezza arrugginita che lui chiamava con un soprannome buffo e ridicolo, ricordano le docenti, è un po’ il simbolo dell’indipendenza intellettuale di un ragazzo non conformato, profondo, ironico. I compagni vogliono farne un’opera d’arte, per ricordare “Trilly per sempre”; chiederanno alla famiglia Pitassi di poterne disporre. Loro che l’arte la studiano, vogliono applicarla per “fermare” nel tempo lo spirito del loro amatissimo compagno. Quello più bravo di tutti, dotato di mille potenzialità, che da grande, riportano le sue compagne, voleva fare il docente di arti plastiche. Ieri la classe ha preparato più cartelloni dedicati a lui, pieni di foto. L’espressione creativa di ciò che dentro sta rodendo il cuore resta forse l’unica valvola per questi ragazzi così provati, per dare sfogo a dolore, rabbia, incredulità. Tristano era uno sportivo, “amava le moto ma non correva”; magro magro, “però mangiava panini enormi”, sorridono tra le lacrime le compagne, e “collezionava soldatini, se li costruiva da solo.” La bicicletta non sarà l’unica opera dei ragazzi del Sello: di Tristano raccoglieranno, aiutate dai docenti, tutte le foto, i momenti della sua vita più significativi, ne faranno dei collage o cartelloni. Devono ricordarlo, in qualsiasi modo. «Così Trilly vivrà per sempre».

(r.t.)

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Il funerale sarà celebrato alle 10 nella parrocchiale. I giovani di Bottenicco ricorderanno l’amico scomparso con alcune composizioni

Domani a Orsaria l’ultimo saluto fra poesie e rose

PREMARIACCO. Saranno celebrati oggi alle 10 nella chiesa di Orsaria i funerali di Tristano Pitassi, il diciottenne morto martedì sera in seguito ad un incidente con lo scooter. Pitassi stava andando a Cividale con lo scooter al corso di scuola guida quando intorno alle 19 all’incrocio tra via del Laterano e via Bottenicco si è scontrato contro un’auto. Le condizioni del giovane sono da subito apparse molto gravi e nonostante le cure i medici del Santa Maria della Misericordia non sono riusciti a salvarlo. La sua morte lascia un grande vuoto nelle comunità di Bottenicco e di Orsaria, dove era conosciuto come un ragazzo molto attivo, allegro e diligente. Tristano faceva parte del gruppo giovanile di Bottenicco che si era ricreato da pochi mesi; all’inizio dell’estate i giovani del paese avevano deciso di ricreare un gruppo sulle orme del precedente. In pochi mesi Tristano con i suoi amici era riuscito a ridare vita alla sagra del paese, a Natale per la prima volta il gruppo aveva allestito il presepe nella chiesa paesana di Bottenicco. Era un bravo ragazzo, a scuola uno dei migliori. I professori lo ricordano come un ragazzo serio e diligente. A conferma di questo gli scrutini avvenuti proprio mercoledì nei quali è risultato tra i più bravi della scuola con voti tra l’otto e il nove. Era una persona molto attiva che quando poteva dava una mano ai genitori nell’azienda agricola di famiglia. L’estate scorsa aveva partecipato alla “Borsa lavoro giovani” progetto promosso dal Comune di Premariacco. In una dichiarazione il sindaco di Premariacco ricorda la partecipazione di Tristano al progetto, descrivendolo come un ragazzo estroverso e disponibile a lavorare in gruppo e per il gruppo. «Sono vicino alla famiglia in questo momento di strazio e di dolore» ha affermato il sindaco Ieracitano. Gli amici di Bottenicco per i funerali stanno preparando un cartellone con foto poesie e ricordi e ognuno di loro omaggerà l’amico scomparso con una rosa. Ai funerali non mancheranno i suoi compagni di scuola con tutti i professori e il consiglio scolastico. Gli abitanti di Orsaria si sono stretti alla famiglia in questo momento di grave lutto: l'altroieri è proseguito incessante il via vai di persone che volevano far visita ai genitori per testimoniare l’affetto e il profondo cordoglio e in serata molti si sono stretti intorno ai familiari per partecipare alla veglia di preghiera nella chiesa parrocchiale di Orsaria.

Silvia Riosa

1 commento:

Anonymous ha detto...

Tristano, solo un nome per me, non l'ho mai conosciuto, ne ho solo sentito parlare ma da quello che ho sentito dai ragazzi e le ragazze che lo conoscevano doveva essere proprio una persona speciale...